Bisogna chiudere bene l’anno. Un bel regalo di Natale sarebbe importante, ma vi attende una partita ricca di insidie contro un Lumezzane che sembra in grande forma…

Fresco: “Sì, sarà una partita difficile. Il Lumezzane era partito male, ma adesso sta andando molto bene. Viene da risultati importanti: ha battuto il Brescia, ha pareggiato con il Lecco, mi pare abbia nove risultati utili consecutivi. Avevano costruito una buona squadra ed era strano vederli così in difficoltà all’inizio. Inoltre il nuovo allenatore, che conosco dai tempi di Mantova, è imbattuto ed è molto valido”.

Il loro entusiasmo contro il vostro: la vittoria di Sesto San Giovanni contro l’Alcione ha cambiato l’umore della settimana?

Fresco: “È stata una vittoria molto importante, perché affrontavamo una squadra quinta in classifica e in ottima forma. Noi venivamo da un periodo complicato e questo successo ha dato valore anche ai tre pareggi precedenti. In quattro partite abbiamo fatto sei punti: è un bottino positivo e ci ha permesso di lavorare con più serenità”.

Quest’anno il campionato sembra ancora più equilibrato del solito…

Fresco: “Sì, l’equilibrio è enorme. Bastano pochi episodi a cambiare le partite. Lo vedi ogni giornata: squadre che restano in dieci o in nove e perdono di misura. Anche la Pergolettese, ad esempio, ha perso 1-0 col Vicenza, ma era una squadra viva. Sono tutte partite dure, dove contano determinazione e convinzione”.

Rispetto ai campionati precedenti, l’equilibrio sembra ancora più accentuato. Sei d’accordo?

Toffanin: “Sì, c’è grandissimo equilibrio. È un campionato di alto livello, con squadre organizzate e giocatori forti. Anche noi abbiamo fatto buone prestazioni, ma a volte per piccoli errori o dettagli non siamo riusciti a portare a casa i tre punti o nemmeno un pareggio, che comunque muove la classifica”.

C’è anche il tema delle vittorie casalinghe: al Gavagnin manca da tempo il successo…

Toffanin: “È vero. Vincere in casa è sempre bellissimo e il nostro obiettivo è quello. La vittoria di sabato ha portato entusiasmo durante la settimana e vogliamo andare a Natale con il sorriso, possibilmente regalando una gioia ai nostri tifosi”.

Una domanda ad entrambi: Quanto peserà l’assenza di De Marchi, sia in campo sia nello spogliatoio? E se questo può responsabilizzare chi ha giocato meno. Mister, pensi anche al mercato?

Toffanin: “In campo la sua mancanza si sentirà tanto. Gli auguro di recuperare al meglio. A livello di gruppo è un leader, tutti prendiamo ispirazione da lui e sono sicuro che sarà un esempio anche durante il percorso di riabilitazione. Gli auguriamo di affrontare questo periodo con serenità e con il sorriso”.

Fresco: “Secondo me abbiamo perso il giocatore più forte del campionato. Detto questo, abbiamo un gruppo valido che può sopperire alla sua assenza. Il problema è che gli attaccanti sono ruoli molto soggetti agli infortuni: Fabbro gioca con un fastidio, Pagliuca rientra da uno stop di otto mesi, Odogu è stato fermo a lungo. Mancini invece sta bene fisicamente. Forse potrebbe servire un innesto, più che altro per avere ricambi, perché anche in Serie A capita di essere corti in alcuni ruoli”.

Daffara?

Fresco: “Era stato male, poi è rientrato un po’ troppo presto e ha avuto una piccola ricaduta. Oggi stava meglio, l’ho tenuto in palestra, domani si allena con il gruppo”.

Periodo influenzale: qual è lo stato complessivo della rosa?

Fresco: “Direi che abbiamo superato il momento. Alcuni giocatori li ho tenuti fermi per precauzione, ma ora stanno meglio. Favaro e Ludovici non avevano febbre. Dovremmo esserci quasi tutti”.

E Mastour?

Fresco: “È da valutare: ha avuto una febbre più alta e forse non riusciremo a recuperarlo”.

Gli accertamenti hanno evidenziato la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro, con interessamento del menisco.

Nei prossimi giorni l’atleta valuterà, insieme allo staff medico del Club, le modalità e i tempi dell’intervento chirurgico, oltre al programma di recupero funzionale.

La società esprime a Michael la propria vicinanza e gli augura un pronto e completo recupero.

Alcione Milano: Agazzi, Chierichetti, Ciappellano, Muroni(59’ Bright), Pitou, Morselli(59’Samele), Galli, Pirola, Marconi, Invernizzi( 56’ Renault), Scuderi All: Giovanni Cusatis A disposizione: Cecchini, Moroni, Miculi,Giorgeschi, Gallazzi, Bertoletti

Virtus Verona: Sibi, Fanini, Amadio(84’ Lerco), De Marchi(59’ Pagliuca), Zarpellon(76’ Bulevardi), Fiorin(84’ Gatti), Toffanin, Saiani, Bassi, Munaretti, Fabbro (76’ Odogwu) All: Luigi Fresco A disposizione: Alfonso, Scardigno, Cielo, Ludovici, Muhameti, Mancini, Cuel,

Arbitro: Edoardo Manedo Mazzoni di Prato, Assistenti: Federico Linari di Firenze e Filippo Pignatelli si Viareggio, Quarto Ufficiale: Gioele Iacobellis di Pisa, Operatore FVS: Daniele Antonicelli di Milano

Rete: 70’ Pagliuca (V)

Note: Espulso Alfonso (V)

