Nell’ultimo turno di campionato avete fermato la corsa del Cittadella, che veniva da una striscia importante di risultati utili consecutivi.
“Il Cittadella non perdeva da tanto tempo e questa è una considerazione importante da fare. Noi abbiamo fatto la nostra partita, abbiamo creato tanto, ci siamo chiusi in difesa e poi ci ha ripagato il rigore alla fine di tutti gli sforzi che abbiamo fatto durante la partita”.

Che stagione è stata finora quella del Trento? Siete partiti bene, poi avete avuto un calo e ora siete di nuovo in ripresa. Fin qui è stato un campionato altalenante per voi.
“All’inizio abbiamo fatto subito una vittoria contro la Giana Erminio, poi abbiamo fatto un bel po’ di pareggi e  adesso stiamo trovando la nostra continuità nel cercare di essere una squadra che gestisce il risultato quando è in vantaggio, è un percorso in crescita sicuramente e ci stiamo creando la nostra identità e cerchiamo sempre di migliorarci. Mancano queste due partite alla fine del girone d’andata, poi ci sarà l’altra metà del campionato, quindi il campionato è ancora lungo e competitivo, però noi siamo su una strada buona e l’importante è continuare così”.

Ti avrei chiesto proprio di quello che è il calendario delle ultime due gare dell’anno, prossimo weekend in casa del Renate, il 20 di dicembre, quindi proprio a ridosso delle festività, il match interno che chiude gli impegni dell’anno solare contro la Dolomiti Bellunesi, quanto sono importanti questi 180 minuti per capire che Trento vedremo nella seconda parte di stagione?
“Sicuramente consideriamo queste partite molto importanti perché rendono sicuramente l’idea di quello che possiamo fare nel girone dopo di ritorno e decidono tanto. Affronteremo due squadre che hanno una classifica più o meno simile alla nostra e sicuramente saranno due partite difficili, però noi dobbiamo cercare di fare il massimo e di toglierci delle soddisfazioni. Nelle ultime partite potevamo cercare di strappare via qualche punto in più nonostante le tante occasioni create e aver concesso poco, però ogni partita ha la sua storia, quindi cerchiamo di fare il massimo e cercare di fare sei punti”.

Michele, che allenatore hai scoperto essere Luca Tabbiani, che è sicuramente uno dei giovani talenti della panchina di cui si parla di più? C’è stato quell’avventura un po’ in chiaroscuro con il Catania, ma tra Fiorenzuola e Trento si sta confermando un allenatore molto promettente. Tu sei altrettanto giovane, ma in campo in cosa ti aiuta?
“Il mister ho avuto modo di conoscerlo anche tutto l’anno scorso e sicuramente è un allenatore che coinvolge tanto con il gioco, anche noi portieri dal basso. Ci aiuta sempre con tante giocate che magari non vediamo neanche noi da dietro per sbloccare sempre il gioco. A livello morale e umano mi trovo molto bene con il mister e a livello di gruppo riesce a coinvolgerci tanto tutti insieme. Sicuramente è un gran leader e lo stimo”.

Questa stagione l’hai iniziata come secondo portiere e poi dall’ottava ti sei preso la porta e i guanti da titolare. Come valuti la tua stagione finora?
“Sì, sono partito dalla panchina. Dopo sette partite sono entrato io perché mio compagno Sergio si è infortunato e sono subentrato io. Ora sto cercando di trovare la mia continuità e finora sto cercando sempre di migliorarmi e di affrontare ogni gara nella maniera più positiva possibile senza guardare troppo indietro. Cerco di vivere ogni partita così com’è e poi migliorarmi col tempo partita in partita”.

Tu da portiere hai un punto di vista diverso rispetto ai tuoi compagni perché sei l’unico giocatore non di movimento all’interno del campo. Sei il più spettatore degli interventi, delle decisioni dell’arbitro e di conseguenza della tecnologia. Che sensazioni ti ha dato l’utilizzo e come è stato utilizzato lo strumento tecnologico in questa prima parte di stagione?
“Sicuramente è uno strumento utile e dal mio punto di vista è importante perché tante valutazioni magari si rivalutano poi andandole a vedere al VAR. Però è vero che distolgono un attimo dall’emozione. Magari subito si pensa che il gol sia convalidato ma poi bisogna sempre andare a rivederlo e magari non viene convalidato oppure si crea tensione per un rigore che sembra ci sia e poi magari lo tolgono oppure il contrario. Sicuramente è importante per giudicare al meglio e nel modo più corretto possibile una situazione di gioco. L’unica cosa negativa è il fatto dell’emozione però è uno strumento utile ed efficace”.

