Che giudizio dà sulla prestazione della squadra?

“Sapevamo di affrontare una squadra forte e così è stato. I ragazzi hanno fatto una partita gagliarda: nonostante lo svantaggio hanno voluto fortemente un risultato importante e penso che alla fine lo abbiamo meritato. Anche con un uomo in meno non hanno smesso di giocare e ripartire. Questo significa che la condizione sta migliorando, ed è un segnale positivo per il futuro.”

Un commento su Mattioli: rigore sbagliato, ma grande reazione.

“Le sue prestazioni sono sotto gli occhi di tutti: è un giocatore importante. I rigori si possono sbagliare, e lui arrivava già da un errore a Lecco. È normale che ci pensi un po’. Noi nello spogliatoio abbiamo cercato di rasserenarlo, perché sbagliare fa parte del gioco. Gli ho chiesto di continuare a giocare e ci ha ripagati con il gol che ci ha permesso di riprendere la partita. L’ho poi sostituito solo per necessità tattiche dopo l’espulsione.”

Su Castegnaro, espulso in un momento delicato: errore di inesperienza?

“Forse l’errore l’ho commesso io. Avrei dovuto cambiarlo prima, considerando la sua giovane età. Però in quel momento stava gestendo bene il centrocampo e non me la sono sentita di modificare l’assetto. L’ingenuità fa parte del suo percorso di crescita. Sta facendo bene e oggi ha dato un grande contributo. Peccato per l’espulsione, più che altro in vista della prossima partita.”

Come giudica il primo tempo e la gara prima dell’espulsione?

“Siamo partiti subito con una grande occasione. Poi è normale soffrire: l’Inter ha giocatori già pronti per categorie importanti, alcuni erano in panchina in Champions League. Ma i ragazzi non hanno smesso di cercare di giocare e ripartire. Anche in 10 contro 11 abbiamo provato a non buttar via la palla. Nel finale la paura di difendere il risultato ci ha fatto abbassare un po’, ma la squadra ha voluto ciò che ha ottenuto.”

Che valore ha questo punto in vista della prossima gara, uno scontro diretto molto importante?

“Arriviamo da risultati positivi: vittoria domenica scorsa e pareggio oggi contro una squadra forte. Domenica affronteremo una diretta concorrente in casa nostra e dobbiamo prepararci al meglio, come stiamo già facendo. Ho trovato un gruppo splendido, che lavora con grande dedizione. L’unica cosa da evitare è “giocare la partita prima”, soprattutto con tanti giovani: servono energie fresche per domenica. Non la definisco fondamentale, ma è certamente una gara molto importante da portare a casa.”

Marcatori: 29’pt Spinaccè (IN), 47’st Mattioli (AR)

FC ARZIGANO (3-5-2): Manfrin; Coppola (dal 38’st Milillo), Boffelli, Toniolo; Boccia (dal 37’st Rossoni), Lakti, Chiarello (dal 38’ pt Moretti), Castegnaro; Bernardi; Minesso, Mattioli (dal 18’st Bianchi).
A disposizione: Nespola, Invaso, Rossoni, Lanzi, Damiani, Bianchi, Antoniazzi, Nanni, Valentini, Milillo.
Allenatore: Daniele Di Donato

INTER U23 (3-4-2-1): Melgrati; Re Cecconi (dal 32’st Cinquegrano), Stante, Alexiou; Kamate, Bovo (dal 18’st Berenbruch), Fiordilino, Cocchi (dal 41’st Zouin); Spinaccè, Topalovic (dal 32’st Kaczmarski); Lavelli (dal 18’st Zuberek).
A disposizione: Raimondi, Adomavicius, Zanchetta, Maye, Agbonifo, Zouin, David, Iddrissou, Zuberek, Kaczmarski, Berenbruch, Cinquegrano.
Allenatore: S. Vecchi

Arbitro: Domenico Mirabella di Napoli
Assistenti: Antonio Aletta di Avellino, Simone Mino di La Spezia
Quarto Uomo: Francesco Zago di Conegliano
Operatore FVS: Leo Posteraro di Verona

Ammoniti: 24’pt Chiarello (AR), 7’st Castegnaro (AR), 10’st Castegnaro (AR), 43’st Kamate (IN), 44’st Rossoni (IN)

Espulsi: 10’st Castegnaro (AR)

Recuperi: 1’pt, 6’st

Di Elena Poncina

L’Arzignano conquista un punto prezioso contro la favorita Inter U23 con una prestazione solida e compatta. Nonostante quasi tutto il secondo tempo giocato in inferiorità numerica, la squadra di Di Donato non demorde e riesce a mantenere il risultato di 1 a 1 nonostante la prova di forza dei nerazzurri che non riescono a trovare il vantaggio durante la ripresa.