L’imperativo dei ragazzi di Gigi Fresco è continuare a fare punti per togliersi dalla zona pericolosa della bassa classifica. Trasferta insidiosa allo Stadio Breda di Sesto San Giovanni contro gli arancioni di un ambizioso Alcione Milano guidato in panca, dal veterano mister Giovanni Cusatis. Quinta forza in classifica del girone A di serie C. Dopo una fase di reciproco studio le due compagini iniziano a fare sul serio. Al 9’ si fa vivo la punta veronese De Marchi che da buona posizione, in area di rigore, sbaglia il possibile vantaggio. Due minuti dopo risponde la squadra di casa con Muroni che a tu per tu, con il portiere della Virtus Sibi sbaglia. Al 18’ ancora sugli scudi gli orange con Morselli che libero in area conclude fuori. La Virtus continua ad essere propositiva, con la freschezza della giovane età. Al 22’ punizione a giro di Fanini che punta sul secondo palo ma nessuno dei suoi compagni ne approfitta. La gara è aperta e divertente in una serata dicembrina piuttosto fredda. Al 30’ cade in area Saiani forse abbattuto da Chierichetti, Fresco chiede subito l’intervento del FVS, ma l’arbitro dice che non è rigore. Al 36’ tiro centrale di Invernizzi ma è facile preda del portiere del Gambia Sibi. Zarpellon in mezzo al campo fa il regista e detta ogni passaggio virtussino. l’Alcione lavora soprattutto in velocità sulle corsie laterali. L’ultima azione prima del meritato tea è di marca locale al 46’ in contropiede con Scuderi, ma Sibi grida presente. Nella ripresa i due allenatori ripartono con gli stessi undici della prima parte di gara. Al 47’ conclusione sporca di Morselli per i padroni di casa ma è fuori. Un minuto dopo ci prova De Marchi che obbliga a d una difficile respinta a pugni chiusi del portiere di casa Agazzi. Al 49’ bravo Sibi a mettere il pallone sopra la traversa su tiro beffardo di Scuderi. Al 55’ occasione per l’Alcione con Ciappellano e Sibi para con bravura. Intanto infortunio per De Marchi che si imputa il piede sul terreno in corsa ed è costretto ad uscire, sostituito dal figlio d’arte Pagliuca. al 65’ tiro forte di Amadio deviato in corner. Al 70’ bel cross filtrante di Amadio il migliore in campo che serve alla perfezione Pagliuca che segna il secondo stagionale per la Virtus. Per l’Alcione la partita deve cambiare in intensità ed inerzia, per riacciuffare il pari. al 72’ errore in disimpegno di Sibi che porge involontariamente la sfera a Samele che incredibilmente tira fuori. Scampato il pericolo Fresco inserisce due giocatori freschi: via Fabbro per Odogwu e via Zarpellon per Bulevardi per fare maggior filtro a centrocampo. Negli ultimi dieci minuti la Virtus sa che dovrà soffrire ma non rinuncia a riversarsi in avanti. L’Alcione tiene la barra dritta per dare il tutto per tutto. Intanto l’arbitro ammonisce Fresco e espelle il secondo portiere Alfonso dalla panchina per proteste. Negli ultimi cinque minuti di recupero la gara non regala nuovi scossoni, tranne per Marconi che tira a fil di palo. Finalmente la Virtus ritrova il gusto della vittoria, che mancava dal 25 settembre scorso in casa della Giana. Per l’Alcione invece, secondo stop consecutivo. Sabato prossimo 20 dicembre alle ore 17.30, i rossoblu ospiteranno al Gavagnin-Nocini il Lumezzane un avversario davvero ostico da affrontare.

Roberto Pintore

DOMANDE A FRESCO – La vittoria manca, ma sono tre gare senza sconfitte. È un segnale di solidità in vista di una sfida difficile ma non impossibile come quella con l’Alcione?

FRESCO: “Sì, è un’opportunità importante. In tutte e tre le gare abbiamo avuto la possibilità di vincere: domenica scorsa con un rigore gigantesco non concesso, quella prima abbiamo subito gol a due minuti dalla fine, e ancora prima abbiamo preso un palo con Danilo. Gli episodi potevano girare diversamente. Comunque tre partite senza sconfitte sono una base importante da cui ripartire.”

Che Alcione si aspetta? Una squadra diversa da quella dell’anno scorso?

FRESCO: “È una squadra simile nello spirito, ma migliorata: più esperienza, più consapevolezza. Hanno fatto qualche innesto, ho visto che hanno aggiunto giocatori importanti. Sono cresciuti.”

Con i rientri si potrà vedere una Virtus diversa? Anche gli infortuni finora hanno pesato.

FRESCO: “Quando mancano certi giocatori è sempre difficile, anche in Serie A. Ma vediamo anche da noi il Brescia: appena ha perso gli attaccanti ha iniziato una serie negativa, nonostante sia una squadra che ha speso tanto ed è molto organizzata. Non è una critica, è la normalità del calcio. Ci sono giocatori che sono decisivi. Ritrovare i nostri è fondamentale.”

Con il reintegro di questi elementi, ha visto una Virtus con più fiducia e autostima?

FRESCO: “Sicuramente sì. Il rientro di giocatori importanti aiuta tutta la squadra.”

DOMANDE A FABBRO – Cosa manca per tornare alla vittoria? Le prestazioni ci sono state, anche se a volte è mancato qualcosa davanti.

FABBRO: “Dobbiamo migliorare tutti, nell’atteggiamento e nella mentalità: dalle punte al portiere. Ogni partita, per la nostra classifica, deve essere una finale. Serve più cattiveria, più solidità, e dobbiamo essere cinici, certe occasioni vanno sfruttate. A volte basta un episodio, un rimpallo, una palla inattiva. Con l’ultima siamo andati in vantaggio così, e dobbiamo essere bravi a custodire quei vantaggi fino alla fine, curando i particolari.”

Che Alcione ti aspetti dal campo?

