Treviso, se ne vanno in sette. Quintieri: “Mancano i palloni per allenarsi! Qui si vende fumo…”

domenica 21 Agosto 2016 - Ore 14:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli

Fuga da Treviso. Non è il titolo di un film, ma la cruda realtà della situazione attorno all’Acd Treviso. Dopo un’estate turbolenta, trascorsa fra offerte e rinvii, acquisti e annunci, promesse e accordi, a una settimana dall’inizio della Coppa Italia, e quindi della nuova stagione, le certezze del popolo biancoceleste sono davvero poche. L’unica sicurezza è che il Treviso parteciperà al campionato di Eccellenza, ma con quali interpreti è ancora tutto da scoprire. Rispetto infatti alla rosa che appena due settimane fa aveva vissuto il ritiro di Levico Terme, c’è stata una mezza rivoluzione che ha portato lontano da via Ugo Foscolo i pezzi pregiati del mercato biancoceleste. Nell’ordine se ne sono andati l’attaccante Morbioli, il difensore Rocco Donè, e poi a seguire il giovane e promettente Spadari, i centrocampisti Nicoletti e Casagrande. Addii legati alla firma di un documento di svincolo a fine stagione che il presidente Nardin non avrebbe voluto firmare, per evitare di ritrovarsi con una squadra da rifare a giugno. Ma a fare rumore sono gli addii dei due «big» della squadra costruita per tentare il salto di categoria: Jacopo Zenga e Simone Quintieri, la coppia dei sogni offensivi. E se Quintieri era stato annunciato appena qualche giorno fa sui social, con tanto di foto a fianco del presidente Nardin e debutto in amichevole contro il Silea, Zenga addirittura è stato uno dei primi botti del mercato, con presentazione ufficiale degna di un bomber abituato a segnare 20 gol a stagione. Invece Zenga, figlio di Walter, ex portiere dell’Inter e della Nazionale e oggi allenatore in Inghilterra, i suoi gol li farà con la maglia del Crema, che ha ufficializzato proprio venerdì il suo trasferimento. «Il presidente con me si è comportato bene, chiaro che c’era un mancanza di organizzazione tale che mi ha portato a decidere di accettare una proposta – spiega quanto accaduto Jacopo Zenga -. Non posso che augurare il meglio possibile e un gran futuro al Treviso, ma non me la sono sentita di condividere un progetto con queste lacune a 400 chilometri di distanza da casa. E avendo un’offerta migliore e più affidabile ho comunicato che avrei lasciato Treviso». Insomma, il bomber rincorso per un’estate è stato perso in pochi giorni. «Problemi societari? Alcune cose che mi avevano promesso si sono avverate, altre no – rincara la dose l’attaccante -. Sono stato 25 giorni a Treviso ma non mi hanno convinto che si stiano facendo le cose in maniera organizzata e con un obiettivo vincente. Non so che problemi ci siano ma per me non poteva esserci futuro qui». Clamoroso anche l’addio dell’altro bomber, Simone Quintieri, che a 33 anni dopo esperienze in giro per il globo (tra cui anche Indonesia, Kuwait, Usa, Malta, Malesia), aveva scelto proprio Treviso per concludere la sua carriera. L’accordo sembrava fatto, e invece… «Invece ho deciso di andare via da Treviso, dove mi pare che si stia vendendo davvero tanto fumo – attacca Quintieri -. Ho grande rispetto per il presidente Nardin, che mi ha accolto e mi ha permesso di alloggiare a sue spese in questi giorni. Avevo accettato la proposta del Treviso, pur con un ingaggio inferiore rispetto ad altre offerte, fra cui una dalla Reggina, perché qui c’è una piazza con un blasone e la voglia di tornare grandi. O almeno lo pensavo. Mi sono bastati pochi giorni per rendermi conto che le cose non stavano proprio così». Quintieri spiega chiaramente il problema: «Mancavano i palloni per fare allenamento, le pettorine, senza parlare del fatto che il magazziniere c’era e non c’era ed il medico era a disposizione appena un giorno su cinque alla settimana. Diciamo che se il buongiorno si vede dal mattino, a Treviso eravamo già alla buonanotte. Avevo chiesto qualche garanzia economica alla società, come un anticipo economico, ma non ho avurto risposte». Il presidente Tiziano Nardin, per il momento, preferisce non commentare le scelte dei giocatori, rinviando alla prossima settimana tutte le risposte. Domenica però si gioca la Coppa Italia, e a Treviso ancora in pochi sanno quali giocatori andranno a vestire la prestigiosa maglia biancoceleste.

(Fonte: Corriere del Veneto, edizione di Treviso)