La partita si apre subito con forti emozioni: dopo appena un minuto Visinoni ha la chance per portare avanti i suoi, ma calcia male davanti al portiere. La Casatese risponde con aggressività e al 15’ trova il vantaggio con El Hadji, bravo a ribadire in rete un cross rasoterra di Carannante. Lo svantaggio scuote però il Chievo, che trova subito il pari con un gran sinistro di Trillò al 19’ e completa la rimonta al 23’ con il tocco vellutato di Visinoni dopo un errore in disimpegno dei padroni di casa. La Casatese reagisce con veemenza e sfiora più volte il 2-2, ma Tosi e la difesa veronese tengono duro fino all’intervallo.

Nella ripresa i ritmi calano: la Casatese prova a spingere, ma il Chievo si difende con ordine e, grazie anche ai cambi azzeccati, mantiene il controllo della gara. Nel finale arriva il colpo del definitivo 1-3: splendida azione personale di Pisano che semina il panico a sinistra e serve un assist perfetto per Ischia, che di testa chiude i conti.

Al triplice fischio, festa grande per i tifosi gialloblù accorsi in Lombardia: il Chievo vola a quota 6 punti dopo due giornate, confermandosi squadra solida e cinica.

162 squadre ai nastri di partenza (stesso numero della stagione 2016/2017) in rappresentanza di 19 Regioni d’Italia su 20, con la sola eccezione della Valle d’Aosta, e ben 77 provincie oltre allo Stato di San Marino. Lombardia la più presente con 26 club divisi tra i gironi A, B e D, seguita sul podio da Toscana e Veneto con 16.  Il Girone F è, invece, il raggruppamento con più Regioni coinvolte, ben cinque: Abruzzo, Emilia-Romagna, Lazio, Marche e Molise.

Confermato il format che prevede nove promozioni dirette in Serie C per le vincenti dei gironi e quattro retrocessioni in Eccellenza per singolo raggruppamento (le ultime due classificate più le perdenti dei play-out). Per la seconda stagione consecutiva saranno tre gli under obbligatori previsti da regolamento (un 2005, un 2006 e un 2007).

CLICCA QUI per le grafiche dei gironi
 

SERIE D 2025/2026 – GIRONI
Girone A (Piemonte, Liguria, Lombardia): Asti, Biellese, Chisola, Derthona, Gozzano, Novaromentin, Saluzzo, Valenzana Mado, Cairese, Celle Varazze, Imperia, Lavagnese, Ligorna, Sanremese, Sestri Levante, Vado, Club Milano, Varese.

Girone B (Veneto, Lombardia): Caldiero Terme, Chievoverona, Breno, Brusaporto, Casatese Merate, Castellanzese, Folgore Caratese, Leon, Milan, Nuova Sondrio, Oltrepo, Pavia, Real Calepina, Scanzorosciate, Varesina, Villa Valle, Virtus Ciseranobergamo, Vogherese.

Girone C (Trentino-Alto Adige, Friuli V.G., Veneto): Obermais, Brian Lignano, Cjarlins Muzane, San Luigi, Adriese, Bassano, Calvi Noale, Campodarsego, Conegliano, Este, Legnago Salus, Luparense, Mestre, Portogruaro, Treviso, Union Clodiense Chioggia, Unione La Rocca Altavilla, Vigas

La scelta della Società è il risultato di un’attenta valutazione, maturata nella convinzione che le competenze, l’approccio e la visione calcistica di Cacciatore siano perfettamente allineati con i valori e le ambizioni del ChievoVerona. La dirigenza ripone grande fiducia nel suo operato e confida che, sotto la sua guida, la squadra saprà affrontare con determinazione le sfide della stagione e puntare a traguardi importanti.

“Desidero ringraziare di cuore i Presidenti e Sergio Pellissier per la fiducia e per aver pensato a me per questo nuovo incarico. È per me un grande onore, oltre che motivo di profondo entusiasmo, poter intraprendere questa nuova avventura. Tornare al ChievoVerona, una società che ha rappresentato tanto nella mia carriera e nella mia vita, è un’emozione difficile da descrivere. Stavolta lo farò in una veste diversa, ma con lo stesso impegno, la stessa passione e lo stesso amore di sempre per questi colori.”
— Fabrizio Cacciatore

Ex calciatore con una lunga e solida carriera nel panorama professionistico nazionale, Cacciatore ha indossato numerose maglie in Serie A e B, lasciando un segno importante proprio con la casacca gialloblù tra il 2015 e il 2019, periodo nel quale ha totalizzato 98 presenze e 4 reti.

Conclusa la carriera da giocatore, ha intrapreso il percorso da allenatore guidando squadre come il Caldiero in Serie C e successivamente Montecchio Maggiore e Treviso in Serie D, distinguendosi per capacità gestionali e competenza tattica.