Queste le dichiarazioni di Christian Capone dopo Trento – Cittadella

Così Luca Tabbiani dopo Trento – Cittadella

La sfida del Briamasco tra Trento e Cittadella prende il via con un dato curioso che accompagna il fischio d’inizio: le due squadre tornano ad affrontarsi dopo trentadue anni, dall’ormai lontano 5 dicembre 1993. Il pubblico spinge, la partita parte e il Trento crea subito il primo squillo. Al 3’ Capone scambia con Chinetti e calcia di destro dal limite: pallone a lato, ma il segnale è chiaro. Due minuti più tardi è nuovamente la squadra di Tabbiani a rendersi pericolosa: Pellegrini punta la porta e conclude dal limite, pallone che sfiora il palo. Il Cittadella fatica a prendere ritmo e il Trento continua ad avanzare. All’11’ altra sortita gialloblù, anche questa senza concretezza, mentre al 12’ i granata vivono una fase di evidente difficoltà, schiacciati nella propria metà campo. Il Trento insiste e al 18’ sfiora il vantaggio con la più grande occasione del primo tempo: Aucelli crossa dalla destra, Pellegrini calcia al volo da pochi passi, ma la sfera si alza sopra la traversa. Il Briamasco trattiene il fiato. Il Cittadella prova a scuotersi con qualche azione sporadica, come quella elaborata da Rizza al 28’, ma la conclusione finisce alta. Il Trento resta più brillante, più presente, più convinto. Nel finale di tempo le emozioni arrivano soprattutto dal ricorso all’FVS: prima per un presunto fallo su Maffei, poi per un contatto in area su D’Alessio. In entrambe le situazioni il check si conclude senza irregolarità. All’intervallo il risultato resta fermo sullo 0-0, con i gialloblù più incisivi e il Cittadella comunque vivo negli ultimi minuti prima della pausa.

La ripresa inizia senza cambi e ricalca lo stesso copione: ritmi bassi, Trento più propositivo, Cittadella attento ma poco incisivo. Giannotti ci prova subito, al 47’, ma il destro sorvola la traversa. Capone risponde al 62’ con un sinistro dai 25 metri che termina alto. Iori, nel tentativo di dare una scossa, cambia volto all’attacco con l’ingresso di Diaw e Falcinelli, mentre Tabbiani risponde con Sangalli e Benedetti per mantenere freschezza e intensità. La partita resta bloccata fino al 75’, poi improvvisamente si accende. Il Trento spinge con più decisione e costruisce tre clamorose occasioni in pochi minuti: prima Capone impegna Zanellati su calcio piazzato, poi Fiamozzi colpisce di testa trovando una parata mostruosa del portiere granata. Infine, un altro colpo di testa di Corradi non crea problemi ma conferma che il Trento ora vede la porta. L’arrivo dei cambi porta nuove energie: Corallo entra per dare profondità e proprio da un suo cross nasce l’episodio decisivo. All’87’ Gaddini interviene con il braccio largo in area: prima il Trento protesta, poi il Cittadella tenta un contro-check, ma l’arbitro viene richiamato al monitor. Le immagini parlano chiaro: è rigore. Il Briamasco trattiene il fiato mentre Capone si sistema il pallone sul dischetto. Il check si conclude, il rigore è confermato. Al 90’ il numero 18 del Trento calcia con freddezza, spiazza Zanellati e realizza il gol del vantaggio. Esplode lo stadio, esplode la squadra di Tabbiani: è 1-0. Il finale è nervoso: arrivano i gialli per Diaw e per Amatucci, il recupero è corposo, ben sette minuti, e il Cittadella prova un ultimo assalto, ma senza creare vere occasioni. Il Trento gestisce, cambia ancora con l’ingresso di Cappelletti al 94’ e difende ogni palla con lucidità. L’ultimo fischio libera la festa gialloblù: la gara che per trentadue anni era rimasta sospesa nella memoria si chiude con una vittoria pesantissima, costruita con pazienza, coraggio e un finale da squadra vera.

