Triveneto Live 24! Pergolettese – Triestina, dichiarato estinto il procedimento. Verona-Spezia, verso lo spareggio. Vicenza, fra i candidati per il ruolo di ds anche Giannitti
Ore 18.10 – Pordenone: Matteo Lovisa è impegnato assieme al padre Mauro nelle operazioni di salvataggio del Pordenone. Al momento trapela un cauto ottimismo sul fatto che il club possa essere salvato. La priorità dell’attuale direttore dell’area tecnica neroverde è quella di rimanere a Pordenone, nel caso in cui dovesse decidere per altre soluzioni non mancano le alternative. Se Cristiano Giuntoli dovesse andare alla Juventus (ma oggi Aurelio De Laurentiis ha chiuso le porte alla partenza del ds) Lovisa potrebbe essere un candidato per il ruolo di responsabile dell’area scouting al posto di Matteo Tognozzi, che è in scadenza di contratto. Contatti anche con Spal e Perugia, per il momento senza sviluppi, nonostante la stima di Joe Tacopina e di Massimiliano Santopadre
Ore 17.00 – Vicenza: dopo Roberto Gemmi e Luca Leone, c’è un altro profilo valutato in queste ore dal Vicenza per la poltrona di direttore sportivo. Si tratta di Marco Giannitti, 52 anni, che ha già quattro promozioni nel suo curriculum, le prime tre a Frosinone e la seconda a Perugia. La proprietà guidata da Renzo Rosso e il dg Rinaldo Sagramola stanno procedendo a una serie di incontri per prendere la decisione finale. Per la quale dovrebbe essere davvero una questione di giorni
Ore 16.30 – Triestina: Il Tribunale Federale Nazionale, presieduto da Carlo Sica, ha dichiarato estinto il procedimento relativo al ricorso del Piacenza Calcio 1919 avverso la regolarità dei fatti occorsi prima, durante e dopo la gara Pergolettese-Triestina, disputata lo scorso 23 aprile e valida per la 38a giornata del Campionato di Serie C (Girone B) nonché avverso il C.U. della Lega Italiana Calcio Professionistico n. 225/DIV dello scorso 28 aprile e ogni altro atto e/o provvedimento presupposto, annesso, connesso, collegato e conseguente. Il TFN ha condannato il Piacenza Calcio 1919 al pagamento delle spese di lite in favore della società US Triestina Calcio 1918, che ha liquidato in 2.000 euro, oltre accessori di legge se dovuti.
Ore 15.45 – Verona: Arrivano buone notizie dall’infermeria per il Verona, in vista della sfida da dentro o fuori contro lo Spezia. Chi perde lo spareggio salvezza, infatti, retrocede in Serie B. In 90 minuti ci si gioca un’intera stagione e bisogna assolutamente essere al massimo e possibilmente con i migliori in campo. Secondo l’edizione odierna de L’Arena, Simone Verdi e Darko Lazovic saranno pienamente a disposizione di Bocchetti e Zafferoni. Al Mapei Stadium di Reggio Emilia, dove è previsto lo spareggio, potrebbe invece non esserci Kevin Lasagna, che al momento è l’unico giocatore in dubbio per l’Hellas.
Ore 13.55 – Brescia: Mano pesante del giudice sportivo dopo gli episodi di Brescia-Cosenza, ritorno dei playout disputatosi al Rigamonti in cui vi sono stati episodi di violenza e la partita è stata sospesa. A seguito del referto arbitrale le rondinelle sono state punite con lo 0-3 a tavolino e l’obbligo di giocare a porte chiuse le prime due partite casalinghe del prossimo campionato di serie C.
Ore 12.40 – Verona – Sono stati designati i direttori di gara di Spezia-Hellas Verona, match valido per lo spareggio per la permanenza nel campionato di Serie A TIM 2023/24, in programma domenica 11 giugno alle ore 20.45, al ‘Mapei Stadium’ di Reggio Emilia.
Arbitro: Daniele Orsato (Sez. AIA di Schio)
Assistenti: Filippo Meli (Sez. AIA di Parma), Valerio Colarossi (Sez. AIA Roma 2)
IV uomo: Davide Massa (Sez. AIA di Imperia)
VAR: Massimiliano Irrati (Sez. AIA di Pistoia)
AVAR: Marco Piccinini (Sez. AIA di Forlì)
Ore 10.45 – Arzignano: “La società FC Arzignano Valchiampo comunica il rinnovo del difensore Fabio Cariolato. Legato da un biennale firmato lo scorso anno, il terzino classe 2002, originario di Cornedo, prolunga così il proprio contratto fino alla stagione 2024/2025. Dopo aver debuttato in Prima Squadra con i nostri colori nella stagione 21/22 terminata con la vittoria del Campionato di Serie D, ha vissuto quest’anno la sua prima stagione nei Professionisti totalizzando 31 presenze tra Campionato, Coppa Italia e Play Off e firmando 3 reti. Ancora sua la maglia numero 13”.
Ore 10.40 – Hellas Verona: «Come si vince? Col cuore e con l’orgoglio di essere del Verona: abbiamo fatto così noi. Dovranno avere lo stesso atteggiamento con lo Spezia: spero che ne siano capaci. Se l’Hellas ha vissuto una stagione di questo tipo è per certe mancanze che non sono state risolte. Il gol preso con l’Empoli è stato folle: non può succedere una cosa simile. Altrettanto chiaro, allora, è che nello spareggio occorra un altro Verona. Per me essere dell’Hellas non era un lavoro, ma voleva dire passione. Giocavo per il popolo gialloblù, per gli amici: avvertivo una grande responsabilità e questo faceva la differenza. Questa squadra, a mio parere, ha bisogno di un trascinatore, di uno che la prenda per mano nelle difficoltà. In questi giorni sarà fondamentale il ruolo dei “veterani”, di chi è all’Hellas da più tempo. I messaggi che daranno saranno il riferimento da seguire per gli altri. Serve anche il senso di appartenenza: il calcio è cambiato molto in questi anni e non è semplice mantenerlo. Per il Verona è sempre stato una forza, in particolare nei momenti più complicati. Nelle mie stagioni all’Hellas ho cercato di trasmettere quel che provavo, di far capire che cosa volesse dire essere dell’Hellas, l’identità che porta con sé. Nessuno molli, perché di là, nello Spezia, saranno duri: è adesso che si deve dimostrare quel che si è, quanto si vale. Forza Verona, credici»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Veneto” da Michele Cossato, ex attaccante dell’Hellas Verona.
Ore 09.30 – Pordenone: «Mi è dispiaciuto molto leggere della situazione difficile in cui si è trovato e si trova il Pordenone. Sono sicuro però che, con la tenacia che la caratterizza, la famiglia Lovisa saprà trovare il modo di risolvere la situazione. Sono vicino alla splendida tifoseria pordenonese, della quale conservo ancora bellissimi ricordi»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Attilio Tesser, ex allenatore neroverde.
Martedì 6 giugno
Ore 22.25 – Vicenza: Dopo una stagione con tante incertezze in porta il Vicenza può guardare al futuro con serenità. La scorsa estate i biancorossi avevano a lungo inseguito Desplanches, giovane talento ex Milan, che dopo un forte corteggiamento ha accettato di trasferirsi all’ombra dei Berici. La sua avventura in biancorosso non è però cominciata nel migliore dei modi a causa di infortunio che gli ha compromesso parte della preparazione e l’inizio del campionato. A beneficiarne è stato Alessandro Confente, ex terzo portiere l’anno della retrocessione dalla serie B che ha scalato le preferenze dello staff tecnico sino a diventare titolare, con Matteo Grandi relegato in tribuna. Le prestazioni di Confente non hanno sempre soddisfatto e l’arrivo a gennaio dell’esperto Iacobucci lo ha costretto spesso in panchina. Durante la sessione invernale di mercato la dirigenza del Lane ha scelto di mandare in prestito a Trento Desplanches per dargli modo di giocare e nel frattempo anche l’ex portiere del Pescara non ha garantito affidabilità e sicurezza mentre solo durante i playoff Confente si è messo in luce con interventi provvidenziali. A questo punto il Vicenza perderà sia Iacobucci che Confente, il primo per fine prestito dal Südtirol e il secondo per fine contratto, mentre ritroverà Desplanches, attualmente impegnato con l’Italia Under 20 ai mondiali di categoria dove si è tolto la soddisfazione di battere il Brasile e raggiungere le semifinali. Con ogni probabilità sarà proprio Desplanches il portiere che avrà l’onere e l’onore di difendere la porta del Vicenza il prossimo campionato.
Ore 20.50 – Vicenza: Franco Ferrari, arrivato a Vicenza con il peso della responsabilità di essere il bomber su cui i biancorossi dovevano fare affidamento per tornare in serie B, non ha mancato le aspettative e ha messo a segno ben 24 gol, un bottino che ha permesso al Lane di arrivare in zona playoff e risolvere diverse partite. “El Loco”, dopo i 19 gol con il Pescara, ha centrato per il secondo hanno di fila una stagione al top perché anche con la maglia del Lane ha realizzato lo stesso numero di reti in regular season alle quali si aggiungono i cinque gol della Coppa Italia. Numeri sicuramente importanti per un giocatore di 28 anni che fa già gola a diversi club di serie B e potrebbe aver voglia di misurarsi con la categoria superiore. Lo scorso anno il Vicenza ha effettuato un investimento importante acquistando il suo cartellino dal Napoli facendogli sottoscrivere un triennale che sicuramente eviterà al club di Renzo Rosso di perdere Ferrari a cuor leggero e, con la giusta dose di obiettività e realismo, è difficile pensare che un attaccante della sua caratura non abbia la motivazione di affrontare subito avversari più importanti e con ambizioni decisamente superiori rispetto a quelle della serie C.
Ore 20.30 – Triestina: La Triestina è ancora alle prese con la definizione del futuro del club. Il presidente Simone Giacomini spera che Giancarlo Romairone segua Cristiano Giuntoli alla Juventus, ma l’operazione è bloccata e l’attuale ds del Napoli non ha ancora ricevuto il via libera di Aurelio De Laurentiis. Non ci sono inoltre certezze che Romairone (nonostante la vicinanza fra i due) possa effettivamente ricoprire un eventuale ruolo nel settore giovanile bianconero nel caso in cui Giuntoli diventi il nuovo ds della Juventus. Lo stallo su questo fronte rallenta la trattativa fra le parti per il divorzio, che non sarà indolore, visti i contratti biennali in essere di Romairone e di tutto il suo staff. Il nuovo dg Ernesto Salvini, nel frattempo è già operativo e sceglierà presto l’allenatore. I nomi di Roberto Stellone e di Moreno Longo sono i più caldi, mentre non ci sono stati sviluppi con Attilio Tesser, e William Viali vuole la B dopo la salvezza col Cosenza. Il budget verrà ridotto. Nell’ultima stagione sono stati spesi complessivamente oltre 11 milioni di euro, una cifra enorme per l’intera gestione, che verrà sicuramente ridotta sensibilmente dalla famiglia Giacomini.
Ore 19.45 – Serie A: Attraverso il proprio sito ufficiale, la Juventus ha reso noto di aver avviato le discussioni per l’uscita del club dal progetto Superlega, confermando quindi le indiscrezioni giornalistiche di questa mattina: “Con riferimento alle indiscrezioni apparse sulla stampa odierna, Juventus Football Club S.p.A. (“Juventus” o la “Società”) informa di aver trasmesso una comunicazione agli altri due altri club che, come Juventus, non hanno esercitato il recesso dal Progetto Super Lega (Football Club Barcelona e Real Madrid Club de Futbol) al fine di avviare un periodo di discussione tra i tre club avente ad oggetto l’eventuale uscita di Juventus dal Progetto Super Lega. La Società procederà alle eventuali comunicazioni dovute ai sensi di legge all’esito delle interlocuzioni e valutazioni in merito a quanto precede, precisando che molte delle ricostruzioni riportate dalla stampa circa i contenuti della comunicazione (ivi incluso qualsiasi riferimento a presunte minacce di eventuali sanzioni da parte della UEFA) non corrispondono al vero.
Ore 18.45 – Verona: Secondo Bebeez.it Antress Industry spa, società di Carpi (Modena), guidata dal presidente del Verona Maurizio Setti, che opera nel settore dell’abbigliamento e degli accessori donna, principalmente con il marchio Manila Grace, è stata ammessa alla procedura di concordato preventivo con riserva (ex art.44 CCI) dal Tribunale di Modena che ha nominato Maurizio Bisi commissario e ha dato tempo per il deposito di un accordo di ristrutturazione del debito o di un piano concordatario sino al prossimo 20 luglio. La procedura di pre-concordato, invece, si legge ancora nel verbale, “consertirebbe alla società di proteggere il proprio patrimonio e preservarne il valore nelle more della predisposizione di un piano atto ad assicurare il risanamento dell’impresa e della conclusione delle trattative attualmente in corso con potenziali investitori interessati all’acquisizione dell’azienda di Antress o di un suo ramo”. Fondata nel 1989 da Maurizio Setti, Antress Industry è controllata al 100% da Mulin Rouge spa, a sua volta controllata direttamente e indirettamente (attraverso Seven 23 srl) dall’imprenditore, che è anche proprietario dell’80% dell’Hellas Verona e nel 2018 aveva acquisito il controllo anche del Mantova. Le cose, scrive il sito, sono peggiorate nel corso dell’ultimo anno portando a una perdita netta di 11,8 milioni a chiusura dell’esercizio a marzo 2023 e il patrimonio netto in negativo per 7 milioni. E questo nonostante il fatto che negli ultimi due anni l’imprenditore abbia ricapitalizzato più volte la società per un totale complessivo di 9,1 milioni di euro.
Ore 17.45 – Verona: E’ ufficiale il cambio di sede dello spareggio per non retrocedere tra Verona e Spezia. Si giocherà domenica prossima 11 giugno alle 20.45 al Mapei Stadium di Reggio Emilia. Lo ha deciso la Lega di Serie A dopo una riunione d’urgenza convocata per stabilire la sede e dopo la bocciatura di Udine da parte delle forze di polizia. In serata dovrebbe già aprire la prevendita dei biglietti.
Ore 17.30 – Venezia: Si è già iniziato a programmare la nuova stagione in casa Venezia. A confermarlo è il ds dei lagunari Filippo Antonelli con un’intervista concessa al Corriere del Veneto: “Sono qui con una mission ben precisa, che ho iniziato nell’autunno scorso, quando sono stato chiamato dal presidente Niederauer. Rimango molto volentieri e con la società abbiamo già iniziato a programmare il futuro. Vanoli? Rimarrà con noi, vogliamo proseguire sulla strada intrapresa nello scorso mercato di gennaio, abbiamo ben chiare le priorità e quello che vogliamo fare”
Ore 15.00 – Venezia: Il Venezia sarà in ritiro a Falcade dal 10 al 24 luglio e potrebbe giocare un’amichevole con il Genoa che svolgerà la preparazione estiva nella vicina Moena: «La sostanza dell’accordo è decisa – spiega il sindaco di Falcade Mauro Salvaterra – mancano alcuni dettagli ma direi che ci siamo. L’Asd Pozzobon gestirà il campo». L’accordo sarà quadriennale per una cifra di 80mila euro annui, come riferito dal sindaco a Radio Più. L’accordo prevede una serie di passaggi promozionali del logo Falcade Dolomiti allo stadio Penzo e nel corso di specifiche iniziative promozionali.
Ore 14.55 – Venezia: “Il centrocampista del Venezia FC Mikael Egill Ellertsson è stato convocato nella Nazionale dell’Islanda per il prossimo turno delle qualificazioni agli Europei UEFA 2024. L’Islanda affronterà la Slovacchia il 17 giugno, per poi incontrare il Portogallo il 20 giugno”.
Ore 14.30 – Verona: La svolta adesso è servita. Niente Dacia Arena per lo spareggio salvezza Verona-Spezia. Si giocherà al Mapei Stadium. La decisione è stata presa dalla Lega Calcio dopo le proteste dello Spezia e del sindacato di polizia, che riteneva a rischio far disputare la partita che metterà in palio la permanenza in Serie A a Udine. A breve anche la comunicazione dell’orario del match.
Ore 12.05 – Verona: “La scelta della Dacia Arena di Udine per giocare lo spareggio tra Spezia e Verona è un’offesa ai tifosi spezzini e una mancanza di rispetto per la città e la nostra provincia. Queste partite valgono la storia di un club e di un territorio e la scelta del campo deve essere presa con attenzione e risultare un territorio neutro per tutti. Il percorso pone problemi di sicurezza e ordine pubblico perché c’è il rischio evidente che le due tifoserie possano incontrarsi durante il tragitto e i rapporti tra i tifosi vanno considerati. Chiediamo alla Lega Serie A di rivedere questa decisione e trovare una soluzione che garantisca equità e imparzialità». Così il sindaco di La Spezia Pierluigi Peracchini in seguito alla decisione della Lega di Serie A di scegliere Udine come sede dello spareggio salvezza fra Verona-Spezia. Adesso il nuovo colpo di scena. In seguito alle diverse lamentele la Lega sembra stia riconsiderando l’ipotesi Reggio Emilia come soluzione. Forte preoccupazione anche da parte dei sindacati di polizia. “Per gli operatori che devono garantire la sicurezza cresce la preoccupazione, già alta, per lo spareggio salvezza fra Verona e Spezia – dice alla Gazzetta dello Sport Valter Mazzetti, Segretario generale Fsp Polizia di Stato – per raggiungere Udine, infatti, le tifoserie avversarie dovranno percorrere il medesimo tratto autostradale della A4, ed è altamente probabile che vengano in contatto. Definire la scelta infelice è un eufemismo. Siamo qui a dare un allarme prima di ritrovarci a commentare disperati i soliti disastri che non sono nuovi alle nostre cronache e che dovrebbero quantomeno servire per prendere decisioni quanto più ponderate possibili. L’autostrada e i suoi numerosi punti di sosta rischiano di diventare terreno di battaglia domenica, e per gli operatori di polizia il lavoro così sarà estremamente più complicato. Sarebbe ora di pensare all’incolumità di chi svolge il proprio lavoro prima di tutto, oltre che alle ovvie accortezze operative in occasioni del genere che, in Italia, ancora spesso rappresentano un barbaro scenario per i violenti di turno a cui non si riesce a rispondere con la dovuta fermezza, come ben sanno fare altrove”.
Ore 11.20 – Südtirol: «La festa di oggi è il risultato di quello che abbiamo fatto, che la società ha fatto in questi anni. Abbiamo lavorato bene, con costanza e dedizione. Malgrado la pioggia, la gente oggi è molta e questa è una grande soddisfazione. Questo risultato è un grande traguardo e un punto di partenza per quanto deve ancora venire»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere dell’Alto Adige” da Fabian Tait, capitano del Südtirol, in occasione della festa di fine anno nel quartier generale di Maso Ronco, a cui hanno partecipato oltre mille tifosi.
Ore 10.40 – Udinese: Ieri contro la Juventus, il capitano Pereyra ha toccato quota 200 presenze in maglia bianconera: ”Aver giocato 200 partite con l’Udinese – ha dichiarato a UdineseTonight, trasmissione di Tv12 – per me è un onore, un orgoglio. Sono molto contento, peccato per il risultato finale di ieri, volevamo chiudere bene il campionato, che per noi comunque è stato positivo. Sono contento e soddisfatto di questo gruppo.”
“Ho ricordi bellissimi qui ed è un orgoglio per me aver portato una squadra di provincia così in alto. – continua Pereyra – Il mister sapeva che poteva contare su di me e sono sempre stato a disposizione per lui e per la squadra. Con lui ho un bel rapporto, fin dal primo giorno. Condividiamo tante idee, sta sempre sul pezzo e vuole sempre vincere. È un valore importante da trasmettere ai ragazzi e da lui ho imparato tanto. L’unione con il mister ed il gruppo ci ha dato la forza per uscire dal periodo negativo. La seconda parte della stagione è stata sfortunata: abbiamo perso giocatori importanti, ma abbiamo sempre avuto la determinazione ed il coraggio necessario per affrontare ogni gara.”
A proposito del futuro “Sto ancora riflettendo. Starò in vacanza qualche giorno con la mia famiglia, mi riposo e poi deciderò.”
Il capitano bianconero conclude l’intervista con un messaggio importante per i giovani che hanno affrontato la Juventus: “Ieri hanno giocato contro la Juve ed hanno fatto bene, se lo sono meritato. Si sono fatti trovare pronti e così dev’essere per tutti i giovani della Primavera. Faccio a tutti loro un grande in bocca al lupo. Ora che hanno esordito devono fare ancora di più per non accontentarsi e togliersi enormi soddisfazioni personali.”
Ore 10.00 – Südtirol: Chi si siederà sulla panchina del Südtirol nella prossima stagione? A porsi l’interrogativo è il “Corriere dell’Alto Adige”, che torna sul dilemma “Bisoli sì Bisoli no: il ds Bravo ha espresso la volontà di tenere l’allenatore, che con la conquista della salvezza ha rinnovato automaticamente il suo contratto per un’altra stagione, dall’altra la possibilità che l’allenatore emiliano, autore di una stagione straordinaria che ha condotto i biancorossi ad un passo dalla finalissima voglia avere l’ambizione di allenare una squadra che abbia obiettivi diversi rispetto alla salvezza”. Il nodo dovrebbe essere sciolto “entro due o tre giorni” sempre secondo il quotidiano locale, che aggiunge: “Ad oggi sembra probabile che alla fine ognuno andrà per la propria strada”. E spunta un nome clamoroso per sostituirlo: stando a quanto riportato sempre dal “Corriere dell’Alto Adige”, infatti, “Uno dei papabili alla panchina biancorossa è Ivan Javorcic, e si tratterebbe di un ritorno. Uno degli ostacoli principali è rappresentato proprio dall’ingaggio che il Venezia gli garantiva per tre stagioni: una media di 400 mila euro l’anno, che chiaramente il Südtirol non vuole e non può spendere. Ma se, come avviene anche in altre circostanze, una parte venisse corrisposto dalla società veneta, tutto si semplificherebbe”.
Alternative potrebbero essere quella di Attilio Tesser, un altro ex dei primi anni 2000, che si è congedato dal Modena. Da non tralasciare la pista Aimo Diana: l’ex allenatore della Reggiana, formazione con cui quest’anno ha vinto il campionato di C, ed esonerato al termine della stagione, è stato in ballo l’anno scorso assieme a Zauli per la panchina. È vero che i due vedono il calcio più o meno allo stesso modo, e vista l’esperienza negativa di Zauli a Bolzano, si potrebbe pensare ad un nome in casa Südtirol da non considerare, ma non è escluso che dal secondo anno di B gli altoatesini possano cambiare anche il modo di giocare.
Ore 09.30 – Serie D: A seguito dell’annuncio del nuovo staff tecnico, mister Coletti ha rilasciato le sue prime dichiarazioni da allenatore della Luparense FC.
Come nasce la scelta di venire a San Martino?
“La scelta di venire a San Martino parte da lontano, dalla prima chiamata che ho ricevuto dal direttore Gabrielli, in cui lui mi ha mostrato da subito grande interesse per il lavoro che proponevamo sul campo. Con il tempo e col susseguirsi delle telefonate ho capito che era davvero un gran conoscitore di calcio e al momento della scelta ho tenuto conto di questo forte interesse, proprio perché credo che la programmazione sia la cosa più importante. Il direttore e la società in questo stanno facendo un ottimo lavoro”.
Quali sono le tue prime impressioni sulla società?
“Le impressioni che ho avuto della società sono davvero importanti, trovare una realtà così organizzata in tutti i ruoli che la compongono e in tutte le strutture è davvero difficile in Serie D. Sottolineo il piano umano perché personalmente riconduco molto alle sensazioni che arrivano a pelle, sin da subito sotto questo aspetto c’è stato un ottimo feeling sia con il presidente che con tutti gli addetti ai lavori. Io e il mio staff speriamo vivamente di rendere fiera ed orgogliosa la società”.
Quanto è importante per te poter contare sul tuo staff al completo che ti accompagnerà anche in questa stagione?
“Lo staff è la cosa più importante, senza di loro non sarei niente, ognuno di coloro che mi ha seguito in questa scelta ha un ruolo determinante. Insieme ci confrontiamo tutti i giorni e credo sia questa la vera essenza di lavoro e amicizia che vanno a braccetto. Ci tengo a ringraziarli per i tanti sacrifici che fanno insieme a me e alle nostre famiglie per portare avanti l’idea di crescere insieme”.
Quali caratteristiche contraddistinguono Tommaso Coletti come allenatore?
“Le mie caratteristiche principali sono due, la prima è la lealtà, sono una persona sincera e cerco di instaurare rapporti di questo tipo, perché sono fermamente convinto che con la lealtà si ottenga tanto dalle persone. La seconda è legata al fatto che cerco in tutti i modi di essere una persona vincente, l’ho fatto per tutta la mia carriera da calciatore. Sono esigente perché voglio che i ragazzi ragionino in questa maniera, non c’è tempo di aspettarli, bisogna spingere sull’acceleratore, perché ogni allenamento può fare la differenza così come ogni partita, con il direttore cerchiamo persone che abbiano una forte motivazione, un desiderio di crescere e di diventare qualcuno”.
Ore 00.30 – A questo linkl’editoriale del nostro direttore Dimitri Canello dopo l’ultimo weekend calcistico.
Lunedì 5 giugno
Ore 22.25 – Verona: la Lega di Serie A ha deciso: lo spareggio Verona-Spezia si giocherà a Udine, alla Dacia Arena, domenica prossima alle 20.45.
Ore 22.15 – Verona: “Sono state settimane molto difficili. Non ho mai vissuto dei minuti finali così intensi come quelli successi ieri sera tra la Roma e Lo Spezia. I nostri tifosi ci sono molto vicini, sanno che comunque la squadra ha dei limiti ma sono consapevoli che i ragazzi stanno facendo di tutto per mantenere la categoria e questo è molto apprezzato da tutto il popolo gialloblu. La scelta dell’allenatore è stata sbagliata? Degli errori sicuramente sono stati fatti, però non bisogna colpevolizzare solo una persona, abbiamo sbagliato tutti. Ora andremo a giocarcela con Lo Spezia e daremo il massimo. Errori arbitrali a San Siro? Non mi fate parlare che è meglio. Dove si giocherà lo spareggio? Si parla di due-tre ipotesi, forse Firenze o Udine ma ancora nulla di ufficiale. Sarà una settimana lunga, non vedo l’ora che si scenda in campo. Il mio futuro? Non voglio parlarne adesso, bisogna focalizzarsi solo sulla partita. Posso solo dire che sono felicissimo di essere tornato qui a Verona”. Queste le dichiarazioni di Sean Sogliano rilasciate stasera a Telenuovo durante la trasmissione “Supermercato”.
Ore 21.50 – Serie B: “Se venderò la Ternana, non escludo di poter prendere una parte del Perugia”. Questa la provocazione di Stefano Bandecchi sulle colonne de Il Corriere dell’Umbria. “Ci sono vari imprenditori che si stanno interessando alla Ternana – dichiara Bandecchi – perché sanno che è una società appetibile e che Terni è una città importante. Sono anche a conoscenza che Terni, con me nella carica di sindaco, diventerà una città eccellente sotto diversi punti di vista”.
Ore 20.45 – Vicenza: Dopo undici anni in biancorosso pare proprio essere giunto il momento dei saluti tra Giacomelli e il Vicenza. In questa stagione, dopo essere riuscito a strappare l’ennesimo contratto annuale, il numero dieci del Lane è sempre stato ai margini e le poche volte in cui è subentrato non è stato in grado di incidere e lasciare il segno come riusciva a fare qualche stagione fa. Giacomelli, 33 anni lo scorso aprile, vanta 327 presenze in biancorosso, un numero che rappresenta il record di sempre tra tutti coloro che hanno indossato la storica maglia con la R e per la prima volta dal 2012 sembra veramente al capolinea la sua lunga esperienza in biancorosso.
Ore 19,25 – Südtirol: Leandro Greco lascia il Südtirol e inizia una carriera da head coach. Dopo la fugace e poco felice esperienza alla guida dei biancorossi con zero punti nelle prime tre giornate, l’allenatore ha firmato nei giorni scorsi per l’Olbia, società che gli darà la possibilità di misurarsi con una panchina di Serie C.
Ore 18.10 – Arzignano: L’Arzignano cerca un centrocampista da inserire in rosa per rinforzare la linea mediana e attacco. Occhi puntati su Mattia Iori, 32 presenze e 8 gol nell’ultima stagione con la maglia della Pergolettese. Trattativa avviata, parti in contatto per tentare di chiudere.
Ore 17.25 – Verona: Arrivano i provvedimenti del giudice sportivo dopo l’ultimo turno di campionato. Squalificati per un turno Gyasi e Amian dello Spezia. Fermato per un turno anche Salvatore Bocchetti “per avere, al 27° del secondo tempo, alla notifica del provvedimento di ammonizione, rivolto al Direttore di gara un’espressione irriguardosa”.
Ore 16.30 – Perugia: “AC Perugia Calcio comunica di aver trovato l’accordo con il direttore sportivo Renzo Castagnini per la risoluzione consensuale del rapporto contrattuale. Il club ringrazia il dirigente per il lavoro svolto in questa difficile stagione e gli augura le migliori fortune professionali per il prosieguo della sua carriera”.
Ore 15.55 – Trento: prime manovre di mercato per il Trento, che pensa ad alcune cessioni. Sul piede di partenza ci sono Alessandro Semprini e Simone Saporetti, che rientra dal prestito al Renate, ma che non verrà tenuto in rosa. Il suo agente Marco Antonio De Marchi è già al lavoro per trovargli una sistemazione.
Ore 14.20 – Venezia: “L’attaccante del Venezia FC Daishawn Redan è stato convocato dalla nazionale del Suriname per la fase preliminare della CONCACAF Gold Cup. Redan, classe 2001, si unirà alla selezione per disputare il match del primo turno contro Puerto Rico, domenica 18 giugno”.