Al “Dal Molin” è tempo della 17ª Giornata di Serie C – Girone A.
L’FC Arzignano, momentaneamente posizionato nella parte destra della classifica, affronta l’Inter U23 che attualmente è in sesta posizione ma che deve risollevarsi dopo il ko con la Dolomiti Bellunesi. La formazione di casa scende in campo con la classica divisa azzurro-giallo mentre gli ospiti optano per il completo grigio scuro con inserti arancioni.
Subito al 5’ Melgrati con una strepitosa parata su un colpo di testa di Toniolo a pochi metri dalla porta, nega subito la prima palla gol dell’Arzignano. Rispondono subito gli ospiti dopo pochi minuti: al 12’ Lavelli parte sulla corsia di destra e serve il compagno Spinaccè sulla corsa che impatta il pallone con il mancino ma apre troppo la traiettoria del tiro che finisce a lato dello specchio della porta. Ci riprovano i nerazzurri su calcio piazzato: dalla distanza Topalovic ci prova di destro e calcia in porta dovendo richiamare l’attenzione dei riflessi e dell’agilità del portiere Manfrin. Nella prima mezz’ora di gioco l’Inter U23 cresce d’intensità e determinazione in fase offensiva ed al 29’ arriva il vantaggio: Topalovic serve nello spazio Spinnaccè che brucia nello stretto in velocità Coppola e spiazza l’estremo difensore siglando il 5° gol in questo campionato. Ci riprova dopo 2 minuti esatti la squadra di Vecchi: Lavelli dall’arco di rigore prova la botta che sfiora il palo ed esce di pochi centimetri. La prima sostituzione della partita è dei padroni di casa ed arriva al 38’: il centrocampista Chiarello lascia il campo per un problema muscolare, al suo posto entra Moretti, classe 2004. Sull’ultimo pallone del primo tempo è proprio Spinaccè a provocare il rigore a favore dell’Arzignano con un tocco di mano evidente dopo un cross di Boffelli. Dopo un controllo al monitor del direttore di gara dopo la chiamata di Stefano Vecchi, viene confermato il calcio di rigore: dal dischetto si presenta Mattioli che con di destro calcia ma manda il pallone alto sopra la traversa lasciando così la porta di Melgrati inviolata. Termina così il primo tempo al “Dal Molin” con l’Inter U23 in vantaggio sulla’Arzignano.

Rientrano sul terreno di le due formazioni dopo l’intervallo senza ulteriori cambi. Parte subito forte l’Arzignano e dopo appena 90 secondi Mattioli con un tiro di potenza e forza si riscatta subito dal rigore sbagliato e mette a segno il momentaneo pareggio! Nel momento migliore per i padroni di casa, Castegnaro compie due falli tattici nel giro di pochi minuti: il direttore di gara Mirabella non ha dubbi ed entrambe le volte estrae il cartellino giallo. Al 10’st arriva quindi la conseguente espulsione del giocatore dell’Arzignano che deve lasciare il terreno di gioco. Di Donato è costretto quindi a cambiare anche l’assetto tattico del proprio schieramento optando per un 3-5-1. Nonostante la superiorità numerica l’Inter U23 fa fatica a trovare e proporre chiare occasioni da gol. L’Arzignano difende il risultato e prova ad attaccare la profondità con risultati sterili ed imprecisi. La prima occasione dall’espulsione arriva al 34’ quando Spinaccè stacca di testa ma trova solamente la deviazione in calcio d’angolo da parte della difesa di casa. Nel finale di partita l’Arzignano si chiude in difesa mentre gli ospiti gestiscono il possesso palla ed assediano l’area di rigore avversaria. Termina con un pareggio la sfida tra le due formazione, dopo i 6’ concessi dal direttore di gara al “Dal Molin”.

