Riccardo Casini, centrocampista classe 1992, con più di 250 presenze in Serie C, a partire dall’1 luglio 2025 sarà un nuovo giocatore della Luparense FC

Casini ha vestito in carriera le maglie di Bologna, Prato, Catanzaro, Rimini, Torres, Grosseto, Rieti, Arzachena ed Arzignano per un totale di 380 presenze impreziosite da 12 gol e 31 assist

Nella stagione 2021/2022 si è laureato campione del girone C di Serie D con l’Arzignano, ottenendo la promozione in Serie C da protagonista

Forza Luparense!

Stamani, nella sala stampa dello stadio Gabrielli, è stato ufficialmente presentato il nuovo sponsor del Rovigo Calcio: Mb Coperture Group. In occasione dell’annuncio, è stato anche confermato l’ingresso di Mesi Beqir nel ruolo di vicepresidente del club. Soddisfatto il presidente Marco Benasciutti, che ha espresso entusiasmo per il nuovo accordo e ha dichiarato di aspettarsi “un campionato di vertice”, puntando a una stagione ambiziosa. Intanto sul fronte mercato arrivano novità: dall’Adriese è stato ingaggiato il centrocampista Busetto, mentre sfuma l’obiettivo Boscolo Zemelo, che ha invece firmato con l’Euganea Rovolon, formazione che milita nel campionato di Eccellenza

Con un patentino UEFA Pro in tasca e una lunga serie di panchine prestigiose alle spalle, da vice di Claude Le Roy al fianco di club storici come Bordeaux e Sochaux, fino alla guida di realtà complesse come l’Etoile du Sahel e il Neuchâtel Xamax, Lobello ha costruito la sua identità di tecnico su pragmatismo, disciplina e comunicazione diretta con i giocatori.

Il Portogruaro scommette su di lui per riportare entusiasmo, visione e organizzazione. L’obiettivo? Chiaro: la promozione in Serie C. E per raggiungerla servirà tutto il bagaglio internazionale di un allenatore che, per la prima volta, si affaccia al calcio italiano con umiltà ma anche con grande determinazione.

PORTOGRUARO – Dopo sette anni alla guida del Portogruaro Calcio, Andrea Bertolini ha annunciato il suo addio nel corso dell’attesa riunione serale. Un saluto emozionato, con parole di gratitudine per le persone incontrate e per i successi ottenuti: dalla Promozione alla Serie D, passando per lo sviluppo del settore giovanile e femminile.

«Ho dato tutto, ora è giusto lasciare spazio a nuove energie. Questo club resterà sempre nel mio cuore», ha dichiarato Bertolini, ringraziando collaboratori, tifosi, sponsor e volontari. Un pensiero speciale è andato alla Curva “B” e a Giorgio Furlanis, per la preziosa collaborazione e gestione del settore femminile.

A raccogliere il testimone sarà l’imprenditore Roberto Calligaris, sostenuto da una cordata di soci. Il nuovo presidente si è presentato con entusiasmo e volontà di dare continuità al lavoro svolto: «Ringrazio Bertolini per quanto ha costruito. Guardiamo avanti con rispetto e ambizione».

Tra emozione e speranza, il Portogruaro apre un nuovo capitolo, consapevole di non dimenticare mai l’era Bertolini.

Il San Doná si arrende ancora: niente miracolo in Brianza. LEON trionfa e conquista la Serie D

La LEON conclude una stagione straordinaria nel modo migliore, sigillando la promozione in Serie D con una vittoria per 2-0 nel match di ritorno contro il San Doná. Dopo il netto 4-1 dell’andata, il verdetto sembrava quasi scontato, mentre agli ospiti serviva un’impresa per ribaltare il destino della sfida. La squadra di casa, però, non si è limitata a gestire il vantaggio: ha voluto imporsi ancora una volta, dimostrando la propria superiorità e regalando ai tifosi una giornata indimenticabile.