Ore 13.40 – Verona: Curioso siparietto al termine di Milan-Verona: Ibra esce per un attimo dal momento di emozione e ringhia: contro i tifosi gialloblù: “Fischiate, fischiate che questo è il momento migliore del vostro anno”.
Ore 13.30 – Udinese: Queste le ultime dichiarazioni rilasciate da Tolgay Arslan da centrocampista dell’Udinese al termine della partita alla Dacia Arena contro la Juventus, terminata per 0-1, e raccolte sul sito ufficiale del club friulano: “Oggi era una partita difficile, abbiamo giocato con tanti giovani e mancavano giocatori importanti. Nonostante questo, abbiamo fatto una buona partita, soprattutto gli ultimi quindici minuti. Per me è stato un onore giocare all’Udinese, questa è stata la mia ultima partita. Mi sono impegnato tanto, è stata una grande emozione oggi e voglio ringraziare tutti i tifosi e la famiglia Pozzo. Ho parlato con la mia famiglia, è il momento giusto per andare. Il Friuli rimarrà per sempre nel cuore mio e della mia famiglia. Un luogo incredibile con persone speciali. Per me è molto difficile andare via, sarò sempre il vostro tifoso numero uno”.
Ore 13.00 – Treviso: Con un comunicato ufficiale il Treviso ha fornito importanti novità circa l’evolversi della situazione societaria e dell’organizzazione della squadra per la prossima stagione in Serie D: “Il Treviso FBC 1993 comunica che è stato trovato l’accordo con il nuovo DIRETTORE GENERALE e che verrà formalizzato nei prossimi giorni. Oltre alla figura del DG, il club in queste settimane ha lavorato a 360° definendo non solo gli aspetti che riguardano l’ambito sportivo, ma anche tutte le figure che occuperanno le caselle dell’organigramma. La struttura societaria prevederà vari compartimenti: dall’Area Sportiva al Marketing, passando per la Sicurezza. Una struttura, insomma, che permetterà di organizzare in modo adeguato tutte le attività dei nostri dipendenti e collaboratori. Sono in via di definizione anche gli impianti in cui si svolgeranno gli allenamenti della prima squadra e le numerose attività del Settore Giovanile. La prossima settimana potrebbero essere ufficializzate, quindi, le prime pedine, fra cui il Mister a cui verrà affidata la prima squadra biancoceleste, rispettando però un iter già concordato fra tutte le parti coinvolte”.
Ore 12.30 – Udinese: C’è chi ha esordito dal 1′ (Abankwah, classe ’04), chi è subentrato a gara in corso (Cocetta, capitano della Primavera dell’Udinese) e chi è partito titolare per la prima volta tra i grandi e nella massima serie (Guessand). Ieri sera, Andrea Sottil ha avuto modo di sperimentare e di gettare nella mischia anche i più piccoli, viste le tantissime defezioni del gruppo che hanno costretto l’Udinese a presentarsi alla Dacia Arena con ben sei Primavera in panchina. Situazione d’emergenza, però, che ha permesso a tre giovanissimi di mettersi in mostra. Al termine dei 90′ di gioco tutti e tre hanno parlato. Di seguito le dichiarazioni raccolte dal sito ufficiale del club friulano. Guessand: “Sono molto emozionato per il mio esordio e sono contento della mia prestazione e della squadra. Non penso agli avversari che ho di fronte, penso solo a giocare ed i conti li faccio alla fine. Mi sento pronto per la Serie A e per l’Udinese. La gara è terminata, mi godo questo momento.” Abankwah: “Sono molto felice per il mio esordio dal primo minuto in Serie A. Ringrazio il mister e tutta la squadra. Dopo quell’intercetto ero davvero stanchissimo e ho sentito i crampi, è stata una gara molto dura a livello fisico.” Cocetta: “Sono felicissimo. Ringrazio in primis il mister e tutto lo staff, oltre ai giocatori che mi hanno sempre aiutato e per tutte le indicazioni che mi hanno dato. Sono da tredici anni qui, non vedevo l’ora di esordire. Un’emozione indescrivibile. Darò sempre il massimo, voglio essere protagonista nella prossima stagione. Questa giornata mi dà tanta motivazione per continuare questo percorso.”
Ore 12.00 – Pordenone: «Salviamo il Pordenone. Se ci sarà una cordata pronta a dare una mano a Mauro Lovisa, posso assicurare che il sindaco Alessandro Ciriani e il sottoscritto, come assessore allo Sport, saranno vicini ai nuovi entrati e metteranno a loro disposizione le rispettive competenze. Bisogna stare vicini a Mauro Lovisa. perché non si può cancellare ciò che ha fatto mettendo al servizio della società neroverde non solo il suo portafoglio, ma anche il suo cuore e la sua anima. Ha commesso pure degli errori, ma chi non li commette? In ogni caso li ha sempre pagati prevalentemente di tasca sua. L’errore che a me personalmente è pesato di più è stato quello di non aver accettato subito il passaggio al Tognon di Fontanafredda, quando venne coinvolta pure la Regione nel progetto. Mauro preferì il trasferimento al Teghil di Lignano. Bisogna anche riconoscere, tuttavia, che sa ammettere i suoi sbagli, come ha fatto quando è tornato sui suoi passi, riportando la squadra in provincia. Può avere a volte anche un caratteraccio, ma non si può ignorare che tre anni orsono ci ha fatto sognare portando addirittura la città alle soglie della serie A. Pordenone deve dire grazie a chi investe per lo sport: io resto vicino a lui, alla sua società e a tutti i tifosi neroverdi»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Walter De Bortoli, assessore allo sport del Comune di Pordenone.
Ore 11.45 – Treviso: Il Treviso sta per scegliere il suo nuovo allenatore. Il neo dg Attilio Gementi, che sarà in carica dal prossimo 1 luglio, è orientato su Michele Florindo, ex DesenzanoCalvina. Florindo è in vantaggio su Massimo Bagatti, ex Legnago e su Diego Zanin, ex Dolomiti Bellunesi.
Ore 11.20 – Cittadella: “Da Latina fanno sapere che il Cittadella è vicinissimo a Lorenzo Carissoni, 26 anni, terzino destro, in scadenza di contratto che nell’ultima stagione di C ha raccolto trenta presenze, con due gol e cinque assist”: inizia con questo rumour di mercato l’articolo che l’edizione odierna de “Il Gazzettino” dedica al Cittadella, e in cui viene intervistato il direttore generale Stefano Marchetti. Il quale, però, in merito resta vago «Sto trascorrendo qualche giorno in famiglia, in relax. Se volete parliamo di calcio, ma non di programmi e decisioni». Marchetti, quindi, aggiunge: «Piano piano devo cominciare a disegnare la squadra del futuro, sto quindi cercando di ragionare su determinati profili. Mi sto muovendo perché quello che si può fare lo faccio, ma non dipende soltanto da me. Per intavolare e concludere le cose ci sono diversi soggetti, le squadre, i calciatori, gli agenti. Ci sono strade che si aprono adesso e più avanti si potrebbero concludere i discorsi. In questi anni ho imparato che i desideri a volte si avverano, altri no. L’importante è arrivare all’inizio del campionato con una squadra attrezzata. Sicuramente voglio cambiare. E vedrò quanto potrò muovermi da quello che dirà il mercato. Qualcosa di sicuro farò. Gabrielli? Quando sarà il momento mi confronterò con lui, come ho sempre fatto».
Ore 10.55 – Venezia: Il difensore del Venezia FC Petko Hristov è stato convocato nella Nazionale della Bulgaria per il prossimo turno delle qualificazioni agli Europei UEFA 2024. La Bulgaria affronterà la Lituania in trasferta il 17 giugno, seguita dalla Serbia, in casa, il 20 giugno.
Ore 10.40 – Venezia: In viale Ancona urgono dunque decisioni, su un parco giocatori comunque destinato a cambiare, ma non sulla conduzione tecnica poiché “Paolo Vanoli è già sotto contratto per la prossima stagione con scadenza 30 giugno 2024. L’eventuale immediato ritorno in Serie A avrebbe fatto scattare la clausola di rinnovo automatico col tecnico varesino, opzione “saltata” con conseguente presumibile necessità di approfondire il dialogo per prolungare l’accordo in essere, gettando le basi per un progetto almeno a medio termine. Per questo, da qui ad un paio di settimane al massimo, l’unico annuncio del presidente Duncan Niederauer potrebbe semmai riguardare il nuovo contratto con il suo allenatore, non invece “solo” quella permanenza in panchina che ad oggi è del tutto scontata”: così “Il Gazzettino” tratta l’argomento relativo al possibile prolungamento del contratto per mister Vanoli. Il quotidiano locale passa quindi alla questione più “spinosa” per quanto riguarda il mercato arancioneroverde: “Contratto alla mano, e a meno di irrinunciabili offerte milionarie dalla Serie A, a guidare l’attacco arancioneroverde sarà sempre il bomber Joel Pohjanpalo. Il classe ’94 finlandese è già teoricamente blindato fino al 2025, ma a breve il club lagunare dovrebbe far valere l’opzione esistente per prolungare addirittura fino al 2027”.
Ore 10.00 – Arzignano: “L’Arzignano Valchiampo è lieta di comunicare ufficialmente che l’attaccante Giacomo Parigi, arrivato in via dello Sport a Luglio 2022 dal Picerno firmando un biennale, ha rinnovato il proprio contratto fino alla stagione 2024/2025. Con oltre 200 gare tra i Professionisti all’attivo (36 in Gialloceleste con 9 gol siglati), il centravanti classe ’96 vestirà ancora la sua maglia numero 97”.
Ore 09.30 – Udinese: “Volevamo tutti la vittoria e chiudere la stagione con un risultato positivo davanti ai nostri tifosi. Il calcio è questo, ci dispiace molto”, analizza Destiny Udogie, esterno dell’Udinese. Due anni in maglia bianconera per l’esterno: “Devo ringraziare tanto il club per aver investito e creduto in me in queste due stagioni. Non posso dire altro che grazie. Conoscevo le mie qualità, volevo solo esprimerle e l’Udinese mi ha dato questa grande possibilità. Sono pronto per il futuro e per la Premier”. (Fonte: Udinese Calcio)
Ore 00.26 – Hellas Verona: Queste le dichiarazioni raccolte da TMW e rilasciate da Sandro Tonali, centrocampista del Milan, al termine della partita di questa sera, vinta per 3-1 contro il Verona a San Siro: “Ibra mi ha lasciato tantissimo. Nei momenti in cui si allenava con noi ti dava energia, per non dire altre cose. Ma ‘energia’ è la parola che riassume tutto. Questo rimarrà non solo a noi giocatori, ma a tutto lo staff. Un giocatore speciale. Io credo che Ibra abbia pensato a noi in questo. Non credo che abbiano fatto questa scelta in un momento in cui noi non siamo pronti a questo. Ibra ci capisce, ci conosce troppo bene e secondo me lui sa che era il momento di lasciare un’eredità, una mentalità, quella di stare sempre sul pezzo. Non sapevo che stasera sarebbe andata così, figurarsi sapere cosa farà. Le qualità dei miei compagni in Nazionale U21 le conosco, so che non sono inferiori a nessuno. L’unica differenza è a livello di mentalità. Non avevo chiuso la porta a nessuno. Col passare del tempo chi di dovere aveva deciso che la Nazionale maggiore era la priorità, poi è stata cambiata idea in ottica Olimpiadi ma anche in ottica Europeo. Per questo abbiamo deciso di cambiare strada questa estate. Per tornare a vincere il tricolore serve tutto quel che non abbiamo messo in campo quest’anno. Piccoli particolari, lasciando perdere i mesi di gennaio e febbraio”.
Ore 00.22 – Udinese: Queste le dichiarazioni raccolte da TMW e rilasciate da Andrea Sottil, tecnico dell’Udinese, al termine della partita di questa sera alla Dacia Arena contro la Juventus, finita per 0-1: “Un dispiacere essere arrivati contati, perché poteva essere un altro finale di campionato, è stato comunque buono nonostante tutto quello che ci è successo. Qualche vittoria in più si poteva fare, quello che ottieni è un po’ l’andamento dall’inizio alla fine del campionato. Oggi abbiamo dato tutto, abbiamo affrontato una grande squadra e abbiamo cercato di dare tutto. Sotto il profilo dell’impegno e del gioco ci siamo stati. Abbiamo iniziato la partita con tanti ragazzi molto giovani che hanno fatto la loro parte anche se purtroppo abbiamo perso. L’anno prossimo qualcuno andrà via, ci sono parametri zero, qualcuno può essere ceduto, ma di questo se ne occuperà la società. Le idee sono comunque chiare, è questione di caratteristiche, il 3-5-2 è un sistema consolidato che dà tante soluzioni, ora la conoscenza dei giocatori è maggiori, dopo dieci mesi è tutto più chiaro e sono sicuro arriveranno giocatori competitivi e da Udinese. Al di là del modulo mi interessa arrivino giocatori che hanno gioia e fame nel mettere la maglia dell’Udinese, che si possa spingere dal martedì al sabato in allenamento come abbiamo fatto soprattutto a inizio anno. Da questo si può ripartire come si può ripartire dal dodicesimo posto. Guessand e Abankwah si sono sempre allenati con noi, hanno giocato spesso in Primavera, sono due ragazzi asoslutamente di prospettiva, quest’anno hanno fatto un primo anno di inserimento perchè non è semplice venire da campionati diversi. Guessand giocava in delle giovanili, è stato proiettato in Serie A qui, dobbiamo valutarli, abbiamo una decina di mesi ora di storico. Oggi hanno retto bene, poi i crampi me li aspettavo, c’era anche la componente emozione oggi. Vedremo se inserirli definitivamente o fare altre valutazioni. Cocetta anche faremo delle valutazioni, oggi si è fatto trovare pronto”.
Ore 00.17 – Hellas Verona: Sarà comunicata domani la sede dello spareggio Verona-Spezia in programma domenica alle 20.45. Le ipotesi per la disputa del match sono: Udine, Firenze, Lecce e Reggio Emilia.
Ore 00.15 – Hellas Verona: Queste le dichiarazioni rilasciate ai microfoni di Dazn da Stefano Pioli, tecnico del Milan, al termine della partita di questa sera contro il Verona, vinta per 3-1: “Lascio San Siro con l’orgoglio di avere un gruppo molto forte, ma anche con la tristezza di non poter più allenare un campione come Zlatan. Io avevo parlato con lui in questa settimana, ma non si era sbilanciato fino all’ultimo. Vedevi una persona molto combattuta e preoccupata. Lui è un vincente, per lui non è facile, ma è così intelligente che troverà il modo di avere tante altre soddisfazioni. Leao deve diventare una stella del Milan. Ha avuto una maturazione importante in questi anni e deve ambire a quello. Il fatto che stia bene qua e che ha rinnovato è un buon segno. Ora stacchiamo, ma con Maldini e Massara ci sentiremo. Abbiamo una base sicuramente molto solida e la società è stata brava a renderla così. E’ chiaro che se ci sarà la possibilità la sfrutteremo, ma abbiamo fatto un buon percorso. Penso che la dirigenza voglia rimanere a certi livelli e se ci sarà la possibilità la società migliorerà la rosa”.
Domenica 4 giugno
Ore 23.50 – Udinese: Queste le dichiarazioni rilasciate ai microfoni di Dazn dal tecnico della Juventus Massimiliano Allegri, al termine della partita di questa sera contro l’Udinese, vinta per 0-1 con gol di Chiesa: “Anche stasera i tifosi sono stati molto vicini alla squadra. Devo ringraziare tutti i ragazzi, perché portare a termine una stagione così, con una squadra che sul campo ha fatto 72 punti, non è stato facile. Concludiamo la stagione con una bella vittoria: in trasferta quest’anno abbiamo faticato. Domani vado a casa e mi vado a rilassare. Per quanto riguarda la stagione ci sono tre numeri: terzo posto, semifinale di Europa League e semifinale di Coppa Italia, nonostante la stagione di quest’anno. Non sono alibi, non li voglio, però poi ci siamo compattati e abbiamo fatto bene. Purtroppo a Siviglia si è fermata questa corsa. Arrivare in Champions non era semplice. Abbiamo lasciato per strada dei punti, è stata difficile. Nulla da rimproverare ai miei ragazzi che hanno dato tutto. Sono stati bravi a stare su queste montagne russe. E’ un’annata che ci ricorderemo tutti. Quando avrò indicazioni mi metterò a disposizione dell’azienda. Non c’è nessuna trattativa per la risoluzione: sono a disposizione della società per poter programmare a lavorare con quello che la società mi metterà a disposizione. Ora ci sarà da riflettere, la società dovrà vedere: ora c’è una buona base e ho le idee chiare su cosa si deve lavorare. Dipende da quanto abbiamo a disposizione, ricordiamoci che siamo fuori dalla Champions. C’è un bel gruppo di giovani e uno di esperti. Ci sono i presupposti per fare meglio l’anno prossimo. Si poteva fare di più, però poi le annate non sono tutte uguali: quest’anno è stato particolare. Solo la prima parte potevamo fare sicuramente meglio”.
Ore 23.46 – Serie B: Dopo la retrocessione in serie C del Brescia la delusione del presidente Massimo Cellino è enorme. Sulle colonne di Brescia Oggi il patron delle rondinelle preoccupa i tifosi che si augurano un pronto ritorno della squadra nella cadetteria: “Non ho l’energia per poter commentare, spero mi comprenda”, risponde Cellino al giornalista che lo ha contattato, “io rimarrò a Londra. Per fare questo lavoro ci vuole entusiasmo e tanta passione. Ho ultimato tutte le scorte residue. Ahimè“.
Ore 23.42 – Serie A: Queste le dichiarazioni rilasciate ai microfoni di Dazn da Leonardo Semplici, tecnico dello Spezia, che affronterà il Verona nello spareggio di domenica prossima, al termine della partita con la Roma, terminata per 2-1: “Abbiamo fatto una buona gara, sapevamo che avremmo trovato una squadra ferita e che voleva ottenere la vittoria. La squadra ha dato tutto: se giochiamo con questa voglia abbiamo delle buone possibilità. Dispiace, perché con un pareggio ci saremmo salvati. Con il regolamento che c’è sempre stato ci saremmo salvati. Dovremmo arrivarci con la giusta mentalità, cercando di portare a casa un risultato positivo”.
Ore 23.39 – Serie A: Con la chiusura di questa stagione è arrivato anche un momento storico per il calcio rossonero. Al termine della partita Milan-Verona Zlatan Ibrahimovic si è portato al centro del campo e ha comunicato il suo ritiro: “Ora è arrivato il momento di dire addio al calcio, non a voi. Mavete ricevuto con braccia aperte, sarò milanista per tutta la vita”.
Ore 23.35 – Hellas Verona: Queste le dichiarazioni rilasciate ai microfoni di Dazn dal tecnico del Verona Marco Zaffaroni, al termine della partita persa per 3-1 contro il Milan: “Abbiamo giocato una buona gara. Abbiamo trovato il pari contro una squadra motivatissima. Stavamo facendo una buona gara, nel finale non siamo riusciti a chiudere su Leao. E’ imprendibile. C’è rammarico, perché a 5′ dalla fine eravamo pari. Martedì riprendiamo. Tenendo conto della rincorsa che abbiamo fatto è già un gran risultato. Teniamo presente il tipo di cammino che abbiamo fatto. Sarà una gara da preparare anche sotto il punto di vista del nervosismo e dell’emozione. Adesso vogliamo arrivare fino in fondo. Questa settimana eravamo concentrati sulla gara di oggi, ora verremo a scoprire tutte le novità sullo spareggio”.
Ore 23.10 – Udinese: L’ultima in casa per l’Udinese, contro gli altri bianconeri del campionato. Sembra uno scherzo del destino. Alla Dacia Arena, però, è tutto vero: Udinese contro Juventus, ore 21. Sottil contro Allegri, due filosofie opposte, applicate a uno stesso schieramento tattico. Ambizioni differenti: c’è chi lotta per un obiettivo ben chiaro, chi per concludere al meglio la stagione di fronte ai propri tifosi. Alla fine, le motivazioni contano e sembrano decisive, anche se l’obiettivo primario non è stato raggiunto. Una Juventus più concreta e insistente si porta a casa i tre punti e si qualifica alla prossima Conference League sul risultato di 0-1. Sfuma l’obiettivo Europa, a causa delle contemporanee vittorie di Atalanta e Roma. Chiude con onore il proprio campionato l’Udinese.
Nel primo tempo l’Udinese regge agli assalti juventini. I bianconeri di Torino hanno bisogno dei tre punti per sperare nella qualificazione alla prossima Europa League e per evitare la Conference, e spingono. A inizio una leggerezza di Silvestri rischia di costare cara ai ragazzi di Sottil, che, poco dopo, trovano la quadra, anche con una difesa del tutto rimaneggiata con i giovani Abankwah e Guessand ai lati di Neuhen Perez. Il primo tiene botta contro Chiesa e Kostic, anche se verso la fine della prima frazione si lascia imbucare più di una volta, il secondo si adatta e chiude bene in diverse situazioni. L’Udinese non cambia mai e punta sul proprio gioco rapido e letale in contropiede: Thauvin e Beto provano a inventare, Samardzic ad aiutare con il suo estro, Lovric di sostanza e Udogie con qualche sgroppata, ma alla fine Szczesny non viene mai davvero impegnato. Neppure Silvestri, salvato dalla traversa su una conclusione ravvicinata di testa di Bonucci prima e da un prodigioso intervento di Perez su tiro di Chiesa da posizione defilata dopo, se non su un calcio piazzato battuto dall’ex Cuadrado. Gran smanacciata dell’ex Verona, che tiene a galla i suoi. Baricentro basso e squadra compatta: i friulani non riescono a uscire, pressati da una Juventus che tiene palla e domina nel possesso palla.
Nella ripresa Allegri spedisce in campo un frizzante Iling Jr per dare una scossa, che arriva fin da subito. Passano 5′ e il giovane laterale serve Chiesa in area, che di testa spedisce a lato. Juventus sempre padrona del campo, Udinese più sfortunata. Escono per infortunio Walace e Abankwah, dentro al loro posto Arslan e Cocetta, capitano della Primavera all’esordio in Serie A. Al 61′ Rabiot si divora il gol del vantaggio a un passo dalla porta di Silvestri, subito dopo entra Di Maria. Juventus votata all’attacco per provare portarsi a casa la vittoria: ci provano Rabiot di testa e Cuadrado da fuori, ma la sfera non entra finché Chiesa, servito da Locatelli dentro l’area, piazza un piattone a giro che supera Silvestri. 0-1 al 68′. Juventus avanti. Reagisce subito l’Udinese, che con una botta di Lovric impensierisce Szczesny, costretto a respingere in corner. Poco dopo un incontenibile Chiesa salta tutti in area e si fa murare dal numero uno friulano: dall’angolo che ne deriva Cuadrado prova l’eurogol direttamente dalla bandierina. Passa qualche secondo e Silvestri salva tutto su un tocco quasi fortuito di Gatti in area. Intervento miracoloso. La Juventus non molla la presa e continua a insistere, l’Udinese appare stanca e priva di energie. Di Maria tenta il tiro da fuori con il mancino, poi Nestorovski, subentrato a Thauvin, cerca di rivitalizzare i suoi. Sottil cambia il posizionamento dei suoi uomini e il cambio di marcia sembra arrivare: all’84’ Perez lascia partire un siluro su cui Szczesny s’immola effettuando una grande parata, poco dopo Udogie sfiora il gol. Gli innesti dei giovani Vivaldo e Buta portano freschezza alle manovre friulane, ma nulla da fare, nonostante il forcing offensivo. Al triplice fischio è 0-1. Si chiude così il cammino dell’Udinese in campionato.
Ore 23.09 – Hellas Verona: La stagione del Verona non si conclude con la regular season: l’Hellas perde 3-1 con il Milan ma grazie alla sconfitta dello Spezia a Roma si dovrà giocare lo spareggio per evitare la retrocessione in serie B. I rossoneri cominciano subito forte: al 9′ Messias ci prova da fuori area ma la palla non inquadra il sette. Con il passare dei minuti aumenta il possesso di palla rossonero mentre il Verona, che avrebbe l’obbligo della vittoria per sperare nella salvezza, non riesce ad uscire dalla propria metà campo. Allo scadere del primo tempo vi è un contatto fra Ngonge e Diaz, interviene il Var e assegna un rigore del quale si incarica Giroud e il francese non lo sbaglia portando in vantaggio il Milan. Anche al rientro in campo il Verona non riesce a mettere la determinazione che servirebbe e al 51’ la squadra di Pioli è nuovamente pericolosa con la coppia Giroud-Theo ma il Verona chiude la difesa. Al 57′ l’Hellas prova ad uscire dal guscio con Ngonge ma Maignan esce e salva la porta. Il portiere francese non può nulla al 72′ quando Faraoni viene servito da De Paoli è con un colpo di testa pareggia i conti realizzando un gol importantissimo. Il cronometro scorre e al 75′ il Milan reclama un rigore per un presunto fallo di mano di Faraoni ma il check del Var dice che si può proseguire. I rossoneri hanno però ancora birra in corpo e all’85′ Leao porta nuovamente avanti il Milan, nel frattempo da Roma giunge la notizia del rigore trasformato da Dybala che porta in vantaggio la Roma contro lo Spezia. Il Verona ormai demotivato arriva al termine dell’incontro subendo anche il terzo gol ancora con la firma di Leao ma la sconfitta non condanna l’Hellas che per salvarsi avrà la possibilità di giocare lo spareggio con lo Spezia.
Ore 22.40 – Serie C: Sono terminate le gare d’andata delle semifinali playoff di Serie C. Il Cesena espugna Lecco e ipoteca la finalissima. Vantaggio su rigore di Mercadante, altro penalty che fa infuriare il presidente Di Nunno, già squalificato dopo quanto accaduto col Pordenone: “Gara sbloccata ancora una volta da un calcio di rigore – tuona Di Nunno – nonostante l’introduzione del Var siamo stati penalizzati da un rigore assegnato al Cesena dove il pallone ha prima toccato la coscia prima di finire sul braccio del difensore. Purtroppo era accaduto anche contro il Pordenone, avevamo anche pareggiato, ma il gol è stato annullato ma noi non molliamo”. Spettacoolare 2-2 fra Foggia e Pescara e tutto rinviato al ritorno. Protagonisti Petermann, Rafia, Lescano e Bjakarson. Questi i risultati finali con i marcatori.
Ore 20.25 – Vicenza: “Giornata importante per il settore giovanile biancorosso:
L’Under 16 approda alla finale scudetto dopo la vittoria per 4-0 contro l’Ancona, dopo la vittoria per 3-1 nelle Marche. In rete Picardi, Tirapelle, Conzato e Poier. I biancorossi di mister Belardinelli affronteranno il Cesena, il 16 giugno a Tolentino, per conquistare il trofeo ⚪🔴
Anche l’Under 17 conquista una vittoria importante contro il Catanzaro e accede alla Final Four Scudetto. Dopo la vittoria per 3-1 nella sfida di andata, i biancorossi di mister Rigoni vincono con il risultato di 3-0, grazie alle reti di Pallaro, Romio e Carlino!
🏆 LR Vicenza, Albinoleffe, Reggiana e Sangiuliano si sfideranno il 12 e il 14 giugno a Fermo per la conquista dello Scudetto Under 17 ⚪🔴
#ForzaVicenza #ForzaLane”.
Ore 19.10 – Südtirol: La stagione del Südtirol è stata davvero entusiasmante e si è conclusa ad un passo dalla finale playoff. Anche i “vicini di casa” del Trento si complimentano con il club altoatesino scrivendo il seguente post:
“L’A.C. Trento 1921 si congratula con l’FC Südtirol per la splendida stagione in serie B culminata con la partecipazione ai playoff promozione. 🤝🏻 Al sodalizio altoatesino i più sentiti complimenti da parte dell’intero Club per lo stupendo percorso compiuto e per aver rappresentato con onore l’intera Regione nel torneo cadetto
Ore 18.40 – Rugby: Giornata storica per il rugby biancorosso: il Vicenza batte la Lazio 21-18 dopo essere stata sotto 18-3. Per la prima volta dalla sua fondazione negli anni ’70 la squadra berica approda nel massimo campionato italiano.
Ore 17.25 – Vicenza: Il presidente della Ternana Stefano Bandecchi commenta la notizia dell’interesse del Vicenza per il ds Luca Leone, legato da un contratto alle Fere fino al 30 giugno 2025: “Leone a Vicenza? Non mi ha detto nulla – risponde a Trivenetogoal – e non so se il Vicenza voglia farsi carico di 720mila euro annui di contratto…”. Bandecchi è stato eletto nei giorni scorsi sindaco di Terni e ha già dichiarato la sua volontà di cedere la Ternana, tenendo solo la squadra femminile.
Ore 12.30 – Vicenza: Sono giorni di lavoro intenso in Largo Paolo Rossi per la definizione dello staff tecnico che dovrà affrontare la prossima stagione. Come noto era già presa da tempo la scelta di non proseguire il rapporto con Federico Balzaretti e di conseguenza erano già cominciati i contatti per il sostituto. Nell’agenda del club biancorosso vi era Renzo Castagnini, con cui Rinaldo Sagramola aveva già lavorato in diverse occasioni, ma il ds è contrattualizzato con il Perugia fino al 2024 e una risoluzione non pare attuabile in tempi brevi. Con la pista che portava a Castagnini che si è raffreddata balzano in cima alla lista due nomi nuovi: Luca Leone e Roberto Gemmi. Leone è il Direttore Sportivo della Ternana con cui ha un rapporto fino al 2025 ma le vicende societarie delle Fere potrebbero facilitare la sua uscita (Bandecchi è appena stato eletto sindaco e il club è in vendita), mentre Roberto Gemmi ha ottenuto la salvezza dei calabresi del Cosenza ai playout contro il Brescia, ma questo non ha fatto scattare il rinnovo automatico del contratto che era previsto solo in caso di arrivo in zona playoff ed ora le parti sono in fase di riflessione.