La vittoria della scorsa settimana che cosa vi ha lasciato per affrontare questa nuova gara?

“Sicuramente entusiasmo e consapevolezza. Quando tutta la squadra mantiene un atteggiamento positivo possiamo raggiungere risultati importanti. Domani affronteremo una delle partite più difficili, perché l’Under 23 è un vero rebus: giovani forti, interessanti, con un futuro praticamente già scritto nel calcio dei grandi. Sono una squadra fisica, tecnica e ben allenata. Per noi sarà fondamentale non sbagliare nulla. Veniamo da un buon periodo e sarebbe stupido non riproporre lo stesso atteggiamento mostrato a Renate. Dovremo fare addirittura meglio.”

Come si prepara una partita contro una formazione così imprevedibile come una Under 23?

“La prepariamo come ogni settimana, ripartendo dal nostro atteggiamento. Dobbiamo curare ogni dettaglio, ogni momento della gara. L’Inter ha talmente tanti giocatori importanti che il livello rimane altissimo a prescindere da chi scende in campo. Per questo domani servirà una partita attenta e accorta, i punti sono troppo importanti.”

Il vostro punto debole finora è stato non riuscire ancora a mantenere la porta inviolata. Come state lavorando su questo aspetto?

“Stiamo cercando di dare maggiore compattezza a tutta la squadra. La fase difensiva non riguarda solo i difensori, parte dalle punte e coinvolge tutti. L’obiettivo è chiudere più spazi possibili. È chiaro che prendere gol dà fastidio soprattutto ai difensori, che si sentono responsabili, ma ripeto sempre ai ragazzi che è una fase collettiva da migliorare. Stanno lavorando bene e siamo sulla strada giusta. Detto questo, finché facciamo un gol più degli avversari, a me va bene…”

Capitolo infortuni: l’Arzignano è tornato al completo?

“Sì, siamo al completo. Abbiamo recuperato tutti, compresi Rossoni e Damiani rientrati in gruppo. Domani avrò tutti gli effettivi pronti per la battaglia.”

Che cosa teme di più dell’Inter Under 23? Ci sono giocatori da tenere particolarmente d’occhio?

“Temo la forza del collettivo. Al di là dei singoli, chiunque giochi porta qualità e intensità. È una squadra da prendere come se fosse una delle prime della classe. Essendo giovani, a volte concedono qualcosa, ma dipende dalla giornata: quando sono in forma, alcuni di loro possono passare dalla Serie C alla Champions League nel giro di una settimana. Questo dice tutto sul loro potenziale.”

Dopo la gara di Coppa Italia contro il Ravenna, che indicazioni hai tratto?

“L’obiettivo principale era far rientrare i ragazzi che non giocavano da tanto tempo. Non possiamo fare a meno di certi elementi, più ne ho a disposizione e meglio posso scegliere. Per Minesso, Bianchi, Boffelli e Antoniazzi è stato un test importante: alcuni non giocavano da un mese, Manuel addirittura da quasi un anno. Hanno fatto 60 o 90 minuti a buon livello e questo per me è molto positivo. Inoltre ho potuto vedere la condizione dei giocatori utilizzati meno. A prescindere dal risultato, ho avuto risposte preziose per capire come stanno e per avere più soluzioni in vista della gara di domani.”

Qual è la situazione degli infortunati come Rossoni, Milillo, Chiarello e Damiani?

“Abbiamo tenuto Damiani a riposo per un problema di vecchia data, per evitare di averlo un giorno sì e uno no. Settimana prossima rientra. Lo stesso vale per Rossoni. Gli altri, invece, sono tutti recuperati e quindi arruolabili per Renate.”

Che partita ti aspetti contro il Renate?

“È una partita difficile. Il Renate fa questa categoria da tanti anni e quasi sempre disputa i playoff. È una squadra fisica, strutturata, con qualità. Ma nel calcio nessuno parte battuto: si inizia sempre dallo 0-0. Dovremo curare i dettagli che domenica scorsa ci hanno impedito di vincere nonostante la buona gara contro le Dolomiti Bellunesi. Siamo consapevoli della forza dell’avversario, ma dobbiamo fare la nostra partita.”

