Crac Vicenza, i debiti ammonterebbero a 18 milioni di euro. E si parla di “utili gonfiati”…
mercoledì 17 Gennaio 2018 - Ore 12:00 - Autore: Staff Trivenetogoal
Utili gonfiati per tre anni di seguito, dal 2014 al 2016: voci sovrastimate per merchandising, giocatori e diritti televisivi. E una marea di debiti, che ammonterebbero a 17-18 milioni di euro. È quanto avrebbero accertato i finanzieri, coordinati dalla procura, scandagliando nel dettaglio i bilanci del Vicenza Calcio degli ultimi cinque anni e tutta la documentazione contabile acquisita il mese scorso nel quartier generale di via Schio. Premesse che, se il tribunale arrivasse a dichiarare il fallimento della società, porterebbero ad una svolta anche nell’inchiesta penale, con possibili reati da contestare e nomi da iscrivere sul registro degli indagati. Che i bilanci lasciassero «molte perplessità», che fossero «di scarsa attendibilità» lo aveva già anticipato il procuratore Antonino Cappelleri venerdì scorso, dopo che il sostituto Giovanni Parolin, appurato lo stato di insolvenza del Vicenza, aveva depositato istanza di fallimento per il club biancorosso al tribunale civile, chiedendo di disporre l’esercizio provvisorio, che venisse quindi autorizzata la continuazione dell’attività almeno fino a fine campionato. E già lunedì, per evitare di far saltare partite come sabato scorso e il sorgere di nuove complicazioni per la società ormai al tracollo, il tribunale, sempre su richiesta della procura, ha provveduto a nominare come amministratore Nerio De Bortoli, stimato commercialista veneziano, già curatore fallimentare del Venezia Calcio.
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A quanto è trapelato, i bilanci 2014, 2015 e 2016 – anni in cui la proprietà era di Finalfa srl, con presidente Sergio Cassingena – risulterebbero con gli utili gonfiati, alle voci del merchandising, giocatori e diritti televisivi. E non è escluso che possano emergere anche altre, eventuali, «anomalie», pure nelle gestioni che si sono succedute, da Pastorelli alla recentissima sotto l’egida di Sanfilippo. Va comunque detto che il bilancio 2017 non è ancora stato approvato e quindi non è stato depositato.
(Fonte: Corriere del Veneto. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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