Ore 12.00 – Cittadella: «È stata un’annata difficile e mi ha fatto capire tante cose. Abbiamo duellato in un campionato difficilissimo, in cui ci sono squadre come Benevento e Spal che nessuno pensava sarebbero retrocesse. La salvezza per noi è come aver vinto il campionato. Nonostante gli anni alle spalle, o forse proprio per quelli, ritrovarci a festeggiare mi regala emozioni ancora più forti: abbiamo fatto una cosa straordinaria. Il Venezia? Non mi piace parlare delle altre squadre, dico solo che la cosa strana era che il Venezia fosse in zona retrocessione, non che si sia salvato e che sia andato ai playoff. Il Venezia aveva valori che, alla fine, sono emersi. La vera impresa secondo me l’ha fatta il Cittadella, senza però nulla togliere al Venezia. In serie C non è facile vincere, ma due piazze come Vicenza e Padova non possono accontentarsi: devono puntare al primo posto, sono club con una tradizione importantissima, che hanno fatto campionati importanti. Per il prossimo anno posso dire che dobbiamo ritrovarle in alto per competere per il traguardo massimo. Spero per i loro tifosi che facciano un campionato importante e che almeno una delle due possa salire di categoria. I derby sono il sale del calcio. È bello viverli in categorie superiori. Virtus Verona sorpresa dell’anno? Senza dubbio: una persona come Fresco sa fare calcio e la sua presenza è un bene per tutto il movimento»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Veneto” da Stefano Marchetti, direttore generale del Cittadella.
Ore 11.20 – Südtirol: «Bisoli? Il mister ha un altro anno di contratto, ottenuto automaticamente con la salvezza, dunque per noi è ancora il nostro allenatore. Con lui abbiamo fatto una chiacchierata 20 giorni fa e da parte di entrambi c’è la volontà di continuare, anche se è logico che questa volontà deve essere condivisa nei piani nella dinamica e nel percorso del Südtirol. Io, come tutti noi, dobbiamo stendere un tappeto rosso al mister. Personalmente poi mi ha fatto conoscere e imparare una categoria importante, riuscendo anche a porre rimedio a qualche mio errore e non si è mai lamentato delle scelte di mercato. Vista l’annata “drogata” di quest’anno, dobbiamo cercare di condividere gli obiettivi in maniera giusta e leale perché i traguardi che si pone il Südtirol saranno sempre uguali, non cambieranno l’anno prossimo e saranno cioè quelli di ottenere la salvezza all’ultimo minuto dei playout. Non dobbiamo commettere l’errore di pensare di conoscere la categoria, di essere bravi e di avere imparato. Non possiamo alzare l’asticella, questo riusciamo a farlo solamente con il lavoro. Se Bisoli condividerà questa cosa bene, anche perché tutta la società ed io vorremo che rimanesse, se però non venisse accettata perché lui ha altre ambizioni, è chiaro che il tutto potrebbe complicarsi. Finora negli incontri che abbiamo avuto sul futuro non ci sono stati problemi, quando però tutto finisce e c’è anche un po’ di delusione per come è andata, è normale incontrarci nuovamente»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere dell’Alto Adige” da Paolo Bravo, direttore sportivo del Südtirol.
Ore 10.40 – Udinese: Le probabili formazioni di Udinese-Juventus (ore 21)
Ore 01.05 – Italia: Continua a volare l’Italia Under 20 di Nunziata che batte 3-1 la Colombia e si qualifica per le semifinale dei Mondiali dove affronteranno la vincente di Nigeria e Corea del Sud. Al 9′ bomber Casadei sblocca il risultato e porta in vantaggio gli azzurrini. La Colombia non demorde e al 32′ il portiere del Vicenza Desplanches è costretto ad un intervento super per salvare la porta su una conclusione ravvicinata di Angel. Al 38′ è Baldanzi ad essere protagonista e a trovare il raddoppio per l’Italia, la partita è ora sostanzialmente indirizzata e al ritorno in campo dopo l’intervallo Esposito sigla il tris azzurro. Passano due minuti e al 49′ Torres realizza il gol della bandiera. Da qui al termine il risultato non cambia più ma al 59′ c’è ancora spazio per un altro intervento provvidenziale di Desplanches. Dopo dieci minuti di recupero l’Italia fa la storia e si qualifica per le semifinali dei Mondiali per la terza volta consecutiva!
Sabato 3 giugno
Ore 19.20 – Verona – Mister Marco Zaffaroni ha convocato 26 calciatori per Milan-Hellas Verona, match valido per la 38a giornata della Serie A TIM 2022/23, in programma domani, domenica 4 giugno, alle ore 21, allo stadio ‘Giuseppe Meazza’ di Milano.
Ore 18.30 – Vicenza: Si è conclusa ufficialmente ieri l’esperienza al Vicenza di Federico Balzaretti in qualità di Direttore Sportivo, un rapporto durato un anno e mezzo caratterizzato da diversi confronti accesi con la tifoseria e dal mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati. Anche per questo si è arrivati alla scelta condivisa di non rinnovare il contratto e il Vicenza si appresta a individuare il nuovo responsabile dell’area tecnica, con Renzo Castagnini in pole per assumere il ruolo in virtù anche del rapporto con Sagramola con cui ha condiviso le esperienze di Vicenza, Brescia e Palermo. Nel frattempo la società biancorossa dovrà anche riflettere sul motivo per cui in cinque anni di gestione siano passate ben sei allenatori e tre direttori sportivi senza riuscire nello sviluppo di un progetto duraturo e di crescita costante. L’anno del trasferimento a Vicenza della famiglia Rosso arrivarono da Bassano Werner Seeber e l’allenatore Colella ma le aspettative non furono mantenute così all’ex mister giallorosso subentrò Serena ma anche con il tecnico veneziano le cose non migliorarono e in panchina tornò Colella (ora in Albania). Dopo una stagione di acclimatamento all’ambiente vicentino la proprietà decise di premere sull’acceleratore regalando alla piazza una bandiera del calcio biancorosso come Mimmo Di Carlo e insieme a lui giunse all’ombra dei Berici Giuseppe Magalini, ricomponendo la coppia che a Mantova fece sognare la serie A. Al primo anno al Vicenza le cose andarono benissimo ottenendo subito la promozione in serie B e la stagione successiva tra i cadetti riuscirono a conquistare la salvezza in anticipo, mentre alla terza annata alla guida del club biancorosso le cose non andarono altrettanto bene e, contrariamente alle ambizioni di alta classifica, la squadra precipitò in un circolo di sconfitte che la portarono all’ultimo posto. Ciò costrinse la dirigenza a dei provvedimenti quali l’esonero di Di Carlo e l’arrivo di Brocchi, dopo poco venne sostituito anche Magalini che fece posto a Balzaretti. Le cose non migliorarono sensibilmente e nel mercato di gennaio vi fu un’autentica rivoluzione della squadra che in ogni caso rimase al di sotto della linea di galleggiamento. Per questo motivo a quattro giornate dal termine (complice anche il fallimento del Catania) arrivò in biancorosso l’allenatore Francesco Baldini che riuscì ad agguantare i playout e per pochissimo non riuscì nell’impresa di salvare il Vicenza dalla serie C. Il resto è cronaca più recente, ma non più positiva per i tifosi del Lane che anche in questa stagione hanno visto un Vicenza costruito per la vittoria del campionato faticare quasi con tutti e, cosa ancor più grave, anche nell’ultimo campionato si sono avvicendati tre allenatori, ma nessuno di loro ha dato l’idea di essere in pieno controllo della squadra. In definitiva negli ultimi 5 anni vi sono stati sei cambi di allenatore e ben tre direttori sportivi, decisamente troppi per un club che un lustro fa aveva come obiettivo il raggiungimento della serie A. Ora è tempo di ripartire, come detto toccherà probabilmente a Renzo Castagnini lavorare sulla squadra che avrà il compito di tornare in serie B e con lui vi sarà quasi certamente un tecnico esperto. Se è vero che Tesser è il “sogno” di molti tifosi in quanto abituato a vincere i campionati vi è da segnalare che nelle ultime ore circola anche l’ipotesi di Silvio Baldini, già a Vicenza nel 2011 e allenatore con cui Castagnini e Sagramola hanno conquistato la promozione in serie B a Palermo.
Ore 16.45 – Verona: “Non saremo noi a decidere se il Verona retrocede, ha fatto tutto un campionato… Non è che possono aspettare l’ultima giornata, hanno avuto 37 partite per decidere il loro destino, domani vedremo se saremo più bravi di loro o meno. Battere il Verona perché siamo il Milan e giochiamo in casa davanti a 70 mila tifosi, abbiamo il dovere di dare il massimo e perché saremmo la squadra che dopo il Napoli ha fatto più punti in casa. Eravamo partiti per rivincere qualcosa, ma non ci siamo riusciti. Abbiamo fatto una grande Champions, un campionato sufficiente: potevamo puntare al secondo posto, abbiamo lasciato per strada qualcosa, il Napoli ha fatto qualcosa di straordinario quindi rivincerlo no. Dovremo essere bravi ad imparare da questa stagione complicata, impareremo e cresceremo”. Così Stefano Pioli alla vigilia di Milan-Verona, decisiva per la salvezza gialloblù
Ore 16.30 – Mantova: Il Mantova tenta Giuseppe Magalini per risalire subito di categoria. Il club virgiliano ha stretto i contatti con il ds del Catanzaro, che tuttavia difficilmente lascerà il club giallorosso per scendere di due categorie. Situazione comunque in evoluzione
Ore 11.40 – Treviso: Ha vinto ben sei campionati, ma quello di quest’anno con il Treviso ha un sapore ben diverso. Incoronato re da tutti i tifosi biancocelesti, Dario Sottovia si è preso tutto nel corso della stagione: l’amore dei supporters in primis, la promozione in Serie D e il primato di capocannoniere del girone B di Eccellenza veneta, con 33 reti siglate nell’arco di tutta l’annata. Da calcio di rigore, con conclusioni fantascientifiche o con una precisione chirurgica in area… Non c’è alcuna differenza, il 9 biancoceleste ha segnato in ogni modo. Tra ricordi della stagione appena trascorsa e futuro. Sottovia si è raccontato a Trivenetogoal. Ecco le sue parole.
Ti facciamo i nostri complimenti per la grande stagione che hai disputato, innanzitutto. Ma, a più di un mese dalla promozione in Serie D che la piazza voleva tantissimo, che emozioni stai provando?
“Un mese è abbastanza per metabolizzare. Personalmente sono già proiettato alla prossima stagione. Andando a ritroso, però, vedo le foto e ripenso a ciò che abbiamo fatto: resta un segno indelebile per chiunque vincere un campionato in una piazza come Treviso, al di là della categoria. La cosa che ti resta di più, penso sia la consapevolezza di aver dato una mano a scalare una categoria, per far salire una piazza che merita di stare più in alto”.
Che significato ha avuto questa promozione? Che legame hai instaurato con la piazza?
“Ho fatto la miglior stagione della mia carriera a livello numerico, anche se ne ho fatte molte altre di importanti. Ho avuto la fortuna di vincere campionati in piazze comunque prestigiose, come Mestre e Trento, però Treviso, per la piazza, per l’aria che respiri e per lo stadio, ti dà quel qualcosa che inevitabilmente lascia un segno nella carriera di un giocatore”.
Qual è stato l’ingrediente che vi ha portato a vincere il campionato, ammesso che ce ne sia uno?
“La cosa più importante che c’è stata quest’anno è stata la consapevolezza di voler vincere e di essere dei vincenti. Se tu inizi la stagione a luglio con la consapevolezza che devi vincere e che vuoi vincere, anche nei momenti di difficoltà, come in quelle 4 partite del girone d’andata in cui abbiamo realizzato un solo punto, la nostra mentalità è stata da vincitori. È stata sempre un gruppo che non ha mai pensato al secondo posto o di dover rincorrere qualcuno: questa voglia di star sempre davanti, anche quando le altre ci rosicchiavano qualche punto, alla fine ha fatto la differenza. Abbiamo sempre lavorato con quella mentalità da persone che sanno vincere. Questo mindset ce l’ho sempre avuto, perché ho avuto la fortuna di vincere 6 campionati, quindi è una cosa che conosco. Qualcuno che l’ha vinto per la prima volta, magari l’ha scoperto adesso. Non è mai facile fare un campionato di vertice rimanendo sempre davanti”.
A livello personale, questa mentalità da vincente come l’hai acquisita? Tutto frutto di madre natura?
“Credo che nella vita uno che vuole vincere e che ha degli obiettivi, anche per quanto siano alti e importanti, e che cerca di raggiungerli, se vuole può farlo. Lo penso io nella mia mentalità di attaccante, ma lo stesso vale per un difensore o per un allenatore. Credo anche che siano stati scelti dei giocatori e un allenatore di esperienza, che hanno fatto campionati di vertice, vincendoli anche. Quindi, la stessa mentalità, portata all’interno di uno spogliatoio, si somma e si eleva al quadrato. Però, questa mentalità si forma nel tempo”.
Sei proiettato al futuro: rimarrai a Treviso?
“Tendo a finire le stagioni godendomi il momento, però l’anno prossimo o tra due anni mi godrò quello che ho fatto a Treviso. Dentro la mia testa resterà sempre qualcosa di importante. Il mio obiettivo è quello di rimanere a Treviso, sto benissimo e ho un legame molto importante con la piazza, con i tifosi e con la società. Poi, se c’è sempre da capire quali sono gli obiettivi della società, del nuovo direttore che arriverà. Io vorrei restare”.
Dando per scontato che rimarrai, che campionato ti aspetti l’anno prossimo?
“Credo che il girone C di Serie D si sia molto equilibrato. Ci sono molte squadre che possono fare bene e la differenza, secondo me, la fa l’organizzazione, così come chi sbaglia meno. Negli ultimi anni ci sono sempre stati campionati tirati a due o tre squadre: l’anno scorso ha vinto il Legnago, magari contro anche qualche pronostico, perché è la squadra che nei momenti di difficoltà ha sbagliato di meno in assoluto. Non c’è niente di impossibile per una piazza come Treviso. Se si fanno le cose in maniera organizzata e con la mentalità giusta puoi anche trovarti lì davanti e provare a vincerlo. Comunque, credo sarà un campionato equilibrato, ci saranno più piazze che proveranno a vincerlo”.
Tu e Posocco siete sembrati complementari in campo: vi completavate un po’ a vincenda. È così? Che intesa è nata tra di voi in campo?
“Con Checco non avevo mai giocato. L’avevo sempre visto da avversario e l’avevo sempre visto fare l’attaccante esterno. È stata una delle pedine fondamentali di questa squadra, perché si è adattato a fare l’attaccante a due, che magari era un ruolo che non aveva quasi mai ricoperto nella sua carriera. È stato fondamentale. Il fatto di completarsi lo scopri strada facendo: lui ha delle doti fisiche importanti, è un giocatore che tiene palla, che fa salire la squadra e si fonde un po’ con me, che sono un attaccante più brevilineo e da area di rigore. Secondo me, però, questa scelta è stata azzeccata. Quando abbiamo cambiato modulo c’è stato anche un pizzico di fortuna nel trovare questa intesa tra le nostre qualità. Per me Posocco è un giocatore sprecato in Eccellenza, può fare molto bene anche in D, per le caratteristiche ha”.
Hai segnato 33 reti quest’anno: qual è stato il gol più importante?
“Ci sono stati tanti gol importanti, dai gol al Borgoricco al ritorno ai due gol di Noale all’andata. Forse il gol a Motta di Livenza su calcio di rigore è stato il gol che ha dato una spinta in più per giocare le ultime due partite, senza dimenticare quello nell’ultima partita con il Giorgione. Credo, però, che il gol che ha fatto la differenza nell’arco delle 36 partite sia stato quello nella partita di Noale, al ritorno. Il gol del pareggio. Quel gol lì, se ti metti a fare i calcoli, ci ha dato un punto e ne ha tolti due al Noale che avrebbe vinto la partita. Quindi, se fai questi calcoli, il Noale avrebbe vinto il campionato. Ma anche per bellezza, credo sia stato il gol più importante della stagione”.
Qual è stata la prima cosa a cui hai pensato quando hai segnato il tuo ultimo gol della stagione contro il Giorgione al Tenni?
“Quel gol lì ha chiuso tutto quello che c’era da chiudere, quindi va a chiudere una stagione di sacrifici, di imprecazioni… Abbiamo lavorato duramente dal 27 luglio. A dicembre abbiamo fatto anche un richiamo invernale importante, quindi abbiamo fatto tanti sacrifici. Ti trovi a valutare una stagione e a chiuderla così, avendo portato a casa l’obiettivo a cui si puntava. Ti passa davanti un’intera stagione e non per niente ho fatto una cavalcato di cento metri, che ho poi pagato, perché non avevo più gambe. È stato il momento più emozionante della stagione, perché metti i puntini sulle “i” e metti in archivio un campionato in una piazza come Treviso. Era un sogno che si avverava, un desiderio molto profondo”.
Quanto ti hanno emozionato i 3500 del Tenni?
“Questa è una piazza impressionante, quindi se si riesce a stare davanti e a fare un campionato importante lo stadio si riempie. Giocare davanti a così tante persone in Eccellenza non è una cosa che in tanti si possono permettere. Per un calciatore dà stimoli. Treviso è una piazza imbarazzante. È tutto quello a cui un calciatore può ambire in categorie come queste”.
Tutte le squadre che sono venute ad affrontarvi sembravano assatanate e pronte a dare il 110%…
“È normale, perché vai a giocare in uno stadio che ha storia, contro una società importante. Subentrano tante cose. Magari tanti calciatori che vorrebbero essere al tuo posto cercano di dimostrare che sono più forti di te e che la meritano più di te, però, alla fine credo sempre che se il Treviso ha scelto quei giocatori vuol dire che quelli erano i giocatori più forti per quella piazza in quel momento. Abbiamo avuto dei momenti in cui abbiamo sofferto e che non pensavamo di poter avere, però alla fine abbiamo dimostrato con il risultato finale che non è stato sbagliato nulla e che i giocatori che erano lì meritavano di starci. È vero che tutti fanno la partita della vita, però alla fine resta una giustificazione che non serve a niente. Devi vincere le partite, come abbiamo fatto noi. Sarà così anche l’anno prossimo, sarà il più bello stadio del girone e per me questo è uno stadio clamoroso. È normale che chi arriva darà qualcosa in più”.
Quando riprenderete?
“Adesso siamo fermi. A luglio riprenderemo. Ora abbiamo un po’ di tempo per rifiatare, per poi ripartire. Chi è come me vorrebbe già ripartire prima, però un po’ di vacanza ci sta!”.
Spero di rivederti segnare al Tenni ogni domenica l’anno prossimo allora!
“Speriamo si concluda con una fumata bianca, ma io sono convinto di sì”.
Ore 11.10 – Südtirol: “La prima stagione dell’FC Südtirol in Serie B entra a pieno titolo nella storia. Una stagione memorabile, favolosa, difficile da descrivere compiutamente. Nei mesi scorsi l’FC Südtirol ha stupito non solo il mondo del calcio italiano, ma in parte anche quello internazionale. Quello che ci fa emozionare di più è il fatto che l’FC Südtirol ha creato entusiasmo, ha generato consensi e una passione contagiosa, una specie di febbre del calcio diffusa in tutta la regione, con enormi interessi anche da fuori.
E‘ stata la stagione più entusiasmante nella storia della nostra società e del calcio provinciale e regionale in assoluto e questo sovrasta di gran lunga l’epilogo finale – comunque spettacolare e di prestigio – dei playoff. L’auspicio è quello di guardare al futuro forti delle enormi sensazioni positive di questa meravigliosa annata sportiva, che dovranno essere trasportate integralmente nel 2023-2024.
Per festeggiare questa stagione favolosa abbiamo organizzato una grande festa finale lunedì 5 giugno, alle ore 18.00, presso l’FCS Center. Con birra gratuita e cibo da stadio avremo la possibilità di tifare ancora una volta per questa splendida squadra. Alle ore 18.30 Fabian Tait e i suoi compagni disputeranno un’amichevole contro una selezione formata da componenti dei diversi fanclub dell’FCS. Tutti i tifosi e simpatizzanti dell’FC Südtirol sono cordialmente invitati a partecipare all’evento. Vi aspettiamo!”.
Ore 10.40 – Padova: “Sul conto bancario del Padova è arrivato nelle ultime ore un bonifico di 1,5 milioni di euro spedito dal patron Joseph Oughourlian. C’è infatti l’esercizio corrente da chiudere con tutta una serie di pendenze da saldare, incluse le ultime mensilità degli stipendi da elargire ai giocatori e ai componenti dello staff tecnico. E poi c’è anche la questione relativa all’iscrizione per il prossimo campionato da ottemperare entro la data del 20 giugno: il Padova presenterà tutta la documentazione necessaria in anticipo rispetto alla scadenza”: così “Il Gazzettino” sull’assegno mandato dal patron Oughourlian.
Ore 10.00 – Pordenone: “Ancora non ci credo, non ho le parole per darmi una spiegazione. Volevo solo dire grazie a tutti, a chi ci è sempre stato vicino, a chi soffre come noi in questo momento perché siamo persone normali con dei sentimenti. Volevamo regalarci-vi un sogno ma siamo caduti. Sono sicuro che ci rialzeremo. Grazie ai miei compagni di squadra, grazie a chi ha lavorato per noi, grazie alla nostra società che ci è sempre stata accanto. Grazie popolo neroverde! Forza Pordenone sempre”: con questo messaggio sul proprio profilo Instagram Salvatore Burrai, capitano del Pordenone, ha commentato l’uscita dei ramarri dai playoff.
Venerdì 2 giugno
Ore 23.25 – Südtirol: Queste le dichiarazioni di Michele Mignani ai microfoni di Sky Sport dopo Bari-Südtirol “I ragazzi hanno meritato questa finale, sono stati immensi. Quest’anno siamo rimasti in dieci diverse volte e avevamo preso gol a tempo scaduto. Sapevo che se avessimo tenuto la partita in piedi sarebbe potuto succedere di tutto. Siamo stati bravissimi, non era facile andare a fare gol e poi resistere contro una squadra in superiorità numerica. Io non mi prendo rivincite, io do idee alla mia squadra attraverso il lavoro, poi le critiche si accettano. Nelle partite di questo genere bisogna entrare con la testa giusta sempre, chi gioca è sano ed è pronto. Tutti i ragazzi sono meravigliosi e li ringrazierò per tutta la vita, hanno regalato a me, esordiente in Serie B, una grandissima soddisfazione. Devo solo ringraziarli, speriamo di riuscire a fare qualcosa di ancora più grande”.
Ore 23.13 – Südtirol: “Il futuro? Ancora non lo so. Potrei restare a casa, potrei rimanere qua. Mi prendo tre giorni per staccare e per tornare a casa, poi ci sarà tempo e modo per parlare con il presidente. Ripetere una stagione del genere non è facile, questo è sicuro. Ribadisco: bisogna essere sereni e orgogliosi per tutto quello che abbiamo fatto, non ci deve essere spazio per le recriminazioni. A volte mi rendo conto che sono più arrabbiato quando vinco che quando perdo. Il Sudtirol ha disputato un campionato di livello assoluto, sono arrivato da ultimo in classifica e in tanti dicevano che saremmo retrocessi con tante settimane d’anticipo. Invece siamo arrivati a 15 minuti dalla finale playoff con la Serie A in palio. Col passare dei giorni forse ci renderemo conto per davvero della gioia che abbiamo regalato alla società e alla nostra regione. L’abbiamo rappresentata nel migliore dei modi”. Così Pierpaolo Bisoli ai microfoni di Sky Sport sul suo futuro.
Ore 23.05 – Bari: “Non ci sono parole per descrivere l’emozione che si prova quando esulti sotto una curva così piena e ti godi un boato del genere. Stiamo festeggiando tanto proprio perché ci rendiamo conto di quanto siamo fortunati ad avere un pubblico così caloroso. Non ci sono parole, hanno spinto tantissimo e siamo riusciti a vincere malgrado l’1-0 loro dell’andata e l’inferiorità numerica. Da domani mattina, però, dobbiamo tornare con i piedi per terra sapendo che, Parma o Cagliari che sia, sarà un avversario di spessore. Futuro? Pensarci ora sarebbe un errore, siamo ad un passo dal sogno e non dobbiamo mollare di un centimetro”. Così l’attaccante del Bari Leonardo Benedetti, autore del gol decisivo, ai microfoni di Sky.
Ore 23.00 – Südtirol: “Questi ragazzi sono stati degli eroi, auguro a tutti gli allenatori di avere un gruppo come il mio. Abbiamo fatto tutto il possibile, non smetterò mai di ringraziare i miei giocatori. Quando avevamo la palla avremmo dovuto sviluppare meglio il gioco sugli esterni. Nel secondo tempo il Bari ha vinto con un tiro in porta, ma bisogna accettare anche la sconfitta. Il battibecco finale? Il fatto che mancassero i palloni fa parte del gioco, fa parte del gioco anche quello che è successo con Mignani. Vado a casa con molta serenità, ho visto i giocatori piangere. Quando sono arrivato eravamo ultimi e candidati ad essere ultimi. Non c’è nulla da essere tristi. Sono un pazzo ma lucido”. Queste le dichiarazioni di Pierpaolo Bisoli a Sky Sport dopo Bari-Südtirol.
Ore 22.50 – Südtirol: Battibecco molto acceso fra Pierpaolo Bisoli, tecnico del Südtirol, e Michele Mignani, allenatore del Bari, al triplice fischio di Sozza al San Nicola. I due tecnici si sono fronteggiati a muso duro venendo divisi dagli altri membri della panchina e da alcuni giocatori. Bisoli ha poi proseguito le sue proteste anche con il ds dei pugliesi Ciro Polito prima di calmarsi e tributare un applauso ai suoi e ai tifosi che hanno seguito la squadra in Puglia.
Ore 22.35 – Südtirol: Per il Südtirol il sogno Serie A si spegne a venti minuti dal triplice fischio finale della semifinale playoff di ritorno. A battere Poluzzi è Benedetti al 70′ che segna e manda in delirio il San Nicola. La delusione per gli altoatesini è cocente. Ciononostante i ragazzi di Bisoli ci provano nel finale con alcune occasioni: prima con Tait e poi con Carretta. Dopo 8′ di recupero finisce 1-0 in favore dei pugliesi che arrivano dunque in finale, dove affronteranno una tra Parma e Cagliari. Cronaca: al 18′ Ricci va in verticale per Cheddira che però non riesce a girarsi e perde il pallone. Dopo una pressione continua del Bari i biancorossi si fanno vedere al 25′ con De Col che arriva sul fondo e crossa al centro dell’area di rigore. Il più lesto ad intervenire è però Bellomo che allontana il pericolo. Alla mezz’ora il Bari va a centimetri dal vantaggio con Cheddira che dal centro dell’area di rigore calcia verso lo specchio ma senza riuscire ad inquadrarlo. Al 70′ arriva la rete che fredda gli altoatesini e che regala la finale playoff ai baresi. L’attaccante dei pugliesi Benedetti è bravissimo a deviare in rete un pallone vagante in area di rigore.
Ore 19.00 –Vicenza: L’ex Ds del Vicenza Federico Balzaretti ha lasciato oggi ufficialmente il Lane senza riuscire ad ottenere la Serie B, ma per lui le porte della cadetteria potrebbero aprirsi ugualmente. Sembra infatti finito nel mirino della Sampdoria neoretrocessa in Serie B e del Pisa, altro club da importanti ambizioni.
Ore 18.50 –Venezia: Domen Crnigoj è in prestito oneroso alla Salernitana fino al termine della stagione. Il centrocampista sloveno potrebbe essere riscattato dalla Salernitana, che prenderà una decisione definitiva entro la metà di giugno, dopo il termine del campionato di Serie A. Il diritto di riscatto è fissato a 1,5 milioni di euro, in quel caso il contratto si allungherebbe fino al 30 giugno 2026. Non è da escludere neppure che la Salernitana cerchi di rinegoziare il riscatto a una cifra più bassa. Il Venezia aspetta il da farsi, i contatti fra le due società sono già stati avviati.
Ore 14.50 – Triestina: La Triestina aspetta l’ufficialità dell’investitura di Ernesto Salvini nel ruolo di dg e l’addio a Giancarlo Romairone. Nel frattempo tiene banco la questione allenatore: Augusto Gentilini difficilmente verrà confermato, mentre fra le opzioni ci sono Roberto Stellone, Moreno Longo e William Viali, la cui conferma a Cosenza è però molto probabile. Sembra sfumare, infine, la candidatura di Attilio Tesser, con cui ci sono stati contatti nei giorni scorsi e, pare, anche un incontro che non ha portato a sviluppi positivi. Nella lista anche un tecnico emergente, al momento coperto da più stretto riserbo.
Ore 12.30 – Triestina: Dopo i primi contatti fra Attilio Tesser e la Triestina, si raffredda la pista del ritorno del tecnico trevigiano in alabardato. Al momento le possibilità che il matrimonio vada in porto sono molto basse.
Ore 12.05 – Vicenza: Di seguito alcune parole di ringraziamento rilasciate dall’ex Ds del Vicenza Balzaretti dopo la fine del suo rapporto con il Lane: “Un infinito grazie alla famiglia del LR Vicenza, alla famiglia Rosso per l’opportunità che mi è stata data, alla squadra, agli allenatori, al settore giovanile e a tutte le persone che sia in sede sia al campo, hanno lavorato al mio fianco, giorno dopo giorno. È stato un privilegio condividere questa esperienza con voi. Grazie ai tifosi per il loro sostegno, la loro passione e per non averci mai fatto sentire soli. È stato un percorso pieno di emozioni che porterò per sempre nel mio cuore: dal miracolo della salvezza sfiorata, alla Coppa Italia di Serie C alzata, fino a un campionato che purtroppo non ci ha visti protagonisti fino in fondo, come tutti sognavamo. Auguro al LR Vicenza tutte le più grandi soddisfazioni sportive future, grazie di cuore. Forza Lane!”.