Il Presidente Pietro Laterza, il Vicepresidente Luigi Tavernise e tutta la Società danno il più caloroso benvenuto a Fabrizio Cacciatore, augurandogli buon lavoro e i migliori successi in questa nuova ed entusiasmante avventura con la maglia gialloblù.

La data e il luogo della presentazione ufficiale alla stampa saranno comunicati nei prossimi giorni.

L’antefatto

Colpo di scena in casa Chievo: Riccardo Allegretti non è più l’allenatore della prima squadra. Il tecnico ha lasciato il ritiro di Sauze d’Oulx per motivi personali che lo terranno lontano dai campi per un periodo indefinito. Lo ha comunicato ufficialmente il club il 1° agosto, annunciando la risoluzione consensuale del contratto.

Allegretti era alla guida del Chievo dal 2021, con una parentesi tra giugno e ottobre 2024. La società ha sottolineato come la decisione sia maturata in un clima di rispetto reciproco, ringraziando l’allenatore per professionalità e impegno, e augurandogli il meglio per il futuro.

Nel frattempo, la dirigenza ha scelto il suo successore: sarà Fabrizio Cacciatore, ex difensore di Chievo e Verona e reduce dall’esperienza in panchina con il Caldiero. «Ringrazio i presidenti e Sergio Pellissier per la fiducia – ha dichiarato Cacciatore – Tornare qui è un onore e una grande emozione. Affronterò questa sfida con la stessa passione e lo stesso amore di sempre per questi colori».

Il club si è detto convinto che le competenze e la visione calcistica del nuovo tecnico siano perfettamente in linea con le ambizioni gialloblù. Il suo debutto ufficiale avverrà nella seconda parte del ritiro in Calabria.

Il Bottagisio Sport Center è un luogo che, per anni, ha rappresentato il cuore pulsante del Chievo Verona. È qui che la favola del club ha preso forma, passando dalle categorie dilettantistiche ai fasti della Serie A. Su quei campi, allenatori come Gigi Delneri e Rolando Maran hanno plasmato squadre capaci di conquistare l’Italia e l’Europa, mentre i giovani del vivaio crescevano con l’orgoglio di indossare la maglia clivense. Per la comunità di Chievo e per i tifosi, il Bottagisio è sempre stato molto più di un semplice centro sportivo: un simbolo di identità, passione e appartenenza.

Lo scorso giugno, dopo il fallimento del Chievo, lo storico impianto era stato acquistato all’asta dall’Hellas Verona per una cifra di poco superiore ai 3 milioni di euro, suscitando amarezza tra i sostenitori clivensi e un senso di smarrimento per la perdita di un pezzo di storia.

Ma ora, a distanza di poco più di un anno, si profila una sorprendente novità: il Bottagisio è pronto a tornare di proprietà del Chievo. Un’operazione che, se confermata, restituirebbe al club clivense la sua casa storica, permettendo di ricostruire un settore giovanile che, nel periodo d’oro, era considerato tra i più virtuosi d’Italia.

L’ipotesi di un passaggio di mano tra Hellas e Chievo riaccende la speranza tra i tifosi gialloblù, desiderosi di vedere rinascere il club a partire proprio da quel centro sportivo che ha visto crescere generazioni di calciatori e che, per oltre trent’anni, ha rappresentato un fiore all’occhiello della provincia di Verona.

Un simbolo da salvare

Il Bottagisio non è solo un complesso con campi da calcio e spazi per la preparazione atletica: è un pezzo di storia del calcio italiano, capace di raccontare la favola di un piccolo quartiere che si è ritrovato a giocare contro i giganti di Serie A e Champions League. Riportarlo nelle mani del Chievo significherebbe non solo restituire un’identità sportiva, ma anche riaccendere un legame con un’intera comunità.

Il futuro del Bottagisio, dunque, potrebbe presto scrivere un nuovo capitolo: uno in cui il Chievo tornerà a costruire sogni lì dove tutto è cominciato.

A.C. ChievoVerona – Nuova Sondrio 5-0

Marcatori: 11’pt Colferai, 26’st Paulinho, 28’st Odinelli, 30’st

Prandini, 41’st Turano)

A.C. ChievoVerona (4-1-3-2): Pavoni, Dall’Ara, Uggè (38’st Signorini), Tobanelli, Medina, (43’st

Pietropoli) Paulinho, Danieli, Fiorin (31’st Zuddas), Prandini (33’st Turano), Colferai, Brighenti

(19’st Odinelli). All: Allegretti.

Nuova Sondrio (4-4-2): Bianchi, D’Alpaos, Boschetti (31’st Altissimi), Marras, Mathieu (1’st

Baumanis), Busto (15’st Infantino), Muletta (25’st Benedetti), Ferreira, Badjie, Chillemi,Donnarumma (1’st Belecco). All: Amelia.

