L’FC Südtirol ringrazia la società Como 1907 per la consueta disponibilità dimostrata.

Quanto è importante questo punto arrivato proprio nel finale, al termine di una partita così sporca e complicata?

“È un punto importantissimo, prima di tutto perché è uno scontro diretto. Poi perché abbiamo recuperato una partita che avevamo in parte compromesso noi stessi: nel primo tempo abbiamo subito gol per errori nostri. Successivamente abbiamo affrontato una squadra che giustamente si è compattata dietro, rendendo la gara difficile da interpretare.
Faccio comunque i complimenti all’Entella: è una squadra con spirito, gamba e la mentalità giusta per la Serie B. È stata una partita spigolosa e combattuta e il risultato è giusto. Altre volte abbiamo perso punti all’ultimo minuto, stavolta li abbiamo recuperati, ed è un segnale importante”.

Nel pre-partita aveva parlato di non farsi prendere dall’ansia. Oggi l’ha vista in campo?

“Se ci prendeva un po’ più d’ansia forse era meglio… (sorride). L’ansia è un modo di dire. Con questo pareggio, paradossalmente, abbiamo addirittura migliorato la classifica.
Il campionato è questo: equilibrato, duro, il pane è duro per tutti. Il fatto di non aver perso lo scontro diretto ci mantiene in una posizione di classifica per ora soddisfacente. Attenzione però: non dobbiamo cullarci, ma nemmeno considerarci in una situazione negativa”.

Questo campionato sembra ancora più compatto rispetto agli altri anni. È d’accordo?

“È vero, ma bisogna usare sempre il condizionale. Siamo alla 17ª giornata e restano ancora 19-20 partite da giocare, quindi fare previsioni ora è rischioso.
Se però il trend dovesse rimanere questo, credo che la quota salvezza potrebbe abbassarsi. Ma è presto per dirlo: servirà continuare a lottare su ogni campo”.

VIRTUS ENTELLA (3-5-2): Colombi; Marconi, Tiritiello, Moretti; Bariti, Dalla Vecchia, Benali, Karic, Di Mario; Guiu, Debenedetti. All. Chiappella

SÜDTIROL (3-5-2): Adamonis; El Kaouakibi, Kofler, Veseli; Molina, Tait, Martini, Casiraghi, Zedadka; Merkaj, Pecorino. All. Castori

BOLZANO- A Bolzano due squadre in lotta per non retrocedere si affrontano guardinghe e cercano di non perdere, buon punto tutto sommato per il Sudtirol vista l’inferiorità numerica per 70 minuti.

Primo Tempo
Parte meglio il Sudtiro che mette subito in difficoltà il Bari e costruisce diverse occasioni, prima con Pecorino che viene lanciato da Kofler ma non riesce a concludere e poi con Martini al 7’ che dalla distanza calcia di poco a lato.
Il Bari prende coraggio ed inizia a prendere campo, al 12’ è Gytkjaer su cross di Maggiore ad impensierire la difesa trentina, che riesce a sventare con Veseli.
Al 14’ check VAR per un contatto in area dei padroni di casa tra Zedadka e Maggiore, ma si procede con un niente di fatto.
Al 23’ prima svolta della partita, Tronchin entra durissimo su Nikolau e viene ammonito, ma dopo un’ altra chiamata del Var il sig.Collu cambia il colore del cartellino ed espelle il centrocampista. Partita che ora si fa più accesa con occasioni da entrambe le parti, prima Gytkjaer sfiora il palo di testa e un paio di minuti dopo Zedadka impegna Cerofolini che deve sventare in angolo. In pieno recupero l’occasione più ghiotta della prima frazione con Casiraghi che colpisce la traversa su punizione.
Nonostante l’inferiorità numerica la squadra di Castori regge bene e concede poco al Bari, riuscendo a portare la parità negli spogliatoi.

Secondo Tempo
Il Bari cerca di prendere il controllo del gioco, ma fatica molto a trovare spazi nella difesa trentina ben arroccata e la partita non regala emozioni, se non per 2 espulsioni nello staff in panchina del Sudtirol per proteste.
Il primo pericolo lo crea Rao all’82’ che si accentra col mancino e conclude sull’esterno della rete.
Nel recupero a provarci è Pagano con un tiro violento da fuori sventato da Adamonis, ed è anche l’ultimo squillo di un secondo tempo veramente avaro di occasioni.