A decidere l’incontro sono stati Pelle e Bonseri, due protagonisti assoluti di questa annata memorabile. La loro firma sul tabellino rappresenta il coronamento di un percorso che, fino a pochi mesi fa, sembrava compromesso. E invece, il sogno è diventato realtà: la LEON torna nella massima serie dilettantistica con la determinazione di una squadra vincente.

Se da un lato si celebra la straordinaria impresa della LEON, dall’altro resta l’amaro in bocca per il San Doná. La squadra veneta si è trovata di fronte un avversario nettamente superiore nella sfida finale, ma il vero rimpianto è legato a un campionato perso per un solo punto. Con una gestione più accorta di alcuni momenti chiave, l’epilogo avrebbe potuto essere diverso.

La Luparense FC è lieta di comunicare che a partire dall’1 luglio 2025, il direttore sportivo del club rossoblù sarà Mariano Fernández, già DS di Matera, Cerignola, Milano City, Virtus Francavilla, Viterbese, Fidelis Andria e Fasano.

Fernández può vantare una lunga carriera da calciatore iniziata in Argentina, che l’ha portato a vestire nel corso degli anni le maglie di Lanus, Belgrano, Sturm Graz, Beira-Mar, Torino, Real Murcia, Cordoba, Nueva Chicago, FC Dinamo, Cisco Roma, Gela, Sorrento, Casale, Cosenza, Siracusa, Paganese e Matera, prima di intraprendere la carriera da direttore sportivo.

Queste le prime dichiarazioni del nuovo direttore dei Lupi: “Io ed il Presidente Zarattini ci conosciamo da diversi anni, questa stagione finalmente si sono create tutte le condizioni per poter lavorare insieme. Sono molto contento di arrivare in un club così serio, che ha voglia di crescere. Il mio obiettivo è chiaro, fare un campionato competitivo ed importante. Ringrazio il Presidente e tutta la società per la fiducia riposta in me, non ci resta che lavorare lasciando parlare il campo nei prossimi mesi”.

Il Presidente Zarattini ha commentato così la scelta di affidare il ruolo di DS a Fernández: “Mi ha colpito molto il pregresso di Mariano come giocatore e dirigente soprattutto frequentando piazze importanti e con problematiche. Dovendo alzare l’asticella per quanto riguarda la nostra organizzazione societaria l’ho ritenuto la persona giusta per la Luparense. La sua esperienza di calcio internazionale, fa sì che possano arrivare anche dei giocatori da tutto il mondo, che mi fanno ricordare le vittorie e gli scudetti degli anni passati”.

Il Presidente Stefano Zarattini e tutta la Luparense FC augurano un buon lavoro a Mariano.

Novità in vista per il Rovigo Calcio. Durante l’incontro avvenuto ieri sera, sono emerse conferme importanti che danno solidità e rilanciano l’ambiente rodigino. Patron Roberto Benasciutti rimane alla presidenza della società confermando Fabio Mastrocinque come allenatore e Massimo Bovolenta come direttore sportivo.
Una novità interessante riguarda l’ingresso di un nuovo sponsor molto importante a cui presto daremo un volto.
Si inizierà fin da subito a lavorare per fare una squadra competitiva, per cercare di arrivare ai vertici alti della classifica, onorando la piazza importante qual è.

Attaccante, classe 2001, vestirà la nostra maglia per il secondo anno consecutivo, proseguendo così un percorso iniziato la scorsa stagione in cui ha collezionato 33 presenze in campionato (con 2134 minuti giocati e 9 reti segnate) e 6 presenze in coppa Italia (con 275 minuti giocati e 5 reti segnate), contribuendo in maniera significativa agli obiettivi del club.

