“È stata una delle partite più belle che abbiamo giocato, siamo stati completi e bravi a pressare a tutto campo. Questa vittoria dà valore a tutto il lavoro che facciamo durante la settimana.

Sul rigore, il portiere del Monza, Thiam, si è avvicinato dicendomi che sarebbe rimasto fermo, e sono riuscito a spiazzarlo.

Questo risultato non deve cambiare i nostri obiettivi, dobbiamo continuare a lavorare duramente, pensando a noi stessi e al nostro percorso. Il fattore Penzo è importante: sentire i nostri tifosi ti spinge a dare qualcosa in più, ma dobbiamo riuscire a fare lo stesso anche in trasferta. Bisogna portare punti a casa.

Do sempre il massimo in allenamento e cerco di dimostrare all’allenatore che ho voglia di giocare.

Nell’occasione del primo tempo, secondo il regolamento attuale, non credo fosse rigore.

Il secondo tempo è stato diverso dal primo, ma in entrambe le frazioni abbiamo disputato una grande partita”.

“Nel secondo tempo gli episodi sono andati nel verso giusto, anche se abbiamo sbagliato tre occasioni soli davanti al portiere. È stata una partita ricca di contenuti tecnico-tattici e, con il passare dei minuti, siamo cresciuti molto.

Sono contento di aver accorciato la classifica verso l’alto. Mi piacerebbe vedere più persone allo stadio, perché questa squadra lo merita.

Il campionato è lungo, ora ci aspetta il Modena, una squadra forte. Andiamo avanti a testa bassa, lavorando, con la soddisfazione di aver vinto oggi in questo modo e con la consapevolezza di poter alzare ulteriormente il nostro livello. Lavoriamo per essere pressanti su tutto il campo.

Kike Pérez squalificato alla prossima? Ho una rosa di valore ed è un’opportunità per chi lo sostituirà.

Non dimentico Monza, è stato un passaggio importante della mia carriera. Noi e il Monza, sicuramente, lotteremo fino alla fine per la vetta”.

“È stata una bella partita. Faccio i complimenti a Stroppa e anche alla mia squadra, perché abbiamo disputato una gara importante contro una grande avversaria. Siamo stati pericolosi, ma dovevamo essere più lucidi in alcune situazioni.

Se continuiamo a offrire prestazioni di questo livello, i risultati arriveranno. A Venezia si può anche perdere, anche se in questa occasione li abbiamo aiutati con alcuni episodi sfortunati.

Non voglio parlare dell’arbitro, anche se con noi non è stato particolarmente fortunato.

Pessina non abbiamo voluto rischiarlo dopo il fastidio accusato nel riscaldamento. Colombo, che lo ha sostituito, è un giocatore di livello e lo ha dimostrato. Abbiamo pagato un episodio negativo nato da un nostro errore, ma poco prima c’era un calcio d’angolo a nostro favore non assegnato.

Questa partita deve farci crescere, abbiamo giocato bene. Il Venezia ha meritato la vittoria, ma non dobbiamo perdere partite per episodi o errori evitabili.

Per quanto riguarda Obiang, dovrebbe partire: spero dopo la gara con la Carrarese. Non dipende né da noi né da lui, ma ci tiene molto ed è la sua prima volta”.

La sedicesima giornata di Serie B ha regalato allo Stadio Penzo una sfida dal sapore di Serie A tra Venezia e Monza, conclusasi con un successo netto dei lagunari. Le due squadre si presentavano al match con ambizioni importanti: il Monza, capolista insieme al Frosinone con 31 punti, e il Venezia, quinto a quota 26 in compagnia del Modena. Una partita dal peso specifico notevole nella corsa alle prime posizioni, risolta nella ripresa grazie alla maggiore concretezza dei padroni di casa.

Primo tempo

Le due squadre si studiano nei primi minuti di gioco.

Il primo tiro in porta della partita arriva al 8’dove Kike Perez serve Yeboah, che calcia di sinistro, ma la conclusione è centrale e poco potente, facile preda del portiere.

Al 12’ doppio tentativo di Hainaut, ma entrambe le conclusioni vengono respinte dalla difesa del Monza.