In difesa si sono viste ancora alcune ingenuità individuali. A cosa le attribuisci?

“Non parlerei di insicurezze, ma di gioventù. A volte i più giovani non percepiscono il pericolo perché non ci sono ancora passati. Gli errori servono per crescere, ma dobbiamo commetterne sempre meno e farlo in fretta. In Italia si parla di “giovani” già per i 2005, ma oggi nel calcio giocano anche i 2007 o i 2008. Chi sta in campo deve capire che il dettaglio fa la differenza e che l’attenzione deve essere massima dall’inizio alla fine.”

Davanti la squadra crea molto ma concretizza poco. Come state lavorando su questo?

“Lavoriamo su convinzione e cattiveria sotto porta. Per segnare serve essere decisi. Gli errori nascono dalla poca esperienza, ma la cosa positiva è che creiamo tanto. Il problema sarebbe se non creassimo occasioni. Registrare quella cattiveria ci permetterà di segnare di più e con meno situazioni. Rientreranno giocatori esperti e questo ci aiuterà.”

Minesso e Boffelli possono partire dal primo minuto?

“Valuteremo. Ravenna è stato un banco di prova per capire a che punto fossero e si è visto che sono andati un po’ in fatica: era normale dopo tanto tempo. Il recupero è fondamentale. Oggi e domani capiremo se potranno partire titolari, ma sono disponibili.”

Qual è l’aspetto che temi di più del Renate?

“La fisicità. È una squadra forte, ben allenata, che sa giocare e che ha nel proprio DNA questa categoria. L’ho vista dal vivo a Vicenza: non meritava di perdere. Detto questo, dobbiamo pensare soprattutto a noi stessi. Rispettiamo il Renate, ma andiamo lì per fare la nostra gara.”

Queste le dichiarazioni rilasciate oggi in conferenza stampa dal tecnico Daniele Di Donato.

“Ci manca qualche punto, ma so che questa squadra ha qualita che non ha ancora dimostrato. Gli episodi ci hanno condannato, ora dobbiamo farli girare dalla nostra parte. I vertici della classifica? Per me il Vicenza è la più forte, l’ho pensato alla terza giornata, quando ci hanno battuto al Menti. Con tanta pressione, sono riusciti a ribaltarla”

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La gara, da quel momento, vive su binari chiari. Il Ravenna controlla, palleggia, rallenta e accelera quando vuole. L’Arzignano prova ad alzare il baricentro, ma non trova mai la continuità per rendersi davvero pericoloso. Nel finale di primo tempo gli ospiti faticano anche a superare la metà campo, mentre i padroni di casa amministrano con serenità fino al fischio che manda tutti negli spogliatoi senza recupero.

La ripresa si apre con i cambi di Di Donato, che inserisce forze fresche per provare a rimettere in piedi una serata complicata. L’Arzignano effettivamente aumenta il giro palla e all’ottavo crea la miglior occasione della sua partita, ma Borra risponde presente e spegne l’entusiasmo. Sul ribaltamento Zagrè sfiora la tripletta, fermato solo da un grande intervento di Nespola, uno dei pochi a salvarsi.

Il Ravenna, però, non si scompone. Quando serve, accelera ancora e alza il tono tecnico. Il palo nega il gol a Ilari al ventitreesimo, poi i romagnoli tornano a gestire, forti dei due gol di vantaggio e della sensazione, sempre più evidente, che la partita sia già indirizzata. L’Arzignano prova a rimanere dentro il match, ma non trova sbocchi né profondità.

E quando scocca il quarantacinquesimo, con la serata che sembra già scritta, arriva la firma di Luciani, che chiude definitivamente il confronto e manda il Ravenna ai quarti di finale di Coppa Italia. Un pass staccato con pieno merito, al termine di una prestazione solida e continua, contro un avversario che non è riuscito a cambiare passo.

Ravenna – Arzignano 3-0

Reti: 11’ pt e 23’ pt Zagrè (R), 44’ st Luciani (R).