Le sue parole. «Restare al Cjarlins Muzane era quello che volevo. Lo scorso campionato è stato per me davvero positivo da ogni punto di vista, nel ruolo per me nuovo, da quando gioco in Italia, di seconda punta. Mi sono trovato bene e per questo devo ringraziare mister Zironelli che ha creduto in me e mi ha sempre spronato a migliorare. Sono contento di continuare a far parte di questa società, guidata da un presidente che è il nostro primo tifoso e ci sta sempre accanto. Sono carico per la nuova stagione, non vedo l’ora di ripartire con il gruppo».

ROVIGO – C’è un clima di attesa di trepidazione nel rodigino dove le sorti del Rovigo Calcio verranno decise domani sera quando la dirigenza si siederà a tavolino per programmare la stagione 2025-2026. Per adesso il mercato non decolla e dalle mura del Gabrielli tutto tace, quantomeno fino a quando non sarà definito il nuovo organigramma societario. Unica conferma certa l’allenatore Fabio Mastrocinque nel caso in cui rimanesse al timone patron Roberto Benasciutti come presidente, il quale è alla ricerca di nuovi soci per riuscire ad affrontare il campionato di Promozione rimanendo nelle zone alte della classifica.

SAN DONÀ DI PIAVE – Ultime due gare dei playoff nazionali di Eccellenza e allo Stadio Zanutto di San Donà di Piave si è giocata l’attesa finale d’andata tra Sandonà e Leon.

I padroni di casa, più fisici, hanno provato a contrastare la maggiore qualità tecnica e organizzativa degli ospiti, ma la partita ha presto preso la direzione della squadra lombarda.

Dopo un primo squillo al 8’, con un tiro a giro che ha colpito l’incrocio dei pali, la Leon è passata in vantaggio al 22’ grazie a Comelli, che ha infilato l’angolino basso con un preciso tiro da fuori. Il Sandonà ha avuto un’ottima chance al 29’, con Scantamburlo che ha però sprecato un rigore in movimento calciando alto. Al 37’, il capitano dei veneti ha tentato su punizione, ma il portiere avversario ha respinto con una presa in tuffo.

Nel secondo tempo, il Sandonà ha trovato subito il pari al 3’, con Scantamburlo lesto a ribadire in rete dopo una serie di rimpalli nell’area piccola. Ma la gioia è durata appena 3 minuti, con Bonseri che ha riportato avanti gli ospiti per il 1-2. La Leon ha poi chiuso i giochi al 29’, con Vassallo che ha finalizzato una splendida azione corale per il 1-3.

Nel recupero, con la partita ormai compromessa, la Leon ha siglato anche il quarto gol con il subentrato Aldegani, fissando il risultato sul 1-4.

La squadra lombarda ha dimostrato netta superiorità, imponendo il suo palleggio e la sua organizzazione di gioco. Ora il Sandonà dovrà cercare il riscatto nel ritorno del 15 giugno, alla Leon Arena di Vimercate.

Il nuovo dirigente rossoblù vanta più di vent’anni d’esperienza sul campo, nelle società del territorio, sia come allenatore che come responsabile del settore giovanile.
Viggiani infatti, è stato tecnico, dirigente o responsabile, nei settori giovanili di San Giorgio in Bosco, Luparense, Tombolo, Ardisci e Spera, Comitense, Loreggia, Salvarosa, Curtarolese, Cogitana, Belvedere e Mottinello.

Queste le prime dichiarazioni del nuovo responsabile del settore giovanile rossoblù: “Conosco il Presidente Zarattini da tempo immemore, abito a San Martino di Lupari e ho già militato nella Luparense, per me questo è un ritorno a casa. Non ci ho pensato due volte quando si è presentata l’opportunità di dare una mano ad un club così ambizioso. Il Presidente si pone degli obiettivi e fa di tutto per raggiungerli, mentalità che sposo anch’io a pieno. Gli obiettivi sono chiari, vogliamo fare tutta la trafila delle squadre, dalla scuola calcio fino alla Juniores Nazionale, rafforzando tutti i gruppi squadra, riportando il settore giovanile nelle categorie che una società come la Luparense merita”.