SUDTIROL-BARI 0-0

Marcatori:

SUDTIROL(3-5-2): Adamonis, Martini, Zedadka(46’ Davì), Pecorino(60’ Tait), Casiraghi ©(89’ Coulibaly), Tronchin, Kofler, Merkaj(80’ Odogwu), Veseli, Molina(89’ Davì), El Kouakibi. Allenatore: Castori.
BARI(3-5-2): Cerofolini, Kassama(87’ Antonucci), Pucino (c), Nikolaou, Dickmann, Maggiore(61’ Pagano), Verreth(73’ Rao), Braunoder, Dorval, Moncini(61’ Partipilo), Gytkjaer Allenatore: Vivarini.

Arbitro: Sig. Giuseppe Collu della sezione di Cagliari
Ammoniti: 4’ El Kouakibi(S), 6’ Verreth(B), 34’ Zedadka(S), 61’ Partipilo(B), 78’ Davì(S)

Espulsi: 25’ Tronchin(S)

Angoli: 4 – 3

Recuperi: 4’pt, 6’st

SÜDTIROL (3-5-2): Adamonis; El Kaouakibi, Kofler, Veseli; Molina, Coulibaly, Tronchin, Casiraghi, S. Davi; Merkaj, Pecorino. All. Castori

BARI (3-4-2-1): Cerofolini; Pucino, Vicari, Nikolaou; Dickmann, Braunoder, Maggiore, Dorval; Partipilo, Pagano; Moncini. All. Vivarini

Castori presenta così una gara che considera durissima. «Il Bari è un’altra squadra forte», ribadisce, respingendo con fermezza ogni tentativo di estorcergli la formazione: «La do sempre un’ora e mezza prima. Tutti devono restare concentrati e pronti. Non mi piace creare situazioni in anticipo». L’unica certezza è il gruppo al completo: «Per ora sono tutti disponibili, tocchiamo ferro».

Il pareggio di Monza, pesante per prestazione e carattere, non basta però a scacciare un dato evidente: la vittoria manca da dieci giornate. Castori non lo nega, ma ne ridimensiona il peso. «Sentiamo il bisogno di vincere, certo. Ma questo è un campionato equilibrato come mai prima. Non bisogna trasformare ogni partita in un’ultima spiaggia. Il torneo è lungo, può succedere di tutto».

Alla domanda su un presunto momento di crisi, il tecnico quasi si irrigidisce: «La squadra che gioca a Monza come abbiamo fatto noi, con quei numeri, non è in crisi. È vero che non vinciamo da un po’, ma nelle ultime cinque gare abbiamo raccolto quattro pareggi e una sconfitta immeritata con l’Avellino. Creiamo tanto, non dobbiamo perdere fiducia. Barra dritta e avanti».

Il miglioramento, secondo Castori, passa soprattutto dal recupero degli indisponibili che avevano frenato la prima parte di stagione. «Quando mancano uno o due giocatori non è un problema. Quando ne mancano sette-otto sì, la squadra paga. Ora che abbiamo ritrovato tutti, è migliorata anche la caratura complessiva». E non risparmia elogi per chi ha risposto presente: «Kofler ha fatto bene da centrale, lo avevo già provato anche a Pescara. Pietrangeli è stato fuori tre mesi, è normale che rientrare in questo campionato non sia semplice: piano piano tornerà al cento per cento».

La crescita coinvolge tutto il gruppo, anche nelle catene laterali. «Molina e Cavarchio spingono molto sulla destra, ma anche a sinistra abbiamo fatto bene con Monza. Siamo abbastanza omogenei nella struttura tattica». Fondamentale il rientro di un altro tassello decisivo: «El Kaouakibi è un giocatore importante. Averlo o non averlo non è la stessa cosa, dà una dimensione diversa anche nella gestione dei novanta minuti».

Südtirol-Bari, dunque, arriva nel momento in cui Castori sente di avere finalmente in mano una squadra completa, intensa e convinta. Il resto, come sempre, lo dirà il campo.

L’FC Südtirol e Daniele Casiraghi, con piena soddisfazione tra le parti, hanno prolungato di un anno il contratto che lega il fantasista lombardo alla società biancorossa. L’accordo, originariamente in scadenza al termine della corrente stagione agonistica, è stato esteso di un anno, con nuovo termine fissato al 30 giugno 2027.