Ore 12.00 – Trento: “Dovrebbero concludersi tra una ventina di giorni i lavori dello stadio Briamasco che porteranno a una completa rizollatura del manto erboso. Le tempistiche, stabilite da Asis in accordo con il Trento Calcio, mirano a terminare i lavori per metà giugno così poi da permettere al terreno di riposare almeno per una ventina di giorni: il tempo necessario prima che il campo venga utilizzato per eventuali amichevoli estive”: così il “Corriere del Trentino” fa il punto sulla situazione dei lavori nello stadio del Trento. Aggiunge poi il quotidiano locale: “Il costo totale dei lavori supera i 140.500 euro. Si dovrà attendere almeno un paio di mesi per il rifacimento della curva Mair. «Le gare d’appalto sono in uscita in questi giorni. Procederemo alla stabilizzazione e alla copertura del settore. Il tutto verrà alla luce tra le amichevoli estive e l’inizio del campionato»”.
Ore 11.45 – La Società LR Vicenza comunica che, alla scadenza contrattuale prevista al 30 giugno 2023, non proseguirà la collaborazione con il Direttore Sportivo Federico Balzaretti, di comune accordo. Il Club biancorosso desidera ringraziare Federico per l’impegno profuso, la passione dimostrata e il lavoro svolto e gli augura le migliori fortune per il prosieguo della propria carriera professionale. Di seguito alcune parole di ringraziamento rilasciate dal Direttore Balzaretti: “Un infinito grazie alla famiglia del LR Vicenza, alla famiglia Rosso per l’opportunità che mi è stata data, alla squadra, agli allenatori, al settore giovanile e a tutte le persone che sia in sede sia al campo, hanno lavorato al mio fianco, giorno dopo giorno. È stato un privilegio condividere questa esperienza con voi. Grazie ai tifosi per il loro sostegno, la loro passione e per non averci mai fatto sentire soli. È stato un percorso pieno di emozioni che porterò per sempre nel mio cuore: dal miracolo della salvezza sfiorata, alla Coppa Italia di Serie C alzata, fino a un campionato che purtroppo non ci ha visti protagonisti fino in fondo, come tutti sognavamo. Auguro al LR Vicenza tutte le più grandi soddisfazioni sportive future, grazie di cuore. Forza Lane!”.
Ore 11.20 – Venezia: «Come valuto la stagione del Venezia? Positivamente: la squadra era rimasta invischiata in zona retrocessione, ma è riuscita a tirarsene fuori e a raggiungere i playoff. Se pensiamo al destino di Spal e Benevento, giusto per citare i casi più eclatanti, allora ci accorgiamo di quanto sia stata da applausi la rimonta del girone di ritorno. Vanoli è un amico e ha fatto un lavoro eccezionale, ma senza una società dietro che dà forza alle tue decisioni non si sarebbe potuto fare nulla. Possibile trattenere Pohjanpalo? In caso di offerte dalla B sono convinto che resterà a Venezia, perché si trova bene e qui è considerato un re. In caso di offerte dalla serie A la discriminante sarà se si tratta di una squadra in lotta per la salvezza o una squadra di metà classifica. Solo in quest’ultimo caso, per me, una partenza potrebbe convenire a lui stesso e al Venezia. Antonelli e Vanoli sono e dovranno essere i cardini della nuova stagione: loro sono stati gli artefici di questa bella impresa. Con il Cagliari si è perso perché di fronte c’era una squadra più forte, ma per il prossimo anno io vedo ottime prospettive». Così Michele Serena al Corriere del Veneto.
Ore 11.15 – Luparense: «In casa Luparense FC continua speditamente il rinnovo dell’organico e dopo l’annuncio del nuovo direttore sportivo Davide Gabrielli, è il momento della nuova guida tecnica e del suo staff, che guideranno i lupi nella prossima stagione sportiva. Il nuovo allenatore della Luparense FC, come trapelato nei giorni scorsi, sarà Tommaso COLETTI, il giovane (classe 1984) tecnico pugliese, reduce dall’esperienza alla guida del Vastogirardi militante in Serie D e precedentemente allenatore in seconda (di Gautieri) della Triestina in Lega Pro. L’esordiente tecnico vanta una lunga carriera da giocatore che l’ha portato dalle giovanili del Bari a vestire diverse maglie prestigiose dal 2004 al 2022, a cavallo tra i campionati di Serie D, C2, C1 e Serie B, su tutte Foggia, Pescara, Cosenza, Teramo e Brescia. Ma dal volo proveniente da Bari il prossimo mese di luglio sbarcherà un vero e proprio team di lavoro, composto da altre tre pedine cruciali nella costruzione della nuova squadra rossoblù. Infatti, insieme a mister Coletti, entrano a far parte del roster dei lupi anche Luigi AGNELLI (allenatore in seconda), Luigi GALLO (preparatore atletico) e Loris SILVERI (preparatore dei portieri e Match Analyst), un gruppo di lavoro affiatato e strutturato che sarà a disposizione dell’allenatore e della società, per impostare un lavoro che faccia sentire tutte le componenti sportive, dai più piccoli ai grandi, come parte di un unico progetto. Luigi Agnelli, classe 1983, laureato in scienze motorie è reduce dalle esperienze come allenatore dal 2006 al 2022 che l’hanno visto protagonista sulle panchine dei settori giovanili e delle prime squadre di Foggia, Manfredonia, Barletta e come allenatore in seconda proprio di Coletti nella scorsa stagione. Luigi Gallo, classe 2000, laureato in scienze motorie e sportive presso l’Università di Campobasso è il preparatore atletico dello staff, con alle spalle due stagioni nel medesimo ruolo in Serie D al Vastogirardi dove ha condiviso l’ultima stagione con mister Coletti. Loris Silveri, classe 1996, laureato in scienze motorie, preparatore e match Analyst presso il Lanciano Calcio dal 2018 al 2021, Celtic Elche nella stagione seguente e reduce dall’annata al Vastogirardi. Inoltre, Loris vanta un’esperienza tutt’ora in corso, come preparatore e istruttore dei portieri del Valencia CF per i camp estivi del club spagnolo in territorio italiano. Queste le parole del numero uno dei lupi Zarattini sul nuovo staff tecnico: “In continuità con la scelta di impostare un lavoro a medio termine abbiamo voluto uno staff giovane e fortemente motivato per le prossime stagioni; già da qualche tempo abbiamo scelto di investire su profili di alto valore umano e tecnico per tutti i ruoli di vertice e responsabilità, nell’interesse della società nel suo complesso prima di pensare alla costruzione del gruppo prima squadra. Nel confermare le nostre immutate ambizioni di approdare alle categorie professionistiche intendiamo arrivarci pronti sotto ogni aspetto di contorno, ma fondamentale, alla squadra che va in campo. E pertanto annuncio che non mancheranno nei prossimi giorni altre importanti novità su questa linea di condotta. Chiaramente l’attenzione oggi va riservata oggi ai nuovi arrivati uniti da uno spirito di umiltà, coraggio, forza e consapevolezza dei propri mezzi che ci rende molto soddisfatti della scelta operata. Il nostro compito sarà di metterli nelle condizioni migliori di lavorare e star bene, ma su questo fronte la Luparense non è mai stata seconda a nessuno”. Il presidente Stefano Zarattini e tutta la Luparense FC, augurano un buon lavoro al nuovo allenatore e allo staff tecnico».
Ore 10.00 – Pordenone: “Per evitare che si spenga la luce e si precipiti nel buio dell’anonimato, c’è da lottare ancora. Solo che lo scenario non è un campo di calcio, ma le paludate stanze di commercialisti e avvocati, oltre a quelle della Federazione sino ad arrivare all’aula di Tribunale il 20 di giugno quando si discuterà dell’istanza di fallimento della società presentata dalla Procura della Repubblica”: così “Il Gazzettino” parla della vera partita da vincere da parte del Pordenone se vuole evitare la “liquidazione giudiziale”. Aggiunge in merito il quotidiano locale: “Di sicuro c’è il bilancio del giugno 2022, documento ufficiale dal quale emergono già alcune note debitorie ben precise. Ebbene, dal “registro” si capisce che i debiti verso l’erario (Agenzia delle entrate, tanto per capirci) arrivano a 5.5 milioni di euro. Ci sono poi da aggiungere altri 2.3 milioni di euro di debito nei confronti dell’Inps e di altre casse previdenziali e altri 2 milioni con la Figc. A questo si devono aggiungere poi i debiti con i fornitori. Da aggiungere una posta attiva di alcuni milioni legata, però, al valore dei giocatori, al peso del “marchio” e altre voci. Non ci sono, invece, altre poste legate a immobili o patrimoni solidi. Insomma, una situazione debitoria severa, ma non del tutto impossibile da aggredire. Anche se da giugno 2022 sino ad oggi è immaginabile che i conti possano essere solo peggiorati”.
Ore 09.30 – Le probabili formazioni di Bari-Südtirol (ore 20.30).
BARI (4-3-1-2): Caprile; Pucino, Di Cesare, Vicari, Ricci; Maiello, Maita, Benedetti; Folorunsho; Cheddira, Morachioli. All. Mignani.
Ore 21.30 – Vicenza 14 sconfitte in campionato e una ai playoff: sono questi i numeri definitivi della stagione biancorossa che dopo la retrocessione in C di dodici mesi fa doveva rappresentare una ripartenza di slancio e invece si è trasformata in un’autentica disfatta.
Il campionato era cominciato sotto i migliori auspici, con una squadra creata con tanti ottimi nomi di spicco fra cui bomber Ferrari, Stoppa, Ronaldo e Cavion. Già dopo le prime partite l’andamento era però chiaro: tanti ottimi giocatori senza un’amalgama e una identità, con fantasie tattiche troppo difficili da interpretare e che hanno messo quasi sempre in crisi il gruppo biancorosso. L’idea di calcio champagne “tutti all’attacco” non ha infatti pagato e Baldini ne ha fatto le spese con l’esonero, a lui è subentrato Modesto e dopo una serie di giornate utili che facevano sperare nella svolta giusta è incappato in un trend senza via di fuga che ha condotto la società ad un inesorabile secondo esonero. Tra i due primi tecnici alla guida del Lane un fattore comune lo ha avuto il modo di giocare con la difesa a tre, senza però avere gli interpreti adatti per poterlo fare, senza peraltro un terzino sinistro di ruolo che potesse essere utile in molte partite ma con Sandon e Bellich ad alternarsi senza troppi risultati positivi.
Le cose non sono cambiate con il mercato di gennaio in cui l’unico arrivo degno di nota per evitare di “rompere” gli equilibri) è stato Della Morte che poi si è dimostrato ancora acerbo, spesso fuori contesto e con ancora tanti step da fare per diventare un giocatore determinante.
Così il Vicenza è sceso rapidamente in classifica e l’arrivo di Thomassen ha portato più solidità ed equilibrio alla squadra ma ha anche avuto come conseguenza una diminuzione delle azioni offensive per una squadra che era stata costruita per segnare gol a raffica.
La vittoria della Coppa Italia è solo un “brodino” per una tifoseria ormai satura delle delusioni che prova da ormai più di vent’anni e chiede un veloce cambio di passo. Ora è il momento delle riflessioni e fra qualche giorno si saprà come verrà approcciata la nuova stagione, il Ds Balzaretti è destinato a lasciare la città berica, (osteggiato dalla tifoseria), e ad arrivare potrebbe essere una vecchia conoscenza vicentina come Renzo Castagnini, abituato a lavorare in coppia con il Dg Sagramola. Un attimo dopo la definizione dello staff dirigenziale sarà l’ora della scelta dell’allenatore, e anche in questo caso non sarà il caso di commettere nuovi errori, già adesso circolano alcuni rumors su tecnici emergenti come Tesser (ma prima di scendere in C potrebbe attendere una chiamata dalla cadetteria) o giovani di successo in cerca di rilancio come l’ex tecnico del Südtirol Javorcic. A Vicenza saranno giorni caldi, la società dovrà lavorare molto prima del “rompete le righe” così da farsi trovare pronta per una nuova serie C che si annuncia più tosta degli ultimi anni.
Ore 19.10 – Vicenza: Le parole di Alexis Ferrante, attaccante del Cesena, al termine della gara playoff contro il Vicenza: “Nei playoff i palloni sono tutti importanti, devi cercare di arrivare su tutti e fare qualunque cosa sia utile per la squadra in quel momento. Sono contento soprattutto dell’approccio che ho avuto io e che ha avuto la squadra. Quando sono entrato la squadra aveva bisogno di risalire e rifiatare, e io ho cercato di dare il mio contributo: era quello che mi aveva chiesto il mister. Sono anche andato vicino al gol in due occasioni: significa che mi sento bene e spero che vada sempre meglio nelle prossime partite. Non era una partita facile perché il Vicenza è una squadra forte e i tifosi oggi ci hanno dato una grande mano: loro ti danno quella forza in più e quella motivazione che serve per fare cose importanti”.
Ore 18.30 – Arzignano: La società FC Arzignano Valchiampo comunica ufficialmente la conferma del difensore Ivo Molnar che firma con il club di via dello Sport un rinnovo annuale per la stagione 2023/2024. Classe ’94, il giocatore originario di Rijeka (Croazia) veste la maglia Gialloceleste numero 5 dalla stagione 20-21 vincendo prima i Play Off e poi il Campionato di Serie D, tornando così nei Professionisti (categoria vissuta precedentemente nelle stagioni 18-19 e 19-20 con i colori della Pro Patria).
Ore 17.40 – Cittadella: L’A.S. Cittadella si appresta a festeggiare i 50 anni dalla fondazione della società con molti eventi che caratterizzeranno il week-end centrale di luglio. Nel frattempo tutte le attenzioni rivolte al TORNEO CITTÀ MURATA – TROFEO CINQUANTESIMO, grande appuntamento di domenica 11 Giugno a Cittadella. Sarà una giornata intensa e ricca di calcio, compreso il Cittadella di mister Barichello saranno 12 le società a darsi battaglia sul campo principale e secondario dello Stadio Tombolato. Bologna, Brescia, Empoli, L.R. Vicenza, Modena, Padova, Parma, Perugia, S.P.A.L., Sudtirol e Venezia presenti con le rispettive formazioni dei PULCINI 2013. Tre gironi da 4 squadre ciascuno per decretare i gironi della seconda fase finale del pomeriggio. Pausa pranzo ed intrattenimento dopo le gare del mattino, alle 18.00 previsto l’epilogo e la premiazione finale. Nella LOCANDINA qui sotto troverete il programma della giornata in dettaglio. Cliccando QUI tutte le indicazioni utili per genitori, accompagnatori e tifosi che vorranno riempire le tribune del Tombolato per questa emozionante giornata di sport.
Ore 15.50 – Sudtirol: “La squadra sta molto bene, abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare. Ora dobbiamo recuperare le energie mentali per andare a giocare a Bari e per cercare di continuare il nostro sogno. La difesa a 3? Non so se la riproporrò, dovrò valutare gli ultimi allenamenti. Celli ha nelle gambe 60-70 minuti. Casiraghi non si è allenato. Quanto possono influenzare i 50.000 del San Nicola? Ci sono degli aspetti importanti perché uno stadio trascina nei momenti di difficoltà. Da parte nostra però siamo abituati: a Palermo abbiamo giocato contro uno stadio pieno di gente. Cercheremo di isolarci dal pubblico. I ragazzi sono ad un passo dal sogno e che probabilmente sarà irripetibile per il futuro del club” così Pierpaolo Bisoli alla vigilia della sfida contro il Bari.
Ore 13.20 – Vicenza: È arrivato poco fa tramite il suo profilo Instagram il commento del presidente del Vicenza Stefano Rosso all’eliminazione dai playoff del Lanerossi: “È dura uscire così giocando da squadra prendendo due pali e senza perdere, ma questo è il calcio. Da oggi si riparte, più forti e più uniti di sempre: forza Lane!”.
Ore 12.50 – Mestre: Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa da Stefano Serena, presidente del Mestre: “Ho perso l’abitudine a fare le conferenze in presenza, ma ho preferito farla dal vivo rispetto a un comunicato: ritengo di dover essere qui perché voglio dare delle risposte a molti tifosi. Soprattutto sono qui per loro. Parliamo di uno sport e di una città in cui sono molti a tenerci. Quest’anno non è stata una stagione brillante, forse la più complicata da quando sono qui. Sono emerse delle criticità che non ho mai affrontato, sia in campo che fuori. L’ambizione è sempre stata molto alta, sembra che ogni cosa che si fa non va mai bene. Io sono sempre stato chiaro. Siamo un po’ un popolo di autolesionisti, ci piace farci del male da soli, sembra che si goda quando le cose non vanno bene, è un mondo un po’ strano quello mestrino. Sono tornato qui dopo dieci anni, avevo preso il Mestre in Prima Categoria. Sono passati degli anni, dei campionati, anche con delle belle soddisfazioni, ma sono onesto e vi dico che quest’anno è stato difficile. Però, dei risultati li abbiamo ottenuti, nel nostro percorso. Per quanto riguarda il prossimo campionato ho deciso di confermare in toto la dirigenza e lo staff. Le critiche sono ben accette, ma quando una critica diventa costante e si trasforma in offese non va bene. Un presidente non dovrebbe poi preoccuparsi anche di queste cose. La squadra in primis, oltre ad avere come avversari le squadre del nostro girone, ci siamo trovati a giocare contro le nostre persone. Non sono qui a giustificare nessuno, ma solo a spiegare che se uno è un tifoso vero non può arrivare alle offese personali. Quest’anno ne ho sentite diverse nei confronti dei giocatori e dello staff, ma così come della dirigenza. Io mi ritengo una persona normale, posso sbagliare, anche se non penso di aver mai fatto degli errori grandi. Non siamo mai retrocessi… Non sempre, però, si ha sempre l’impressione che tutti quanti remino nella stessa direzione. Quando le cose non vanno bene è lì che si vede il primo tifoso. E un tifoso del Mestre sono pure io. Ci tengo e penso di averlo dimostrato da qualche anno, nonostante i miei obiettivi che ho sempre comunicato. Il calcio nel comune di Venezia magari non è la stessa cosa che nel comune di Padova, Vicenza… Qui non si è investito più nulla. Però se si vuole fare calcio ad un certo livello, allo stato attuale, in questi dieci anni, nonostante tutto quello che può essere stato fatto dalla Società, dai tifosi o dal Comune, ci sono stati dei problemi. Non siamo dei Grandi, perché non ne abbiamo la possibilità, le strutture… Abbiamo confermato l’allenatore, il vice allenatore, il ds Busolin (fossi stato in lui non avrei accettato di rimanere, ma questo vi fa capire quanto ci tenga)… Al di là che sono anni che dico che voglio mollare, sono qui a presenziare, sono presente alle partite, se serve sono presente agli allenamenti, se serve cambiare giocatori lo facciamo. Non ho mai mollato, se mollo non mi vedrete. Spero di poter passare per Mestre, quando passerò per la città quando non sarò più il presidente. Penso di aver fatto il massimo, anzi, qualcosa in più. Quando ho preso il Mestre ho detto che in 5 anni volevo riportarlo tra i professionisti, e ci sono riuscito legalmente. Ho fatto di tutto per andare avanti, non per tornare indietro. Il mondo del calcio è strano, faccio fatica a sopportarlo. Ho diversi motivi per mandare tutto a f****o! È un mondo che coinvolge tante persone e mi dispiacerebbe che un giorno tutto questo non ci fosse più. In qualità di presidente, mi piacerebbe però ci fossero altri motivi per continuare. Intanto mantenere la Serie D: allo stato attuale abbiamo lo stadio, che è il Baracca, che ci permette di fare la Serie D. Il Comune si è espresso nella volontà di sistemarlo, ma hanno fatto poco. Dall’altro lato c’è una Società che non insiste per ricordare che ci siamo o che abbiamo l’ambizione di vincere il campionato, ma dovrebbero saperlo. Se abbiamo l’intenzione di vincere un campionato abbiamo dimostrato di poterlo fare, come nell’anno di Zironelli. Vediamo che sviluppi ci saranno: se andrà avanti il progetto del Bosco dello Sport, potrebbe esserci uno stimolo a riprendere da parte mia. Tutto potrebbe essere rivoluzionato in favore di una città come Mestre, ma al momento è tutto ancora poco chiaro. La Serie C non è un mio obiettivo: l’ambizione dovrebbe essere quella di andare oltre, ma al massimo al Baracca si può fare la Serie C e la Serie C non è l’obiettivo mio. Oggi come oggi cerco di mantenere la categoria. Come budget non siamo una di quelle squadre che spendono poco. Nonostante l’anno scorso non abbiamo fatto una grande annata, avevamo una rosa importante. Da primi 3/4 posti. Pensate a un presidente che spende, una squadra che non rende e i tifosi che si ribellano: semplice come situazione… Per quanto riguarda il Settore Giovanile eravamo arrivati ad avere un buon settore nell’anno della C, poi però lo abbiamo dovuto ricostruire. Sono già 2/3 anni che qualche giocatore alle squadre professionistiche li diamo. Il Settore Giovanile si sta muovendo bene. A Zelarino, a differenza dei primi anni, adesso non ci vado neanche una volta all’anno: fa parte delle motivazioni. Se ti mancano certe cose non le fai più. Non significa che se non ci sono, però, le cose non vadano avanti. Le intenzioni del Mestre di quest’anno sono quelli di fare un buon campionato di Serie D, con giovani. Vogliamo consolidare la nostra Società e farlo facendo crescere anche il Settore Giovanile. Accettiamo le critiche, ma costruttive. Non siamo indifferenti sullo stadio, alcuni lavori li hanno iniziati, ma vanno a rilento. Visto che si è preso un impegno pubblico, io confido che questo impegno venga mantenuto. Negli anni passati non abbiamo dichiarato di voler vincere il campionato, quindi magari il Comune non si è sforzato più di tanto. Sto anno allora lo dichiariamo! Per quanto riguarda la rosa, con alcuni giocatori cercheremo di avere degli accordi che vadano oltre il 30 giugno. Siamo nel mondo dei Dilettanti ancora, abbiamo dei doveri, non dei diritti. A Mestre, negli ultimi anni, abbiamo dato davvero molte opportunità a giocatori di rimettersi in mostra. Sta di fatto che una delle poche cose che mi rimandano in campo è aver rilanciato alcuni giocatori. Noi possiamo anche decidere di confermare alcuni giocatori, per me ce ne sono alcuni che hanno delle buone qualità. Chi non ci ha convinto non rimane a Mestre. Altri che hanno dato tutto resteranno, cercheremo di confermarli”.
Ore 11.20 – Padova: Non una, ma sette: tante sono le squadre che avrebbero messo gli occhi su Aljosa Vasic. A fare il riepilogo della situazione è il “Corriere del Veneto”, che spiega: “La squadra che ha mosso i passi più decisi sul talento biancoscudato è il Genoa, che deve ancora presentare una proposta ufficiale al Padova ma ha già raggiunto un accordo di massima con l’entourage del giocatore per la parte economica. Molto forte anche l’interesse del Monza. Nella corsa a Vasic ci sono anche Sassuolo e Bologna, le destinazioni più vicine a casa. Il Venezia per ora sembra più defilato, mentre lo Spezia potrebbe tornare in gioco in caso di permanenza in Serie A. Poi ci sarebbe anche un interesse del Verona, ma sembra piuttosto complicato che il club di Joseph Oughourlian possa tornare a trattare con Sean Sogliano, per il cui addio sono volati gli stracci. Il Padova attualmente valuta Vasic almeno tre milioni di euro e sotto questa cifra non inizierà una trattativa, con l’obiettivo di arrivare almeno a quattro milioni”.
Ore 10.40 – Venezia: “Ci sono cinque giocatori sotto contratto col Venezia che faranno rientro dal 30 giugno in Laguna. Nessuno di questi verrà riscattato dalle società di appartenenza e, di conseguenza, tutti torneranno a libro paga del club arancioneroverde”: inizia con questa considerazione l’analisi del “Corriere del Veneto” sui prestiti del Venezia. E come sottolinea il quotidiano locale “Il caso più spinoso è quello di Michael Cuisance, che ha il contratto più oneroso e un mercato difficile, dopo due stagioni al di sotto delle attese e delle indiscutibili potenzialità. Con ogni probabilità si cercherà per lui una soluzione all’estero. Altro caso difficile quello di Pietro Ceccaroni, che aveva rinnovato a cifre molto elevate il proprio contratto: il Lecce non lo riscatterà e il difensore tornerà alla base, pronto però per fare nuovamente le valigie. Nodo da sciogliere anche quello di Ridgeciano Haps, reduce da una frattura al perone e per il quale il Genoa ha già comunicato che non eserciterà il diritto di riscatto. Stesso discorso per Luca Fiordilino, che tuttavia ha convinto ben più degli altri ex compagni di squadra a Bolzano e, con la maglia del Südtirol, si sta giocando la Serie A ai playoff nella semifinale contro il Bari: per lui c’è un diritto di riscatto a favore del club altoatesino. Diversa, invece, la situazione di Mattia Aramu, ceduto in prestito con obbligo di riscatto, dopo la prima presenza, al Genoa. Tornerà al Venezia invece Maximilian Ullmann, reduce dal prestito al Madgeburg: anche il difensore austriaco verrà nuovamente ceduto e si cercherà una cessione a titolo definitivo”.
Ore 09.30 – Südtirol: «La sfida di andata? Gli altoatesini che hanno giocato sulla falsariga delle altre gare, dimostrandosi la solita squadra solida e equilibrata che concede poco e se può fa male. Si è ancora 50% – 50%: il fattore campo sarà una componente importante anche se poi il Südtirol avrà due risultati su tre a disposizione. Che sfida prevedo al ritorno? Una gara d’attacco da parte del Bari con possibilità per il Südtirol di agire in contropiede: gli episodi faranno la differenza e se saranno negativi non bisognerà lasciarsi scoraggiare. Bisoli ha dimostrato con i cambi di poter essere molto incisivo, dando forza alla rosa che ha a disposizione. Nel Bari vedo giocatori come Cheddira e Botta che possono riuscire ad essere determinanti per la loro squadra. Sono comunque due formazioni molto simili, equilibrate, fisiche, di gamba ed esperte e non è un caso che siano arrivate poco distanti tra di loro in classifica e sono quelle che hanno avuto maggiore regolarità»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere dell’Alto Adige” dall’allenatore Giovanni Stroppa.
Ore 09.00 – Vicenza: Grande soddisfazione per l’Italia Under 20 che ha battuto 2-1 l’Inghilterra e si qualifica ai quarti di finale del mondiale. Decisivi i gol di Casadei e Baldanzi. Tanta gioia anche per il vicentino Desplanches che su Instagram scrive: “Fenomenali”.
Ore 08.00 – Vicenza: Queste le pagelle dei giocatori del Vicenza, al termine della partita di ieri sera contro il Cesena.
Confente 7,5: il migliore in campo ed è tutto dire: in una partita che il Vicenza doveva vincere a tutti i costi compie almeno tre interventi prodigiosi
Ierardi 6: in difesa a volte si prende qualche rischio di troppo, poca la sua presenza nelle progressioni
Pasini 7: pulito, ordinato e preciso. Partita sicuramente positiva per il capitano biancorosso
Cappelletti 7,5: leader della difesa. Torna ad essere il “the Wall” proprio nelle partita più importante
Greco 5: troppi errori in tutte le fasi di gioco: interdizione, copertura e spinta(dal 74′ Rolfini sv)
Jimenez 5,5: troppo poco rispetto alle sue qualità(dal 61′ Scarsella 5: altra delusione della stagione)
Ronaldo 7: la migliore prestazione della stagione. Dispensa palloni ai compagni disegnando le giuste geometrie e sbaglia veramente poco (dal 90′ Giacomelli sv)
Dalmonte 6: colpisce un palo che grida vendetta. Per il resto viene annullato dai difensori avversari
Stoppa 5: anche stasera non trova il guizzo vincente: ha una doppia occasione ma la sciupa clamorosamente
Della Morte 4: rimane l’oggetto misterioso della stagione biancorossa. Arrivato a gennaio per fare la differenza non riesce mai ad essere determinante (dal 61’ Begic sv)
Ferrari5: arrivato ai playoff spremuto da una stagione importante rimane a secco nelle partite più importanti dell’anno
Thomassen 5,5: a lui è stato affidato un compito difficilissimo e ai playoff ha dimostrato di essere riuscito a trovare la quadra. Peccato di aver trovato nel sorteggio la squadra più ostica del lotto
Ore 00.05 – Europa League: Dopo una partita interminabile il Siviglia vince ai rigori contro la Roma l’Europa League e si conferma la regina della competizione. I giallorossi passano in vantaggio al 35′ con Dybala, ma al 55′ Mancini commette un autogol e gli andalusi pareggiano i conti. La partita non si sblocca più e si prosegue ai rigori dove gli spagnoli non sbagliano nulla e la Roma perde 4-1.
Mercoledì 31 maggio
Ore 23.55 – Pordenone: Queste le dichiarazioni di Domenico Di Carlo dopo Pordenone – Lecco.
Mister, quanta delusione?
«Tanta, per tutto l’ambiente. Eravamo in controllo totale e due-tre episodi sono andati tutti a favore del Lecco com’è capitato in altre occasioni. Usciamo in una maniera non meritata, tra andata e ritorno siamo la squadra che ha creato di più. Bisogna dare merito al Lecco che non ha mai mollato ed è stato chirurgico sulle palle inattive».
Ancora sulla partita:
«Dopo la partita si è arrabbiati e delusi, il Lecco ha segnato subito con un’autorete poi abbiamo avuto delle occasioni più importante rispetto alle loro. Stiamo parlando di dodici occasioni create tra andata e ritorno, ma di tre gol subite. Il Pordenone ha dato tutto, ma non è bastato perché bisogna stringersi quando serve dare qualcosa in più. Questo l’abbiamo pagato sulle palle inattive».
Ha visto il presidente?