FABBRO: “Una squadra aggressiva, che ti viene a prendere alta ma che allo stesso tempo gioca bene. Ha qualità e organizzazione, non è un caso che stia facendo così bene.”

Quanto pesano le prossime due gare? Scontri diretti che potrebbero cambiare la classifica e dare fiducia.

FABBRO: “Pesano tantissimo. Una vittoria sarebbe una liberazione mentale, soprattutto per un gruppo giovane. So cosa significa trovarsi in queste situazioni all’inizio della carriera: non è semplice. Un successo darebbe spensieratezza positiva e tranquillità nelle giocate. Speriamo di riuscire a ottenere un risultato importante.”

Da giocatore esperto, come stanno vivendo questo momento i più giovani? E cosa potete fare voi “senior”?

FABBRO: “Noi più esperti dobbiamo dare l’esempio, soprattutto negli allenamenti. Qui non c’è una piazza che ti mette pressione con minacce o contestazioni, quindi la motivazione devi trovarla dentro di te. Lo dico sempre ai ragazzi: non accettare di perdere un duello. L’orgoglio personale deve venire da sé. Noi possiamo dare la linea, iniziare la pressione, spronarli. Ma poi in campo ognuno deve metterci del suo.”

ULTIMA DOMANDA A FRESCO – Situazione indisponibili? Zarpellon rientra?
FRESCO: “Siamo praticamente tutti disponibili. Qualcuno oggi aveva un po’ di influenza, ma conto di recuperarli. Per il resto ci siamo.”

Virtus Verona: Sibi, Fanini (46’Bulevardi), Daffara, De Marchi(87’ Pagliuca), Fiorin, Toffanin, Patanè (46’ st Amadio), Gatti, Bassi, Munaretti, Fabbro (78’ Mastour) All Luigi Fresco

Pergolettese: Cordaro, Arini, Dore(75’ Tremolada) , Parker, Corti (70’ Ferrandino), Lambrughi, Careccia(86’ Jaohuari), Bane, Aidoo (70’ Antolini), Padalino, Pessolani All Mario Tacchinardi

Arbitro: Leonardo Di Mario di Ciampino, Assistenti: Andrea Rizzello di Casarano e Daniele Antonicelli di Milano, Quarto Ufficiale: David Kovacevic di Arco Riva

Reti.9’ pt Fiorin, 27’ pt Parker

Ammoniti: Fanini, Daffara, Fiorin, Careccia

Scontro diretto in chiave salvezza tra due formazioni Virtus Verona e Pergolettese divise da un solo punto in graduatoria e in zona playout.

Serve la partita della svolta alla ricerca dei tre punti per svoltare in campionato.

Come su tutti i campi viene osservato un minuto di silenzio per l’icona del tennis Nicola Pietrangeli.

Si gioca in una splendida giornata di sole ma fredda. Al 9’ la Virtus passa su perfetto cross di Gatti che serve Fiorin che libero fulmina in girata il portiere cremasco Cordaro. Ottavo gol subito nei primi quindici minuti di gioco dalla Pergolettese. Rinfrancata dalla rete di vantaggio la Virtus diventa padrona del gioco, mentre la compagine avversaria fa fatica a riordinare le idee e paga dazio. Al 16’ punizione di Lambrughi per la testa di Dore che devia sopra la traversa. Quattro minuti dopo altra punizione per gli ospiti tirata dal solito Lambrughi con il pallone che arriva superando la barriera, sui piedi di Corti che spreca.

Al 27’ da calcio d’angolo Parker sul primo palo nonostante la chiusura di Bassi devia bene in porta di testa e pareggia.

Tutto da rifare per la Virtus che si deve rimboccare le maniche per provare a tornare, di nuovo, in vantaggio.

Al 30’ Fresco richiede l’intervento del FVS per trattenuta del difensore Paladino della Pergolettese in area ma l’arbitro dopo aver visto il monitor, dice che non c’è nulla.

Ora è la squadra di Tacchinardi che tiene il pallino delle operazioni. Al 38’ ghiotta occasione con De Marchi che in contropiede salta due avversari ma in area tira debole su Cordaro che svetta la minaccia.

Ripresa

La Virtus Verona sa che per vincere deve fare qualcosa di più. Negli spogliatoi Fresco ricarica i suoi ragazzi che rientrano con il piglio giusto.

Serve più velocità e fantasia per sgretolare la linea Maginot eretta dalla Pergolettese. Escono Fanini e Patanè per lasciare spazio all’estro di Amadio e Bulevardi.

Al 48’ conclusione alle stelle per Aidoo della Pergolettese. Al 59’ può fare gol Corti che entra in area ma Sibi è bravo a chiudere lo specchio della porta.

La Pergolettese chiude ogni spazio Fresco dalla panchina e incita i suoi ragazzi. Al 61’ girata in area di Amadio che però va fuori.

La Virtus vuole trovare un varco nella rocciosa difesa della Pergolettese che agisce a tutta velocità di rimessa. La gara è sempre piacevole e combattuta.

Al 74’ libero in area Ferrandino, ma calcio fuori dalla porta difesa da Sibi.

Al 80’ non arriva per questione di centimetri Padalino che in scivolata manca il bersaglio pieno su traversone di Ferrandino.

Negli ultimi quattro minuti di recupero concessi dal direttore di gara, le due squadre malgrado gli sforzi in avanti, non riescono a superarsi e si devono accontentare di un pareggio che non soddisfa nessuno.

Sabato prossimo 13 dicembre alle ore 17,30, trasferta allo stadio Breda di Sesto San Giovanni per Sibi e compagni, contro gli arancioni dell’Alcione Milano.

Roberto Pintore

Quanto mancano i tre punti?
“Un po’ mancano, dai… però non bisogna avere fretta. L’importante è muovere la classifica, fare punti. Domenica ci siamo andati vicini, è mancato pochissimo. Speriamo che questa possa essere l’occasione.”