Daniele Casiraghi, classe 1993, si è trasferito dal Gubbio all’FCS nell’estate del 2019, diventando rapidamente uno dei giocatori chiave della squadra biancorossa. Ha segnato il suo primo gol con la nuova maglia nella gara dell’esordio ufficiale, in Coppa Italia contro la Virtus Entella. Nell’arco della stagione, interrotta anticipatamente a causa della pandemia Covid, ha messo a segno sei gol in Serie C. Dal punto di vista personale, l’annata migliore in assoluto è stata quella del 2020-2021, culminata con i playoff e con Casiraghi autore di 17 reti e 7 assist.

Casiraghi ha consolidato il suo prezioso ruolo nella storia del club nella stagione 2021-2022, contribuendo in modo significativo alla vittoria del campionato con la storica promozione in Serie B. Il numero 17 dell’FC Südtirol ha messo a segno 11 gol e fornito 9 assist in campionato ed è stato il protagonista assoluto in occasione della partita decisiva sul campo della Triestina nell’ultima giornata. La sua doppietta ha determinato il risultato finale, che ha consentito all’FCS di conquistare i tre punti necessari per la promozione tra i cadetti. Nella stessa stagione, ha segnato anche una rete in Coppa di Serie C e una in Supercoppa contro il Bari.

Nella stagione 2022-2023, Casiraghi ha disputato il suo primo campionato di Serie B con l’FC Südtirol. In 32 partite disputate ha realizzato due gol e sei assist. Nei playoff ha dimostrato ancora una volta di essere un giocatore in grado di lasciare il segno nei momenti cruciali: il suo gol nel finale di partita nel preliminare dei playoff in gara secca con la Reggina ha consentito di ottenere la qualificazione alla semifinale playoff con il Bari. In questa occasione, nella gara di andata disputata allo Stadio Druso, nei minuti di recupero, ha servito un preciso cross per Rover, autore del gol-partita.

La stagione 2023-2024 è stata altrettanto significativa nella carriera di Daniele Casiraghi. Con 16 reti in campionato, si è classificato quarto a pari merito con Massimo Coda nella classifica marcatori della Serie B. Il 16 dicembre 2023, in trasferta a Venezia, ha realizzato il suo 50° gol con la maglia dell’FC Südtirol, diventando il miglior marcatore di sempre del club.

È stato ancora una volta giocatore chiave nella stagione 2024-2025. In 37 partite ufficiali ha segnato 5 gol e fornito 3 assist, indossando in molte occasioni la fascia di capitano. Ha esercitato un ruolo cruciale nella seconda parte della stagione, che ha garantito all’FC Südtirol la salvezza diretta nella seconda serie. Nella partita in trasferta sul campo dello Spezia, il 24 novembre 2024, ha collezionato la sua 200ª presenza ufficiale in biancorosso, traguardo raggiunto da solo otto giocatori nella storia del club.

Nella stagione corrente, Casiraghi ha collezionato nove presenze, segnando due gol (in Coppa Italia contro il Como e in campionato contro la Sampdoria) e fornendo un assist.

Casiraghi, ad oggi, vanta 231 presenze ufficiali, il che lo colloca al quinto posto nella classifica di tutti i tempi dietro Tait, Fink, Brugger e Kiem, con 64 reti segnate.

L’FC Südtirol ringrazia sentitamente Daniele Casiraghi per il grande apporto fin qui fornito e gli augura un futuro prossimo ricco di soddisfazioni personali e di squadra.

Complimenti per il gol. Nel primo tempo avete avuto altre due grandi occasioni sullo 0-0: tu, dalla panchina, come hai visto la gara? E nel secondo, nonostante qualche difficoltà in più, è arrivato un pareggio giusto.

“Sì, abbiamo fatto un’ottima partita con le nostre caratteristiche. Sapevamo che il Monza è una squadra più forte di noi e dovevamo metterla sulla corsa, sulla grinta. Nel primo tempo, infatti, le occasioni migliori le abbiamo avute noi.
Poi probabilmente nel momento in cui stavamo un po’ calando siamo riusciti a trovare il pareggio, che ci teniamo stretto.”