Arbitro: Ciaravolo di Torre Annunziata, Assistenti: Negro e Santoro.

Note: Ammoniti: Uggè, Boschetti.

Recuperi: 0’pt, 5’st.

Arconatese 1926 – A.C. ChievoVerona 2-1

Marcatori: 2’pt Pelamatti, 15’pt Menegazzo, 31’st Paulinho
Arconatese 1926 (3-5-2): Santulli, Airaghi, Medici, Cavagna, Luoni, Trenchev, Donizetti (31’st Sette), Menegazzo, Coulibay, Nacci (31’st Alberton), Pelamatti. All: Livieri.
A.C. ChievoVerona (4-3-1-2): Tosi, Signorini, Uggè, Dall’Ara, Medina (25’st Zuddas), Fiorin (31’st Odinelli), Paulinho, Danieli (20’st Prandini), De Cerchio, Colferai, Brighenti (38’pt Turano). All: Allegretti.
Arbitro: Giallorenzo, Assistenti: Carlevaris, Fragiacomo.
Note: Ammoniti: Trenchev, Cavagna, Luoni, Medici, Pelamatti.
Recupero: 1’pt, 3’st

ChievoVerona – Magenta 4-0

Marcatori: 9’st Prandini, 14’st Paulinho, 30’st De Cerchio, 32’st Odinelli

A.C. ChievoVerona (4-3-2-1): Pavoni, Dall’Ara, Uggè, Tobanelli (34’st Signorini), Medina, Ruffato (15’st Danieli), Paulinho, Prandini (37’st Zuddas), Trillò (1’st Trillò), De Cerchio (41’st Turano), Brighenti. All.: Allegretti.

Magenta (4-3-1-2): Salvato, Squitieri (21’st Grimaldi), Brogni, Gatelli, Martinez (40’st Pezzella), Raso, Grandinetti, La Vigna (34’st Brasolin), Toldo, Mascheroni, Valmori (9’st Lo Monaco). All.: Lorenzi.

Arbitro: Pascuccio, Assistenti: Lemos, Scala.

Note: Ammoniti: Tobanelli, Martinez.

Recupero: 1’pt, 2’st.

Dopo gli anni d’oro con la famiglia Campedelli e il doloroso fallimento del 2022, il Chievo cerca una nuova rinascita. Il progetto di rifondazione, avviato da Sergio Pellissier e da Enzo Zanin con la nascita della Clivense, secondo il Corriere del Veneto in edicola trova oggi un nuovo slancio con l’ingresso di due soci di maggioranza: Pietro Laterza e Luigi Tavernise, imprenditori nel settore delle costruzioni. Il club, attualmente in Serie D e fuori dalla zona playoff, punta così a ritrovare il calcio professionistico attraverso un deciso potenziamento economico.

Laterza, torinese, è fondatore del Consorzio Tre Elle, azienda con oltre 100 milioni di fatturato nel 2023. Tavernise, originario della Calabria, è a capo di Lt Costruzioni, impresa che lo scorso anno ha totalizzato 15 milioni di ricavi. I due assumono ruoli chiave nella nuova struttura: Laterza sarà il presidente, Tavernise ricoprirà la carica di amministratore delegato.

Il passaggio ufficiale è avvenuto il 14 aprile durante l’assemblea dei soci. A presentare i nuovi volti sono stati proprio Pellissier e Zanin, che nel 2023 avevano rilevato il marchio del Chievo all’asta per 330mila euro, riportando in vita un nome storico del calcio italiano. Pellissier resta nel ruolo di presidente onorario e responsabile dell’area sportiva, mentre Zanin entra nel consiglio di amministrazione.

Tra le priorità della nuova gestione, oltre al rafforzamento della rosa, c’è la questione impianti: quest’anno la squadra ha disputato le gare interne tra il campo di via Sogare e lo stadio di Sona. L’ambizione, comunque, resta alta. Se il primo obiettivo della Clivense era la Serie B entro il 2027, ora l’orizzonte si allarga con il progetto “Chievo100”: riportare il club nel calcio che conta entro il 2029, in occasione del centenario dalla sua fondazione. Un traguardo ambizioso, alimentato dalla passione e dalla volontà di restituire al Chievo il palcoscenico che merita.

Castellanzese 1921 – A.C. ChievoVerona 1-1 (14’st De Cerchio, 41’st Colombo)

Castellanzese 1921 (4-4-2): Maglieri, Avitabile, Giorgi (5’st Semprini), Boldini, Picozzi (23’st Mor), Scidone (26’st Embalo), Orlandi (26’st Valota), Bresciani, Rusconi, Sbardella, Triglia. All:

Maspero.