Ravenna (3-5-1-1): Borra; Donati (40’ st Karim), Bianconi, Scaringi; Da Pozzo, Calandrini (35’ st Okaka), Lonardi (35’ st Mandorlini), Menegazzo (40’ st Sermenghi), Falbo; Ilari; Zagrè (27’ st Luciani). A disposizione: Anacoura, Stagni, Solini, Di Marci, Rossetti, Rrpaj, Tenkorang, Spini, Esposito, Corsinelli. Allenatore: Marchionni.

Arzignano (3-5-2): Nespola; Valentini, Boffelli (29’ st Moretti), Toniolo (1’ st Coppola); Boccia, Castegnaro (15’ st Lakti), Bianchi, Antoniazzi, Bernardi (1’ st Cariolato); Nanni, Minesso (20’ st Lanzi). A disposizione: Manfrin, Invaso, Mattioli, Mecenero, Jamali. Allenatore: Di Donato.

Arbitro: Cerea di Bergamo; assistenti: Pignatelli di Viareggio, Pelosi di Ercolano. Quarto ufficiale: Gianquinto di Parma.

Note: serata fredda intorno ai 5 gradi. Spettatori 1126 per un incasso di circa 8000 euro. Ammoniti Castegnaro (A), Bianconi (R). Angoli 6-1. Recupero 0’, 3’.

Queste le dichiarazioni di Daniele Di Donato alla vigilia di Ravenna-Arzignano, ottavi di finale di Coppa Italia di Serie C

Queste le dichiarazioni di Daniele Di Donato dopo Cittadella-Arzignano

Al Tombolato di Cittadella i padroni di casa cercano di confermare il trend positivo delle ultime giornate: cinque vittorie consecutive che valgono un prezioso quinto posto in piena zona playoff. Sembra ormai lontano il difficile avvio di stagione. Di fronte ci saranno i giallocelesti di mister Di Donato, rinvigoriti dall’ultima vittoria casalinga che ha permesso ai vicentini di allontanarsi dai bassifondi della classifica. Sarà l’Arzignano a battere il calcio d’inizio, con il consueto completo gialloceleste, Cittadella in granata. Dopo i primi quindicii minuti di studio padroni di casa in vantaggio. Dalla destra Vita mette un traversone per Cecchetto che lascia sul posto Toniolo e di destro supera Manfrin con un gran diagonale. La squadra di Iori in vantaggio al primo tiro in porta della partita. Al 25’ arriva la risposta dell’Arzignano: su una punizione corta dalla destra battuta da Bernardi, Salvi rischia l’autogol con un colpo di testa, ma la palla sfila sul fondo e termina in corner per un soffio. Prende coraggio la squadra di mister Di Donato. Al 28’, Cariolato, servito ancora una volta dal solito Bernardi, conclude debolmente: Zanellati è attento e blocca la sfera a terra senza difficoltà. Ci prova Chiarello poco più tardi servito da Moretti, il play gialloceleste fa partire un destro che va vicinissimo al palo difeso da Zanellati. Arzignano alla ricerca del pareggio. Al 34′ non ce la fa Milillo per un risentimento muscolare, al suo entra Coppola. Fvs al minuto numero 37′ per presunto calcio di rigore a favore dell’Arzignano. Fuorigioco confermato dal direttore di gara e prima carta sprecata per miste Di Donato. Dopo quattro minuti di recupero si chiude un primo tempo poco brillante sotto il profilo del gioco. Il Cittadella si dimostra cinico, sfruttando l’unica vera occasione creata e andando al riposo in vantaggio grazie al gol di Cecchetto al sedicesimo minuto.