La rosa è finalmente quasi al completo?
“Sì, ormai li abbiamo quasi tutti. Anche Caia si allena con noi: sarà pronto tra fine dicembre e inizio gennaio. Per il resto ci siamo.”

C’è il rischio di voler vincere “per forza” e perdere equilibrio?
“Tutte le gare sono importanti, ma al momento nessuna è decisiva. Dobbiamo affrontarle una alla volta, cercando sempre di portare a casa punti per arrivare ai 40–42 che servono per salvarci.”

Qual è l’insidia principale della Pergolettese?
“È una squadra compatta, gioca bene, è da tanti anni in categoria. Sono sempre partite molto equilibrate.”

È uno dei momenti più difficili degli ultimi anni?
“È uno dei momenti difficili, ma ne abbiamo avuti altri. Domenica sarebbe bastato qualche minuto in più o un episodio diverso. Qualche ingenuità l’abbiamo avuta, ma la prestazione non è mancata.”

Le difficoltà in casa hanno una spiegazione tecnica?
“In casa abbiamo affrontato squadre molto forti: Vicenza, Brescia, Triestina, Cittadella, Lecco… anche questo incide.”

Nel mercato di gennaio interverrete in difesa?
“Sì, l’idea è prendere un difensore. Ferrarin? Si parla.. ma noi eravamo interessati soprattutto a Bellodi, che però era irraggiungibile ed è andato a Pescara. Cerchiamo un giocatore che possa fare braccetto o centrale.”

Virtus giovane, è una scelta o una necessità?
“È la nostra mission, prendere giocatori bravi da categorie inferiori, valorizzarli e rilanciare chi ha avuto qualche giornata storta. È il nostro modo di lavorare.”

Che caratteristiche apprezzi di più in Fiorin?
“Ha quantità, dinamismo, buon piede, si inserisce e vede la porta. A livello umano è un bravo ragazzo, di compagnia. Ha anche una bella progressione: oggi la “gamba” è fondamentale.”

Quanto sei contento della tua prima da titolare?
FIORIN – “Molto. Aspettavo questo momento. La settimana prima avevo giocato tutto il secondo tempo, stavolta sono partito dall’inizio. Ringrazio Gigi e lo staff, spero di continuare così.”

Ti è mancato solo il gol…
FIORIN – “Eh sì, ci è mancato poco! Ma ci riproverò.”

Come ti sei trovato con il gruppo?
FIORIN – “Benissimo. I compagni mi hanno aiutato tanto, anche durante il riscaldamento mi dicevano di stare tranquillo. La comunicazione con loro è fondamentale.”

Hai un modello a cui ti ispiri?
FIORIN – “Oggi direi Barella.”

Chi ti sta aiutando di più qui alla Virtus?
FIORIN – “Sicuramente il capitano, ma anche Toffanin: ha vissuto un percorso simile al mio, dalla D fino alla Virtus, e mi sta dando una mano.”

Che idea ti eri fatto della Virtus Verona prima di arrivare?
FIORIN – “Mi avevano parlato di un ambiente sereno, dove ci si aiuta. L’ho ritrovato tutto: qui si sta davvero bene.”

Cosa hai pensato quando hai saputo che avresti giocato?
FIORIN – “Ho pensato subito alla mia famiglia, che è venuta sempre a vedermi anche quando non entravo mai. Ero felice soprattutto per loro.”

Quando te l’ha detto il mister?
FIORIN – “Mi aveva chiamato la mattina, poi non ne abbiamo più parlato. Al momento della formazione ho visto che ero titolare.”

Queste le dichiarazioni rilasciate da Gigi Fresco e Gianmaria Fiorin quest’oggi in conferenza stampa.

Ospitaletto: Sonzogni, Regazzetti (27′ st Orlandi), Nessi, Possenti(40′ st Pavanello), Messaggi, Gobbi,Sinn,Gualandris, Panatti, Guarneri(27′ st Ievoli), Bertoli A disposizione: Raffaelli Pavanello,Tunjov, Torri, Diop,Sina, Pollio, Casali, Nahrudnyy All Quaresimi

Virtus Verona: Sibi, Fanini, Amadio(30′ st Lerco), De Marchi(32’st Mancini), Zarpellon(25′ Bulevardi),Fiorin(30′ st Cuel),Toffanin, Saiani, Pagliuca(30′ st Fabbro) , Bassi, Munaretti A disposizione: Alfonso, Favalli,Cielo, Ludovici, Mastur, Di Virgilio, Muhameti, Gatti, Mancini, Cuel, Lerco, Bulevardi, Odogwu, Fabbro