«No, ma chiaramente sarà arrabbiato. Avevamo tutto per andare in semifinale e siamo rammaricati per non averlo fatto. Lo specchio dell’annata è questo: siamo calati abbiamo sempre pagato. Meritavamo di andare avanti noi, non il Lecco».
Quando la riflessione sul futuro?
«Difficile dirlo, ma questa partita ci deve dare un insegnamento per ripartire. Questa è la Serie C, le partite non sono mai finite anche se avevamo qualche giocatore in meno. Troppo poco per dire che si poteva far meglio, ma il Pordenone dovrà ripartire con la stessa convinzione che ci ha portato in semifinale».
Non vi siete sentiti troppo consapevoli?
«In quel momento stavamo solo aspettando la giocata per fare il secondo gol, le occasioni le abbiamo create ma quando non finalizzi… Non c’era nessun sentore verso l’1-2, dopo l’espulsione di Bruscagin la partita è cambiata e abbiamo pagato a caro prezzo i calci d’angolo. Nell’arco della partita ci sono le palle inattive, noi non siamo stati attenti e concentrati».
Foschi le è ancora simpatico?
«Sempre, anche se le dichiarazioni sul rigore dell’andata sono state esagerate. Non è stata una cosa così scandalosa, ci si è giocato un po’ troppo sopra. Il campo dice che Malgrati ha fatto nove parate e noi abbiamo preso tre gol: dare tutto non è bastato».
Pesata l’assenza di un difensore in panchina?
«Posso dir di si, Zammarini è andato a fare il terzino. Andava gestita meglio qualche palla sui cross, però sono particolari che vai a rivedere quando prendi gol. Bisogna essere più attenti sulle palle inattive».
C’era il rigore del Lecco?
«Non lo so, stasera è stata fatta una partita tra due squadre che volevano vincere e gli episodi hanno premiato il Lecco. L’espulsione ha premiato l’inerzia della partita, la differenza l’hanno fatta i due calci d’angolo».
Ore 23.35 – Vicenza: Queste le dichiarazioni di Rinaldo Sagramola dopo Cesena-Vicenza: “Abbiamo dimostrato al cospetto di una squadra forte come il Cesena e in un contesto ostile di essere una squadra importante. Rimane il rammarico per quello che abbiamo lasciato per strada nel campionato. Tanta amarezza e delusione, ora faremo il punto della situazione con la proprietà per il futuro. Thomsssen ha fatto il suo mestiere e la scelta è stata premiata dai risultati: tre partite che non prendiamo gol, avevamo trovato la quadratura che poteva contare sulla ritrovata vena dei veterani. C’è un rammarico? La squadra nell’ultimo periodo ha dimostrato che meritava le aspettative di società e tifosi, ora faremo un’analisi a mente fredda. Thomassen per il futuro? A lui va il nostro ringraziamento perché quello che ha fatto lo ha fatto bene, faremo un’analisi a mente fredda. I tifosi? Sono unici, hanno un attaccamento viscerale, sarebbe stato bellissimo dedicare a loro un proseguimento. C’è stato un fallo che poteva essere rigore, chiediamo ai tifosi di avere pazienza perché la volontà è di uscire da questa categoria. Si affronteremo insieme i programmi e i propositi”
Ore 23.25 – Vicenza: Queste le dichiarazioni di Dan Thomassen dopo Cesena-Vicenza: “Non entrò in merito a quello che c’è stato prima di me. Sono molto dispiaciuto perché in questi playoff è cambiato qualcosa, è stato un crescendo e la partita in casa con il Cesena è stata una svolta. Anche stasera è stata una conferma, sono veramente tanto dispiaciuto, questo era lo scoglio più importante in termini di consapevolezza. Si sono incontrate le più forti, cos’è mancato per segnare? Commentiamo due sfide molto belle e faccio i complimenti al Cesena che ha miglior attacco e difesa nel girone, noi ci siamo arrivati con il tempo. Anche stasera potevamo pure subire gol, ci è mancata un po’ di fortuna e convinzione. I cambi? Ho provato ad alzare il tasso tecnico con gente che poteva provare la giocata decisiva. Il gol dovevamo farlo nel primo tempo. Il processo di crescita della squadra? Avevo bisogno di conoscere i ragazzi e bisognava provare, una ricerca continua nel trovare le problematiche. Da qualche partita qualcosa era cambiato in positivo. Io ho visto un Vicenza molto diverso in termini di compattezza e stabilità mentale. Non siamo riusciti a creare quanto avremmo voluto ma c’era da considerare il livello dell’avversario. Non ho fatto un lavoro solo mentale ma un percorso di equilibrio e consapevolezza dei propri mezzi e gestire le difficoltà. Sono stati bravi in primis i ragazzi che si sono resi conto delle criticità e le hanno superate. È veramente un peccato uscire adesso che c’eravamo veramente”.
Ore 22.30 – FONTANAFREDDA – Svanisce nel finale il sogno della serie B per il Pordenone, in semifinale ci va il Lecco. I ramarri perdono 3-1. Il Lecco trova il vantaggio dopo soli 2′ di gara, cross dalla sinistra insidioso, Dubickas respinge male e spedisce il pallone in rete; autogoal sfortunato per i ramarri. Il Pordenone però è bravo a rialzarsi subito e al 18′ grazie alla gran conclusione da fuori di Pinato trova il meritato pareggio. Dieci minuti più tardi Dubickas avrebbe l’opportunitá di riscattarsi ma spreca tutto davanti a Melgrati. I neroverdi non trovano molti spazi e i tiri dalla distanza non mancano. Al 46′ è il turno di Giorico, destro da fuori area che non inquadra la porta di poco. Sempre il numero 5 neroverde va vicino al raddoppio, colpo di testa che sfiora il palo alla sinistra di Melgrati. Nella ripresa è il Lecco ad essere più pericoloso, Ardizzone si libera bene al tiro e becca in pieno il palo. Il Pordenone al 75′ resta in dieci, Bunino lanciato in rete viene steso a terra da Bruscaggin. Al 76′ il Lecco spaventa Festa, botta di Lepore da calcio di punizione che impegna non di poco l’estremo difensore ramarro. Gli ospiti trovano a sorpresa il goal del 2-1 all’84’ grazie alla zampata di Bunino da pochi passi. Ardizzone stende i ramarri alll’88’, colpo di testa imperioso che trafigge Festa.
PORDENONE-LECCO 1-3
Marcatori: Mangni (L) al 2′ p.t., Pinato (P) al 18′ p.t., Bunino (L) al 39′ s.t. ARdizzone (L) al 43′ s.t.
PORDENONE (4-3-1-2) Festa; Bruscagin, Ajeti, Pirrello, Benedetti; Burrai, Giorico (dal 23′ s.t. Torrasi), Pinato; Zammarini; Candellone (dal 23′ s.t. Piscopo); Dubickas (dal 41′ s.t. Magnaghi) (Martinez, Gallo, Andreoni, Deli, Palombi, La Rosa, Biancon, Gucher, Edera, Ingrosso). All. Domenico Di Carlo
NOTE serata ventilata e primaverile; terreno in perfette condizioni; spettatori 1.852 circa. Ammoniti: Ardizzone, Torrasi, Bunino, Burrai Espulso Bruscagin per fallo da ultimo uomo. Angoli 6-5
Ore 22.28 – A Cesena il Vicenza si gioca il tutto per tutto ma i biancorossi non riescono a prevalere, la partita termina 0-0 e viene eliminato dai playoff. Thomassen schiera a centrocampo la coppia Jimenez-Ronaldo e Della morte lungo la fascia. Nel primo tempo il copione è praticamente sempre lo stesso: la squadra di Thomassen fa la partita con i romagnoli pronti a ripartire in contropiede. Al 10′ Corazza conquista palla e serve Shpendi in profondità il quale supera Ierardi e va al tiro ma Confente è lucido e compie un intervento prodigioso. Al 16′ il Lane si fa vedere in avanti con Ronaldo che orchestra il gioco e Stoppa si trova sui piedi un pallone invitante che viene però ribattuto per ben due volte. I ritmi sono sempre molto alti e al 37′ il Vicenza colpisce un palo con Dalmonte dal vertice dell’area (il secondo considerando il legno di Ferrari nella sfida d’andata). Il Cesena prova così qualche brivido ma al 41′ riesce a far comminare un giallo a Greco autore di un fallo su Bumbu. Al rientro in campo dopo l’intervallo Thomassen non effettua nessun cambio nonostante sia consapevole che al Lane serva solo la vittoria per approdare alle semifinali. Al 47′ il Cesena è minaccioso ma Ierardi è bravo nell’ anticipare Corazza e deviare palla in corner. Nei primi dieci minuti della ripresa i romagnoli hanno il controllo della palla e al 60′ Corazza si divora letteralmente una grande occasione davanti a Confente. Al 63′ Thomassen decide che è il momento di Begic e Scarsella togliendo così Jimenez e Della Morte ma il Vicenza non aumenta l’intensità, al 66′ Cappelletti rischia l’autogol ma Confente è determinante nell’evitare il vantaggio cesenate. Il Lane è consapevole che il tempo passa inesorabile e al 73′ ha sue buone chances con due corner che però non trovano concretezza, il Vicenza non riesce a passare e dopo cinque minuti di recupero il match termina 0-0 con i biancorossi che vengono eliminati
L.R. Vicenza (4-2-3-1): Confente; Ierardi, Pasini (dal 90′ Valietti), Cappelletti, Greco (dal 74′ Rolfini); Jimenez (dal 61′ Scarsella), Ronaldo (dal 90′ Giacomelli); Dalmonte, Stoppa, Della Morte (dal 61′ Begic); Ferrari. A disposizione: Iacobucci, Brzan, Ndiaye, Sandon, Bellich, Zonta, Manfredonia, Cavion, Oviszach, Tonin. Allenatore: Dan Thomassen
Arbitro: Kevin Bonacina di Bergamo, assistenti Massimiliano Bonomo di Milano e Marco Cerilli di Latina, quarto uomo Enrico Maggio di Lodi
Ammoniti: Greco (LRV), Silvestri (C), Tozzi (C)
Spettatori: 13.106 di cui 1089 ospiti, per un incasso pari a 176.637,00
Note: serata mite, terreno in buone condizioni
Ore 18.30 – Padova: Il Padova ha scelto la location del ritiro per la prossima estate. Il club biancoscudato, infatti, tornerà a Pieve di Cadore, che ospitò la preparazione estiva biancoscudata già nel 2015, sotto la gestione Bergamin – Bonetto e quella del Chievo nel 2021 prima della sparizione dal calcio professionistico. Mancano solo gli annunci e alcuni dettagli, ma la decisione è stata presa e verrà ufficializzata nei prossimi giorni
Ore 16.30 – Verona: Secondo Footstats l’Hellas mai ha vinto in casa del Milan un match di campionato. Anzi, gli Scaligeri mai hanno conquistato il Meazza fra Serie A e cadetteria. Se contiamo anche i numeri dei precedenti con l’Inter, difatti, arriviamo a quota 63 tentativi nel corso dei quali, al massimo, i gialloblù hanno raccolto dei pareggi, 24. Non è tutto. Vengono da 4 KO senza soluzione di continuità (3 per mano dei nerazzurri e 1 ad opera dei rossoneri), una serie cominciata il 25 aprile 2021. Il segno 2 in schedina sarebbe pertanto vera e proprio impresa storica! Comunque, anche il punteggio più ricorrente dei Milan-Verona potrebbe strizzare l’occhio ai Butei. Con l’1-1, visto 6 volte prima di oggi, la più recente nel 2019-2020, Faraoni al 13’ e Calhanoglu al 29’, l’eventuale KO dello spezia nell’Olimpico giallorosso significherebbe salvezza. Gli ultimi 6 testa a testa fra lombardi e veneti hanno visto entrambe le squadre in campo marcare gol. Tanto che la media reti/match è passata dal 2,3 del periodo 1957-2013, al 3,6 dalla stagione 2014-2015 in poi. All’andata, al Bentegodi, fu 2-1 per il Diavolo: autorete di Veloso al 9’, Gunter al 19’, Tonali all’81’. Situazione in classifica. Milan matematicamente in Champions grazie alle vittorie su Sampdoria e Juventus negli ultimi due turni che l’anno portato a quota 67 (19V – 10X – 8P con 61GF e 42GS). 40 dei quali sul proprio campo da gioco (12V – 4X – 2P con 38GF e 19GS). Verona terz’ultimo alla pari con lo Spezia per via dei 31 punti (7V – 10X – 20P con 30GF e 56GS), ma solamente 10 fatti lontano da casa (1V – 7X – 10P con 10GF e 24GS). La scorsa settimana ha subito l’1-1 dell’Empoli nel recupero dopo il 90’. A proposito… quella della coppia Bocchetti-Zaffaroni è la squadra fra le venti di Serie A che ha perso più punti nel passaggio da un tempo all’altro. Erano 40 prima dell’intervallo, sono 31 al triplice fischio finale. Un meno 9 che rischia di pesare non poco nella corsa salvezza…
TUTTI I PRECEDENTI A MILANO (SERIE A E SERIE B)
31 incontri disputati
18 vittorie Milan
13 pareggi
0 vittorie Hellas Verona
55 gol fatti Milan
24 gol fatti Hellas Verona
Ore 12.00 – Udinese: La stagione si chiude con il gran finale. Prima del big match Udinese-Juventus, sarà presente in auditorium della Dacia Arena Giuseppe Cruciani, voce di punta di Radio24 nonchè icona di un’Italia libera e disincantata. Un’intervista condotta da Francesco Pezzella ci farà scoprire l’uomo dietro al personaggio e, direttamente dall’autore, la genesi di “Coppie” – Storie di desiderio e trasgressione. Apertura cancelli ore 18:45. Inizio intervista ore 19:00
Ore 10.40 – Venezia: Non solo il Genoa: stando a quanto riportato nell’edizione odierna del “Corriere del Veneto”, anche la Salernitana sarebbe interessata a Joel Pohjanpalo, attaccante del Venezia che con i suoi 19 gol stagionali sta attirando l’attenzione di numerosi club. In entrata, invece, sempre secondo il quotidiano locale la società arancioneroverde starebbe pensando “ad Aljosa Vasic, centrocampista in uscita dal Padova, ma la valutazione del club biancoscudato di oltre tre milioni di euro per il momento frena qualsiasi velleità di trattativa” e ad “Alessandro Arena, esterno offensivo del Gubbio su cui resta vivo l’interesse del club di Duncan Niederauer, che già a gennaio si era fatto vivo con un’offerta concreta”.
Ore 09.30 – Le probabili formazioni di Cesena-Vicenza (ore 20.30). CESENA (3-4-1-2): Toffo; Ciofi, Prestia, Silvestri; Adamo, De Rose, Brambilla, Mercadante; Chiarello; Shpendi, Corazza. All. Toscano. VICENZA (4-2-3-1): Iacobucci; Ierardi, Pasini, Cappelletti, Greco; Ronaldo, Jimenez; Dalmonte, Stoppa, Begic; Ferrari. All. Thomassen.
Martedì 30 maggio
Ore 19.45 – Verona: Oggi, martedì 30 maggio, allo Sporting Center ‘Paradiso’, i gialloblù hanno svolto le seguenti attività: lavoro defaticante per chi è sceso in campo contro l’Empoli; attivazione tecnica, possessi e mini partite per chi, invece, non è stato impiegato o è subentrato a gara in corso. I giocatori Padel Dawidowicz, Josh Doig, Darko Lazovic e Simone Verdi hanno svolto un lavoro sul campo a parte. Domani, mercoledì 31 maggio, è in programma una seduta di allenamento pomeridiana.
Ore 19.15 – Pordenone: Arriva un aggiornamento sulla prevendita di Pordenone – Lecco. Sono 1.950 i tagliandi acquistati sinora, di cui 185 ospiti
Ore 18.50 – Triestina: la Triestina pensa in grande per la prossima stagione e vorrebbe affidare la panchina ad Attilio Tesser. L’allenatore trevigiano, reduce dall’esperienza al Modena, incontrerà nei prossimi giorni i vertici del club. L’Alabarda attende anche l’insediamento di Ernesto Salvini e il divorzio con Giancarlo Romairone, per il quale manca solo l’ultimo passaggio. Tesser ha ricevuto più sondaggi da un club di Serie B, che non è il Sudtirol e di un altro club di Lega Pro. Al momento è alla finestra, in attesa della soluzione migliore
Ore 18.25 – Verona: ultima giornata di fuoco per l’Hellas Verona, con i gialloblù che si giocano la permanenza in serie A. La Curva Sud dell’Hellas ha esposto due striscioni: “Chi si arrende è un vile! Tutti a Milano!” all’esterno del Bentegodi, “Chi si arrende è un vile! Fuori i coglioni!” all’esterno del centro sportivo.
Ore 18.10 – Venezia: Joel Pohjanpalo ha attirato le attenzioni di diversi club di Serie A dopo i 19 gol segnati nella stagione appena andata in archivio. Su di lui è forte l’interesse del Genoa, che sta sondando ripetutamente il terreno negli ultimi giorni e presenterà presto una proposta ufficiale al Venezia e al giocatore
Ore 16.50 – Serie A: Roma, 30 maggio 2023 – Il presidente Gabriele Gravina ha aperto i lavori alle ore 11.00 con i consiglieri: Casini, Lotito e Marotta per la Lega di A; Balata per la Lega B; Marani, Marino e Pasini per la Lega Pro; Abete, Acciardi, Franchi, Frascà, Ortolano e Zanon per la Lega Nazionale Dilettanti; Calcagno, Marchitelli e Bernardi per gli atleti; Beretta e Giatras per i tecnici; Pacifici per l’Aia; il presidente del Settore Giovanile e Scolastico Tisci; il presidente del Settore Tecnico Albertini; il segretario generale Brunelli; la presidente della Divisione Calcio Femminile Mantovani il presidente della Divisione Calcio a 5 Bergamini. I consiglieri Marotta, Marani, Marino, Pasini, Franchi, Biondini e Giatras si sono collegati in video conferenza. In apertura, Gravina ha rivolto i migliori auguri alle squadre italiane impegnate nelle finali delle coppe europee e si è congratulato con il Napoli per la vittoria dello scudetto, con l’Inter per il successo in Coppa Italia, con il Frosinone e il Genoa per la promozione in Serie A e con il Catanzaro, la Reggiana e la Feralpisalò per la promozione in Serie B. Con riferimento a quest’ultima, tenuto conto del ruolo di Giuseppe Pasini quale consigliere federale, il presidente federale ha informato
il Consiglio che la Lega Pro provvederà alla sua sostituzione a seguito della decadenza dall’1 luglio 2023. Il presidente federale ha, inoltre, annunciato che con la nuova stagione sportiva la FIGC si farà promotrice di un contenuto editoriale, le cui modalità di distribuzione saranno decise nelle prossime settimane anche di concerto con l’Aia, incentrato sull’utilizzo del Var. Negli ultimi giorni, la Federazione ha girato una puntata pilota con l’audio tra arbitro in campo e Var con l’obiettivo di rendere pubblici alcuni highlights sui canali digital ufficiali della FIGC a scopo formativo e informativo di tutti gli appassionati sull’utilizzo della tecnologia applicata al gioco del calcio secondo il regolamento approvato dall’Ifab. Partecipazione Seconde Squadre Società di Serie A nel campionato di Serie C 23/24
Il Consiglio Federale ha dato delega al Presidente federale, di concerto con i vice presidenti e i presidenti della Lega di A, della Lega B e della Lega Pro, per definire le normative relative alla partecipazione delle Seconde Squadre al campionato di Serie C 2023/24. Norme in materia di tesseramento calciatori e calciatrici extracomunitari per la stagione 2023/24. Il Consiglio ha approvato i provvedimenti, con validità annuale, relativi alla disciplina di tesseramento dei calciatori e delle calciatrici extracomunitari. In ambito maschile ricalca quanto già previsto in merito nell’attuale stagione sportiva, in ambito femminile è stato allineato a quanto previsto per la società di Serie A maschile. Procedure e criteri riammissioni e ripescaggi nei campionati professionistici per la stagione sportiva 2023/24
Il Consiglio ha approvato criteri e termini per le riammissioni ai campionati di Serie A, Serie B e Serie C, che ricalcano, nella parte dei requisiti, quelli delle precedenti stagioni con la sola eccezione per il divieto di deroghe infrastrutturali. Lo stesso ha fatto per le procedure e i criteri dei ripescaggi nei campionati professionistici. Nomine di competenza
Su indicazione dell’AIA, il Consiglio ha provveduto alla sostituzione del dimissionario Duccio Baglioni con Katia Senesi quale componente del Consiglio Direttivo del Settore Tecnico. Inoltre, è stato nominato Alberto Zaroli quale membro del Consiglio Direttivo del Settore Giovanile e Scolastico in luogo del dimissionario Carlo Pacifici.
Ore 14.30 – ll Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare, presieduto da Carlo Sica, dato atto delle proposte di accordo depositate, visto l’art. 127 CGS, le dichiara efficaci e applica le seguenti sanzioni:
– per la società Juventus FC Spa, euro 718.240,00 (settecentodiciottomiladuecentoquaranta/00) di ammenda;
– per il sig. F. P., euro 47.000,00 (quarantasettemila/00) di ammenda;
– per il sig. P. N., euro 35.250,00 (trentacinquemiladuecentocinquanta/00) di ammenda;
– per il sig. F. C., euro 32.500,00 (trentaduemilacinquecento/00) di ammenda;
– per il sig. C. G., euro 18.500,00 (diciottomilacinquecento/00) di ammenda;
– per il sig. P. M., euro 15.000,00 (quindicimila/00) di ammenda;
– per il sig. G. M., euro 11.750,00 (undicimilasettecentocinquanta/00) di ammenda;
– per il sig. S. B., euro 10.000,00 (diecimila/00) di ammenda.
Ore 14.10 – Padova: Il Padova continua a rinforzarsi sul mercato. Dopo Alessandro Capelli, c’è una trattativa avanzata anche per il centrocampista Pietro Fusi, nell’ultima stagione al Sangiuliano City. Classe 1998, è un obiettivo concreto che può arrivare nelle prossime ore
Ore 12.00 – Padova: Il Calcio Padova rende noto che è stato formalizzato l’accordo con il centrocampista esterno classe 1997 Alessandro Capelli. Capelli ha siglato con il Padova un contratto dal 1 luglio 2023 fino al 30 giugno 2025. Alessandro Capelli nasce a Monza il 20 aprile 1997 ed è un centrocampista esterno di 175 cm. Cresce calcisticamente nel Monza dove fa il suo esordio in Serie D nella stagione 2015/2016, collezionando 15 presenze. La stagione successiva si trasferisce, sempre in D, nel Fanfulla, realizzando 4 reti in 31 partite. Nel 2017/2018 si trasferisce nel Seregno (serie D) dove realizza 3 reti in 33 presenze, confemandosi nella stagione successiva, ma con una rete in più all’attivo. Nel 2019/2020 passa alla Pro Sesto, collezionando 24 presenze e mettendo a segno 6 reti. Nel 2020/2021 indossa la maglia del Varese, dove realizza 8 gol in 37 incontri. Trona alla Pro Sesto nel 2021/2022, questa volta in Serie C, realizzando 2 reti in 26 presenze e conquistando la salvezza. La stagione 2022/2023 lo vede protagonista con 5 reti e 6 assist in 38 gare che permettono alla Pro Sesto di qualificarsi ai playoff al 4° posto. Capelli inoltre realizza 2 reti in 3 incontri di playoff, uno contro il Renate e l’ultima contro il Vicenza.
Ore 11.10 – Mestre: Dopo una stagione ampiamente al di sotto delle aspettative di chiunque, società compresa, il Mestre vuole ripartire e lo farà da giovedì 1 giugno, ore 12:00, quando il presidente del club arancionero Stefano Serena presenterà a stampa e tifosi il prossimo campionato in conferenza al Novotel di Mestre. Finora pochissime novità sul futuro del club e della squadra, ma si potrebbe ripartire da alcune certezze e giovedì ne avremo la conferma o meno. Come riferisce “La Nuova” dovrebbero essere riconfermati anche per la prossima stagione il tecnico Gianpietro Zecchin, il ds Busolin e il capitano della squadra Guido Sebastin Corteggiano, anima della rosa e beniamino dei tifosi. Per il resto della squadra si dovrà vedere: il mercato resta sempre un’incognita. Nelle prossime settimane ne sapremo di sicuro di più. Adesso, però, testa a giovedì.
Ore 10.40 – Udinese: Intervistato da Tv12, il direttore dell’area tecnica dell’Udinese Pierpaolo Marino si è soffermato sulla decisione di confermare per il prossimo anno Andrea Sottil: «È stata una riconferma giusta, corretta e nei tempi adeguati. Il tassello principale per un programma di continuazione tecnica e sportiva. L’Udinese gioca sempre di anticipo ed è la nostra organizzazione, non per essere presuntuosi o per manifestare i nostri meriti ma, effettivamente, riusciamo ad arrivare prima sugli obiettivi ed abbiamo una Proprietà in grado di investire; infatti, sono già arrivati ed annunciati giocatori importanti».
«La situazione di Pereyra? C’è un dialogo aperto perché è un giocatore che ha sempre avuto un ottimo rapporto con noi e un rendimento di assoluto livello. Sta in una fase di riflessione e siamo preparati a qualsiasi evenienza. Non stiamo ragionando in termini patrimoniali, essendo a fine contratto, ma su una perdita tecnica, molto dolorosa. In qualsiasi eventualità, saremo pronti per la sua decisione e non potremo che ringraziarlo».
Il Direttore Marino spiega, inoltre, le voci di mercato attorno a Beto e Becao, che circolano da diverse settimane: «Sono due nomi caldi in queste settimane. Beto è un giocatore di grande importanza nello scenario europeo, diversi club esteri si stanno interessando a lui. Penso che sia un giocatore con margini di miglioramento enormi. La Famiglia Pozzo è una Proprietà stabile e non ha disperato bisogno di vendere. Siamo preparati ad una sua partenza ma siamo anche preparati a tenerlo con noi. Di Becao invece ci ha sorpreso molto il fatto che non si sia ancora seduto a parlare con noi per il rinnovo: sono diverse settimane che proviamo il dialogo. Nel gioco delle parti e nel rispetto reciproco stiamo studiando la maniera giusta per riprendere questo dialogo; altrimenti dovremo pensare ad una cessione molto dolorosa, essendo a scadenza contrattuale, con una cifra consona al suo valore».
L’Udinese, come ogni anno, ha lanciato e valorizzato diversi giocatori, uno tra tutti il centrocampista serbo Lazar Samardzic, sogno di molti club in Italia ed in Europa: «Samardzic è il giocatore dei sogni, rappresenta il calcio. È una mezzala moderna che può fare anche il trequartista, con un bagaglio tecnico veramente importante ed il gol nel DNA. Può raggiungere valutazioni di rilievo e, in questo senso, siamo nelle condizioni di trattenerlo con noi ancora un altro anno dato il bel rapporto creato con il giocatore».
Ore 09.30 – “Il Venezia ripartirà da Antonelli in cabina di regia e da Vanoli in panchina, due colonne solidissime”: con queste parole il “Corriere del Veneto” annuncia di fatto la conferma delle due pedine che hanno consentito agli arancioneroverdi di rialzare la testa e conquistare non solo la salvezza ma soprattutto l’accesso ai playoff di serie B. Per quanto riguarda la rosa, invece, il quotidiano locale sottolinea: “La squadra cambierà, verrà abbassato il monte ingaggi cercando le cessioni dei giocatori che torneranno dai prestiti (in particolare Ceccaroni e Cuisance) e perfezionando altre cessioni. L’organico verrà migliorato sulla linea della difesa ma anche a centrocampo, dove in attesa del ritorno di Mato Jajalo si cercherà un’alternativa di spessore. Movimenti anche davanti, dove l’obiettivo principale è quello di individuare un potenziale partner di Joel Pohjanpalo”. Sempre che l’attaccante non cambi maglia: i suoi agenti hanno infatti già ricevuto offerte non solo dalla serie A ma anche da campionati esteri. Conclusione del “Corriere del Veneto” sul ritiro estivo: “In settimana verrà definita la questione: la trattativa con Falcade è alle battute finali e si capirà se il Venezia dovrà orientarsi su un’altra destinazione o se l’intesa, molto cercata dalle parti, verrà siglata”.
Ore 08.00 – Vicenza: Paolo Zanetti, allenatore dell’Empoli originario di Valdagno, sta vivendo una stagione ricca di soddisfazioni culminata con il poker rifilato alla Juventus. Una gioia non trascurabile per il giovane tecnico che ha cominciato la sua carriera da giocatore con il Vicenza e al quotidiano “La Nazione” dichiara: “Allenare il Lane fa parte dei desideri. C’è stato un momento in cui sembrava si potesse fare, in serie C. Ero ancora molto giovane e poi la società scelse Di Carlo che portò il Vicenza in B. Ma nella vita non si sa mai. Diciamo che mi piacerebbe darci appuntamento in serie A: Vicenza è una piazza che merita quel livello”.
Ore 00.00 – Südtirol: Queste le dichiarazioni di Pierpaolo Bisoli dopo Südtirol-Bari: “Abbiamo fatto una buona partita, sul piano del palleggio e della voglia di fare gol. Il Bari è una grande squadra, ma abbiamo vinto meritatamente. Andiamo là per portare a casa la qualificazione, ma meglio di questo non sappiamo fare. Che Südtirol vedremo a Bari? Quello di oggi con quello che ha battuto la Reggina. Sarà dura farlo di fronte ai 55mila spettatori del San Nicola, ma credo che questa società sia un grande spot per il calcio perché con le idee siamo arrivati fino a qua. Questo è un gruppo che non smetterò mai di ringraziare. Anche stamani abbiamo lavorato sotto il sole per provare delle situazioni e sono stati bravi. Auguro a tutti i miei colleghi di trovare un gruppo così: dedito al lavoro perché solo col talento a volte non si vince. Un voto per la finale? Ci penso stanotte, ve lo dirò venerdì”.