Il presidente Stefano Zarattini e tutta la Luparense FC augurano un buon lavoro a Luciano.

Ufficio stampa Luparense FC

Il Presidente Stefano Zarattini e tutta la società rossoblù ringraziano vivamente mister Pontarollo per la dedizione, l’impegno e la professionalità espresse durante questi mesi alla guida della prima squadra del club e colgono l’occasione per augurare il meglio all’uomo prima che all’allenatore, sia dal punto di vista personale che professionale.

Primo Tempo

Come già detto negli scorsi giorni questa è la partita più importante della storia di questo club che si disputa nel campo parrocchiale di via Bressan. Avvio intraprendente della formazione ospite che si rende subito pericolosa con la conclusione violenta di Gueye. Al 7′ Zambelli va al cross teso dalla sinistra intervento provvidenziale di Boscaro che però rischia di infilare Lorello. Al 19′ prima grande occasione dell’incontro. Palla persa in uscita da Pistolato che lascia la sfera a disposizione di Haofadi che conduce l’azione e regala la palla del vantaggio a Gregis che davanti a Lorello spara incredibilmente alto. Al 29′ altra potenziale occasione per gli ospiti. Cross di Mioli dalla destra all’interno dell’area piccola e pallone che sfila davanti a Lorello. Al 34′ prima conclusione sullo specchio della porta da parte della formazione di Ottoni. Dopo una bella trama va alla conclusione Pregnolato, palla alta sopra la traversa della porta difesa da Colleoni. Al 36′ ammonito Bah per un intervento in ritardo ai danni di Binetti. Dopo tre minuti di recupero il signor Lupo di Venosa manda tutti negli spogliatoi per la fine del primo tempo. Arcella che dopo un inizio non è semplice ha cercato di reagire manovrando più velocemente il proprio possesso.

Secondo Tempo

Cambiano gli ospiti esce Gregis ed entra Baldrighi. La seconda frazione inizia sulla falsa riga del primo tempo. Zambelli rimane il più pericoloso sulla fascia sinistra, cross in mezzo la palla sfila dove Gueye tenta la conclusione ma Lorello è attento e para senza problemi. Arcella avanti al 52′ cross in mezzo di Pistolato dopo una buona sovrapposizione e palla in corner. Al 10′ rischia grosso Pistolato che interviene sulle caviglie di Ruggeri, Lupo lo grazia e ammonisce soltanto il centrocampista. Poteva starci senza ombra di dubbio il cartellino rosso. Al 12′ rischia l’autorete Pregnolato ma è sempre attento Lorello. Lotta come un leone a centrocampo Arvia che si conferma leader assoluto della squadra dopo pochi istanti è Campion a guadagnarsi un calcio di punizione. Al 60′ su calcio piazzato stacca Favaro ma la sfera è lontana dalla porta difesa da Colleoni. Primo cambio per Ottoni, esce Vidor ed entra Franceschini. Cambia anche Delpiano, esce Marsetti ed entra Deldossi. Al 22′ attento Flaborea che interviene in tempo per fermare il solito velocissimo Haofadi. Al 31′ il neo entrato Deldossi punta l’area e cerca la conclusione a giro che si spegne alta sopra la traversa. Risponde subito Campion ma la conclusione del numero 9 è controllata a terra da Colleoni. Cambio da una parte e dall’altra, Delpiano sostituisce Gueye e inserisce Ferrari mentre Ottoni cambia Lovato per Danielli. Delpiano al 87′ cambia Haofadi ed inserisce Gualdi. Scontro in area piccola tra Lorello e un giocatore ospite. Rimane fermo a terra l’estremo difensore bianconero. Costretto al cambio Ottoni inserisce Faggian al posto dello sfortunato Lorello. Nel recupero sono i bianconeri a provarci con più convinzione ma lo 0-0 non si schioda. Finisce quindi a reti inviolate l’andata del primo turno dello spareggio nazionale dei playoff di Eccellenza.