Al 15’ punizione battuta rapidamente da Busio per Kike Perez, che crossa rasoterra verso il centro, ma il portiere esce con tempestività e anticipa tutti, sventando il pericolo.

Al 19’ cavalcata solitaria di Svoboda dalla metà campo, che al limite dell’area serve Bjarkason sulla sinistra, ma un difensore interviene in scivolata e manda la palla in calcio d’angolo.

Al 22’ arriva il primo tiro del Monza: Ciurria prova la conclusione dalla distanza, ma il pallone termina debolmente a lato.

Al 23’ contropiede del Venezia: Bjarkason serve Yeboah, che parte in velocità e appoggia per Kike Perez al limite dell’area; il successivo cross verso il centro viene però allontanato dalla difesa del Monza.

Al 30’, sugli sviluppi di un calcio d’angolo per il Monza, la palla attraversa tutta l’area di rigore e arriva a Dani Motta, che in tuffo non riesce a deviare in rete.

Al 32’ Azzi dalla sinistra mette un ottimo cross al centro per lo stacco aereo di Álvarez, che di testa manda di poco sopra la traversa.

Al 41’ doppia occasione per il Monza: Birindelli mette un cross basso dalla destra per Dani Motta, che non arriva all’impatto con il pallone; la sfera viene poi respinta dalla difesa del Venezia e finisce sui piedi di Carboni, che calcia dalla distanza, ma la conclusione termina alta sopra la traversa.

Al 43’ Adorante appoggia al centro per Svoboda, che calcia a botta sicura, ma Carboni si oppone e mura la conclusione. Dopo un minuto di recupero, si va al riposo sullo 0-0.

La ripresa

Al 4’ Carboni sbaglia il passaggio verso il centro, dove ne approfitta Hainaut che, di prima, serve lo smarcato Kike Perez. Il centrocampista, a tu per tu con il portiere, non sbaglia e insacca con una potente conclusione di sinistro per l’1-0.

Giornata negativa per Andrea Carboni che, al 10’, commette il secondo errore della sua partita atterrando Yeboah in area di rigore. Dal dischetto Adorante si dimostra freddo e realizza il 2-0.

Al 13’ Kike Perez sfiora la doppietta con un clamoroso incrocio dei pali su tiro da fuori area.

Al 15’ il Venezia spreca un contropiede tre contro due: Kike Perez, arrivato al limite dell’area, serve Adorante che prova un dribbling di troppo e viene fermato dall’intervento di Izzo.

Al 21’ altra occasione in contropiede per il Venezia, ancora in superiorità numerica. Doumbia serve Yeboah, che si ritrova solo davanti al portiere ma calcia di destro troppo debolmente, mandando la palla fuori.

Al 26’ Azzi sfonda sulla fascia sinistra, entra in area di rigore e, al momento della conclusione, viene murato da Svoboda che concede il calcio d’angolo.

Al 38’ Doumbia lancia Yeboah, ma Thiam è provvidenziale e devia in calcio d’angolo.

Nel finale il Venezia gestisce con ordine il doppio vantaggio, abbassando i ritmi e limitando le iniziative del Monza, che non riesce a riaprire la gara. I lagunari portano a casa una vittoria di grande valore contro la capolista, confermando solidità e maturità. Al Penzo finisce 2-0: tre punti pesanti che rilanciano il Venezia nella corsa ai vertici della Serie B.

Tabellino

VENEZIA_MONZA 2-0

Marcatori: 4’st Kike Perez, 11’st Adorante (R)

VENEZIA (3-5-2): 6 Stankovic; 6 Schingtienne, 7 Svoboda, 6.5 Sverko (S.V. Korac 48’st); 6.5 Hainaut, 7.5 Kike Perez (S.V. Duncan 39’st), 7 Busio, 6.5 Doumbia, 6 Bjarkason (6.5 Sagrado 30’st); 6.5 Yeboah (S.V. Compagnon 39’st), 6.5 Adorante (6.5 Fila 30’st). Allenatore: 7.5 Giovanni Stroppa.
A disposizione: Grandi, Korac, Haps, Venturi, Lella, Bohinen, Sidibé, Casas.