Lunedì 29 maggio
Ore 23.05 – Südtirol: Dopo il successo del Südtirol sul Bari, Matteo Rover ha commentato la vittoria ai microfoni di Sky Sport: “Ci crediamo fino alla fine. È così da tutta la stagione. Adesso sappiamo di avere un piccolo vantaggio, ma non molleremo nulla neanche al ritorno. La gara al ‘San Nicola’? Saranno un po’ di più sugli spalti rispetto a Bolzano, ma vediamo come andrà. La cosa importante è non dare nulla per scontato e continuare a giocare come sappiamo. Già la semifinale è un qualcosa di clamoroso per come siamo partiti, ma col tempo siamo cresciuti. Piano piano ci stiamo rendendo conto di star scrivendo una pagina di storia”.
Ore 22.45 – Dolomiti Bellunesi: «Abbiamo scelto mister Nicola Zanini perché è una persona concreta e con i piedi per terra. Siamo convinti che potrà dare un apporto importante». Sono le parole con cui il presidente della SSD Dolomiti Bellunesi, Paolo De Cian, ha aperto la presentazione del nuovo tecnico, chiamato a guidare la prima squadra nel prossimo campionato di serie D.
GRANDE RESPONSABILITÀ – «Ringrazio il presidente, il direttore Luca Piazzi e la società in generale – ha commentato l’ex allenatore di Vicenza, Este, Luparense e Sona -. La SSD Dolomiti Bellunesi era la mia prima scelta e sono entusiasta di essere qui, in un club che rappresenta l’intera provincia. Allo stesso tempo, sento una grande responsabilità». Zanini ha le idee chiare: «Vorrei coinvolgere il maggior numero di persone. E portare entusiasmo». A livello tattico, la parola d’ordine è “flessibilità”: «In passato ho proposto moduli diversi, a seconda delle caratteristiche degli atleti. Mi piacciono le squadre coraggiose, che tengano il pallino del gioco e mantengano il necessario equilibrio. Vorrei evitare, la domenica, di incontrare avversari che abbiano già vinto nel sottopassaggio, ancor prima di scendere in campo. Ai miei chiedo di non avere il “braccino corto”». Zanini si definisce «semplice e ordinato, ma diretto. Sì, vado dritto per dritto. E ritengo sia fondamentale la comunicazione: a 360 gradi, con i giocatori, lo staff, la società, la stampa».
MENTALITÀ – Il direttore generale, Luca Piazzi, non ha dubbi: «Insieme al nuovo mister vogliamo avviare un ciclo, partendo da una base di elementi da confermare. Sarebbe sbagliato cambiare di continuo per migliorare. Nella scorsa stagione sono stati commessi degli errori, ma non dobbiamo radere al suolo quanto fatto. Ci sono i presupposti per crescere». L’obiettivo principale non è legato esclusivamente alla classifica: «È fondamentale acquisire un certo tipo di mentalità, che porti poi a ottenere dei risultati. E a creare un ambiente in cui tutti si identifichino, attraverso valori precisi e condivisi».
DA FORNASIER AL COBRA – In occasione della conferenza stampa, è stata svelata anche una nuova figura nei quadri dirigenziali: Nicola Fornasier, infatti, sarà il collaboratore dell’area tecnica. «Ringrazio la società per questa opportunità – ha affermato l’ex Vittorio Falmec -. Sono contento, emozionato e pronto ad accrescere la mia conoscenza del territorio». A proposito di novità, dopo aver appeso le scarpette al fatidico chiodo, Simone Corbanese è destinato a indossare un’altra veste: «Avrà un ruolo di immagine – ha spiegato Piazzi – ma anche tecnico e gestionale in ambito di settore giovanile. In più si interfaccerà con le società della zona». “Cobra”, dal canto suo, è pronto a garantire «senso di appartenenza e impegno. Dovrò imparare a fare cose nuove, ma questo non mi spaventa».
Ore 22.30 – Südtirol: Il Südtirol non si ferma più! Davanti ad uno stadio Druso tutto esaurito gli uomini di Bisoli s’impongono anche sul Bari, terza forza del campionato cadetto. Poche le occasioni nitide nell’arco dell’intera partita. Parte forte il Südtirol che dopo appena 3 minuti di gioco si rende pericoloso con una conclusione di Tait. All’11’ la risposta del Bari è affidata al tiro di Antenucci dalla distanza, ma sulla quale Poluzzi interviene facilmente. Al 33′ Cheddira devia la sfera trovando la pronta risposta di Poluzzi che blocca senza particolari problemi. Nel secondo tempo la prima vera occasione si concretizza al 63′ con i pugliesi che calciano verso lo specchio con Cheddira. Al 74′ gli altoatesini si costruiscono una nitida occasione con Odogwu che è bravo a deviare la sfera per Mazzocchi, quest’ultimo però impreciso nella deviazione conseguente. E quando tutto sembrava essere indirizzato verso il pareggio, ecco che il Südtirol sale in cattedra. Al 92′ Casiraghi, da poco subentrato, corre sulla corsia e crossa verso il centro, dove trova Rover che è il più lesto a deviare in rete di testa, battendo Caprile. Nei minuti finali l’assedio pugliese è reso vano dalla difesa altoatesina che mantiene inviolata la porta. L’arbitro fischia tre volte e il Druso esplode di gioia. I ragazzi di Bisoli hanno compiuto una nuova impresa. Venerdì in programma il secondo atto al San Nicola di Bari. I pugliesi, per avere la meglio, dovranno necessariamente vincere.
Südtirol-Bari 1-0
Marcatori: 92’ Rover (S).
SUDTIROL: Poluzzi, Curto, Zaro, Vinetot, De Col (87’ Larrivey), Lunetta (57’ Rover), Tait, Fiordilino (75’ Celli), Belardinelli, Mazzocchi (76’ Casiraghi), Odogwu. A disp. Minelli, Marano, Siega, Carretta, Cisse, Eklu, Pompetti, Giorgini. All. A. Bisoli.
Ore 22.05 – Treviso: “Il Treviso FBC 1993 rende noto che Mister Enrico Cunico, non sarà più l’allenatore della prima squadra biancoceleste. La conclusione del rapporto fra il tecnico e società è avvenuta in modo consensuale. Il club ringrazia il Mister per il lavoro straordinario di questa stagione culminato con la storica vittoria del campionato di Eccellenza. A lui auguriamo un futuro ricco di soddisfazioni sportive e professionali. Da domani la società sarà al lavoro per individuare un tecnico che intenderà sposare i progetti legati al futuro del Calcio Treviso”.
Ore 21.55 – Vicenza: A due giorni dalla sfida di ritorno del match Cesena-Vicenza il settore ospiti fa registrare la quota di 756 biglietti staccati. La Curva Sud esorta però i tifosi biancorossi e in un post su Facebook scrive: “Mercoledì ci sarà l’ennesima battaglia, comunque vada niente scuse, esserci!!! Coloriamo di biancorosso il settore! TUTTI A CESENA!!!”.
Ore 21.35 – Coppa Italia: Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A, è stato invitato come ospite alla trasmissione ‘La Politica nel Pallone’. Tra i tanti temi trattati si è soffermato sulla possibile riforma della Coppa Italia. Ecco le sue dichiarazioni. “Abbiamo elaborato un progetto sulla falsariga del modello inglese, lo sottoporremo a breve al voto delle squadre. Avremo due modelli opposti, far giocare la squadra più grande nel campo di quella più piccola ha alcuni problemi: per esempio non si potrebbero usare goal line technology o VAR in alcuni stadi. Sarebbe più vicina agli anni ’80 che ai tempi moderni, detto questo i club saranno chiamati nelle prossime settimane a decidere se il prossimo bando per i diritti della Coppa Italia avrà il modello attuale o quello simil-inglese”.
Ore 19.55 – Vicenza: Gioia biancorossa in casa Lane: oggi è nato Gabriele, il figlio di Loris Zonta, che su Facebook scrive: “Gabriele, 29 Maggio 2023 💙. Ci scoppia il cuore, sei il nostro capolavoro. Papà e mamma sono pazzi di Te 💓”.
Ore 19.30 – Padova: “Ho un legame molto forte con Padova, mi sono sentito a casa dal primo giorno in cui sono arrivato e spero che questo club torni nel grande calcio. 3 anni pieni di battaglie, emozioni ma anche di grandi amarezze che sono state dure da digerire. La vita, come lo sport, è fatta di vittorie e di sconfitte, ma l’importante è imparare da tutte. Porterò per sempre nel cuore questa città e questi colori che ho rispettato, grazie a tutti!! “. Così Felipe Curcio, sul suo profilo instagram nel saluto a Padova. In scadenza di contratto il prossimo 30 giugno, il brasiliano saluterà Padova
Ore 19.05 – Vicenza: Sono arrivati in questi minuti i dati riguardanti la prevendita per Vicenza-Cesena. Attualmente sono 10.145 i biglietti venduti di cui 756 nel settore ospiti destinati ai biancorossi
Ore 18.50 – Pordenone: Arriva un primo aggiornamento sui biglietti di Pordenone – Lecco. Sono stati venduti i primi 1.400 biglietti, ne mancano 739 al sold-out. Tagliandi disponibili nelle rivendite TicketOne e online su sport.ticketone.it. Mercoledì sera tutti convocati in anticipo: già alle 19:45, per sostenere la squadra dal riscaldamento
Ore 17.10 – Cittadella: Il Cittadella come da tradizione sarà a LAVARONE (1.174 m s.l.m.) per il ritiro pre-campionato 2023/24. Allenamenti a partire da domenica 23 luglio fino a sabato 5 agosto per la prima squadra, a seguire anche tutte le formazioni giovanili. In località Bertoldi la squadra si allenerà presso i campi sportivi comunali. Un ringraziamento al Presidente della Polisportiva Alpe Cimbra Ruggero Carbonari, alla Direttrice dell’ APT Alpe Cimbra Daniela Vecchiato, al Sindaco di Lavarone Isacco Corradi, all’ex Sindaco Mauro Lanzini e al lavoro del responsabile degli impianti sportivi Gianni Bianchini. L’Hotel “Caminetto Mountain Resort” sarà la casa granata dell’ A.S. Cittadella per tutta la durata del ritiro. 90 Km la distanza che separa Cittadella da Lavarone, 1 h e 30′ circa il tempo per raggiungere il comune trentino.
Ore 15.30 – Südtirol: “Siamo contenti e ce lo meritiamo: lavoriamo sempre al massimo, il mister ci chiede tanto. Trovarci qui per noi è un sogno, e siamo felici che possa proseguire: ce lo siamo meritati”. Così Daniele Casiraghi, in vista di Südtirol-Bari, in programma stasera allo stadio Druso, andata della semifinale playoff promozione
Ore 12.20 – Serie A: La Lega di Serie A ha comunicato gli orari dell’ultima giornata di campionato. Milan-Verona, Roma-Spezia, Udinese-Juventus e Atalanta-Monza si giocheranno domenica 4 giugno alle 21.
Ore 11.10 – Vicenza: “Firenze, 29 maggio 2023. In occasione di Cesena-L.R. Vicenza gara di ritorno del secondo turno nazionale playoff, la Lega Pro ha deciso che la sua “quota gara” – prevista da regolamento – sarà devoluta interamente in beneficenza alle popolazioni colpite dall’alluvione in Emilia Romagna. I biglietti saranno disponibili attraverso Vivaticket, che a sua volta si è resa disponibile a una importante collaborazione, on line sul sito vivaticket.com, nei punti vendita del circuito Vivaticket (qui l’elenco https://shop.vivaticket.com/ita/ricercapv) e al Coordinamento Club Cesena, aperto , lunedì dalle 15 alle 20, martedì dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 20, mercoledì dalle 9 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18″.
Ore 10.25 – Pordenone: Arrivano i provvedimenti del giudice sportivo dopo l’ultimo turno di playoff. Stangata sul presidente del Lecco Paolo Di Nunno, fermato per lungo tempo dopo l’espulsione e l’ingresso in campo successivo al rigore poi trasformato da Burrai che ha deciso Lecco-Pordenone:
“DIRIGENTI ESPULSI INIBIZIONE A SVOLGERE OGNI ATTIVITÀ IN SENO ALLA F.I.G.C. A RICOPRIRE CARICHE FEDERALI ED A RAPPRESENTARE LA SOCIETÀ NELL’AMBITO FEDERALE A TUTTOIL 14 AGOSTO2023 DI NUNNO PAOLO LEONARDO(LECCO) A) per avere, al 43° minuto del secondo tempo, tenuto uncomportamento irriguardoso nei confronti dell’Arbitro in quanto entrava sul terreno di gioco, roteava in aria il suo bastone, e rivolgeva frasi irriguardose nei suoi confronti; B) per avere, al termine della gara, atteso l’Arbitro davanti alla porta deglispogliatoi e reiterato tale condotta, pronunciando nei suoi confronti frasi irriguardose per contestare il suo operato e, avvicinatosi allo stesso, afferrando con la mano il suo braccio sinistro all’altezza dell’avambraccio senza causargli dolore; C) per avere, al termine della gara, al rientro della squadra ospite, nel corridoio antistante gli spogliatoi, colpito con una manata al petto il calciatore del Pordenone PIRRELLO ROBERTO, senza conseguenze. Ritenuta la continuazione, misura della sanzione in applicazione degli artt. 4, 13, comma 2, e 36, comma 2, lett. a) e B), C.G.S., ritenuta la continuazione, valutate le modalità complessive della condotta e la gravità della condotta posta in essere (referto arbitrale, r. proc. fed., r. c.c., supplemento r. c.c.)”.
Ore 10.00 – Cittadella: «Era un fioretto nato nell’ultimo mese e mezzo. Ognuno aveva fatto delle proposte: c’era la possibilità della biciclettata sul Monte Grappa, ma adesso è diventata impegnativa per noi. Quella la facevamo al termine di ogni stagione quand’eravamo giocatori, adesso la lasciamo pure a loro che hanno più fisico di noi per affrontare la salita. Andavamo a Monte Berico anche ai tempi di Claudio Foscarini, è stato bello rifarlo. Siamo partiti da Carmignano di Brenta per evitare il ponte di Fontaniva, un po’ rischioso attraversarlo a piedi. Ci siamo messi in marcia a inizio mattina per arrivare al santuario per le undici, giusti in tempo per partecipare alla messa. Abbiamo trovato una bella giornata, di sole, è andato tutto bene. Con me c’erano Andrea Redigolo, Roberto Musso e Nicola Donazzan, quindi il presidente Andrea Gabrielli e il vice presidente Giancarlo Pavin. Nel gruppo c’erano anche il direttore Stefano Marchetti, il massaggiatore Nicola De Bardi e Federico Cerantola. Era giusto mantenere le promesse fatte»: sulle colonne de “Il Gazzettino” Edoardo Gorini, allenatore del Cittadella, racconta il pellegrinaggio a piedi fatto ieri fino al Monte Berico per il fioretto-salvezza.
Ore 09.40 – Arzignano: Il centrocampista Riccardo Casini prosegue in Gialloceleste e firma con l’Arzignano Valchiampo un rinnovo annuale con opzione per la stagione 2024/2025. Giunto in via dello Sport nel 2019, sarà per lui la quinta stagione in maglia numero 4.
Ore 09.30 – Le probabili formazioni di Südtirol-Bari (ore 20.30).
SÜDTIROL (4-4-1-1): Poluzzi; Curto, Zaro, Vinetot, De Col; Rover, Tait, Fiordilino, Belardinelli; Mazzocchi; Odogwu. All. Bisoli.
BARI (4-3-3): Caprile; Dorval, Di Cesare, Vicari, Ricci; Maita, Maiello, Benedetti; Esposito, Cheddira, Morachioli. All. Mignani.
Ore 08.00 – Südtirol: C’è chi ha raccontato venerdì sera di aver sentito l’urlo dei 5.000 presenti allo stadio Druso a tre chilometri di distanza da Viale Trieste quando al minuto 89 Daniele Casiraghi ha gonfiato la rete contro la Reggina, segno tangibile di un entusiasmo e di una gioia senza precedenti per la squadra del Südtirol. Dopo i sei minuti di recupero, al triplice fischio del signor Rapuano, di Rimini, ci sono stati festeggiamenti, cori e applausi infiniti per i “Bisoli boys”. Poco dopo, mentre il pubblico usciva dalle tribune, si sono formate lunghe file alle biglietterie dello stadio per acquistare i tagliandi della partita di questa sera per il match di andata valevole per la semifinale playoff che vedrà impegnati i bolzanini contro il Bari. Chi supererà il turno affronterà la vincente dell’altra semifinale dove si affronteranno Cagliari e Parma. Fino a pochi mesi fa pensare che allo stadio Druso diventasse una consuetudine vedere l’impianto che sorge tra il fiume Isarco e viale Trieste sempre gremito in ogni ordine di posto poteva sembrare un’utopia, ma in molte delle ultime partite, se ci fosse stata la possibilità di avere una capienza maggiore, si poteva arrivare anche alle 7.000 presenze (numeri che fino ad ora si potevano vedere solo alla Sparkasse Arena, il palaghiaccio che ospita le partite di hockey dei Foxes). Ma la passione per il calcio, grazie al sorprendente cammino della neopromossa formazione biancorossa, sapientemente costruita da dirigenti e soci lungimiranti nel corso di pochi anni, ha contagiato tutta la provincia. Bressanone, Vipiteno, Fortezza, Laives, Salorno, Merano in val Pusteria, Selva in val Gardena, solo per citare alcune località che sono presenti allo stadio con i propri residenti in numero sempre maggiore. Il calcio è imprevedibile, senza la sconfitta di Modena del 19 maggio la partita di venerdì scorso contro la Reggina non ci sarebbe stata, e l’euforia che si è venuta a creare potrebbe dare ulteriore energia e motivazioni. Da compensare i problemi derivanti dai soli 3 giorni di distanza fra le due partite. Qualche problema di formazione ci sarà, oltre agli indisponibili Celli e Davi, contro la squadra calabrese si è infortunato Masiello, che dopo aver abbandonato il campo è stato costretto ad essere accompagnato all’ospedale dove gli è stata riscontrata la lussazione del gomito destro che molto probabilmente lo costringerà a non poter disputare il finale di questa stagione. Possiamo ipotizzare questo undici iniziale: Poluzzi; Curto, Vinetot, Zaro, De Col; Tait, Belardinelli, Fiordilino; Casiraghi, Rover; Odogwu. Consapevoli che Bisoli potrebbe fare altre scelte, considerando che venerdì prossimo si giocherà il ritorno al San Nicola, per gestire al meglio il doppio impegno ravvicinato.
Domenica 28 maggio
Ore 23.40 – Treviso: Con un comunicato ufficiale il Treviso ha annunciato l’approdo in società di Fabio Dalla Costa, nuovo responsabile Scouting del Settore Giovanile: “Il Treviso FBC 1993 rende noto che Fabio Dalla Costa entra nel mondo biancoceleste come responsabile Scouting del Settore Giovanile. Il club di Via U. Foscolo quindi, inizia a riempire le prime caselle di un organigramma che sarà implementato di nuove figure, cominciando dalla base. “Il movimento giovanile della società in questi anni ha avuto una grande crescita – sottolinea il presidente Sandri che aggiunge – abbiamo voluto Fabio per rinforzare l’eccellente lavoro svolto fino ad oggi da Alessandro Zanato (Responsabile Settore Giovanile) e da tutti i tecnici con una figura conosciuta negli ambienti calcistici per le sue qualità organizzative nello scouting e nel reclutamento; questa attività sarà svolta in sintonia con le società affiliate alla Treviso Soccer School e con l’allargamento della collaborazione e l’interazione con altre società della marca trevigiana. Sarà suo, anche il compito di intrattenere i rapporti con le società professionistiche. Siamo sicuri che il bagaglio di esperienze e conoscenze di Fabio porterà notevole valore aggiunto per la società e per le nuove promesse del Calcio Treviso”.
Ore 23.25 – Hockey: Grande soddisfazione a Vicenza per la conquista dello scudetto di Hockey in Line. I diavoli biancorossi ieri sera hanno infatti vinto gara 4 contro Milano con il punto di 3-2 che regala il secondo scudetto al club berico.
Ore 23.20 – Rugby: Rovigo trionfa nella finale di Top 10 di Rugby, batte 16-9 la rivale più fiera del Petrarca e si cuce sul petto lo scudetto 2023. È il quattordicesimo trionfo della storia del club, che arriva nell’ultimo anno in cui ai nastri di partenza ci sono dieci squadre: in futuro molte cose cambieranno per la palla ovale italiana, ma per adesso il presente dice derby d’Italia, ancora una volta. E ci si gode lo spettacolo nello spettacolo, l’eterna sfida che per l’ennesimo anno mette in palio in tricolore. Oltre 4000 i tifosi presenti sugli spalti del Lanfranchi di Parma per l’ultimo atto della competizione. Al 6’ si sblocca il match: calcio per Rovigo, con Montemauri che trasforma implacabilmente per il 3-0 che stappa la serata. La reazione del Petrarca è furiosa e produce un comodo piazzato messo fra i pali da Lyle. Al 25’ la stella del Petrarca si ripete dalla lunga distanza e firma il primo sorpasso dei tuttineri per il 6-3 che anima il finale di prima frazione. Al 31’ ecco la prima metà del match: nuovo controsorpasso del Rovigo, con una touche giocata splendidamente e Stavile che approfitta al meglio del lavoro della maul trovando il punto esclamativo del primo tempo. La successiva trasformazione di Montemauri scolpisce il 10-6. Il tempo si chiude con il terzo calcio di un chirurgico Lyle per il 10-9 che lascia tutto aperto in vista della ripresa. In apertura di secondo tempo tremendo scontro fra De Masi e Tavuyara con il primo che perde i sensi e fa tremare un intero stadio. Poi ecco il sospiro di sollievo e l’attacco multifase dei rodigini, che guadagnano un calcio di punizione: e ancora una volta Montemauri è un cecchino per il 13-9 che apre la strada alla battaglia per la gloria in un secondo tempo senza esclusione di colpi. Finale ad altissima elettricità. Rovigo gioca d’astuzia, il Petrarca pigia sull’acceleratore ma non riesce a colpire. Servirebbe una meta per capovolgere il destino, ma quella meta non arriva. E, anzi, arriva il drop sensazionale di Montemauri che chiude definitivamente il conto sul 16-9. Rovigo gode, il Petrarca s’inchina.
Ore 21.10 – Dolomiti Bellunesi: “La SSD Dolomiti Bellunesi affida a Nicola Zanini la guida tecnica della prima squadra, impegnata nel campionato di serie D. Classe 1974, di origini vicentine, è stato protagonista di una brillante carriera da calciatore, arricchita da più di cinquanta presenze nella massima serie e da quasi trecento gettoni (con una cinquantina di gol) nella categoria cadetta. Zanini inizia ad allenare a Treviso, per poi passare agli Allievi del Real Vicenza, con cui ottiene risultati di rilievo: è il 2014. E l’anno successivo arriva la chiamata del Vicenza: al timone dei Giovanissimi e, nel 2017, della prima squadra in C. Nel 2018, ecco l’approdo in serie D con l’Este: in giallorosso rimarrà due stagioni. Proprio come alla Luparense, mentre l’esperienza più recente (sempre in D, ma nel girone B) è in terra veronese al Sona. Mister Zanini verrà presentato ufficialmente alla stampa domani (lunedì 29 maggio), ore 16.30, a Belluno: nello Studio Perissinotto Lacedelli Bortoluzzi, in via degli Agricoltori, 11”.
Ore 21.05 – Südtirol: “La società FC Südtirol comunica che in relazione alla gara d’andata della semifinale playoff di Serie B tra FC Südtirol e Bari, in programma lunedì 29 maggio alle ore 20.30, allo Stadio Druso di Bolzano, è stato raggiunto il sold out assoluto”.
Ore 19.15 – Triestina: Primo incontro nella giornata di venerdì fra Simone Giacomini e Giancarlo Romairone, legato da due anni di contratto alla Triestina. Il presidente alabardato non ha ancora comunicato la volontà di separarsi al dg, ma tutte le fonti consultate indicano come la volontà di Giacomini sia quella di cambiare. Sullo sfondo c’è sempre Ernesto Salvini, ex direttore sportivo del Siena ed ex Frosinone. Giacomini si è preso qualche giorno di tempo per riflettere, ma nella settimana entrante comunicherà le sue decisioni definitive.
Ore 18.15 – Venezia: Il presidente del Venezia Duncan Niederauer ha rilasciato un messaggio al termine della stagione con le seguenti considerazioni: “Ho avuto la possibilità di essere con i ragazzi sabato a Cagliari e, sebbene il risultato finale non sia stato positivo, sono stato orgoglioso dell’impegno profuso dai ragazzi. L’inizio della partita non è andato come speravamo, ma la squadra non ha mai mollato e ha lottato fino alla fine, sfiorando il pareggio in diverse occasioni nel secondo tempo.
È stata una stagione di alti e bassi, ma alla fine abbiamo ottenuto molti risultati. Dopo un inizio di stagione molto difficile, i ragazzi non hanno mai mollato, come non hanno mollato sabato sera. Abbiamo giocato un ottimo calcio sotto la guida di Mister Vanoli e ci siamo guadagnati un’altra avventura nei playoff. Sono orgoglioso di quello che hanno fatto come gruppo e sono sicuro che porteremo questo slancio nella prossima stagione.
Ora inizieremo a guardare ai nostri piani per il prossimo campionato, ma prima di concentrarci su questo, vorrei riflettere su ciò che abbiamo realizzato in questi ultimi 12 mesi. La nostra prima squadra ha raggiunto i playoff, la Primavera ha disputato la sua migliore stagione nella storia recente e ha raggiunto a sua volta i playoff, la squadra femminile giocherà la finale di Coppa Italia il mese prossimo e il nostro settore giovanile ha continuato a sviluppare il nostro vivaio di talenti. Il nostro nuovo quartier generale al Taliercio è quasi finito e sarà inaugurato il mese prossimo. Sono molti i risultati positivi da cui ripartiamo.
Infine, ci sono altre persone che vorrei ringraziare. Grazie a Paolo Vanoli e Filippo Antonelli per aver creduto nel progetto del Venezia FC. Il loro contributo è già stato importante e spero che potremo lavorare insieme per costruire qualcosa di ancora più speciale. Grazie ad Andrea Soncin per il lavoro svolto nel gestire la squadra Primavera attraverso i numerosi cambiamenti di questa stagione. Grazie ai miei colleghi del Venezia FC: non è un lavoro facile, e il vostro impegno è molto apprezzato. Infine, grazie ai tifosi per essere tornati insieme a noi. Questo progetto è tanto per voi quanto per noi, e la vostra passione e il vostro sostegno hanno contribuito a trasformare il Penzo ancora una volta in una fortezza. Non vediamo l’ora di condividere con voi anche il nostro nuovo centro di allenamento nel prossimo futuro.
Forza Venezia!”.
Ore 15.25 – Hellas Verona: Queste le dichiarazioni rilasciate ai microfoni di Dazn da Paolo Zanetti, tecnico dell’Empoli, al termine della sfida di questo pomeriggio tra toscani e Hellas Verona, terminata per 1-1: “Le motivazioni ci sono, vogliamo in tutti i modi arrivare il più in alto possibile in classifica e onorare il campionato. Abbiamo fatto un buon primo tempo, nel secondo siamo stati un po’ morbidi, poi ci siamo risvegliati e il pareggio è arrivato in modo meritato. I margini di miglioramento sono tanti, abbiamo tanti ragazzi giovani, che non so se ci saranno anche nella prossima stagione. Abbiamo tanti prestiti e dal prossimo anno si ripartirà da zero a livello di amalgama. Per i ragazzi ogni minuto che giocano è motivo di grande esperienza. Abbiamo deciso di incontrarci a fine stagione, per il semplice motivo che ora vogliamo rimanere concentrati sulle partite. Semplicemente questo, vedremo se ci saranno le condizioni di dare continuità. Io penso solo a migliorarmi. La cosa che mi rende orgoglioso è che sono partito dal basso e che sono arrivato qui per meriti, anche cadendo e riuscendo a rialzarmi. Si lavora giorno dopo giorno per cercare di avere delle grandi soddisfazioni. Ebuehi è all’ospedale, penso ci sia il rischio di una frattura. Baldanzi lo conosco bene, con i pari età fa la differenza, la fa anche con i grandi, quindi figuriamoci con i pari età”.
Ore 15.15 – Hellas Verona: Queste le dichiarazioni rilasciate ai microfoni di Dazn dal tecnico dell’Hellas Verona Marco Zaffaroni, al termine della partita finita per 1-1 contro l’Empoli: “Nell’immediato resta grande delusione, perché la stavamo portando a casa. Era una gara difficilissima e prendere gol all’ultimo minuto c’è grande delusione, ma che deve finire in fretta, perché ci dobbiamo rialzare in fretta per affrontare altri 90′. Oggi abbiamo guadagnato un punto, siamo andati a pari punti e ci sono ancora tutte le possibilità per raggiungere il nostro obiettivo. In quei momenti finali è decisivo l’aspetto nervoso e emotivo. Il peso di questa vittoria sarebbe stato evidente, nel finale subentrato tensioni che ti portano a fare errori che magari di solito non fai. C’è stata una deviazione sul gol, una casualità. L’importante è, adesso, andarci a giocare la prossima partita con il giusto entusiasmo com’è giusto che sia. Per mesi abbiamo pensato di gara in gara, alla fine tireremo la riga e vedremo il risultato. Fondamentale recuperare energie, sperando di recuperare qualche giocatore, perché ora c’è bisogno di tutti. Dobbiamo essere orgogliosi della rincorsa che abbiamo fatto. Verdi non ha recuperato a pieno dal problema che ha, è stata una scelta di carattere fisico”.