TRENTO – CITTADELLA 1-0
Marcatori: 91′ Capone (R)

TRENTO (4-3-3): Tommasi, Fiamozzi, Trainotti (C), Corradi; Aucelli, Fossati (66′ Sangalli), Giannotti; Capone (95′ Cappelletti), Pellegrini (80′ Corallo), Chinetti (66′ Benedetti).
A DISPOSIZIONE: Barlocco, Rubboli, Meconi, Fedele, Castelli, Triacca, Genco.
Allenatore: Luca Tabbiani

CITTADELLA (3-5-2): Zanellati; Salvi, Redolfi, Crialese; D’Alessio, Vita (C) (70′ Gaddini), Pavan (81′ Verna), Amatucci, Rizza (70′ De Zen); Rabbi (63′ Diaw), Castelli (63′ Falcinelli).
A DISPOSIZIONE: Cardinali, Anastasia, Casolari, Desogus, Verna, Egharevba, Gobbato, Gatti, Bunino.
Allenatore: Manuel Iori

ARBITRO: Mattia Nigro (Prato)
Assistenti: Consonni (Treviglio) e Nechita (Lecco)
IV Uomo: Terribile (Bassano Del Grappa)
FVS: Tomasi (Schio)

NOTE:
Ammoniti: Fossati, Salvi, Giannotti, Diaw, Amatucci
Espulsi: nessuno
Angoli: 6 – 1
Recupero: 1′ e 7′
Spettatori: 1.300 (205 ospiti)

2a giornata ritorno: Union Brescia-Trento sabato 10 gennaio ore 14.30

3a giornata ritorno: Trento-Novara sabato 17 gennaio ore 14.30

4a giornata ritorno: AlbinoLeffe-Trento sabato 24 gennaio ore 14.30

TRENTO (4-3-3): Tommasi; Triacca, Corradi, Cappelletti, Maffei; Aucelli, Sangalli, Giannotti; Chinetti, Pellegrini, Capone. All. Tabbiani

CITTADELLA (3-5-2): Zanellati; Salvi, Redolfi, Gatti; D’Alessio, Vita, Casolari, Amatucci, Crialese; Rabbi, Castelli. All. Iori

I CONVOCATI

PORTIERI: Sergio Barlocco (2004); Lorenzo Rubboli (2007); Michele Tommasi (2004).

DIFENSORI: Daniel Cappelletti (1991); Christian Corradi (2005); Riccardo Fiamozzi (1993); Mattia Maffei (2004); Edoardo Meconi (2005); Andrea Trainotti (1993); Daniele Triacca (2005).

CENTROCAMPISTI: Christian Aucelli (2002); Giacomo Benedetti (1999); Marco Ezio Fossati (1992); Aldo Genco (2007); Pasquale Giannotti (1999); Mattia Ronald Sangalli (2002).

ATTACCANTI: Christian Capone (1999); Matteo Castelli (2008); Federico Chinetti (2005); Clarence Corallo (2005); Stefano Fedele (2008); Jacopo Pellegrini (2000).

«Non possiamo scioglierci così, non siamo quel tipo di squadra. Per un’ora avevamo fatto meglio degli altri, poi al primo episodio negativo ci siamo spenti. Ho rivisto la gara più volte: non è un problema tattico, è una questione di testa. E la testa si allena. Questa settimana è servita a ritrovare quella ferocia che abbiamo mostrato in tante altre partite».

«Lasciamo perdere gli alibi. È vero, mancherà Dalmonte, ma rientrerà presto. I ragazzi che ho a disposizione hanno qualità e devono dimostrarlo nei momenti difficili. L’età non può essere un paracadute: chi veste questa maglia deve reggere la pressione».

«Dobbiamo migliorare il settimo posto dell’anno scorso, questo è chiaro. E siamo perfettamente in corsa, numeri alla mano. Se continuiamo a giudicare tutto solo in base agli ultimi due risultati, sbagliamo prospettiva. Contro le squadre di alta classifica abbiamo raccolto troppo poco, è vero, ed è lì che dobbiamo crescere. Domani è un test perfetto per capire quanto siamo maturati».

«Il Cittadella è forte, corre, gioca bene. Ma non è imbattibile. Se noi restiamo dentro la partita, se non crolliamo emotivamente come nell’ultima mezz’ora della gara precedente, possiamo mettere in difficoltà chiunque. Voglio vedere aggressività, voglio vedere coraggio. Non possiamo permetterci di essere timidi».