La vittoria manca da tanto tempo: a Monza non si poteva venire pensando di vincere, ma la prossima col Bari diventa fondamentale?

“È chiaro che oggi, se avessimo vinto, avremmo fatto un’impresa. L’obiettivo era portare via dei punti e, per me, un punto qui è oro, contro una squadra così forte e su questo campo.
La prossima con il Bari è importantissima. Non è decisiva, perché siamo ancora a dicembre, ma sicuramente cercheremo di vincerla.”

Qual è il quid in più che sta portando mister Castori? Come vi allena durante la settimana?

“Sicuramente la parte atletica e fisica. Non parlo solo di corsa, ma di esercitazioni ad alto ritmo e ad alta intensità: è quello che ci chiede lui. La squadra lo segue al mille per mille, perché sappiamo che dobbiamo metterla sulla corsa, sulla forza, sulla grinta. Questo è il nostro modo di restare competitivi.”

Per fermare il Monza serviva una grande prestazione. Missione compiuta?

“Sì, è vero. Abbiamo fatto una grande partita, ottenere un risultato qui non è semplice se non giochi bene. Abbiamo disputato la gara che dovevamo fare, con un pressing alto e asfissiante. Nel primo tempo abbiamo creato due o tre occasioni che potevamo tranquillamente concretizzare.
Il Monza ha dimostrato la qualità del suo organico quando è passato in vantaggio, alla prima occasione utile ha fatto gol. Però noi abbiamo insistito, giochiamo sempre fino alla fine e siamo stati premiati meritatamente. La prestazione e il campo dicevano che questo risultato lo meritavamo.”

Dopo Frosinone e Modena avete fermato anche il Monza, le migliori prove contro le grandi?

“Secondo me di belle partite ne abbiamo fatte tante. A volte non ci ha girato bene, altre volte – come l’ultima con l’Avellino – è arrivata una sconfitta assurda, ma non voglio più tornarci sopra. Dopo una buona partenza abbiamo vissuto un momento critico per via di 7-8 infortuni che abbiamo pagato a lungo.
Un conto è avere un’emergenza per una o due partite, ma quando mancano così tanti giocatori è diverso: Veseli ha saltato dieci gare, Pietrangeli tre mesi. Gli infortuni pesano. Ora però ci stiamo rimettendo a posto e la squadra ha sempre onorato gli impegni, disputando comunque buone partite.”

La sua squadra oggi è sembrata una delle più coraggiose viste all’U-Power Stadium. I suoi giocatori hanno dimostrato di saper fare tutto, con grande armonia tra i reparti.

“La ringrazio, è un bel complimento. Noi giochiamo alti perché ci piace farlo: è il mio calcio andare a prendere gli avversari nella loro metà campo. Penso che più ti abbassi e porti gli avversari vicino alla tua porta, più rischi, soprattutto contro squadre con qualità come il Monza.
Tenere gli avversari lontani dalla propria area è un doppio vantaggio: se recuperi palla sei già vicino alla porta avversaria, e allo stesso tempo difendi più lontano dalla tua. È vero, a volte rischi perché puoi prendere la palla lunga, ma secondo me i vantaggi superano nettamente gli svantaggi.
Il Monza, se lo aspetti dietro, prima o poi il gol te lo fa, ha giocatori forti. Siamo stati bravi a non farli venire giù troppo e ad aggredirli alti, mantenendoli lontani dalla nostra porta. Questa è la partita che cerchiamo di fare sempre: è nel nostro modo di giocare.”

Nel primo tempo, dopo una fase iniziale con il Monza a provare l’affondo, gli ospiti confezionano alcune significative palle-gol, sono però i brianzoli a sbloccare lo score con una prodezza di Maric. Corre il minuto numero 32 quando Carboni, dalla sinistra, calibra un cross teso che pesca in area Maric, pronto a stoppare la palla di petto per caricare il sinistro: la conclusione in girata finisce in rete per l’1-0. I biancorossi ospiti non demordono e ristabiliscono la parità al 31’ della ripresa: conclusione di Molina murata, riprende El Kaouakibi che batte a rete, Odogwu tocca in mischia, la palla finisce addosso a Delli Carri, che la sfiora e la vede entrare alla destra di Thiam che non può intervenire: 1-1.