MONZA (3-4-2-1): Thiam; Izzo (Lucchesi 29’st), Ravanelli, Carboni; Birindelli, Obiang (Maric 42’st), Colombo, Azzi; Ciurria (Galazzi 29’st), Alvarez (Petagna 18’st); Mota (Baldé 18’st). Allenatore: Paolo Bianco

A disposizione: Pizzignacco, Brorsson, Maric, Caprari, Delli Carri, Sardo, Pessina, Bakoune.

Arbitro: Simone Galipò

Assistenti: Alessandro Cipressa e Marco Emmanuele

IV ufficiale: Carlo Esposito

VAR e AVAR: Luca Maria Di Paolo e Marco Monaldi

Ammoniti: 10’ Colombo (M), 14’ Azzi (M), 38’ Kike Perez (V),

Espulsi: /

Recuperi: 1’pt / 5’st

Calci d’angoli: 1-1pt / 1-5st

Spettatori: 8.866

VENEZIA (3-5-2): Stankovic; Schingtienne, Svoboda, Sverko; Compagnon, Kike Perez, Busio, Doumbia, Hainaut; Yeboah, Adorante. All. Stroppa

MONZA (3-4-2-1): Thiam; Izzo, Ravanelli, Carboni; Birindelli, Pessina, Obiang, Azzi; Ciurria, Keita; Alvarez. All. Bianco

Portieri:
Matteo Grandi, Stefano Minelli, Filip Stankovic.

Difensori:
Antoine Hainaut, Ridgeciano Haps, Seid Korac, Richie Sagrado, Joel Schingtienne, Ahmed Sidibé, Marin Sverko, Michael Svoboda, Michael Venturi.

Centrocampisti:
Emil Bohinen, Bjarki Bjarkason, Gianluca Busio, Mattia Compagnon, Issa Doumbia, Alfred Duncan, Nunzio Lella, Kike Perez.

Attaccanti:
Andrea Adorante, Antonio Casas, Daniel Fila, John Yeboah.

Queste le dichiarazioni di Giovanni Stroppa alla vigilia di Venezia-Monza

«Abbiamo giocato molto bene ed è un peccato non aver vinto» spiega. «Ma questa è la strada giusta. Facciamo la partita, creiamo, il calcio è così se il gol non arriva». E su quel tiro respinto in modo quasi impossibile dal portiere campano sorride amaramente: «Ho pensato che non fosse il mio giorno. Ora però testa alla prossima, è troppo importante».

Per Busio, la prestazione pesa più del risultato: «Ci dà fiducia. Stiamo dominando le gare, lavoriamo da squadra. Anche portare a casa un punto fuori conta. In casa dobbiamo fare di tutto per vincere».

Sul caso dell’insulto razzista denunciato da Yeboah, il centrocampista è netto: «Non ero vicino all’azione, ma non deve esserci spazio per certe cose. Sono con Yeboah».

Il giorno dopo la squadra ha analizzato la gara, senza drammi: «Stroppa non ci ha detto molto nello spogliatoio. Mancano piccoli dettagli, ma per 85 minuti abbiamo giocato a una porta sola. Dobbiamo continuare così».

Ora arriva il Monza, capolista. Busio non arretra: «Sono forti, l’anno scorso erano in Serie A. Ma anche noi siamo forti. Sarà una bella partita».

Nessuna ansia sul rinnovo: «Non c’è nulla da preoccuparsi. Parliamo sempre, arriverà il momento giusto».

Il tema dei dettagli torna puntuale: «Non siamo stati perfetti. L’episodio del gol preso dimostra che bisogna restare concentrati per tutta la gara. I dettagli fanno vincere e perdere. Dobbiamo migliorare sia dietro che davanti: creare lo facciamo, ma serve più cattiveria sotto porta».

Sull’attacco risponde senza giri di parole: «Abbiamo giocatori forti. Adorante segna, Yeboah lavora tanto, i centrocampisti vanno in gol. Forse ci serve un po’ più di ferocia nell’ultimo terzo. La qualità c’è».

Infine, la sua posizione in campo: «Mi piace giocare mezzala, è il ruolo che ho interpretato di più. Ma anche da play mi trovo bene perché giochiamo molto con la palla». E sul trio con Doumbia e Kike Pérez: «Con loro, e con Duncan e gli altri, è facile. Ci muoviamo, cambiamo posizione, rendiamo il centrocampo più fluido».