Arbitro: Nicolò Dorillo di Torino
Reti: 17 st De Marchi, 42′ st Ievoli

La posta in palio è già importante. Ospitaletto e Virtus si affrontano determinate senza nessun timore reverenziale. L’ avvio è prudente per entrambe con massima copertura negli spazi nevralgici del campo.
Il gioco ristagna a centrocampo.
Al 16′ occasione per i padroni di casa con Panatti che a tu per tu con Sibi si vede deviare la sfera fuori. Al ‘ perde per infortunio il playmaker Zarpellon che precedentemente aveva rimediato un colpo alla testa poi sostituito da Bulevardi. Al 28′ tiro alle stelle di Bulevardi su punizione dal limite. Al 33’ fa tutto da solo Sinn che entra in area ma tira alto. Che ci riprova dieci minuti dopo di testa ma non inquadra lo specchio.
L’Ospitaletto gioca un gioco brioso ma latita nell’ultimo miglio.
La Virtus attende sorniona pronta a colpire di rimessa.
Nella ripresa le due squadre iniziano sulla falsariga del primo. Ritmi bassi e massima copertura a centrocampo.
Al 10′ invito a nozze per Panatti per che tira centrale su Sibi che si distende e respinge, senza che nessuno ne approfitti.
Al 13′ ghiotta occasione in contropiede per Fiorin che lascia partite un bel diagonale che però termina a lato.
La gara si ravviva le due squadre giocano un po’ più spregiudicate. Al 17′ la Virtus passa grazie a De Marchi che rientrava dopo un infortunio che si gira bene e tira il pallone nell’angolo dopo il portiere dell’Ospitaletto non ci può arrivare.
Ora la Virtus gioca con la testa più libera e avanza il proprio baricentro offensivo.
Tre minuti dopo non riesce a colpire ancora De Marchi di nuovo, con la sfera deviata in calcio d’angolo.
L’Ospitaletto si getta in avanti ma non riesce a bucare le maglie difensive avversarie.
Fresco corre a ripari e modifica la squadra con quattro giocatori freschi. Nell’ultimo quarto d’ora si rompono gli schemi. I padroni di casa giocano il tutto per tutto. E’ al 42′ con un beffardo rasoterra ,Ievoli da fuori trafigge il portiere Sibi.
E’ una doccia fredda per i ragazzi di Fresco che pregustavano i tre punti.
Ma restano da giocare compreso il recupero otto minuti. Al 47′ sciabolata di Ievoli di poco alta.
Poi non succede più niente e la Virtus si deve accontentare di un pari che anima la graduatoria.

Roberto Pintore

Gigi, non dico che sia una partita da dentro o fuori, perché il campionato è ancora lungo, però è un crocevia importante. Sei d’accordo?

“Sì. Dobbiamo dare continuità al risultato positivo della settimana scorsa. È importante provare a fare tre punti o comunque muovere la classifica, per cominciare a dare solidità. E magari evitare di prendere gol ancora una volta.”

L’Ospitaletto che insidie può dare? È una squadra che ha cambiato poco rispetto al gruppo che ha vinto la Serie D: entusiasmo, conoscenza reciproca, carattere. Stanno facendo un percorso logico.
“È una squadra che punta molto sulla continuità, su un gruppo che è stato vincente. C’è attaccamento alla maglia e stanno facendo bene.”

La situazione degli indisponibili: chi recuperi per questa sfida?
“Recuperiamo De Marchi e anche Fabbro, ed è già importante. Forse anche Lerco. Stiamo tornando ad avere quasi tutti a disposizione. Entro una settimana potremmo averli tutti, a parte Caia, che comunque sta già allenandosi con la squadra.”

Filippo, stai giocando con più continuità: Gigi ti chiama spesso in causa. Sei pronto per questa partita?

Saiani: “Certo. Cerco sempre di farmi trovare pronto quando Gigi mi chiama, perché penso sia la cosa più giusta: dare il massimo aiuto alla squadra. Farò sempre il possibile quando verrò chiamato.”

Non so se Gigi lo sa, ma sei un piccolo portafortuna: a parte la gara con l’Albinoleffe, quando hai giocato non avete mai perso.

Saiani: “Sì, ci ho pensato anche io! Spero continui a darmi fiducia, mi fa molto piacere.”

Sei un ragazzo giovane: vivere queste partite in un ambiente come quello della Virtus «sereno, gioioso» è un vantaggio o può essere controproducente?

Saiani: “Secondo me ti aiuta molto: ti dà serenità e tranquillità, ti permette di affrontare la gara nel modo giusto. Ovviamente serve anche un po’ di tensione e la giusta “paura”, tra virgolette. Ma l’ambiente ti aiuta.”

L’ambiente è sano e lo si percepisce anche dall’atteggiamento dei ragazzi. Quanto può essere importante avere un gruppo così, fatto di ragazzi seri e positivi, per affrontare una stagione impegnativa e partite di peso come quella che vi attende?
“Quando le cose sono difficili, pesano anche ai ragazzi. Non serve che la società aggiunga pressione. Se ci sono problemi non è detto che sia sempre colpa loro: ci possono essere carenze dei giocatori, ma anche nostre, come società, staff e allenatori. Siamo tutti chiamati a risolvere le situazioni problematiche insieme, ed è giusto che sia così.”