PRIMO TEMPO

2’: sugli sviluppi del primo angolo battuto dall’ex Ciurria, tocco corto, palla di ritorno per il cross sul secondo palo, spizzata di Izzo, palla larga alla destra di Adamonis. Al 4’ ripartenza brianzola, Dany Mota si invola, scalda il destro sul palo più vicino, palla nello specchio, ma Adamonis respinge. Risponde l’FCS al 9’: Merkaj scalda i guanti a Thiam ma era in fuorigioco. Doppia occasione ospite al 20’: Casiraghi si incunea dal fondo mancino, conclude a rete, la palla attraversa lo specchio della porta, poi la palla arriva sul destro di Molina, il cui tiro al volo è murato da Izzo. Poco dopo (22’) Merkaj, di testa a botta sicura, chiama Thiam alla parata a mano destra aperta. Un minuto più tardi, Pecorino cerca la soluzione di prima intenzione non inquadrando la porta. 27’: Delli Carri, con un recupero provvidenziale in rovesciata, evita a Merkaj di trovarsi a tu per tu con Thiam. Risponde Carboni, al 28’, con un tiro da fuori abbondantemente sul fondo. La sblocca il Monza al 32’ con una prodezza di Maric: cross dalla sinistra di Carboni, palla addomesticata di petto da Maric che fa partire una potente conclusione mancina, in girata, mandando la palla in rete: 1-0.

SECONDO TEMPO
I biancorossi ci provano al 4’: cross di Molina dalla destra sul secondo palo per la testa di Zedadka, che cerca di piazzare la palla, ma spedisce a lato di circa un metro. I biancorossi ospiti ristabiliscono la parità al 31’: conclusione di Molina murata, riprende El Kaouakibi che batte a rete, Odogwu tocca in mischia, la palla finisce addosso a Delli Carri, che la sfiora e la vede entrare alla destra di Thiam che non può intervenire: 1-1. 41’: il Monza affonda, dalla sinistra dentro l’area piccola, Petagna centra il palo interno alla sinistra di Adamonis. All’inizio dei 4’ di recupero Adamonis si distende e respinge la conclusione di destro di Colombo.

La squadra biancorossa riprenderà la preparazione domani mattina (9 dicembre) all’FCS Center di Maso Ronco.

MONZA – SÜDTIROL 1-1 (1-0)
MONZA (3-4-2-1): Thiam; Carboni, Delli Carri, Izzo; Azzi, Pessina ©, Obiang, Ciurria (42’ st Galazzi); Keita (23’ st Petagna), Maric (23’ st Colombo); Mota (35’ st Alvarez).
A disposizione: Pizzignacco, Strajnar, Brorsson, Lucchesi, Sardo, Bakoune.
Allenatore: Paolo Bianco.

SÜDTIROL (3-5-2): Adamonis; Veseli, Kofler, El Kaouakibi (35’ st F. Davi); Zedadka, Casiraghi (C) (35’ st Pietrangeli), Tronchin (42’ st Masiello), Martini (21’ st Tait), Molina; Pecorino (21’ st Odogwu), Merkaj.
A disposizione: Poluzzi, Bordon, Mancini, Mallamo, Italeng, Coulibaly, S. Davi.
Allenatore: Fabrizio Castori.

SQUADRA ARBITRALE: direttore di gara Giovanni Ayroldi di Molfetta; assistente-1 Paolo Bitonti di Bologna, assistente-2 Gilberto Laghezza di Mestre, quarto ufficiale Dario Madonia di Palermo; VAR Marco Monaldi di Macerata, AVAR Matteo Gariglio di Pinerolo.
RETI: 32’ pt 1:0 Maric (M), 31’ st 1:1 Odogwu (FCS).
PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI: ammoniti 10’ pt Martini (FCS), 42’ st Odogwu (FCS), 45+2’ st Carboni (M).
NOTE: un minuto di raccoglimento alla memoria di Nicola Pietrangeli, icona del tennis. Pomeriggio con cielo sereno, temperatura sui 10-12°. Totale spettatori 5.290, di cui 91 ospiti. Calci d’angolo 3-0 (2-0). Recupero: 1’ + 4’.