Che commento fai su una partita che avete dominato ma che, alla fine, avete anche rischiato di perdere?

“Penso che abbiamo fatto una buona partita, anche se possiamo migliorare qualche dettaglio nei movimenti dove abbiamo preso il gol e nell’azione in cui l’Avellino poteva fare il secondo. Oggi c’è stata anche un po’ di sfortuna: in dieci minuti abbiamo colpito due traverse e il loro portiere ha fatto una grande partita, ha salvato diversi gol. Alla fine andiamo a casa con un punto che è comunque importante, ma secondo me potevamo prenderne tre”.

Ci racconti il tuo gol? Una perla da fuori area: non ci hai pensato due volte a tirare.

“Ero lì a parlare con l’arbitro, perché secondo me c’era un fallo su Yeboah. Lui però ha detto di continuare a giocare, quindi forse devo pure ringraziarlo: il gioco è andato avanti, la palla è arrivata, ho detto “vabbè, tiro” e per fortuna è andata dentro”.

Che impressione hai avuto della partita? Una classica gara di Serie B: qualità da una parte, cuore dall’altra.

“Sapevamo già prima che sarebbe stato difficile: sintetico, stadio caldo… Era tutto previsto. Però secondo me siamo entrati benissimo e potevamo segnare subito. Abbiamo affrontato la partita nel modo giusto. Non dobbiamo prendere un gol così prima della pausa, ma è successo. Nella ripresa abbiamo ripreso bene, non abbiamo lasciato molti spazi. La partita l’abbiamo fatta noi, e se non l’abbiamo vinta è solo per sfortuna”.

Il risultato è giusto o, come ha detto il mister, sono due punti persi?

“Per me sono due punti persi. Abbiamo già lasciato qualche punto per strada e oggi sono altri due. Se guardiamo le statistiche, questa partita la dobbiamo vincere. Però dobbiamo migliorare alcuni dettagli: davanti alla porta serve più furbizia, più cattiveria, più voglia di segnare. Arriviamo sempre in zona gol, ma ci manca l’ultimo pezzo. Piano piano arriveremo, ma adesso quel qualcosa in più ancora manca».

Qual è l’obiettivo di questo Venezia?

“Arrivare in alto. Vincere”.

L’allenatore arancioneroverde ha commentato così l’andamento della gara:
“Abbiamo giocato 90 minuti alla grande. L’Avellino nel primo tempo ha avuto un cross e nel secondo un tiro, nient’altro. Per il resto devo solo fare i complimenti ai miei ragazzi: abbiamo creato tanto, preso due traverse, cercato il gol in tutti i modi. È mancata soltanto la finalizzazione”.

Determinante, secondo Stroppa, l’estremo difensore irpino:
“Il portiere oggi ha fatto parate fondamentali. Potete aggiungere un altro santo qui ad Avellino…” ha detto sorridendo.

Nonostante il pareggio, il tecnico si è detto soddisfatto:
“Sono assolutamente contento della prestazione. Peccato non portare via i due punti in più, ma se continuiamo così arriveremo lontano. Il campionato è lungo e prestazioni del genere contano tantissimo”.

Alla domanda sulle possibili decisioni dubbie, Stroppa ha preferito non entrare nel merito:
“Non stiamo qui a fare la moviola. Parlare dell’arbitro sarebbe inutile. Parliamo di calcio e della prestazione straordinaria dei miei ragazzi”.

Sul gol annullato nel finale non ha avuto dubbi:
“È giusto annullarlo. L’arbitro o il VAR hanno fatto bene a non convalidarlo”.

Stroppa ha sottolineato come il Venezia stia vivendo un percorso di crescita continua:
“La squadra gioca così da agosto. L’unico episodio negativo è stato Castellammare, ma lì abbiamo giocato un’ora in dieci contro una squadra in gran forma. Nelle ultime settimane c’è un ulteriore salto di qualità. Forse qualche mese fa una partita come questa l’avremmo persa: oggi invece l’abbiamo dominata”.