Tra sette giorni tutti di nuovo in campo per il ritorno in quel di Scanzorosciate. La trasferta nella provincia di Bergamo contro la formazione di mister Delpiano entrerà in ogni caso nella storia di questo club che mai si era spinta così in alto sognando addirittura la Serie D.

ARCELLA-SCANZOROSCIATE 0-0

ARCELLA: Lorello (Faggian 45’st), Bah, Pregnolato, Arvia, Boscaro, Flaborea, Lovato (Danielli 35’st), Pistolato, Campion, Vidor (Franceschini 19′ st), Favaro. A disposizione: Faggian, Franciosi, Griggio, Lucadello, Peruzzo, Agostini, Danielli, Franceschini, Mangieri. Allenatore: Claudio Ottoni.

SCANZOROSCIATE: Colleoni, Mioli, Zambelli, Ruggeri, Marsetti (Deldossi 21’st), Riva, Gueye (Ferrari 35’st), Binetti, Gregis (Baldrighi 1’st), Valois, Haofadi (Gualdi 43’st). A disposizione: Madaschi, Paleani, Peracchi, Gualdi, Amissini, Ferrari, Deldossi, Baldrighi, Torri. Allenatore: Alessio Delpiano.

Arbitro: Antonello Lupo di Venosa. Assistenti: Matteo Cristin di Basso Friuli e Marco Serenellini di Ancona. Quarto Ufficiale: Alessio Vincenzi di Bologna.

Ammoniti: Bah (ARC)

Recuperi: pt 3′, st 5′

Serie C, Milan Futuro retrocede: SPAL vince 2-0 e si salva

L’avventura del Milan Futuro in Serie C termina nel modo più amaro. Allo stadio Paolo Mazza di Ferrara, nel match di ritorno dei playout, la SPAL ribalta lo 0-1 dell’andata imponendosi per 2-0 grazie alle reti di Awa e Molina, conquistando così la permanenza nella categoria. Per i rossoneri, invece, arriva la delusione più dura: la retrocessione.

La SPAL parte forte, trovando subito il gol che cambia l’inerzia della gara e mostrando superiorità sin dal primo tempo. La seconda frazione viene gestita con ordine e senza particolari rischi. Al contrario, il Milan Futuro non riesce mai davvero a entrare in partita: poche iniziative, scarse occasioni e un atteggiamento troppo remissivo.

Una beffa dolorosa in una serata in cui sarebbe bastato anche un pareggio per salvarsi. Si chiude così una stagione complicata, costellata di difficoltà. L’impatto con la nuova categoria si è rivelato ostico sin dall’inizio, e nemmeno gli innesti nel mercato invernale o il cambio in panchina – da Bonera a Massimo Oddo – sono bastati a invertire la rotta, nonostante qualche segnale positivo nel finale di stagione. La squadra ha lottato fino all’ultimo, ma gli sforzi non sono stati sufficienti.

CRONACA DEL MATCH

La SPAL parte all’attacco e già al 9’ Parigini mette alla prova Nava dopo un veloce contropiede. Il Milan prova a reagire: al 14’ Branca, servito da Alesi, calcia fuori di punta, e un minuto dopo Sandri conclude tra le braccia del portiere. Al 17’ Molina sfiora il gol di testa, poi al 22’ i padroni di casa sbloccano: Parigini serve un pallone arretrato, Awa calcia e una deviazione di Molina lo spedisce all’angolino. Il Milan tenta una risposta al 28’ con un tiro piazzato di Alesi, respinto da Galeotti. Ma al 38’ arriva il colpo del ko: un errore in fase di costruzione favorisce Molina, che dal limite disegna una parabola splendida sotto l’incrocio. Nel recupero, due chance per i rossoneri: prima Galeotti respinge su Alesi, poi si supera su un diagonale di Traoré.