di Roberto Pintore

Una contesa tra due squadre che non sanno più portare a casa il risultato pieno che finisce a reti bianche zero a zero. Da una parte la Virtus di Fresco che non vince dallo scorso 25 settembre in casa della Giana Erminio. L’Unione sempre a settembre sul terreno amico dello stadio “Nereo Rocco” tre zero contro il Novara. Per entrambe lo spettro della zona bassa della classifica. Con i virtussini messi un attimino meglio rispetto proprio alla Triestina, penultimi con 11 lunghezze e due vittorie in quattordici giornate. Gli alabardati invece ultimi a -9 ma con 14 i punti conquistati sul campo, mettendo da parte la penalizzazione inflitta dal giudice sportivo. Virtus priva in poche parole dell’attacco con  ancora fermi De Marchi e Fabbro ancora ai box. Triestina alle prese con le assenze pesanti di Silvestri, Louati, Kiyine e Moises. I due tecnici devono quindi fare di necessità virtù ridisegnando le proprie formazioni. La prima scossa della partita è di marca Unione al 9’ della prima frazione di gioco, con una punizione dal limite tirata da Ionita che buca la barriera ma c’è Sibi che respinge, tra una selva di gambe. Gli ospiti fanno la partita aggredendo i portatori di palla veronesi. I rossoblu di casa si affidano alla mobilità della punta Odogwu che svaria in attacco. Bisogna attendere il 18’ per vedere all’opera la Virtus con un tiro fuori dallo specchio di Cuel. Che tira ancora due minuti dopo ma centrale sul portiere avversario. Al 22’ occasione per Ionita stoppato in area al momento del tiro. Tre minuti più tardi si gira bene in area Cernjgoi che termina di poco fuori vicino  al palo dove Sibi non ci poteva arrivare. Si gioca ora a ritmi blandi, le due compagini non vogliono scoprirsi troppo. Al 29’ entra in porta con la palla l’esperto Ionita che batte Sibi in uscita, ma è in fuorigioco. Al 33’ cross teso di Daffara ma non aggancia di testa Odogwu. Al 35’ ghiotta occasione su respinta del portiere di casa Sibi che porge un rigore in movimento in area a Vicario che spreca malamente alto. Al 40’ becca il palo Boulevardi da fuori area e sulla ribattuta non riesce a concludere in porta Odogwu ma è in fuorigioco. Nella ripresa Fresco inserisce due forze fresche: escono Cuel e Daffara ed entrano Fiorin e Saiani. Ma subito la Triestina si fa sotto al 47’ con una punizione al veleno di Gonduz con Sibi che si distende e para. Al 62’ sinistra a giro di Bulevardi che spinge ma la sfera è alta sopra la traversa. Al 65’ tiro in area di Saiani ma Matosevic grida presenta. Al 75’ episodio dubbio con l’intervento del check con Saiani che spinge in area Silvestro che cade. Ma l’arbitro dopo aver visto tutto al monitor dice che non è calcio di rigore. negli ultimi dieci minuti di gioco Fresco mette in campo il figlio d’arte, l’attaccante Pagliuca per provare a mettere scompiglio nella difesa ospite. Ma di fatto non succede più nulla. Virtus che al triplice fischio finale, esce dal campo, con un punto prezioso, in chiave salvezza. Venerdì prossimo chiamata a fare benissimo nella trasferta bresciana di Ospitaletto, dove i punti potrebbero valere doppio.

Questo il comunicato della Virtus Verona:

INFO PREVENDITA!

15ª giornata Campionato Serie C SkyWiFi 2025/26

VIRTUS VERONA v TRIESTINA

Stadio Gavagnin-Nocini

Sabato 22 novembre 2025 – ore 17:30

Nuova sfida in programma al Gavagnin-Nocini!

PREVENDITA ATTIVA FINO A VENERDI 21 ALLE 19:00

Acquista il tuo posto online (link in bio)

Nei punti vendita autorizzati Vivaticket (trovali al sito vivaticket.com)

Per la partita è stato il disposto il divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella Provincia di Trieste.

TARIFFE BIGLIETTI IN PREVENDITA:

Locali

• Tribuna A/B Intero: € 10,00

• Ridotto Donne/Over 65: € 7,00

• Ridotto Under 16: € 5,00

• Tribuna VIP: € 15,00

Settore Ospiti (SOLO PREVENDITA)

• Intero: € 10,00

• Ridotto Donne/Over 65: € 10,00

• Ridotto Under 16: € 5,00

Il giorno della gara, i prezzi subiranno una maggiorazione.

TARIFFE GIORNO GARA:

• Tribuna A/B Intero: € 15,00

• Ridotto Donne/Over 65: € 10,00

• Ridotto Under 16: € 5,00

• Tribuna VIP: € 20,00

Prezzi non comprensivi dei diritti di commissione.

Non aspettare l’ultimo momento: assicurati subito il tuo posto!

Così Luigi Fresco dopo la sconfitta della Virtus Verona a Zanica contro l’Albinoleffe

La spinta seriana non si placa. Lombardi, ispirato sulla destra, inventa al 34º un pallone carico di veleno: Astrologo si inserisce con tempismo perfetto, colpisce mentre cade e firma il 2-0, il suo primo gol stagionale. L’Albinoleffe continua a creare. Prima dell’intervallo De Paoli sfiora il tris sull’assist di Barba, ma la sua girata manca il bersaglio di un soffio.

La ripresa si apre con la pioggia che si fa intensa, ma non cambia l’inerzia. L’AlbinoLeffe controlla, aspetta il momento giusto per colpire ancora e lo trova al 71º con un’azione da manuale: Lupinetti inventa centralmente, Mandelli porta palla, scambia con un tacco sontuoso di Agostinelli e infila il mancino del 3-0. È il punto esclamativo sulla prestazione dei blucelesti, un gol che racconta qualità, fluidità e fiducia ritrovata.

La Virtus Verona reagisce solo sulle palle inattive. Al 78º, dopo un corner provocato da una deviazione di Gusu, Munaretti accorcia con un tap-in che vale il 3-1. È però un segnale tardivo: la squadra di Fresco non trova più varchi, mentre i seriani gestiscono il finale con maturità e senza perdere compattezza.

Al triplice fischio l’AlbinoLeffe torna alla vittoria dopo sei partite, si issa all’undicesimo posto e si porta a un solo punto dalla zona playoff. La squadra di Lopez esce fra gli applausi di Zanica, consapevole di aver ritrovato brillantezza, coralità e quel cinismo che negli ultimi turni era mancato. Il prossimo capitolo va in scena sabato 22 novembre, ancora nello stadio di casa, con la sfida al Lumezzane: un altro crocevia per capire quanto in alto possa spingersi questo Albinoleffe rigenerato.

Ti rivedi un po’ in Gyokeres?

“Sì, è un attaccante top, l’anno scorso ha fatto una marea di gol”.

A quale attaccante ti ispiri?

“Non ho un vero e proprio modello, quando ero più piccolo mi piaceva Ibrahimovic”

Queste le dichiarazioni di Michael De Marchi, premiato come miglior giocatore della Virtus Verona della passata stagione

Parte forte la Virtus Verona che già dopo 50 secondi trova una punizione dal limite tirata sulla barriera alta con il primo cartellino giallo rimediato da Spedalieri dei padroni di casa. Due squadre che vogliono svoltare in campionato. I nerazzurri di Foschi dopo 13 partite saldi al 9^ posto con 14 punti con nelle ultime tre gare messi in cassaforte due pareggi e una sconfitta. Gli ospiti veronesi a quota al 16^posto con 11 punti e senza vittorie da sei gare con tre sconfitte e tre pareggi.