Ore 14.45 – Hellas Verona: Queste le dichiarazioni rilasciate ai microfoni di Dazn dall’autore del gol dell’1-1 Petar Stojanovic, terzino destro dell’Empoli, nella delicatissima sfida di oggi tra toscani e Hellas Verona al Bentegodi: “Una partita difficile, perché sapevamo cosa voleva dire se il Verona avesse vinto, ma era importante per noi, perché noi vogliamo sempre vincere. Per noi è un punto buono, loro hanno ancora una partita e voglio augurare un in bocca al lupo al Verona. Quando faccio gol zittisco tutti, ma non è per i tifosi del Verona. A Zagabria i giornalisti parlavano male di me e quindi quando segno faccio così. Ora sono qua, è la mia celebrazione, farò così per tutta la carriera. Per me dopo il campionato ci saranno due partite con la Nazionale, poi mi vedo al mare, poi vedremo”.
Ore 14.35 – Hellas Verona: L’ombra della Serie B incombe su Verona, l’Hellas riesce a sfoderare una prestazione di cuore e sostanza e si illude di portare a casa i tre punti più importanti della propria stagione fino all’ultimo, nella delicatissima sfida contro l’Empoli di questo pomeriggio, andata in scena al Bentegodi alle 12:30. 1-1 al triplice fischio, beffa assurda a un minuto dal termine della gara. La classifica ora recita: Lecce 33 (in attesa di Monza-Lecce, quest’oggi alle 15:00), Verona 31, Spezia 31. Forse all’ultima chiamata, visto che la prossima settimana gli scaligeri se la vedranno a San Siro con il Milan nella 38a giornata, il Verona ci crede e spera, ma non riesce a portarsi a casa una gran vittoria che sarebbe valsa oro, non senza enormi difficoltà e tensioni ben visibili. Lo stadio è una bolgia, la squadra dimezzata, viste le pesantissime assenze di Lazovic e Verdi, quest’ultimo in panchina, su tutti. Zaffaroni si deve arrangiare e riesce ad assemblare una formazione che tiene botta in campo con un 3-5-2 con qualche novità. In difesa giocano Magnani, Hien e Cabal, davanti al solito Montipò, sulle fasce Terracciano e Depaoli; in mediana Veloso, supportato dalle due mezzali Tameze e Sulemana, con il tandem composto da Ngonge e Djuric in attacco. Zanetti risponde con un 4-2-3-1 guidato da un reparto offensivo giovanissimo.
Il primo tempo del Verona si chiude nel segno di un terrificante Cabal e di un Ngonge che ci prova in lungo e in largo, senza però mai riuscire a colpire davvero. Passano 10′ e proprio Cabal inguaia i suoi con un fallo quasi da ultimo uomo. Rischio enorme: se Chiffi non l’avesse fermato e ammonito l’Empoli si sarebbe involato pericolosamente verso la porta di Montipò, che qualche minuto più tardi salva tutto su una conclusione ravvicinata di Cacace. Il secondo peccato di Cabal, risparmiamogli il terzo quando si perde Piccoli sulla fascia destra, arriva proprio nel corso di quest’azione: gomitata violenta, ma involontaria, ai danni di Ebuehi in area di rigore, che l’arbitro non fischia. Intervento al limite che sarebbe costato caro ai ragazzi di Zaffaroni, impauriti quando si tratta di dover difendere e un po’ imprecisi in qualche uscita. Lì davanti Ngonge e Djuric danno la sensazione di poter colpire, tanto che tutte e quattro le opportunità da rete scaligere passano per l’ex Groningen. Due colpi di testa, uno di questi salvato da una smanacciata di Vicario quasi sotto il sette, e due tiri di mancino non bucano la porta. Djuric vince quasi ogni duello aereo e tenta di appoggiare al suo supporto olandese, Sulemana e Veloso provano a cucire trame di gioco, Depaoli e Terracciano sono impegnati in duelli intensi e non di poco conto. Montipò rischia il pasticcio come nella sfida con l’Atalanta, ma la squadra si salva. D’altra parte, l’Empoli domina nel possesso palla e incute timore con il tridente di giovani trequartisti, formato da Akpa Akpro, Fazzini e Cambiaghi, che agisce alle spalle di Piccoli. Sembra una partita a scacchi per gli accoppiamenti che si formano quando gli ospiti hanno palla, ma così non è. Le coperture di Tameze e Sulemana su Haas e Grassi non servono a molto, in qualche modo i ragazzi di Zanetti passano e riescono a imbucare, senza però riuscire a segnare. La prima frazione di gioco si conclude così, sul risultato di 0-0, ma con una valanga di emozioni, percepibili soprattutto dagli spalti.
Nella ripresa Cabal viene subito sostituito, vista l’ammonizione che gli pende sulla testa. Dentro Ceccherini, meglio non correre alcun rischio. La prima occasione, al 57′, passa per la testa di Ebuehi, che a un passo dalla porta spedisce alto. Arrivano anche i primi cambi: dentro Destro e Satriano per l’Empoli, fuori Terracciano e Veloso, ammonito nel piazzato che ha portato all’occasione di Ebuehi, dentro Faraoni e Gaich per i padroni di casa. Cambia lo schieramento veronese con Tameze e Sulemana che si occupano di smistare in mediana, cambia il risultato, con Gaich, posizionatosi accanto a Djuric in attacco, che al primo pallone toccato insacca e fa esplodere il Bentegodi. 1-0 per l’Hellas. Gol importantissimo, gara sbloccata al 61′: Ngonge riceve palla sulla trequarti, prova la botta da fuori, Vicario respinge, Gaich ci crede, si avventa sulla sfera e con un tap-in facile facile spedisce in rete. Delirio totale: il Verona si scioglie, ha un’altra testa e si propone con più continuità in avanti per qualche minuto. Al 79′ uno due clamoroso di occasioni: prima Cambiaghi piazza un tiro a giro con il mancino che termina a un soffio dall’incrocio dei pali, subito dopo Gaich dall’altra parte si divora il 2-0 spedendo a lato un tiro da posizione ravvicinata. Negli ultimi minuti servono sacrificio e resistenza: Djuric si sbatte, la difesa regge i colpi empolesi e allontana ogni minaccia, racchiusa tutta nella propria area. Non ci sono più ruoli in campo e il terreno di gioco, per gli ultimissimi 7′ di recupero, diventa un ring su cui i giocatori scaligeri combattono su ogni pallone con tutte le energie rimaste in corpo. Un miracoloso Montipò salva prima su Grassi e poi su un siluro di Stojanovic, ma proprio il terzino sloveno ci riprova con un’altra botta dalla destra e segna. 1-1… Magnani la devia e Montipò non ci arriva. Autogol dell’Hellas al 96′. Duro colpo per il Verona, che dovrà provare a strappare i tre punti a San Siro contro il Milan. Spezia agganciato a 31 punti, a ora sarebbe spareggio.
Ore 13.30 – Union Clodiense: Con un annuncio sul proprio profilo Facebook, l’Union Clodiense, eliminata ai playoff di Serie D dalla Luparense dopo una stagione di continui alti e bassi, ma vissuta sempre ai vertici della classifica, ha voluto comunicare la totale conferma dello staff tecnico dei granata per la prossima stagione, dopo aver già confermato l’allenatore Antonio Andreucci negli scorsi giorni: “Confermato in toto lo staff tecnico dell’Union Clodiense Chioggia per la nuova stagione sportiva! L’allenatore in seconda sarà per il secondo anno consecutivo Alessandro Ballarin indimenticato ex centrocampista granata. Record di longevità per il preparatore dei portieri Ivano Rossetti e per il preparatore atletico Dario Penzo al loro sesto anno consecutivo nelle file granata. Graditissime conferme anche nello Staff medico con il Dott. Malusa Emanuele ed il fisioterapista Tommaso Boscolo. A livello organizzativo piena fiducia alla”Vecchia guardia”. Confermatissimi i Team manager Edrik Tiozzo (con un passato da giocatore del Parma) ed un ex mezzala dell’Union degli anni 80 vale a dire Tullio Barchielli. Ad orchestrare la logistica una colonna dell’Union Clodiense Chioggia vale a dire Maurizio Giorgio Siviero con il fido magazziniere Roberto Barbetta. A tutti un grande augurio di buon lavoro!”.
Ore 12.50 – Vicenza: “Dopo poco più di due giorni di prevendita già un settore dell’Orogel Stadium Dino Manuzzi è esaurito in vista di Cesena-Vicenza, in programma mercoledì alle 20.30. La Curva Mare è infatti andata sold out con un anticipo di 24 ore sulla chiusura della fase dedicata alla prelazione degli abbonati, e in totale sono oltre cinquemila i tifosi bianconeri con il biglietto in tasca per la gara che mette in palio un posto nelle semifinali dei play off.
Fino alle 21 di domenica chi aveva sottoscritto la tessera per l’intera stagione potrà confermare il proprio posto mentre i non abbonati potranno acquistare i tagliandi per gli altri posti disponibili, poi dalle 11 di lunedì scatterà la vendita libera.
Il diritto di prelazione potrà essere esercitato presso tutti i punti vendita del circuito Vivaticket e on line indicando il numero della fidelity card (composto da dodici cifre) o della tessera di abbonamento (preceduto da tanti “0” quanti sono necessari per arrivare a dodici cifre).
I biglietti sono disponibili on line sul sito vivaticket.com, presso i punti vendita del circuito Vivaticket (qui l’elenco https://shop.vivaticket.com/ita/ricercapv) e al Coordinamento Club Cesena (tel. 0547 632502), aperto domenica dalle 9 alle 12.30, lunedì dalle 15 alle 20, martedì dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 20, mercoledì dalle 9 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.
Tre sono le tipologie di prezzo: oltre all’intero, sono previste la categoria “ridotto” che si applica a donne, over 65, under 18, disabili oltre il 50% e militari, e quella “under 10” al valore simbolico di un euro, mentre l’ingresso sarà gratuito fino a tre anni non compiuti senza diritto al posto.
Questo il dettaglio dei prezzi, settore per settore:
I valori su indicati saranno maggiorati dei diritti di prevendita (1,50 euro) che Vivaticket devolverà interamente in beneficenza alle comunità locali colpite dalla recente alluvione.
Il Cesena FC invita i propri tifosi a preferire l’acquisto in prevendita dei tagliandi che, se effettuato anche on line sul sito vivaticket.com, non richiede la stampa del biglietto dal momento che ai tornelli è sufficiente esibire il titolo d’ingresso in formato digitale sul proprio dispositivo mobile”.
Ore 12.30 – Dolomiti Bellunesi: Sembra quasi uno scherzo, ma come riferisce “Il Gazzettino”, la Dolomiti Bellunesi, squadra militante nel girone C di Serie D, ha scelto il tecnico per la prossima stagione. Via Diego Zanin, dentro Nicola Zanini, ex giocatore di Juventus, Vicenza e Sampdoria tra le altre e con un lungo trascorso proprio nel girone della squadra bellunese, tra Luparense e Este. Esperienza al servizio della Dolomiti, che ripartirà, quindi, proprio da Zanini. Si attende solo l’annuncio, poi la società, assieme al tecnico, inizieranno a programmare la prossima stagione.
Ore 12.00 – Udinese: Queste le dichiarazioni rilasciate ai microfoni di TV12 dall’attaccante dell’Udinese Ilja Nestorovski al termine della partita persa per 3-2 contro la Salernitana in rimonta granata: “Non è andata come volevamo. Siamo partiti bene fin dal primo minuto ma, per un episodio al 42’, abbiamo subito gol. Nel secondo tempo siamo cresciuti, abbiamo sprecato molte occasioni e poi la beffa nel finale. Siamo molto delusi. Questa partita sembra lo specchio della stagione. Siamo partiti bene sia in questa partita sia nella stagione e poi abbiamo avuto un calo. Non voglio dire che sia una brutta stagione, ma potevamo essere più alti in classifica, ci dispiace davvero”.
Ore 11.30 – Südtirol: “Sarà una sfida atipica, perché si tratta comunque di due neopromosse arrivate fin qui. Lo scorso anno entrambe erano in Lega Pro e in questa serie B sono state due sorprese: del Bari si sapeva qualcosa, anche a livello di velleità, e si conosce bene l’ambiente caldo, ma il Südtirol mi ha impressionato davvero tanto, pensando a com’era partita la stagione. La cavalcata della squadra di Bisoli mi ha entusiasmato, anche il successo di venerdì non era scontato: possono essere la vera rivelazione della stagione. Organizzato è il termine giusto: tanti esemplificano un certo atteggiamento con la parola catenaccio, ma in questo Südtirol vedo un’organizzazione spaventosa. Un calcio che rappresenta anche Pierpaolo Bisoli come giocatore: la sua squadra è tosta, difficile da superare. Per molti è non giocare, ma non è così: il problema principale è che ormai da qualche anno non ci sono più i difensori di una volta, capaci di incollarsi all’uomo ed essere concentrati. Di essere marcatori puri. I giocatori del Südtirol sono bravi e preparati, oltre che inseriti in un’organizzazione complessa da affrontare. Sul piano tattico sarà interessante: il Bari è uguale, per certi versi. Non è la squadra che viene a prenderti oltre la metà campo, votata all’attacco: ti aspetta e nel momento in cui riparte ti può far male. Cheddira è stato fuori diverse partite perché era al Mondiale con il Marocco: anche Mignani è stato bravo a creare un collettivo e il resto lo fa il San Nicola. Sul piano dell’ambiente e del clima, rispetto al Druso, a Bari non sarà la stessa cosa: l’impianto tiene molti più tifosi. L’assenza di Masiello sarà un bel problema per Bisoli: al di là delle polemiche passate, che non mi interessano, è il perno difensivo del Südtirol. È un giocatore di altra categoria e in questa stagione si è visto: ha sempre fatto la differenza. Oltre a Masiello, hanno fatto senza dubbio un’ottima stagione alcuni elementi all’esordio in B come Odogwu, Zaro e il portiere Poluzzi. Anche nel Bari ci sono diversi ragazzi saliti dalla Lega Pro che non conoscevano bene la serie cadetta, ma ci sono anche elementi di qualità che hanno calpestato i campi della Serie A: la differenza forse può essere questa, senza sottovalutare la qualità di giocatori come Maita, Bellomo e Di Cesare, difensore carismatico che guida il reparto. Il Südtirol poi è stato una sorta di bestia nera dei pugliesi già lo scorso anno in Supercoppa, rivelandosi un’avversaria ostica. Non credo sia un grande vantaggio poter passare con due pareggi, nel senso che nessuno gioca per pareggiare: è difficile entrare in campo mentalmente fissati sul pari. Poi magari negli ultimi minuti sì, ci si pensa, ma non certo prima del finale della gara di ritorno”: queste le dichiarazioni rilasciate a “Il Corriere del Veneto” dall’ex capitano del Bari Luigi Garzya, che ha analizzato la sfida di domani tra il Südtirol e Bari.
Ore 11.00 – Hellas Verona: “L’Empoli sarà una squadra tranquilla e proprio per questo occorrerà un’attenzione ancora maggiore. Contro il Torino il Verona non ha avuto il giusto approccio. Il Torino ha vinto con merito e l’ha fatto controllando sempre la gara. Occorre un altro Hellas rispetto a quello di due settimane fa, nella testa e nelle gambe. La squadra di Zanetti non ha pensieri, ma arriva al Bentegodi con le sicurezze di chi ha disputato un ottimo campionato, con l’accento messo dal 4-1 con cui ha sconfitto la Juventus lunedì scorso. Un avversario che sta bene e che avrà voglia di salire ancora. Spetta al Verona prendere il comando della partita. L’Hellas ha sprecato l’occasione di restare davanti allo Spezia proprio nella sconfitta con il Torino, e dispiace, perché il Verona aveva saputo completare una splendida rimonta, sorprendendo tutti. Non è finita. Fosse per i tifosi l’Hellas sarebbe già salvo. Non l’hanno mai lasciato solo e sarà ancor di più così stavolta. Ai giocatori il compito di mettere sul campo quello che hanno ricevuto e avranno dal popolo gialloblù. Retrocedere in B sarebbe un danno grandissimo e non solo sul piano che chiaro ed evidente, ossia quello sportivo. La Serie A è il palcoscenico per eccellenza, ci sono attenzioni, tutto viene valorizzato. Il dato economico è chiaro, la distanza rispetto alla B è enorme. Stiamo parlando di un altro mondo. Il Verona ha ancora la possibilità di salvarsi: non deve sbagliare con l’Empoli, poi vedremo cosa dirà l’ultima giornata”: queste le dichiarazioni rilasciate a “Il Corriere del Veneto” da Beniamino Vignola, doppio ex di Verona e Empoli.
Ore 10.30 – Udinese: Queste le dichiarazioni rilasciate dal tecnico dell’Udinese Andrea Sottil al termine della partita di ieri pomeriggio, terminata per 3-2 contro la Salernitana, e raccolte dal sito ufficiale del club bianconero: “È dura da commentare ed accettare. Mi dispiace molto perché abbiamo fatto un grande primo tempo, macchiato solamente da un errore in uscita allo scadere. Il secondo tempo abbiamo mantenuto bene le distanze, pressato con ordine fino alla punizione di Candreva. Nonostante tutto abbiamo avuto altre tre palle-gol importanti per chiudere la partita. Siamo stati sfortunati anche, tra l’infortunio di Masina, l’espulsione di Marvin ed il gol allo scadere. È da un po’ che facciamo la conta. Sono scelte obbligate di formazione e, soprattutto, non abbiamo i ricambi. Sono partite delicate e mandare dentro i ragazzi della Primavera non è semplice. Con la Juve sarà difficile perché, oltre agli infortuni, abbiamo le squalifiche di Bijol e Zeegelaar e l’infortunio di Masina da valutare. Sarà difficile”.
Ore 10.00 – Hellas Verona: Il supporto del tifo scaligero si è fatto sentire ieri in allenamento e si farà sentire oggi al Bentegodi, di fronte alle più o meno 22 mila persone che assisteranno alla partita più importante dell’Hellas in stagione. Verona può crederci ancora, soprattutto grazie alla vittoria di ieri pomeriggio dell’ex Juric per 4-0 sullo Spezia, ma servirà vincere oggi contro un Empoli che all’ultima di campionato ha strapazzato sul 4-1 la Juventus e che in teoria non ha più nulla da dare al campionato. Crederci è lecito, ma senza alcuni perni della squadra come Lazovic, Doig e Dawidowicz sarà dura. Saranno assenti anche Lasagna e Duda. Per questo, Zaffaroni e Bocchetti hanno già pensato alla formazione da spedire in campo alle 12.30 e sono corsi ai ripari. Di seguito, le probabili formazioni, riportate da “Il Corriere del Veneto”:
Ore 09.00 – Vicenza: Al termine del match d’andata pareggiato 0-0 contro il Cesena, il patron del Vicenza Renzo Rosso è sceso negli spogliatoi per caricare la squadra in vista del ritorno e su Instagram ha scritto: “Grande partita. Ora bisogna vincere mercoledì”.
Ore 08.00 – Vicenza: Le pagelle di Vicenza-Cesena, terminata per 0-0:
Confente 6: non particolarmente impegnato. È costretto ad uscire per infortunio (Iacobucci 6: anche lui non viene praticamente mai sollecitato)
Ierardi 6,5: attento in fase difensiva. Non spinge molto e bada soprattutto a contenere gli avversari
Cappelletti 7: piccola sbavatura iniziale per il resto gioca in modo preciso e impedisce agli attaccanti del Cesena di pungere
Pasini 7: non subisce mai la spinta del Cesena. Anticipa gli avversari e chiude gli spazi
Greco 6,5: nel primo tempo gioca con il freno a mano tirato mentre nella ripresa cresce progressivamente e più volte si propone lungo la fascia
Ronaldo 5,5: conquista diversi calci di punizione ma non riesce mai a rendersi pericoloso in quella che dovrebbe essere la sua specialità. Per il resto è il solito giocatore visto nel corso di questa stagione (dal 84′ Giacomelli 6: entra con un bel piglio, nel finale prova un tiro cross che poteva essere pericoloso)
Cavion 5,5: qualche errore di troppo in fase di palleggio e non incide come potrebbe (dal 66′ Jimenez 6: entra nella ripresa e porta vivacità alla formazione biancorossa)
Dalmonte 5,5: primo tempo senza sussulti, nella ripresa ci prova un po’ di più ma senza brillare (dal 74′ Scarsella sv)
Stoppa 5: da lui ci si aspetta sempre il massimo. Anche contro il Cesena ha almeno un’occasione nitida che però cicca clamorosamente
Begic 5,5: corre molto lungo ma è troppo “fumoso” (dal 66′ Della Morte 6: protagonista nell’azione del palo di Ferrari)
Ferrari 5,5: costantemente raddoppiato dagli avversari ha la chance per segnare il gol del vantaggio ma colpisce il palo
Thomassen 6: il Vicenza gioca senza essere testa di serie, regge contro un avversario tostissimo ma non riesce a prevalere e segnare un gol che sarebbe importantissimo. Nel ritorno sarà molto dura e i biancorossi dovranno provare a fare ciò che non sono stati in grado per tutto l’anno: essere cinici, solidi e concreti
Sabato 27 maggio
Ore 23.18 – Venezia: “Abbiamo cercato di stare in partita fino alla fine. Il secondo tempo è stato strepitoso, ma purtroppo non è bastato. Avevamo contro una grande squadra, abbiamo fatto il massimo. Adesso stacchiamo un po’, ma abbiamo un’ottima base per l’anno prossimo e potremo sicuramente essere protagonisti”. Queste le dichiarazioni di Nicholas Pierini dopo Cagliari-Venezia
Ore 23.15 – Pordenone: “Questo per noi è un risultato importantissimo che ci dà grande fiducia. La squadra si è comportata bene e siamo stati molto equilibrata. Il Pordenone ha avuto qualche occasione in più, ma il Lecco non muore mai. E’ un risultato per noi ancora più importante sull’aspetto della fiducia. Il rigore? Dalla panchina è difficilissimo vederlo. Lo spettacolo visto oggi è stato eccellente, nonostante la pioggia. Volevano vincere entrambe e mercoledì ci sarà il secondo round. I rigori? Noi siamo stati penalizzati tante volte, se c’è un errore ci può anche stare, guardare solo il rigore. Non siamo venuti qui solo a difenderci, adesso mancano altri novanta minuti. Il fallimento? Dobbiamo guardare solo al campo, dobbiamo unirci ancora di più. La nostra proprietà non ci ha fatto mai mancare niente, noi dobbiamo lottare sul campo per fare questo percorso. Siamo arrivati secondi, ma il Lecco ha fatto gli stessi nostri punti ed è stata la sorpresa di questa stagione”. Queste le dichiarazioni di Domenico Di Carlo dopo Lecco – Pordenone
Ore 22.55 – Vicenza: Queste le dichiarazioni di Thomassen dopo Vicenza-Cesena: “Come giudichi questo risultato? Questa prestazione ci da consapevolezza, siamo stati solidi e compatti. Siamo riusciti a costruire e creare occasioni che una partita così ti concede: una partita in estremo equilibrio, purtroppo non siamo riusciti a portarla dalla nostra parte però ci faremo trovare pronti. Si potevano sfruttare meglio le occasioni? La costruzione la possiamo fare ancora meglio e arrivare meglio in area. Ieri ho detto che si è alzata l’asticella e quello che concede l’avversario sarà sempre meno. Dovremo essere ancora più incisivi. Il pallone di Ferrari? Era un’azione costruita bene e più chiara di così non lo può essere. Le azioni dubbie? L’istinto porta noi allenatori a chiamare il rigore, soprattutto per Stoppa però non me la sento di dare un giudizio. Ce la possiamo giocare alla grande, abbiamo margini sulla rifinitura e gli ultimi 35 metri, non mi aspetto che ci siano tante occasioni . Sarà una partita calda ma sono sfide che ci esaltano, dobbiamo solo recuperare le forze fisiche e mentali. Confente? Potrebbe essersi rotto il naso”.
Ore 22.50 – Venezia: «Sono orgoglioso dei miei ragazzi, un mese fa eravamo giù in classifica. Abbiamo spinto tanto per arrivare ad oggi e l’abbiamo giocata bene. Alle prime difficoltà, avendo poca esperienza, siamo andati in difficoltà. Non dovevamo perdere la testa, abbiamo messo paura al Cagliari facendo un gol e non siamo riusciti a pareggiare. Oggi non dobbiamo essere delusi, è un punto di partenza. Non cambierei niente, le gare vanno giocate. Nel primo tempo partiti bene, abbiamo sbagliato a perdere le misure dopo l’1-0, il Cagliari squadra forte ed esperta che gestisce bene la gara, i dettagli fanno la differenza. Ci abbiamo creduto fino in fondo, i tifosi devono essere orgogliosi di noi, abbiamo lo spirito giusto per l’anno prossimo». Queste le dichiarazioni di Paolo Vanoli dopo Cagliari – Venezia
Ore 22.38 – Pordenone: Vittoria e ipoteca sulla semifinale. Il Pordenone batte il Lecco 1-0 e conquista un successo che sa molto di qualificazione. Al ritorno ai Ramarri basterà perdere con un gol di scarto per staccare il pass per il penultimo atto degli spareggi promozione. Il Pordenone parte bene e crea subito un’occasione in mischia al 6′, con Melgrati che salva su Bruscagin. Al 17′ altra palla gol clamorosa per i Ramarri: ancora Melgrati evita l’autogol sul maldestro intervento di Battistini, l’azione prosegue con Dubickas che da due passi manca il tap-in vincente. Al 21′ ci prova Buso, che trova sulla sua strada un gran colpo di reni di Festa. Subito dopo tentativo di Burrai, che sbaglia mira di poco. Al 25′ ancora Pordenone: Zammarini conclude con il destro a giro ben all’interno dell’area, spedendo il pallone fuori di una manciata di centimetri rispetto alla porta difesa da Melgrati. Poi ecco un autentico diluvio, che obbliga l’arbitro a sospendere il match nel finale di frazione, salvo poi far riprendere il gioco in condizioni oggettivamente impossibili. Si riprende dopo una decina di minuti di stop e al 10′ il Pordenone va ancora una volta vicino al gol: Burrai conclude con il destro dalla distanza trovando un altro bel salvataggio di Melgrati. Al 21′ ancora il Pordenone vicinissimo al vantaggio: Melgrati salva con un intervento clamoroso sulla linea sul tiro di Burrai, poi concede il bis sul tentativo di tap-in ravvicinato di Dubickas. Il Pordenone passa al 41′. Rigore concesso per fallo di Zambataro su Deli, l’arbitro non ha alcun dubbio nell’indicare il dischetto.Dagli undici metri va Burrai, che segna e regala il successo. Il patron del Lecco Di Nunno entra addirittura in campo per contestare l’arbitro per la decisione di concedere il penalty.
LECCO-PORDENONE0-1
GOL: 41′ st Burrai (rig.)
LECCO (3-5-2): Melgrati; Celjak, Battistini, Bianconi; Giudici (36′ st Zambataro), Zuccon, Ilari (1′ st Ardizzone), Girelli, Lepore; Buso, Pinzauti (28′ st Mangni). A disp.: Stucchi, Maffi, Maldini, Enrici, Lakti, Scapuzzi, Tordini, Stanga, Martorelli, Cusumano, Bunino, Galli. All.: Luciano Foschi
PORDENONE (4-3-2-1): Festa; Andreoni, Pirrello, Bruscagin, Benedetti (44′ st Ingrosso); Torrasi (36′ st Deli), Burrai, Pinato (25′ st Gucher); Zammarini; Dubickas (26′ st Magnaghi), Candellone (43′ st Piscopo). A disp.: Martinez, Gallo, Giorico, Palombi, La Rosa, Biancon, Edera, Negro. All.: Di Carlo.
ARBITRO: Fiero di Pistoia, assistenti Valente di Roma 2 e Pressato di Latina. Quarto ufficiale Marotta di Sapri.
NOTE: ammoniti Pinato, Bruscagin, Festa e Benedetti. Angoli 2-6. Recupero: 2′ pt, 5′ st.
Ore 22.26 – VICENZA – Nella sfida d’andata tra Vicenza e Cesena il Lane sbatte contro il palo e la partita termina 0-0. Al Menti va in scena una sfida tra due nobili decadute del calcio italiano. Thomassen decide per due cambi rispetto alla sfida di lunedì contro la Pro Sesto e schiera dal 1’ Cavion e Begic mentre nei romagnoli sono per la prima volta titolari i gemelli Shpendi. Al 4’ il Vicenza si fa vedere in avanti con una sgroppata di Dalmonte lungo la fascia ma il suo cross non trova nessun compagno un mezzo. Passa un minuto e il Cesena ha un’occasionissima per portarsi in vantaggio: Cristian Shpendi riceve palla da Mercadante al centro dell’area di rigore e conclude verso la porta ma la sfera finisce incredibilmente sopra la traversa. I biancorossi sono sotto pressione per la spinta romagnola, Ronaldo appare piuttosto nervoso e in un paio di contrasti rischia anche l’ammonizione, ma è proprio lui che al 15′ si incarica di una punizione dal limite e mette i brividi a Tozzo. Al 24′ il Vicenza si porta in avanti con Stoppa ma il numero 27 si allarga troppo e si lascia cadere e per l’arbitro è da cartellino giallo, dopo due minuti, in un successivo capovolgimento di fronte Silvestri va al contatto con Confente ma Pascarella non lo sanziona. Il match prosegue con i romagnoli che non lasciano molti spazi per le incursioni vicentine, l’arbitro concede quattro minuti di recupero e al terzo dei quali il Vicenza reclama un rigore per una caduta in area di Ferrari ma l’arbitro Pascarella dice che si può proseguire. Al rientro in campo Thomassen è costretto a sostituire Confente (per infortunio) con Iacobucci. Il Lanerossi attacca con decisione e al 48′ la palla passa da Begic poi a Ferrari e infine a Stoppa che va al tiro ma l’ex Juve Stabia sciupa la chance. Nel Cesena è entrato il giovane Bumbu e al 54′ si trova a tu per tu con Iacobucci che gli chiude lo specchio della porta. A questo punto la squadra di Toscano guadagna campo e Thomassen sostituisce Begic con Della Morte e Cavion con Jimenez. Il Cesena continua a reggere bene l’incontro consapevole di avere dalla sua il fatto di essere testa di serie e poter sfruttare così due risultato ma all’80′ il popolo del Menti rimane con l’urlo smorzato in gola per un palo colpito da Ferrari dopo un’azione insistita di Della Morte. I biancorossi negli ultimi minuti provano a premere e all’84 entra anche Giacomelli per Ronaldo ma il risultato non si sblocca. Nella sfida di ritorno di mercoledì prossimo a Cesena il Vicenza avrà un unico risultato a disposizione per proseguire il cammino nei playoff: la vittoria.