Nella ripresa il Milan si getta in avanti con generosità. Al 55’ Sia va al tiro, ma Galeotti dice ancora no. La partita diventa spezzettata e il tempo scorre. Al 64’ Ianesi non sfrutta un buon suggerimento di Bartesaghi, al 68’ Mignanelli conclude a lato. Al 73’ Sia segna su assist di Omoregbe, ma l’arbitro annulla per fallo dello stesso attaccante. Gli ultimi tentativi arrivano nel finale, ma senza precisione: Traoré calcia alto al 77’, Omoregbe spara alle stelle all’88’. In mezzo, un paio di pericoli creati dalla SPAL e un salvataggio provvidenziale di Nava. Al triplice fischio, la sentenza è definitiva.

TABELLINO

SPAL-MILAN FUTURO 2-0

Marcatori: 22’ Awa (dev. Molina), 38’ Molina

Arbitro: Allegretta di Molfetta

Ammoniti: Awa, Parigini, Karlsson, Calapai, Paghera

SPAL (3-4-1-2): Galeotti; Bruscagin, Nador, Fiordaliso; Calapai, Zammarini (39’st Arena), Awa, Mignanelli (26’st Ntenda); Parigini (12’st D’Orazio); Molina (26’st Paghera), Karlsson (38’st Antenucci).

A disposizione: Meneghetti, Zenti, Bassoli, Haoudi, Nina, Radrezza, Bidaoui, Rao, Spini.

All.: Baldini

MILAN FUTURO (3-5-2): Nava; Minotti (22’st Victor), Camporese, Bartesaghi; Quirini, Branca (1’st Sia), Sandri, Alesi, Bozzolan (22’st Omoregbe); Traorè (35’st Magrassi), Ianesi (30’st Turco).

A disposizione: Bianchi, Pittarella, Duțu, Magni, Paloschi, Malaspina, Vos.

All.: Oddo

Centrocampista, classe 1995, vestirà ancora la nostra maglia, proseguendo così un percorso iniziato la scorsa stagione in cui ha collezionato 29 presenze in campionato (con 2317 minuti giocati)  e 6  in coppa Italia (con 276 minuti giocati), contribuendo in maniera significativa agli obiettivi del club.

Le sue parole. «Sicuramente è stato un anno per me positivo, di crescita a livello di gruppo e di risultati. Un punto di partenza per la prossima stagione: sono contento per quello che abbiamo fatto e sono carico per quello che ci aspetta. Sono rimasto per dare continuità al mio percorso e di squadra: al mio arrivo non stavo benissimo, ma con pazienza e con l’aiuto di tutto lo staff sono riuscito a riprendere la forma fisica, cosa non scontata. Solo così si può dare il giusto contributo alla squadra: prima devi stare bene tu, poi riesci ad aiutare gli altri nella crescita. Non vedo l’ora di ripartire, sto continuando a lavorare per curare alcuni dettagli che non sono riuscito a perfezionare durante la stagione, per cui vietato fermarsi».

Mattia Falchetto

Luca Berto

Gianluca Zanini

Nicolò Roverato

Alessandro Cherubin

Francesco Peotta

Una decisione presa di comune accordo tra la dirigenza rossoblù e Briaschi stesso.

Queste le parole del direttore sportivo uscente: “Voglio ringraziare il Presidente Stefano Zarattini per la fiducia che mi ha dimostrato nelle tre stagioni qui, mettendomi a disposizione i migliori strumenti per poter lavorare. Personalmente posso dire di essermi sempre impegnato al massimo, purtroppo senza riuscire a raggiungere gli obiettivi che il Presidente merita. Oggi la Luparense grazie al suo impegno è una società strutturata, con basi solide ed è pronta ad ambire a qualcosa di importante. Lo rispetto molto come imprenditore/Presidente ma soprattutto come uomo”.

Ad Alberto vanno i ringraziamenti da parte di tutta la società per l’impegno e la professionalità espressa durante questa annata e un sincero augurio per il prosieguo della carriera.