La partita parte a ritmo basso con le due compagini che vogliono conoscersi. Al 9’ minuto prima minaccia del Renate con un tiro fuori dallo specchio di Esposito.

Si gioca al Città di Meda in una splendida giornata di sole, con una buona cornice di pubblico. Al 17’ brutto fallo di Patanè fuori area che si becca anche lui un cartellino giallo. Un minuto dopo conclusione inguardabile di Esposito da fuori area che non sfrutta o spazio. Pesano per la Virtus in avanti le assenze per infortunio dei due attaccanti Fabbro e De Marchi.

Al 19’ opportunità Virtus con il figlio d’arte Pagliuca che devia bene la sfera in area ma trova il riflesso del portiere avversario ex Foggia Nobile. Al 21’ cade forse in area Bonetti del Renate, la panchina di casa chiede l’intervento del FVS ma l’arbitro dopo aver visto con attenzione l’azione sul monitor, dice che non c’è niente.

Al 29’ super intervento di Sibi su mitragliata di Mastromonaco che tira deciso ma il portiere virtussino con un colpo di reni, alza con bravura, sopra la traversa. Ma al 30’ sbuca Pasquale Ruiz ex Piacenza, che infila tra una selva di gambe Sibi e porta in vantaggio il Renate.

E’ una doccia fredda per i rossoblu veronesi oggi in divisa bianca , che devono alzare il tiro. Al 34’ colpo debole e troppo centrale di Pagliuca, facile preda delle mani di Nobile. Il Renate gioca più brioso e con coraggio, la Virtus non riesce a offendere come potrebbe, macchinosa in mezzo al campo.

La novità di inizio ripresa è il cambio per la Virtus: fuori Patanè e dentro la punta Tommaso Mancini ex Juve Next per dare maggiore vitalità in attacco. Al 47’ e al 48’ due ghiotte occasioni per l’albanese Holaj che manca di poco la porta difesa da Sibi. La reazione emotiva che ci si aspettava dalla Virtus tarda da arrivare. E’ il Renate che fa ancora la partita.

Al 52’ tracciante di Esposito di pochissimo fuori dallo specchio con Sibi battuto. Al 53’ in contropiede Pagliuca della Virtus ma tira su un avversario che devia in calcio d’angolo. Al 62’ conclusione di Bulevardi ex Monopoli ma centrale e para in tuffo Nobile. Nell’ultimo quarto d’ora di gioco il Renate si riversa in attacco per cercare la rete del raddoppio.

Al 84’ lampo di Mattia Pagliuca che mette in mezzo un bel traversone in velocità, ma è il portiere Nobile che anticipa Bulevardi per un soffio, sventando la minaccia.

Al 89’ occasione di Simone Spalluto ex Campobasso che in area spreca malamente.

Poi nei cinque minuti finali di recupero concesso dal direttore di gara al 92’ cade in area Mancini ostacolato. Fresco chiama l’intervento del FVS ma l’arbitro dice che non esistono i presupposti per fischiare il rigore.

Al 96’ tocco di mano fuori area di Rossi del Renate è calcio di punizione. L’ultima occasione per pervenire al pari da parte della Virtus. Tira Mancini ma colpisce la barriera. Infine al 97’ mezza rovesciata in area di Spalluto ma è alta. La Virtus ora è in piena zona playout e domenica prossima sfida difficile a Zanica contro l’AlbinoLeffe.

Renate-Virtus Verona 1-0

Reti: 30’ pt Ruiz,

Renate (3-5-2): Nobile, Auriletto, Esposito(68’Calì), Karlsson(62’ De Leo), Holaj(62’ Spalluto), DelCarro(79’ Vassallo), Bonetti(79’ Rossi), Riviera, Spedalieri, Ruiz Giraldo, Mastromonaco All: Luciano Foschi

Virtus Verona (3-5-2): Sibi, Fanini,(74’ Cuel) Daffara(82’ Odogwu), Amadio(74’ Muhameti), Zarpellon, Toffanin, Patanè(46’ Mancini), Gatti(58’ Bulevardi), Pagliuca, Bassi, Munaretti All: Luigi Fresco

Arbitro: Leonardo Leorsini di Terni

L’operazione avrebbe anche il vantaggio della vicinanza logistica: Faraoni vive ancora a Verona e uno dei suoi figli milita proprio nelle giovanili della Virtus, un dettaglio che potrebbe facilitare il buon esito della trattativa. Sul piano tecnico, il giocatore rappresenterebbe una risorsa duttile, in grado di agire da quinto a tutta fascia o da braccetto di destra, ruolo in cui ha maturato gran parte della sua carriera in Serie A e B.

Il suo arrivo si inserirebbe perfettamente nella filosofia virtuosa del club, che negli ultimi anni ha saputo valorizzare profili esperti come Hallfredsson e Juanito Gomez, figure capaci di trasmettere mentalità e professionalità dentro e fuori dal campo. Per ora resta un’idea, ma una suggestione che accende la fantasia dei tifosi: Faraoni in rossoblù sarebbe la ciliegina per una Virtus Verona sempre più ambiziosa.