MONZA (3-4-2-1): Thiam; Izzo, Delli Carri, Carboni; Ciurria, Pessina, Obiang, Azzi; Keita, Mota Carvalho; Maric. All. Bianco

SÜDTIROL (3-5-1-1): Adamonis; El Kaouakibi, Pietrangeli, Masiello; Molina, Tait, Tronchin, Casiraghi, S. Davi; Merkaj; Pecorino. All. Castori

La partita è stata affidata ad Ayroldi, arbitro di solidissima esperienza nel panorama cadetto. Gli assistenti designati sono Bitonti e Laghezza, mentre il quarto ufficiale sarà Madonia.

Per quanto riguarda il supporto tecnologico, al VAR opererà Monaldi, affiancato all’AVAR da Gariglio. Una terna VAR affidabile, pronta a intervenire nei momenti chiave della gara.

Monza e Südtirol si preparano così a un confronto importante, con i brianzoli desiderosi di continuità e la formazione altoatesina pronta a confermarsi avversaria ostica per chiunque.

Come sta proseguendo la settimana dopo la delusione per il risultato maturato contro l’Avellino?

“La delusione è stata smaltita attraverso il lavoro. La prestazione contro l’Avellino c’è stata, l’ho detto anche a fine partita, ma sono emerse alcune sbavature. Stiamo lavorando intensamente proprio sui dettagli, perché non possiamo giustificarci con la buona prestazione se poi il risultato non arriva. Dobbiamo essere autocritici e migliorare ciò che ancora ci penalizza.”

Se contro l’Avellino fosse arrivato un risultato diverso, la trasferta di Monza avrebbe avuto un’altra chiave di lettura?

“La partita è importante a prescindere. Non guardo mai quello che è successo prima, né in bene né in male. L’umore è passeggero e non deve influire sul rendimento. Conta solo ciò che dobbiamo fare lunedì.”

Come sta Pietrangeli?

“Ha una settimana di lavoro in più e sta recuperando. Vedremo tra oggi e lunedì se potrà partire dall’inizio o essere disponibile a gara in corso.”

Italeng è ancora fermo?

“No, ha recuperato ed è stato reinserito.”

Che tipo di sfida si aspetta contro il Monza, squadra dal potenziale quasi da Serie A?

“Sappiamo il valore del Monza, squadra forte tecnicamente e ben allenata. Ma noi abbiamo la nostra identità, le nostre caratteristiche. Dovremo accentuare le nostre peculiarità per fronteggiare un avversario oggettivamente molto forte. Dobbiamo fare la nostra partita.”

Cosa teme maggiormente del Monza?

“Il Monza ha tanti giocatori di qualità e un gioco efficace. Oltre ai nomi, è un gruppo che corre, che ha intensità e una struttura solida. Ma devo pensare soprattutto a ciò che possiamo fare noi. Possiamo fare risultato anche a Monza, a patto di elevare al massimo le nostre caratteristiche. Non partiamo mai battuti.”

È sempre molto ermetico sulla formazione: ci saranno novità?

“Non do mai la formazione prima dell’ora che precede la partita, quindi non vedo perché dovrei farlo ora. Qualcosa può cambiare a livello di interpreti, certo: c’è una sana competizione interna. Con i cinque cambi non esistono più undici titolari fissi. L’importante è che la squadra mantenga ritmo e intensità, soprattutto contro avversari come il Monza.”

Una settimana dopo, quali riflessioni ha tratto dalla gara con l’Avellino?

“Analizzo sempre, sia quando si vince che quando si perde. La verità è che paghiamo al minimo errore. Non dev’essere vittimismo né fatalismo: dobbiamo migliorare l’attenzione. La prestazione è stata molto positiva: 18 tiri in porta, 87 giocate nella metà campo avversaria, secondo tempo costantemente all’attacco. Ma se il primo errore lo paghi, significa che serve più concentrazione.”

Con un’aggressione così alta, i duelli individuali diventano decisivi?

“Assolutamente. I numeri lo dimostrano: 87 recuperi nella metà campo avversaria non sono comuni. Ma proprio perché difendiamo così alti, non possiamo concedere l’unica occasione che porta al rigore, come con Padova e Avellino. Se l’errore si ripete, è un limite, non sfortuna.”

La squadra ha vissuto episodi sfavorevoli ripetuti. C’è il rischio che la somma di questi eventi possa avere un impatto psicologico?