Nessun cambio per i due allenatori al rientro in campo. Il primo ammonito del match è Chiariello, che interviene in maniera dura su Amatucci. Sulla conseguente punizione, Barberis sfiora il raddoppio: il suo destro a giro al 49’ dà l’illusione del gol, con il pallone che lambisce il palo e termina fuori di un soffio. Cittadella vicinissimo al 2-0.Al 55’ i padroni di casa tornano a farsi vedere: Vita ruba palla a Moretti e calcia di destro, trovando però la deviazione sulla schiena di Coppola che manda il pallone in calcio d’angolo. In questa fase della ripresa l’Arzignano fatica a prendere campo. l Cittadella interviene dalla panchina: dentro Falcinelli per un esausto Rabbi e D’Alessio al posto di De Zen al minuto 23′ della ripresa. Quando mancano quindici minuti al termine il Cittadella. Sono poco più di duemila gli spettatori presenti al Tombolato. Al 78′ occasionissima per l’Arzignano. Cross dalla sinistra di Toniolo, Boccia è il più lesto in area di rigore ma la sua deviazione termina incredibilmente alta. Vicinissimo al pareggio l’Arzignano. Cross dalla sinistra di Bernardi e colpo di testa del neoentrato Castegnaro: la palla sfiora il palo e termina fuori di un soffio, con Zanellato immobile a guardare. Dopo quattro minuti di recuperi l’arbitro manda tutti sotto la doccia. Cittadella batte Arzignano per una rete a zero.

CITTADELLA-ARZIGNANO VALCHIAMPO 1-0  

Marcatori: 16’pt Cecchetto (CI)
Cittadella (3-5-2): Zanellati; Salvi, Redolfi, Cecchetto; De Zen (23’st D’Alessio), Vita (30’st Desogus), Barberis (39’st Verna), Amatucci, Crialese; Castelli (39’st Bunino), Rabbi (23’st Falcinelli). All. Iori
Arzignano (3-5-2): Manfrin; Rossoni, Milillo (34’pt Coppola), Toniolo; Cariolato (31’st Boccia), Lakti, Chiarello (31’st Antognazzi), Moretti (15’st Castegnaro), Bernardi; Lanzi (15’st Damiani), Mattioli. All. Di Donato
Arbitro: Viapiana (Catanzaro)
Ammoniti: 3’st’ Chiarello (AR), 14’st’ Moretti (AR), 45’st Crealese (CI)
Recuperi: 4’ pt 4’st

CITTADELLA (3-5-2): Zanellati; Salvi, Redolfi, Cecchetto; De Zen, Vita, Barberis, Amatucci, Crialese; Castelli, Rabbi. All. Iori

ARZIGNANO (3-5-2): Manfrin; Rossoni, Milillo, Toniolo; Cariolato, Lakti, Chiarello, Moretti, Bernardi; Lanzi, Mattioli. All. Di Donato

Queste le dichiarazioni di Daniele Di Donato alla vigilia di Cittadella-Arzignano

Queste le dichiarazioni di Alessio Milillo al Gala del Calcio Triveneto

Queste le prime parole di Daniele Di Donato nel giorno della sua presentazione da nuovo allenatore dell’Arzignano

Con stima e riconoscenza, il Club Gialloceleste ringrazia l’Allenatore per il lavoro svolto in questi anni e per aver guidato la squadra ai Playoff nell’ultima stagione sportiva.

𝘈 𝘭𝘶𝘪 𝘪 𝘮𝘪𝘨𝘭𝘪𝘰𝘳𝘪 𝘢𝘶𝘨𝘶𝘳𝘪 𝘱𝘦𝘳 𝘪𝘭 𝘧𝘶𝘵𝘶𝘳𝘰 𝘤𝘢𝘭𝘤𝘪𝘴𝘵𝘪𝘤𝘰 𝘦 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘢𝘭𝘦.

𝘼𝙡𝙡. 𝙂𝙞𝙪𝙨𝙚𝙥𝙥𝙚 𝘽𝙞𝙖𝙣𝙘𝙝𝙞𝙣𝙞. «Come me lo spiego? Non me lo spiego. La partita è stata preparata in maniera diversa. Abbiamo sbagliato tanto. Complimenti al Lecco, una grande squadra, ci ha dato una lezione. Noi dobbiamo lavorare […] Abbiamo fatto troppo poco per impensierire una squadra così forte e me ne assumo tutte le responsabilità. La colpa è mia: non sono riuscito a trasmettere quello che ci serviva per questa sera […] Una sconfitta che fa male e bisogna reagire. Tiriamo fuori gli attributi cercando di non mollare e andando tutti dalla stessa parte. Con più voglia di lottare. Oggi è mancato tutto. Ci manca la fame della squadra che si deve salvare. Insisterò e dovranno seguirmi a tutti i costi».