Il tecnico ha evidenziato anche lo sviluppo dei giovani e la maturità dimostrata nei momenti difficili:
“Se riusciamo a mantenere questi ritmi e questa capacità di fare calcio, possiamo arrivare lontano”.

Infine, una nota personale sul ritorno nello stadio irpino:
“È stato bello tornare al Partenio, soprattutto riabbracciare Raffaele nelle vesti di allenatore. Un momento piacevole”.

Allo Stadio Partenio-Lombardi cala il sipario su una sfida intensa e vibrante valida per la quindicesima giornata del campionato di Serie B: Avellino–Venezia. I biancoverdi di Biancolino arrivavano al match con entusiasmo, reduci dall’importante successo esterno per 0-1 sul campo del Sudtirol, una vittoria che aveva dato fiducia e solidità al gruppo irpino. Dall’altra parte il Venezia si presentava forte del convincente 3-0 casalingo contro il Mantova e di una striscia aperta di tre successi consecutivi, conferma del grande momento di forma degli arancioneroverdi e della qualità del loro gioco.
Due squadre in crescita, entrambe reduci da vittorie e intenzionate a dare continuità ai propri risultati. Il pubblico caldo e l’atmosfera delle grandi occasioni facevano da cornice a una gara che prometteva — e poi ha mantenuto — intensità, emozioni e spettacolo.

Primo tempo

Al 4’ dagli sviluppi di un calcio d’angolo doppia occasione per il Venezia: Busio serve Hainaut che si coordina perfettamente e calcia al volo, ma il suo gran tiro si stampa sulla traversa. Sulla ribattuta, dopo una serie di rimpalli in area, la palla arriva ad Adorante che conclude di potenza, ma Daffara è reattivo e respinge con i pugni.

Al 10’ occasione per l’Avellino: Kumi si invola solo in area, ma l’ottimo recupero di Hainaut evita guai peggiori e mette in angolo.

Al 16’ altra opportunità per il Venezia: Yeboah, dopo una serie di finte in area, calcia verso la porta, ma il suo tiro viene deviato provvidenzialmente in angolo dalla testa di Simic.

Al 18’ ancora Venezia pericoloso con Adorante, che stacca di testa sul cross di Kike Pérez: il pallone sfiora il palo e termina sul fondo.

Al 25’ Busio trova centralmente Yeboah, che calcia di prima intenzione col mancino: il tiro si infrange sulla traversa, secondo legno dei lagunari dopo quello colpito da Hainaut in avvio.

Al 26’ Busio ci prova dalla distanza con una conclusione potente, ma Daffara non si fa sorprendere e respinge in tuffo.

Al 32’ Avellino vicino al vantaggio in contropiede: Biasci entra in area ma al momento del tiro viene chiuso dalla difesa ospite.

Al 35’ ancora Biasci scatta alle spalle della retroguardia veneziana e si presenta a tu per tu con Stankovic, che respinge la conclusione. L’azione viene però annullata per fuorigioco.

Al 41’ l’Avellino passa alla prima vera occasione: super cross di Biasci dalla sinistra, teso sul secondo palo, dove Missori sbuca alle spalle di tutti e colpisce in spaccata, firmando l’1-0.

Al 45’ il Venezia sfiora il pareggio: su corner, Svoboda colpisce di testa a botta sicura, ma Daffara vola e compie un autentico miracolo.

Incredibile quanto sta accadendo al Partenio-Lombardi: il Venezia domina, coglie due traverse, crea numerose occasioni e costringe Daffara a due interventi decisivi, ma non riesce a segnare. E così, alla prima occasione utile, è l’Avellino a colpire con la zampata di Missori al 41’.

La ripresa

Al 6’ il Venezia trova il pareggio: dopo un’iniziativa di Yeboah, finito a terra per un presunto fallo, la palla arriva al capitano Svoboda, che lascia partire una gran botta dalla distanza. Conclusione angolatissima, imprendibile: Daffara si allunga alla sua destra, ma stavolta non può nulla.

Al 15’ Compagnon mette un cross preciso dalla destra per la testa di Hainaut, ma il colpo di testa è troppo debole e termina docile tra le braccia di Daffara.