“Quando le cose si ripetono, sì, diventano un limite. Non parlo di sfortuna: analizzo ciò che possiamo controllare. Dobbiamo imparare a rispondere subito all’episodio negativo, che è un lampo, non deve condizionare la gara né psicologicamente né caratterialmente. È più facile dirlo che farlo, ma serve freddezza. Ogni partita ricomincia sempre da 0-0: non bisogna giocarla con gli occhi della gara precedente.”

È una stagione particolare: infortuni concentrati in un reparto, espulsioni a freddo, partite perse nonostante il dominio. Come si gestisce tutto questo?

“È vero, abbiamo vissuto situazioni difficili, ma non si fanno bilanci adesso. Il campionato è lungo. Stiamo recuperando efficienza e condizione, e i conti si fanno solo alla fine. L’anno scorso abbiamo fatto un cammino da quarto posto in classifica, questo significa che il valore c’è ancora. Ora serve solo lucidità, lavoro e attenzione.”

El Kaouakibi, 27 anni, difensore, è approdato all’FC Südtirol nell’estate del 2020, in prestito dal Bologna. Nella prima stagione in biancorosso ha collezionato 32 presenze in tutte le competizioni, ovvero due gare in Coppa Italia e 30 in Serie C, realizzando due gol e tre assist. Le prestazioni fornite con la casacca dell’FCS gli hanno spianato la strada verso il trasferimento al Pordenone, in Serie B, nel corso dell’estate del 2021.

Dopo un’annata con i “ramarri neroverdi”, El Kaouakibi ha disputato una stagione e mezza con la maglia del Benevento, prima di tornare in biancorosso nella finestra di mercato invernale del 2024. Nella seconda metà della stagione ha collezionato sette presenze in Serie B. Nella terzultima giornata ha realizzato il gol decisivo nella vittoriosa gara interna contro la Ternana (4-3), assicurando la salvezza matematica dell’FC Südtirol tra i cadetti.

Nella scorsa stagione, El Kaouakibi ha disputato 20 partite di campionato e ha propiziato la prima vittoria della gestione Castori, realizzando il gol del decisivo 0-1 all’ultimo minuto della gara giocata a Bari. Nella corrente stagione agonistica ha fin qui collezionato nove presenze in Serie B e una in Coppa Italia, segnando il suo primo gol stagionale nel corso della seconda giornata, nella gara contro la Sampdoria.

L’FC Südtirol augura a Hamza El Kaouakibi i migliori successi personali e di squadra con la maglia biancorossa.

Fabrizio Castori non nasconde l’amarezza per la sconfitta subita contro l’Avellino, un risultato che il tecnico giudica ingiusto se si guarda alla prestazione complessiva della sua squadra, ma che impone riflessioni urgenti per il futuro. «Mi dispiace perdere una partita in questa maniera perché assolutamente è immeritata, però chiaramente siccome non è la prima volta che ci succede, secondo me dobbiamo fare qualche riflessione che dobbiamo sicuramente aumentare un po’ l’attenzione in alcune situazioni».

Analizzando il gol subito, l’episodio che ha compromesso l’incontro, Castori ha puntato il dito su una leggerezza difensiva: «Abbiamo preso un gol che chiaramente poi ti comprometti. Abbiamo preso un gol in cui qualcosa abbiamo concesso ed è l’unica volta che l’Avellino è entrato in area di rigore». La rete subita ha poi cambiato il quadro tattico, con gli avversari che si sono chiusi completamente: «Abbiamo insistito, abbiamo cercato in tutte le maniere di trovarlo, non ci siamo riusciti e sono quelle classiche partite che poi finiscono male».

Riguardo ai tre cambi effettuati all’intervallo, il tecnico ha spiegato che la decisione era mista, dettata sia dalle ammonizioni di alcuni giocatori in una partita spigolosa, sia dalla necessità di dare maggiore spinta a centrocampo, prevedendo un ulteriore chiusura dell’Avellino. «Anche per avvivare, no, a centrocampo noi dovevamo aumentare la spinta. Anche perché io immaginavo che l’Avellino si sarebbe chiuso ulteriormente, quindi poi magari lasciare troppo campo aperto ai due mediani poteva significare metterli in condizione di dover commettere qualche fallo». Castori ha lodato l’ingresso dei subentrati, in particolare Pecorino, che ha creato un’occasione clamorosa sventata dal portiere ospite.