Marcatori: Giannotti 6’ pt (T), Dal Monte 43’ pt (T) Sangalli 17’ st (T)

VIRTUS VERONA (4-2-3-1) Sibi; Amadio (dal 37’ st Fiorin), Munaretti (dal 37’ st Lodovici) , Toffanin (dal , Bassi; Gatti, Fanini (dal 1’ st Pagliuca), Bulevardi (dal 16 st Muhameti), Zarpellon, Patanè; Manicini (dal 16 st Odogwu)
A disposizione: Alfonso, Scardigno, Cielo, Lodovici, Daffara, Di Virgilio, Fiorin, Muhameti, Filippi, Saiani, Pagliuca, Odogwu.
Allenatore: L. Fresco

TRENTO (4-3-3) Tommasi; Maffei, Cappelletti (dal 37’ pt Trainotti), Corradi, Triacca; Aucelli, Sangalli (dal 21’ st Fossati), Giannotti (dal 37’ pt Mehic); Capone (dal 32’ st Benedetti), Pellegrini, Dalmonte (dal 21’ st Chinetti)
A disposizione: Rubboli, Malinverni, Fontana, Trainotti, Fedele, Fossati, Benedetti, Mehic, Genco, Corallo, Calza, Chinetti.
Allenatore: L. Tabbiani

Arbitro: Jules Roland Andeng Tona Mbei di Cuneo
Assistenti: Giuseppe Fanara di Cosenza e Cosimo De Tommaso (Voghera)

Ammoniti: 44’ pt Triacca (T), 7’ st Pagliucca (VV), 25’ st Fossati (T), 30’ st Mehic (T)

Espulsi: /

Recuperi: 3’ pt, 5’ st.

Stadio Comunale Gavagnin Nocini

di Elena Poncina

Un solido e compatto Trento espugna (meritatamente) il comunale “Gavagnin Nocini” mettendo a segno ben tre gol, lasciando una sfortunata Virtus Verona con l’amaro in bocca per la pesante sconfitta e per non aver sfruttato le occasione create durate il corso del match.
Gli ospiti con questa vittoria conquistano tre punti importantissimi per la classifica, confermandosi nella zona alta.

Un avvio di partita subito molto aggressivo per tutte e due le squadre scese in campo, entrambe alla ricerca di tre punti importanti per il cammino in campionato: Virtus Verona per rimanere fuori dalla zona play-out e ritrovare la vittoria tra le mura di casa, Trento per affermarsi sempre di più nella zona alta della classifica. Al Comunale “Gavagnin Nocini” la prima azione pericolosa e il primo tiro della partita arriva al 2’ quando Bulevardi tenta la conclusione dalla lunga distanza che viene prontamente bloccata dal portiere del Trento. A sbloccare la partita però ci pensa l’attaccante gialloblù (oggi però in divisa bianca) Giannotti subito dopo, al 6’ minuto del primo tempo: con un destro da fuori area porta in vantaggio la squadra di Trento. I padroni di casa non demordono e dopo un’azione ben costruita, all’11’ minuto Fanini sbaglia il gol del pareggio da ottima posizione all’interno dell’area di rigore. Al 20’ minuto il portiere dei padroni di casa Sibi con una parata magistrale su un tiro di Dalmonte, evita il raddoppio degli avversari, scacciando la palla in corner. Dopo cinque minuti però la palla del raddoppio viene clamorosamente sprecata: Giannotti crossa in area e serve la palla a Capone per il 2-0 che non riesce a mettere il pallone in rete. Nonostante le varie occasioni degli avversari, la squadra di casa continua ad attaccare e al 35’ Zarpellon spara sul fondo una conclusione da fuori area. Durante il tiro il centrocampista impatta su Giannotti, il quale è costretto ad uscire dal campo per infortunio. Al 41’ Sibi salva ancora la propria squadra con un’altra prodezza, parando il tiro di Sangalli, deviando il pallone in calcio d’angolo. E Proprio da quest’ultimo arriva il gol del raddoppio! La rete è una bellissima azione personale di Dal Monte che recupera la palla quasi in fallo laterale sulla fascia destra, dribbla e si accentra verso l’area di rigore concludendo in porta con un destro potentissimo. L’ultimo guizzo del primo tempo arriva dal Virtus Verona: il pallone da calcio piazzato viene servito in area di rigore dove si trova Mancini, che con un tempismo perfetto tenta una rovesciata ben riuscita ma che sfortunatamente colpisce la traversa e lascia tanto rammarico ai rossoblù.

Il secondo tempo della partita inizia subito con una sostituzione per il Virtus Verona: fuori Fanin dentro Pagliuca. Nonostante il vantaggio di due reti a zero, il Trento continua ad attaccare i rossoblù pressando e costruendo buone azioni non risultando però estremamente pericoloso.
Al 62’ il Trento cala il tris! Sangalli spedisce il pallone in rete con un colpo di testa dopo essere stato servito direttamente da calcio d’angolo e chiude definitivamente la partita.
Esattamente dopo un minuto arriva il quarto gol degli ospiti ma l’assistente segnala prontamente la posizione irregolare di Pellegrini e l’arbitro non convalida il gol. La decisone verrà in seguito confermata dopo un controllo all’FVS. Nel corso del secondo tempo poche le incursioni offensive da parte dei padroni di casa che subiscono la solidità e la compatezza del Trento. La prima vera occasione arriva al 28’ della ripresa dove Pagliuca e Zarpellon vengono murati dalla difesa trentina e non riescono ad insaccare il pallone in rete dopo un insidioso cross all’interno dell’area avversaria. Nonostante in netto vantaggio, la squadra ospite non rimane ferma a guardare: l’ultima vera occasione del match arriva sempre da Pellegrini che sfiora il poker al 42’ calciando a lato dello specchio della porta di pochi centimetri, non trovando la rete del definitivo ko.
Dopo i 5’ minuti di recupero concessi dall’arbitro Jules Roland Andeng Tona Mbei di Cuneo, la partita termina con il risultato di 0 a 3 vedendo il Trento nella zona alta della classifica mentre il Virtus Verona nella parte destra della classifica.

Crediti: Michael Giacca