«La cosa che chiedo ai ragazzi è semplice: non mollate mai. Mai. Anche quando sembra tutto più complicato. Le squadre vere si vedono quando reagiscono alla fatica e alle botte prese. Domani non è soltanto una partita, è un momento di crescita. È il punto in cui capisci se sei pronto a riprenderti ciò che hai lasciato per strada».

Queste le dichiarazioni di Luca Tabbiani in vista di Trento-Cittadella

AMMENDA € 800,00
TRENTO per avere, la totalità dei suoi sostenitori posizionati nel Settore Tribuna Est Ospiti, intonato, al 90° minuto della gara, un coro offensivo ed insultante nei confronti di dei tifosi avversari, ripetuto per cinque volte, che in applicazione dei principi enunciati dalla CGF a Sezioni Unite nella decisione pubblicata nel CU 179/CGF (2013/2014), emanata su ricorso del Frosinone Calcio, deve essere qualificato quale insulto becero e di pessimo gusto, che, direttamente o indirettamente, ha comportato offesa, denigrazione o insulto per motivi di origine territoriale, ma non idoneo a porre in essere un comportamento discriminante. Ritenuta la continuazione, misura della sanzione in applicazione degli artt. 13, comma 2, e 25, comma 3, C.G.S., valutate le modalità complessive dei fatti e la 42/214 particolare odiosità della condotta e considerato che la società disputava la gara in trasferta e i modelli organizzativi attuati ex art. 29 C.G.S. (r. proc. fed.).

Queste le dichiarazioni di Marco Fossati dopo Alcione Milano-Trento

«Fino al gol subito stavamo disputando una buona partita: avevamo il pieno controllo del gioco e avevamo creato diverse occasioni per passare in vantaggio, senza rischiare praticamente nulla. È chiaro che andare in svantaggio ha cambiato l’inerzia della gara. Dopo l’1-0 sinceramente non mi è piaciuta la nostra reazione: ci siamo un po’ disuniti e abbiamo accusato troppo il colpo, quando invece mancava ancora tanto tempo per rimettere in piedi la partita. Però, come ho detto ai ragazzi, questi sono momenti che vanno affrontati con equilibrio: veniamo da due sconfitte che fanno male. In questo momento, contro le squadre che ci precedono, stiamo raccogliendo pochi punti: se vogliamo arrivare al loro livello dobbiamo crescere ancora, essere più determinati negli ultimi metri e dare continuità alla nostra identità di gioco. Nonostante il risultato, ho piena fiducia nella squadra: i ragazzi interpretano la partita come chiedo io, aggrediscono, creano, lavorano con grande disponibilità. Dobbiamo solo imparare ad assorbire meglio gli episodi negativi e a reagire con maggiore forza. Abbiamo la fortuna di tornare subito in campo venerdì e dobbiamo prepararci al meglio, perché sarà un appuntamento molto importante»