Al 23’ l’Avellino protesta per un presunto tocco di mano di Sidibé in area, ma l’arbitro giudica l’intervento come colpo di spalla e lascia proseguire.

Al 31’ Daffara si supera ancora con una parata tripla su una furiosa azione del Venezia: su punizione dal limite Kike Pérez serve Busio, che calcia di prima intenzione; la palla resta lì e Haps ci prova da posizione favorevole, ma Daffara respinge. Sulla ribattuta si avventa nuovamente Busio che conclude a botta sicura, ma il portiere irpino compie un intervento straordinario di riflesso e manda in angolo.

Al 35’ occasione per l’Avellino: Russo si coordina e calcia di sinistro sul primo palo, ma Stankovic è attentissimo e respinge con i piedi la conclusione ravvicinata.

Nei minuti di recupero il Venezia trova il gol del vantaggio con Haps, bravo a girare di testa il cross di Busio, ma la rete viene annullata al VAR perché lo stesso Haps si era liberato in precedenza del marcatore, con una sbracciata irregolare.

La sfida del Partenio-Lombardi si chiude con un pareggio che lascia sensazioni opposte: l’Avellino porta a casa un punto prezioso frutto di cinismo e di un Daffara in versione super, mentre il Venezia torna a casa con il rammarico per le tante occasioni create, i due legni colpiti e il gol annullato nel finale. Un 1-1 che fotografa bene l’intensità del match e che conferma la competitività di entrambe le squadre in una Serie B sempre più equilibrata e imprevedibile..

Tabellino

AVELLINO-VENEZIA 1-1

Marcatori: 41’ Missori (A), 6’st Svoboda

AVELLINO (3-4-1-2): Daffara; Enrici, Simic, Fontanarosa; Missori, Palmiero (Cancellotti 14’st), Sounas (Besaggio 28’st), Kumi (Gyabuaa 45’st); Palumbo; Biasci (Russo 1’st), Tutino (Patierno 28’st). Allenatore: Biancolino

A disposizione: Iannarilli, Crespi, Cagnano, Marchisano, Lescano, Panico, Manzi.

VENEZIA (3-5-2): 6.5 Stankovic; 6 Schingtienne, 6.5 Svoboda,5.5 Sidibé (5.5 Haps 28’st); 6 Hainaut, 6.5 Kike Perez, 6.5 Busio, 5.5 Doumbia (S.V. Sagrado 41’st), 5.5 Bjarkason (5.5 Compagnon 1’st); 6.5 Yeboah (S.V. Casas 47’st),5.5 Adorante (S.V. Fila 28’st). Allenatore: 6 Stroppa.
A disposizione: Minelli, Grandi, Korac, Venturi, Lella, El Haddad, Duncan.

Arbitro: Kevin Bonacina di Bergamo

Assistenti: Laudato di Taranto e Regattieri di Finale Emilia

IV ufficiale: Arena di Torre del Greco

VAR e AVAR: Baroni di Firenze e Prenna di Molfetta

Ammoniti: 23’pt Yeboah (V), 49’st Svoboda (V), 49’st Cancellotti (A), 50’st Haps (V).

Espulsi: /

Recuperi: 1’pt / 4’st

Calci d’angoli: 1-2pt / 1-8st

AVELLINO (3-4-1-2): Daffara; Enrici, Simic, Fontanarosa; Missori, Palmiero, Sounas, Cancellotti; Palumbo; Biasci, Tutino. All. Biancolino

VENEZIA (3-5-2): Stankovic; Schingtienne, Svoboda, Haps; Hainaut, Kike Perez, Busio, Doumbia, Bjarkason; Yeboah, Adorante. All. Stroppa

Portieri:
Matteo Grandi, Stefano Minelli, Filip Stankovic.

Difensori:
Antoine Hainaut, Ridgeciano Haps, Seid Korac, Richie Sagrado, Joel Schingtienne, Ahmed Sidibé, Michael Svoboda, Michael Venturi.

Centrocampisti:
Bjarki Bjarkason, Gianluca Busio, Mattia Compagnon, Issa Doumbia, Alfred Duncan, Nunzio Lella, Kike Perez.

Attaccanti:
Andrea Adorante, Antonio Casas, Daniel Fila, Saad El Haddad, John Yeboah.