A.C. ChievoVerona (4-3-1-2): Tosi, Signorini, Uggè, Dall’Ara, Trillò, Ruffato (42’st Zuddas), Paulinho, Prandini (8’st Medina), De Cerchio (35’st Odinelli), Colferai (43’st Marchesini), Brighenti (38’st Danieli). All: Allegretti.Arbitro: Comito Francesco di Messina, Assistenti: Bensorte e Valenti.

Note: Ammoniti: Lacchini, Boccadamo, Brighenti, De Cerchio, Tosi, Medina.

Recupero: 2’pt, 3’st.

«Concludiamo una prima fase societaria legata al crowdfunding – ha spiegato Zanin – e ci apprestiamo ora a entrare in una fase di consolidamento del capitale. Si è avvicinato al nostro progetto un gruppo di imprenditori, distribuiti su tutto il territorio nazionale, motivati da passione e serietà. Il loro obiettivo è rafforzare la struttura della società e investire con una prospettiva di lungo termine».

L’assemblea del 14 aprile rappresenterà il primo passo di una più ampia operazione di riorganizzazione della governance societaria e sarà chiamata a deliberare un aumento di capitale. Tale operazione comprenderà i versamenti già effettuati per l’acquisto dei marchi dell’ex A.C. Chievo Verona e consentirà l’immissione di nuove risorse finanziarie nella società, con l’intento di favorire l’ingresso della cordata come nuovo azionista di riferimento.

Zanin ha sottolineato che, anche in caso di ingresso dei nuovi investitori, i fondatori – lui stesso e Sergio Pellissier – continueranno a ricoprire ruoli chiave, e non verranno intaccate le quote già detenute dagli attuali soci. «La società – ha concluso – ne uscirebbe patrimonialmente rafforzata e pronta ad affrontare le sfide future. Se il percorso verso il professionismo avrà successo, ogni socio potrà vedere valorizzata la propria partecipazione».

Le indagini hanno portato alla luce un complesso sistema fraudolento, attraverso il quale l’amministratore avrebbe falsamente rappresentato una situazione economico-finanziaria solida, occultando il dissesto e la progressiva perdita di patrimonio della società. Questo meccanismo avrebbe inoltre consentito al club di ottenere l’iscrizione ai campionati di calcio, nonostante l’assenza dei requisiti necessari.

Secondo l’accusa uno degli aspetti centrali dell’inchiesta riguarda le operazioni di trasferimento “fittizio” di calciatori con le squadre del Cesena e del Carpi. Questi trasferimenti, effettuati a valori non conformi a quelli di mercato, sarebbero stati registrati esclusivamente a livello contabile, senza che i giocatori cambiassero effettivamente squadra. Tale stratagemma avrebbe permesso al Chievo Verona di contabilizzare plusvalenze fittizie per oltre 35 milioni di euro.

Ulteriori accuse riguardano l’indebita sottrazione di oltre 200.000 euro dalle casse societarie da parte di Campedelli per finalità estranee all’attività d’impresa, nonché il sistematico mancato pagamento degli obblighi fiscali e previdenziali dal 2014 fino alla dichiarazione di fallimento, per un ammontare superiore ai 34 milioni di euro.

L’incidente dopo il fischio finale

La gara si era appena conclusa con la vittoria del Chievo per 1-0 in trasferta. I tifosi gialloblù stavano festeggiando il successo quando, all’improvviso, il giovane è caduto nel vuoto. Non è ancora chiaro se la caduta sia stata provocata da un malore improvviso o da uno scivolamento accidentale dal parapetto che delimita gli spalti.

Momenti di panico e soccorsi immediati

La scena ha subito scatenato il panico tra gli amici del tifoso, che hanno iniziato a gridare disperatamente chiedendo aiuto: “Ambulanza, ambulanza!” Fortunatamente, un mezzo di soccorso era già presente allo stadio per il servizio sanitario, permettendo ai medici di intervenire tempestivamente. Il personale ha immediatamente avviato le manovre rianimatorie, mentre i compagni del ferito osservavano la scena con il fiato sospeso, temendo il peggio.

Dopo attimi di grande angoscia, il giovane ha ripreso conoscenza ed è riuscito a pronunciare qualche parola, prima di essere sedato e intubato. Stabilizzato dai sanitari, è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Niguarda con sirene spiegate.

La caduta e le indagini in corso

Secondo le testimonianze raccolte, il tifoso sarebbe caduto a peso morto da un’altezza di circa tre metri, battendo violentemente la testa sul cemento. All’interno dello stadio erano presenti sia carabinieri che polizia, incaricati ora di chiarire la dinamica dell’incidente e accertare eventuali responsabilità.

Alcuni video amatoriali circolano tra i tifosi, ma dai primi riscontri sembrerebbe che l’uomo sia caduto autonomamente, senza l’intervento di terzi. Tuttavia, le autorità continueranno a indagare per far luce su quanto accaduto.