Queste le dichiarazioni di Luca Tabbiani dopo Alcione Milano – Trento

SESTO SAN GIOVANNI-A Sesto San Giovanni il Trento cade per la seconda volta consecutiva, dopo la sconfitta interna di domenica scorsa contro l’Inter U23. Questa volta ad avere la meglio sulla formazione gialloblù è l’Alcione, diretta rivale per la zona playoff, che si impone per 2 a 0 grazie alle reti di Chierichetti e Olivieri. Tabbiani applica ben 4 modifiche rispetto alla formazione della settimana scorsa, con i rientri dal 1’ di Cappelletti, Maffei, Benedetti e Chinetti. Entrambe le squadre partono molto aggressive, con un pressing intenso ad impedire i rispettivi tentativi di costruzione dal basso. Il primo squillo del Trento arriva all’8’ minuto e vede protagonista Giannotti, che riceve una palla al limite dell’area e conclude di prima, senza riuscire però ad angolare. Pochi minuti più tardi, al 12’, è sempre il Trento a rendersi pericoloso, con Chinetti che, dopo una buona iniziativa personale sulla fascia sinistra, effettua un cross che premia l’inserimento di Benedetti, che trova l’opposizione di Agazzi. La squadra di Tabbiani cerca di alzare l’intensità della manovra e il baricentro, senza però riuscire a sfondare la linea difensiva dei padroni di casa. Al 35’ è Pellegrini a provare la conclusione dopo gli sviluppi di un corner, ma il suo tiro termina alto. La prima grande occasione del match arriva al 38’, con Benedetti che riceve un cross di Dalmonte dalla destra ma il suo colpo di testa da posizione ravvicinata trova una grande risposta di Agazzi, che manda la palla in calcio d’angolo. Dopo un primo tempo che ha visto la formazione gialloblù padrona del gioco, le due squadre vanno negli spogliatoi sullo 0-0 senza alcun minuto di recupero. Entrambe le squadre si presentano alla ripresa del gioco con gli stessi interpreti del primo tempo. La formazione gialloblù si rende subito pericolosa al 48’ grazie ad una conclusione di sinistro da fuori area di Dalmonte, che termina vicina all’incrocio dei pali. Al 51’ i padroni di casa richiedono l’intervento dell’FVS per un possibile calcio di rigore che, dopo una lunga revisione al video, viene però negato dal direttore di gara. Al 60’ Lopes prova a suonare la carica per l’Alcione con un tiro a giro, che termina non lontano dallo specchio della porta. I padroni di casa trovano il vantaggio improvviso al 62’ con Chierichetti, che di controbalzo fa partire una conclusione rasoterra da fuori area che trova l’angolino opposto. Il Trento prova a rispondere subito mandando sul terreno di gioco Capone e Aucelli. Al 68’ Olivieri, entrato da nemmeno un minuto in campo, trova però il raddoppio per la formazione di casa con un semplice tap-in su una palla proveniente dalla sinistra. La squadra di Tabbiani fatica a trovare il ritmo necessario per rientrare in partita, merito anche dei ragazzi di Cusatis che non concedono spazi alla manovra trentina. All’82 ci prova timidamente Dalmonte, ma la sua conclusione da posizione defilata termina alta. Olivieri al 90’ ha l’opportunità di firmare il tris, ma il suo tiro viene ribattuto dalla difesa gialloblù. L’occasione per il Trento di riaprire la partita capita sui piedi di Corallo al 91’, ma la conclusione è debole e viene neutralizzata facilmente da Agazzi. La partita, dopo cinque minuti di recupero, termina 2-0 per l’Alcione, che sale così a quota 27 e allunga sulla formazione trentina, che rimane ferma a 20 punti, con la zona calda della classifica che inizia ad allontanarsi.

ALCIONE-TRENTO 2-0
GOL: Chierichetti(A) al 62’, Olivieri(A) al 68’
ALCIONE(4-3-1-2): Agazzi; Chierichetti, Pirola, Ciappellano, Scuderi; Galli©️(dall’83 Lanzi), Renault, Lopes(dal 68’ Olivieri); Pitou; Morselli(dall’83’ Invernizzi), Marconi(dall’83 Samele); A disp. Cecchini, Bertolotti, Giorgeschi, Bright, Gallazzi, Rebaudo; All. Cusatis
TRENTO(4-3-3): Tommasi; Triacca, Corradi, Cappelletti©️, Maffei(dall’80’ Meconi); Sangalli(dal 73’ Fossati), Giannotti(dall’80’ Corallo), Benedetti(dal 63’ Aucelli); Dalmonte, Pellegrini, Chinetti(dal 63’ Capone); A disp. Barlocco, Rubboli, Fiammozzi, Trainotti, Genco, Fedele; All. Tabbiani
ARBITRO: Sig. Francesco Aloise di Voghera
ASSISTENTI: Sig. Manfredi Scribani di Agrigento e Sig. Massimiliano Cirillo di Roma 1
QUARTO UFFICIALE: Sig. Felipe Salvatore Viapiana di Catanzaro
OPERATORE FVS: Sig. Ilario Montanelli di Lecco
AMMONITI: Benedetti(T) al 22’, Maffei(T) al 27’, Reinault(A) all’85’, Cappelletti(T) al 92’, Triacca(T) al 95’
ESPULSI: nessuno
RECUPERO: 0/+5

ALCIONE MILANO (4-3-1-2): Agazzi; Chierichetti, Ciappellano, Giorgeschi, Scuderi; Lopes, Galli, Renault; Pitou; Morselli, Marconi. All. Cusatis

TRENTO (4-3-3): Tommasi; Fiamozzi, Cappelletti, Corradi, Maffei; Aucelli, Sangalli, Giannotti; Dalmonte, Corallo, Capone. All. Tabbiani

I CONVOCATI

PORTIERI: Sergio Barlocco (2004); Lorenzo Rubboli (2007); Michele Tommasi (2004).