Nonostante l’impegno e la mole di gioco creata – con tiri, colpi di testa e una traversa di Casiraghi – la palla non è entrata: «Quando le partite nascono così, finiscono così, si fa fatica poi a accettare il risultato perché comunque si è fatto una partita giusta come impegno, come gioco, come tutto. Pallone non è entrato e dobbiamo essere più bravi a non farlo entrare alla nostra porta».

Sulla possibilità di inserire un terzo attaccante nel finale, l’allenatore ha difeso le sue scelte tattiche, preferendo mantenere in campo giocatori di squilibrio come Zedadka e puntando sulla spinta degli esterni e gli inserimenti: «Non è la quantità dei giocatori a mettere davanti, ma quanto essere bravi a buttarlo dentro».

Interrogato sulle ripercussioni psicologiche della sconfitta, Castori ha preferito l’approccio pragmatico: «La sconfitta è dura da digerire, qui non ci piove. Adesso a caldo soprattutto si fa fatica a fare i commenti. Adesso infatti meglio stare un po’, come si dice, più in riflessione che non a fare dei commenti perché si rischia di dire qualcosa in momento così. L’analisi vanno fatte a freddo, a caldo si rischia di essere troppo impulsivi, però è chiaro, sconfitta brutta, questo è sicuro». Ha concluso riconoscendo che l’Avellino ha semplicemente fatto la sua partita, difendendosi dopo il vantaggio in un momento critico, ma ribadendo che al Sudtirol è mancata soprattutto la fortuna.

Il Südtirol prova a reagire con Davi e Odogwu, ma la difesa irpina regge e Daffara, sempre attento, spegne ogni pericolo. La gara si accende a centrocampo, fioccano i gialli e l’Avellino, quando può, riparte con Tutino che al 22’ sfiora il raddoppio dopo un’azione personale. I padroni di casa insistono soprattutto sui calci piazzati, ma al 45’ si va al riposo con gli ospiti ancora avanti 1-0.

La ripresa si apre con un triplo cambio del Südtirol e con una pressione più convinta. Al 54’ Odogwu ci prova di testa ma manda a lato. Al 58’ Martini fallisce una grande occasione e l’Avellino soffre, chiudendosi nella propria metà campo. Al 60’ Tutino confeziona un assist d’oro per Biasci, che sfiora la doppietta.

La squadra di Castori alza i ritmi: entrano Pecorino ed El Kaouakibi, e proprio Pecorino diventa il riferimento principale. Al 67’ si prende un giallo, poi al 75’ e al 77’ sfiora il pareggio due volte, ma Daffara compie il miracolo della partita, respingendo un colpo di testa che sembra già dentro.

Gli ultimi minuti sono un assedio. Al 88’ Pecorino prova ancora la conclusione a giro, palla larga. L’Avellino fatica a uscire e al 93’ Merkaj ferma Insigne in contropiede con un fallo tattico che gli costa il giallo. Poi il recupero scivola via tra affanno e cuore, fino al triplice fischio che libera l’urlo biancoverde: è una vittoria pesantissima, conquistata con sofferenza, organizzazione e carattere.

Il tabellino
Serie B – Quattordicesima giornata
SUDTIROL-AVELLINO 0-1
Marcatore: 10’ pt Biasci

Sudtirol (3-5-2): Adamonis; Kofler, Masiello (29’ st El Kaouakibi), Veseli; Molina, Coulibaly (1’ st Tait), Tronchin (1’ st Martini), Casiraghi, S. Davi (1’ st Zedadka); Merkaj, Odogwu (20’ st Pecorino). All. Castori.

Avellino (3-4-1-2): Daffara; Enrici, Simic, Fontanarosa; Missori, Palmiero (16’ st Kumi), Sounas (34’ st Gyabuaa), Cancellotti; Palumbo (34’ st Besaggio); Tutino (23’ st Insigne), Biasci (23’ st Crespi). All. Biancolino.

Arbitro: Rapuano
Ammoniti: Tronchin (S), Coulibaly (S), Pecorino (S), Daffara (A), Merkaj (S)
Assistenti: Bindoni, Scarpa
Quarto ufficiale: Zanotti
VAR-AVAR: Santoro, Camplone
Recupero: 2’ pt, 4’ st