DIFENSORI: Daniel Cappelletti (1991); Christian Corradi (2005); Riccardo Fiamozzi (1993); Mattia Maffei (2004); Edoardo Meconi (2005); Andrea Trainotti (1993); Daniele Triacca (2005).

CENTROCAMPISTI: Christian Aucelli (2002); Giacomo Benedetti (1999); Marco Ezio Fossati (1992); Aldo Genco (2007); Pasquale Giannotti (1999); Mattia Ronald Sangalli (2002).

ATTACCANTI: Christian Capone (1999); Federico Chinetti (2005); Clarence Corallo (2005); Nicola Dalmonte (1997); Stefano Fedele (2008); Jacopo Pellegrini (2000).

«Quando rianalizzi la gara il rammarico cresce, perché fai una grande partita e torni a casa senza punti» spiega l’allenatore, convinto però che la qualità del gioco mostrato contro l’Inter possa diventare un valore nel lungo periodo. «La squadra oggi è più organizzata e dobbiamo mantenere questo livello. Sappiamo che all’esterno conta soprattutto il risultato, ma noi dobbiamo continuare a dare priorità alla prestazione: è attraverso quella che arrivano i punti».

La settimana non è stata semplice: qualche acciacco e allenamenti ridotti hanno costretto lo staff a dosare i carichi. «Abbiamo diversi ragazzi che si sono allenati poco, ma dovrebbero recuperare. Qualcuno che ha giocato meno potrebbe trovare spazio, e questa freschezza ci può dare una mano». L’unica eccezione riguarda un giocatore ancora da valutare nelle prossime ore.

Il tecnico torna poi sulla gara con l’Inter: un match che ha rivisto più volte e che lascia un piccolo rimpianto, soprattutto per il gol subito. «In fase di costruzione e riaggressione abbiamo fatto molto bene. Davanti ci è mancata un po’ di precisione e un pizzico di fortuna. Il rammarico vero è il gol preso: era una situazione che conoscevamo e avrei potuto aiutare di più i ragazzi correggendo una marcatura in quella circostanza». Un dettaglio che pesa in un campionato dove spesso basta un episodio a cambiare tutto: «Ma lo spirito, l’atteggiamento, la voglia di restare dentro la partita per novanta minuti sono stati elementi molto positivi».

Sul fronte fisico, la squadra paga una lieve flessione fisiologica, come capita in tutti i gruppi che arrivano al termine del girone d’andata dopo mesi di sforzi continui. «Giochiamo ininterrottamente da settembre: è normale avvertire un po’ di stanchezza. Per questo dobbiamo coinvolgere più giocatori possibile e prendere energia da tutti». Nonostante questo, l’allenatore sottolinea come il gruppo regga bene i ritmi e lavori con grande dedizione: «È un gruppo curioso, bello da allenare, e trasmette voglia ed energia anche ai tifosi».

Ora l’attenzione si sposta sull’Alcione, avversario solido e ben preparato: «È una squadra organizzata, con uno zoccolo duro che lavora insieme da anni. Hanno un’identità chiara e si vede il lavoro dell’allenatore». Una partita che si preannuncia intensa e giocata a viso aperto, dove il Trento dovrà abbinare ancora una volta prestazione e risultato. «Dobbiamo mantenere lo standard delle ultime gare. Il risultato è importante, certo, ma va cercato attraverso un’idea di gioco precisa. È quello che i ragazzi stanno portando avanti».

Un pensiero semplice, quasi un manifesto: migliorare, consolidarsi e trasformare la qualità del gioco in punti. In attesa di una domenica che potrebbe segnare la ripartenza.

Un momento di convivialità che il Club riproporrà settimanalmente con la presenza dei vari tesserati gialloblù con l’intento di avvicinare sempre di più i tifosi alla Società, rafforzando il senso di appartenenza ai colori aquilotti.

Appuntamento, dunque, a venerdì per il primo Meet&Greet stagionale targato A.C. Trento 1921!