VICENZA-CESENA 0-0
VICENZA (4-2-3-1): Confente (1′ st Iacobucci); Ierardi, Pasini, Cappelletti, Greco; Ronaldo (40′ st Giacomelli), Cavion (22′ st Jimenez); Dalmonte (30′ st Scarsella); Stoppa, Begic (22′ st Della Morte); Ferrari. A disp.: Brzan, Valietti, Bellich, Zonta, Manfredonia, Tonin, Ndiaye, Sandon, Oviszach. All.: Thomassen
CESENA (3-4-2-1): Tozzo; Ciofi, Prestia, Silvestri; Adamo (25′ st Albertini), De Rose, Saber (1′ st Bumbu), Mercadante; Chiarello (1′ st Brambilla); S. Shpendi (38′ st Zecca), C. Shpendi (22′ st Ferrante). A disp.: Lewis, Pollini, Celiento, Mustacchio, Bianchi, Calderoni, Udoh, Pieraccini. All.: Toscano
ARBITRO: Pascarella
Ammoniti: Saber (C), Stoppa (V), Ronaldo (V), De Rose (C)
Recuperi: pt 4′, st 3′
Ore 22.25 – CAGLIARI – Niente da fare per il Venezia. Paletta rossa all’Unipol Domus ed eliminazione dal primo turno dei playoff. Sconfitta tutto sommato meritata, quella per gli arancioneroverdi, che partono male, subiscono due gol e si svegliano troppo tardi, rincorrendo invano quel pareggio che avrebbe permesso di agganciare quantomeno i tempi supplementari. Nonostante il ko, sono arrivati applausi da parte dei tifosi accorsi nella bolgia dell’Unipol Domus, per una squadra capace di salvarsi con due giornate di anticipo e di conquistare il pass per i playoff dopo una stagione durissima. Prima palla gol all’8′, quando Luvumbo costringe Joronen a un grande intervento addirittura in bagher. Al 14′ il Cagliari passa: rinvio maldestro e corto di Carboni, ne approfitta Nandez, che pennella per Lapadula, bravo a sovrastare i due centrali del Venezia e a mettere dentro. La squadra di Vanoli accusa il colpo e rischia il tracollo. Dossena verticalizza, Carboni sbaglia tutto e Lapadula brucia Hristov segnando il raddoppio che sembra chiudere la pratica qualificazione per i rossoblù. Il Venezia si vede al 36′ con una combinazione Johnsen- Pohjanpalo sventata da Radunovic. Poco dopo la grande chance tocca a Zapppa, che controlla in volo un pallone difficilissimo e alza la mira di poco scavalcando Joronen. Il Venezia ci prova ancora nel finale con un tiro di Johnsen dalla distanza ben sventato da Radunovic. In apertura di ripresa ecco il cambio che riaccende il match: fuori Candela e dentro Pierini, in campo anche Milanese per Andersen. E’ l’ex Cesena a riaprire la partita: splendida discesa sulla sinistra di Ellertson, cross perfetto per Pierini, che di testa segna il gol del 2-1. Il Venezia prova a continuare ad attaccare, ma il Cagliari si riorganizza e riesce a fare muro. Al 29′ Radunovic interviene in extremis su Johnsen, poi generoso assalto finale del Venezia, che però non produce occasioni chiare, se non un diagonale di Pohjanpalo neutralizzato da Radunovic
Ore 20.50 – Cagliari-Venezia 2-0: terribile uno-due di Lapadula, che mette ko gli arancioneroverdi
Ore 19.30 – Trento: Filippo Damian potrebbe essere riscattato dal Trento. Il club di Mauro Giacca, infatti, sta seriamente considerando di esercitare il diritto di riscatto presente nel contratto stipulato nell’estate del 2022 con la Ternana. La decisione definitiva verrà presa la settimana prossima
Ore 18.00 – Verona: Mister Marco Zaffaroni ha convocato 26 calciatori per Hellas Verona-Empoli, match valido per la 37a giornata della Serie A TIM2022/23, in programma domani, domenica 28 maggio, alle ore 12.30, allo stadio ‘Bentegodi’.
Ore 17.07 – Si sono giocate le sfide delle 15 del campionato di Serie A. Incredibile ko per lo Spezia, travolto dal Torino addirittura per 4-0. Il Verona battendo domani l’Empoli può ipotecare la salvezza in vista dell’ultima giornata. Apre un’autorete di Wisniewski, poi a segno Ricci, Ilic e Karamoh. Annullata una rete a Nzola. Nell’altra sfida delle 15 ininfluente vittoria della Salernitana sull’Udinese: vantaggio di Zeegelaar, poi espulso nel finale, raddoppio di Nestorovski. Poi la rimonta granata: segnano Kastanos, Candreva e Troost Ekong al 96′
TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Rodriguez, Buongiorno, Schuurs (22’st Djidji); Singo (41’st Aina), Ilic (41’st Linetty), Ricci, Vojvoda; Vlasic, Miranchuk (41’st Karamoh); Sanabria. A disp. Fiorenza, Gemello, Bayeye, Gravillon, Zima, Pellegri, Vieira, Adopo, Seck, Gineitis. All. Ivan Juric
Arbitro: Marco Guida di Torre Annunziata
Assistenti: A. Tegoni di Milano e Fabiano Preti di Mantova
Iv uomo: M. Marchetti di Ostia Lido
Var: F. Fourneau di Roma 1; Avar: V. Marini di Roma 1
Ammoniti: Ekdal, Ilic, Singo, Nzola
Recupero: 4’(pt), 6’(st)
Ore 14.00 – Triestina: Riceviamo e pubblichiamo dal presidente della Triestina Simone Giacomini: “In queste settimane con una salvezza raggiunta ci siamo messi subito a lavorare per le nuove stagioni. Ho letto diverse notizie. Tra tutte, l’ipotesi di una mancata iscrizione al prossimo campionato quando, nelle ultime conferenze stampa, ho più volte dichiarato che avrei mantenuto la società senza problemi. Il calciomercato è anche questo ma è doveroso smentire quello che non è ‘notizia’. Il signor Alessandro Di Paolo, più volte citato come persona che dovrebbe entrare in società, non avrà alcun ruolo. Qualsiasi altra notizia in merito a questo argomento sarà etichettata come fake news. Di Paolo, amico di vecchia data, è mio socio su altre società non inerenti al calcio. Grazie’. Il presidente Simone Giacomini.
Ore 13.15 – Südtirol: “In relazione a quanto indicato dal responsabile sanitario dr. Marco Walter Cassago si comunica che il giocatore Andrea Masiello, infortunatosi al 57’ della gara del turno preliminare di playoff con la Reggina di venerdì sera ha riportato la lussazione del gomito destro, prontamente ridotta dallo stesso responsabile sanitario biancorosso già sul terreno di gioco. Andrea Masiello è poi uscito dal campo in barella ed è stato trasportato all’Ospedale di Bolzano per gli accertamenti del caso. Al giocatore è stato posizionato un tutore. La prognosi è di 20 giorni”.
Ore 12.35 – Vicenza: Il giovane portiere di proprietà del Vicenza Sebastiano Desplanches sta disputando il mondiale Under 20 in Argentina e dopo la vittoria con il Brasile l’Italia è inciampata contro la Nigeria. Dopo il match con la squadra africana il portiere di scuola Milan ha detto: “Ci è mancata un po’ di grinta rispetto al Brasile, quando abbiamo fatto una partita strepitosa. Purtroppo non abbiamo fatto la stessa cosa con la Nigeria, ora dovremo farlo con la Repubblica Domenicana, e in base a quello che faranno anche nell’altra partita vedremo se passeremo per primi, cosa che si è complicata. Un mio portiere modello? Ho avuto la fortuna di allenarmi con Donnarumma, è veramente qualcosa di incredibile. Ho imparato molto da lui e faccio il suo nome”.
Ore 11.40 – Triestina: “Anche solo leggere il mio nome accostato alla Triestina è motivo d’orgoglio. Non ho comunque ricevuto nessuna chiamata e a prescindere ho dato la mia parola a Pellissier, al quale devo molto. Quindi resto senza alcun dubbio alla Clivense. La scelta di andare lì e partire due anni fa dalla Terza categoria è stata fatta proprio in previsione di una salita costante. Poi abbiamo rilevato il titolo dal San Martino Speme in Eccellenza e l’abbiamo vinta, ora ci affacceremo alla D. Ma il progetto è ambizioso e l’obiettivo è di scalare le categorie. Non solo a parole, ma con la costruzione della squadra, il modo di lavorare, il centro sportivo: insomma c’è tutto quello che serve”. Così Riccardo Allegretti, allenatore della Clivense, sulle colonne del Piccolo a proposito del rumor sul fatto che possa diventare il nuovo allenatore della Triestina.
Ore 11.10 – Pordenone: «Ho deciso di mettermi in gioco e di scendere in campo perché stiamo vivendo un momento importantissimo per la storia del Pordenone e del suo presidente, Mauro Lovisa. Serviranno altre azioni come la mia, questo è certo. Ma l’importante era dare un primo segnale, l’ho fatto senza alcuna esitazione, perché qui siamo di fronte a un uomo (sempre Mauro Lovisa, ndr) che negli anni ha messo di fronte a tutto l’immagine della società, che si è speso in prima persona per portare in alto il nome del Pordenone e di Pordenone come città. Sono certo – spiega ancora l’imprenditore siciliano – che ci potranno essere altri aiuti, anche in breve tempo». Così Marco La Rosa, socio di minoranza del Pordenone, entrato in società con il 5% delle quote, al Gazzettino.
Ore 10.40 – Pordenone: Secondo il Gazzettino in edicola oggi i grandi nomi della politica pordenonese si muovono per provare a dare una mano al Pordenone Calcio. E se da sindaco, Alessandro Ciriani al momento può fare poco per dare concretamente una mano al presidente Mauro Lovisa, più incisivo può essere il ruolo del fratello, cioè il ministro Luca, che cura i Rapporti con il Parlamento e che ha già sul tavolo dossier delicati. Si parla di Cimolai, del caso Electrolux, della vertenza Wartsila, solo per rimanere in regione. Ebbene, ora sulla scrivania c’è anche il fascicolo del Pordenone Calcio. Con una prima sponda con la quale i contatti sono già avviati. Il nome è di quelli altisonanti, perché si parla di Claudio Lotito. Gli ostacoli però non mancano e sono di natura politica. In questo caso però non c’entra il partito di Luca Ciriani, bensì la politica del pallone. Mauro Lovisa e Claudio Lotito, infatti, fanno parte di due “cordate” diverse nella Lega Calcio. Una distanza che in questo momento rappresenta anche una barriera. La situazione del Pordenone Calcio è però talmente seria da richiedere una profonda riflessione anche se ci si trova davanti a posizioni che prima sembravano inconciliabili. Una cosa è certa: un contatto, facilitato dal ministro Ciriani, c’è stato. E probabilmente ce ne saranno pure degli altri.
Ore 10.10 – Venezia: Così a Cagliari (Unipol Domus, ore 20.30)
VENEZIA (3-4-1-2): Joronen; Hristov, Svoboda, Carboni; Candela, Andersen, Tessmann, Zampano; Ellertson; Pohjanpalo, Johnsen. A disposizione: Bertinato, Mäenpää, Neri, Modolo, Remy, Sverko, Milanese, Pierini, Cheryshev, Ciervo, Novakovich. All. Vanoli
Ore 09.40 – Luparense: «La Luparense FC, archiviato il brillante finale di stagione, è proiettata alla programmazione di quella nuova e oggi è il momento di annunciare il nuovo direttore sportivo. Sarà DAVIDE GABRIELLI il responsabile di questo fondamentale ruolo nella costruzione del nuovo roster e nell’individuazione dello staff che condurrà la squadra alla sua quinta partecipazione al campionato di serie D. Un giovane, classe 1990, laureato a Padova in Economia Internazionale, con un master a Milano in Imprenditorialità e Strategia Aziendale, reduce dall’esperienza lavorativa in pianificazione strategica in Mediolanum, da qualche anno risoluto a seguire la sua vocazione di manager sportivo. Ha rivestito infatti, negli ultimi due anni il ruolo di responsabile area scouting del Renate Calcio, maturando una valida esperienza e conoscenza nella Lega Pro e nella serie D, oggetto delle sue maggiori attenzioni alla scoperta dei giovani talenti.
Rinnovamento e ringiovanimento sono dunque le parole d’ordine di questa nuova stagione, con l’obiettivo di realizzare un progetto intrigante, ambizioso e al contempo sostenibile. Soprattutto destinato a durare nel tempo.
Queste le prime parole del nuovo Direttore Sportivo: “Sono molto soddisfatto di poter lavorare per una società che si è sempre contraddistinta per la sua serietà e solidità, con le giuste ambizioni e con la cultura del lavoro che fa parte della mia formazione. Proprio per tutte queste ragioni, posso dire di essere arrivato in un ambiente che sento estremamente familiare e nel quale sono sicuro mi troverò a mio agio con il presidente e i suoi collaboratori più stretti. La mia proposta di calcio è chiaramente indirizzata verso i giovani e la loro spregiudicatezza per far appassionare i tifosi e divertire il pubblico. Iniziamo con grande entusiasmo questa avventura, consapevoli che il lavoro quotidiano ci darà soddisfazioni”.
Sul nuovo arrivo in casa lupi si è espresso così il presidente Zarattini: “Confermiamo anche con questa scelta di voler intraprendere una strada diversa, per certi versi coraggiosa ma certamente ragionata e coerente con l’evoluzione del calcio moderno. Sia quello giocato in campo che quello da gestire fuori dal campo, con la riforma dello sport che avanza. Crediamo molto nella voglia di crescere di Davide, siamo contenti che abbia scelto la Luparense come punto di partenza professionale come direttore sportivo. Siamo convinti che sarà un valore aggiunto per il futuro ciclo che apriamo insieme”.
Il presidente Stefano Zarattini e tutta la Luparense FC, augurano un buon lavoro al nuovo Direttore Sportivo».
Ore 08.00 – Vicenza: Queste le probabili formazioni di Vicenza-Cesena:
VICENZA (4-2-3-1): Confente; Ierardi, Pasini, Cappelletti, Greco; Ronaldo, Cavion; Dalmonte, Stoppa, Begic; Ferrari. A disposizione: Ndiaye, Sandon, Bellich, Valietti, Della Morte, Jimenez, Oviszach, Manfredonia, Scarsella, Zonta, Giacomelli, Tonin. All. Thomassen
CESENA (3-4-1-2): Toffo; Ciofi, Prestia, Celiento; Adamo, De Rose, Brambilla, Calderoni; Chiarello; Stiven Shpendi, Ferrante. All. Toscano
Venerdì 26 maggio
Ore 23.20 – Südtirol: Davanti alle telecamere di Sky Sport, queste le parole di Pierpaolo Bisoli dopo la vittoria conquistata con la Reggina che regala la semifinale col Bari: “Ho un gruppo di ragazzi stupendo, ho trovato un ambiente fantastico nel quale abbiamo fatto un capolavoro, ma non ci accontentiamo. Troveremo un ostico avversario, il Bari, ma anche loro troveranno pane per i loro denti, perché il Südtirol non molla mai. Tutto ora è ancora più bello da giocare, la società ci sta vicino e anche il ds ci supporta: è da novembre che siamo nei playoff, ora ce li giochiamo. Lunedì torneremo in campo e cercheremo di fare un altro piccolo miracolo”.
Ore 22.40 – Südtirol: Queste le parole di Filippo Inzaghi al termine della partita vinta dal Südtirol contro la Reggina: “Non possiamo avere rimpianti, avremmo meritato di giocare la semifinale e questo è il nostro rammarico più grande, anche per i nostri tifosi, ma purtroppo al primo tiro abbiamo subito gol. Cosa che spesso ci è accaduta nell’ultimo periodo. Comunque, onore al Südtirol. E al di là di tutto, i ragazzi hanno fatto la partita che volevo, e ora ripartiremo ancora più forti”.
Ore 22.25 – Südtirol: Il Südtirol batte la Reggina e conquista la semifinale dei playoff di serie B. Al Druso di Bolzano, sold out per l’occasione, gli uomini di Bisoli mantengono la porta inviolata per tutta la gara e a pochi istanti dalla conclusione passano in vantaggio con Casiraghi. Per il club altoatesino è una giornata storica: alla prima partecipazione al torneo cadetto Tait e compagni accedono anche alla semifinale playoff. E la favola può continuare: lunedì al Druso arriverà il Bari nella sfida d’andata che potrebbe spalancare le porte della finale per la Serie A.
Durante il primo tempo sono gli ospiti a rendersi maggiormente pericolosi, ma senza mai impensierire davvero la retroguardia biancorossa. Al 6′ la Reggina trova il primo tiro verso la porta avversaria grazie alla conclusione di Majer che Poluzzi para senza particolari problemi. Al 20′ si rivedono in attacco ancora gli uomini di Inzaghi. Questa volta è Cionek a crearsi l’occasione ma il suo tiro finisce alto sopra la traversa. Gli uomini di Bisoli approcciano meglio la ripresa. Al 50′ Casiraghi trova Rover in area che gira subito la sfera, trovando la risposta di Contini. Sei minuti più tardi, Canotto, dopo un triangolo con Strelec, colpisce il palo esterno della rete. Gli altoatesini rischiano poco e all’84’ passano anche in vantaggio grazie alla rete di Casiraghi che beffa l’estremo difensore ospite. Lunedì la sfida d’andata contro il Bari si giocherà in un’atmosfera magica. La favola può continuare.
Ammoniti: Gagliolo (R), Hernani (R), Cissè, (S) Belardinelli (S), Curto (S)
Espulsi: /
Ore 20.50 – Vicenza: È di 8010 biglietti venduti il dato aggiornato a questa sera della prevendita Vicenza-Cesena. La vendita continua online e nei punti vendita Ticketone.
Ore 19.35 – Pordenone: “Finalmente riprendiamo a giocare: testa e gambe faranno la differenza in questi 180 minuti. Ritroviamo una squadra solida come il Lecco, con cui ci conosciamo bene. Quanto emerso negli ultimi giorni ci deve compattare ancor di più con i tifosi, la Società e il nostro presidente, che ci è sempre stato vicino e ci ha trasmesso anche oggi la sua carica, per iniziare al meglio questo nuovo campionato”. Queste le dichiarazioni di Domenico Di Carlo alla vigilia di Lecco-Pordenone.
Ore 19.25 – Venezia: Arriva un aggiornamento della prevendita del settore ospiti per Cagliari–Venezia. Sono stati venduti 15500 biglietti all’Unipol Domus, di cui 57 nel settore riservato ai tifosi veneziani.
Ore 19.05 – Padova: “Diamo continuità a un progetto iniziato cinque mesi fa – ha spiegato Vincenzo Torrente ai microfoni di Telenuovo – sono molto contento di essere ancora l’allenatore del Padova. Ci prepariamo per la nuova stagione e siamo tutti contenti di questa svolta. Il periodo vissuto insieme è stato positivo. Sono arrivato in corsa, abbiamo fatto veramente bene e siamo usciti ai playoff per un errore colossale del direttore di gara. Guardiamo avanti e sono orgoglioso e contento per dare continuità a questo progetto tecnico-tattico”. Torrente è parso molto rilassato e sorridente, nonché pronto a questa nuova sfida: “Ci abbiamo messo pochissimo a trovare l’accordo. Padova è una grande piazza, di grande storia e tradizione. Sono stati cinque mesi importanti, sono arrivato in corsa con una squadra costruita non da me: adesso c’è una base che va migliorata e c’è la possibilità di scegliere insieme giocatori funzionali assieme al mercato. Vedremo dal mercato cosa verrà fuori per migliorare questa squadra. L’obiettivo è sempre quello di fare bene, anche perché siamo a Padova. C’è bisogno di dare il massimo e di fare grandi cose. Ho firmato per un anno anche per una scelta mia personale, preferisco creare rapporti anno dopo anno. Va bene così, ringrazio la società e il direttore per la conferma e ringrazio i nostri tifosi”.
Ore 18.35 – Vicenza: “La società LR Vicenza è vicina a tutte le famiglie colpite dalla devastazione dell’alluvione che si è abbattuta sull’Emilia-Romagna.
In occasione della gara LR Vicenza-Cesena, in programma allo stadio Romeo Menti, il 20% dell’incasso spettante alla società biancorossa dalle suddivisioni effettuate dalla Lega Pro, organizzatrice dell’evento, verrà devoluto a OTB Foundation per progetti a favore della popolazione dell’Emilia-Romagna, messa a dura prova in questi giorni.
OTB Foundation, nata nel 2006 come organizzazione non profit del gruppo OTB, come avvenuto in precedenza quando si è presentata un’emergenza, si è già attivata per mettere a disposizione dei fondi per finanziare azioni mirate e concrete che rispondano a bisogni urgenti dei beneficiari. Tali iniziative verranno individuate grazie alla collaborazione con la Protezione Civile e gli enti preposti attivi sul territorio.
Forza Emilia-Romagna!”.
Ringraziandovi per voler diffondere la notizia,
vi auguro una buona giornata”.
Ore 18.20 – Padova: E’ fatta per il rinnovo di Vincenzo Torrente, che ha firmato un prolungamento del vincolo in scadenza il prossimo 30 giugno fino al 30 giugno 2024. Nel contratto anche un’opzione di rinnovo in caso di promozione del Padova in Serie B. Reciproca la soddisfazione delle parti.
Ore 17.50 – Campodarsego: «Il Campodarsego Calcio è lieto di comunicare che, per il terzo anno consecutivo, anche nella prossima stagione mister Cristiano Masitto siederà sulla panchina biancorossa. Accordo raggiunto per il prolungamento del rapporto tra il club e l’allenatore che, nelle ultime due stagioni, è riuscito a riportare ai vertici della serie D la formazione vincendo quest’anno i playoff del girone C. “Sono felice di proseguire con Cristiano. Eravamo già in parola con lui, e i risultati ottenuti parlano da soli. Dopo la vittoria dei playoff la riconferma se l’è meritata sul campo, è stato un autentico capolavoro. mai dire mai nel calcio, ma dopo questa stagione le nostre strade non potevano dividersi: conosciamo le sue idee, il suo modo di lavorare e lo apprezziamo molto. La sua riconferma è una scelta che è stata condivisa anche con il nuovo direttore, Roberto Tonicello, che si è detto assolutamente felice di ripartire da una conferma importante come quella dell’allenatore”. Queste le parole del presidente del Campodarsego. Così, invece, mister Cristiano Masitto: “Sono contento di proseguire il mio lavoro a Campodarsego, perché continua un’opera intrapresa due anni fa e con il nuovo direttore sportivo Tonicello, personalmente, credo di poter crescere ancora di più. Con lui non avevo mai lavorato, porterà a Campodarsego la sua esperienza e il suo sapere: dopo due anni come quelli che abbiamo appena chiuso, sarà ancora più affascinante. Ringrazio il presidente Pagin per le belle parole su di me: se pensiamo a come eravamo partiti, è stato davvero un capolavoro. Abbiamo lavorato bene, tutti insieme, e l’unione ha fatto la forza. Abbiamo ricostruito il DNA del Campodarsego, e adesso lavoreremo per crescere ancora”».
Ore 16.00 – Verona: “Già potercela giocare è tanta roba. La squadra si è preparata bene, dobbiamo avere la giusta tensione, quella positiva. Affrontiamo una squadra in grande condizione. Da qui alla fine occorrerà l’apporto di tutti. Abbiamo avuto un grande dispendio di energie nervose, avevamo messo in conto qualche acciacco: Verdi nelle ultime sedute si è allenato in gruppo, mentre Lazovic speriamo di poterlo recuperare per domenica prossima. Montipò l’ho visto sereno: sono sicuro che reagirà bene a ciò che è successo”. Queste le dichiarazioni di Marco Zaffaroni nell’antivigilia di Verona–Empoli.
Ore 15.20 – Vicenza: Queste le dichiarazioni di Dan Thomassen alla vigilia di Vicenza-Cesena: “Ho preparato la partita come sempre analizzando l’avversario alzando l’asticella e non vediamo l’ora. Si può essere compatti e andare all’attacco quando si conquista palla: dovremo essere fedeli alla nostre caratteristiche dando continuità a quello di buono che stiamo facendo. Ritorno sul tema della lucidità, il primo tempo con la Pro Sesto per me non è stato così negativo, poi nel secondo tempo abbiamo attaccato e prodotto di più proprio grazie alla lucidità. Quando chiedo pazienza intendo di seguire il piano gara perché le partite si possono risolvere anche al 95′. Quando si alza l’asticella si chiede di più anche ai singoli e bisogna ridurre gli errori al minimo: più alzi il livello più ti puniscono. Domani ci sarà da avere un’attenzione maniacale per ogni cosa che accadrà nella gara. Il pubblico? Esprimo la massima solidarietà personale per Cesena e mi fa molto piacere che la società abbia deciso di devolvere parte dell’incasso per cose più importanti del calcio. Capisco la decisione della Curva Mare. Mi aspetto qualche tifoso nostro in più ed elettricità maggiore per noi perché sentiamo qualche passaggio in più. La formazione? Ho già le idee chiare, sono problemi positivi”.
Ore 14.45 – Venezia: Sono 24 i giocatori convocati dal tecnico Paolo Vanoli per il turno preliminare dei playoff del campionato di Serie B 2022/23, che vedrà il Venezia affrontare il Cagliari domani alle ore 20:30 alla Unipol Domus di Cagliari.
Portieri: Bruno Bertinato, Jesse Joronen, Niki Mäenpää, Filippo Neri
Difensori: Antonio Candela, Andrea Carboni, Luca Ceppitelli (squalificato, ma parte con la squadra), Petko Hristov, Marco Modolo, Melvyn Rémy, Marin Šverko, Michael Svoboda, Francesco Zampano
Centrocampisti: Magnus Andersen, Gianluca Busio, Mikael Egill Ellertsson, Tommaso Milanese, Tanner Tessmann
Attaccanti: Denis Cheryshev, Riccardo Ciervo, Dennis Johnsen, Andrija Novakovich, Nicholas Pierini, Joel Pohjanpalo
Ore 14.00 – Trento: “Sono orgoglioso di avere la fascia al braccio. Lo scorso anno ero l’unico trentino in rosa. Il tutto mi ha dato un grande senso di responsabilità che mi prendo volentieri. Sono pronto ad affrontare la quinta stagione con il Trento. Inoltre, ho ancora 4 anni di contratto. La società, il cda e tutti quanti hanno la volontà di migliorarsi sempre. Voglio fare un ulteriore step in avanti. In questa stagione non siamo arrivati tanto lontani dai playoff. Il primo obiettivo sarà soffrire meno. Ma quest’anno è l’andata che, tra infortuni e brutti risultati, ci ha penalizzato molto. Abbiamo fatto un girone di ritorno da 32 punti e un campionato da 46. È lecito partire ambiziosi. Ma con umiltà e senza fare voli pindarici. Dobbiamo volare basso, ma nulla ci vieta di sognare. La Feralpisalò ha vinto grazie alla programmazione, nonostante squadre con grandi possibilità come Vicenza e Pordenone. I ragazzi arrivati a gennaio hanno portato valori importanti e fisicità. Secondo me il gruppo è solido. Non bisogna cambiare molto. Se la società riesce a confermare anche i ragazzi in prestito penso possa bastare un giocatore di livello per ruolo. Sono contento di aver contribuito al raggiungimento dell’obiettivo. Sebbene sia stato lungo e complesso. Sono riuscito a dimostrare di essere utile alla squadra, anche quando non giocavo. Stare in panchina non era semplice, ma sono dell’idea che squadra che vince non si cambia. Mi sono comunque sempre messo a disposizione. Un impianto sportivo è fondamentale per una squadra che fa un campionato come il nostro. Tante piccole cose, come allenarsi sul sintetico e giocare poi sull’erba, sono problematiche che si sentono. Il pubblico è fondamentale. Dobbiamo creare più unione, come si è visto nella seconda parte di stagione. Voglio sottolineare di come la curva ci sia sempre stata”, queste le dichiarazioni di Andrea Trainotti, difensore 29enne e capitano del Trento, rilasciate a “Il Corriere del Trentino”.
Ore 13.00 – Trento: Le parole di mister Bruno Tedino dopo il rinnovo con il Trento: “Ringrazio la Proprietà, il Cda del Club, Direttore Sportivo e Direttore Generale per la fiducia che mi è stata accordata anche per la prossima stagione: per me sarà un piacere e un onore allenare ancora il Trento e poter svolgere nuovamente il mio lavoro in una città e in una piazza nella quale mi sono sentito a casa sin dal primo giorno. Un grande ringraziamento lo devo anche al gruppo di calciatori che ha costruito e conquistato la salvezza sul campo e alla gente trentina, che mi ha e ci ha sempre tributato affetto e sostegno, anche nei momenti complicati. Indimenticabile è quanto accaduto nella settimana precedente e durante la gara contro il Novara, quando tutti noi siamo stati letteralmente travolti da un abbraccio e un entusiasmo che definire coinvolgenti è riduttivo. Ci presenteremo al via della nuova stagione con la voglia di migliorare il risultato della scorsa annata, consapevoli che per compiere un ulteriore step verso l’alto serviranno tantissimo lavoro, idee, umiltà, spirito di sacrificio e la voglia di non accontentarsi mai”.
Ore 12.30 – Vicenza: In vista del playoff d’andata contro il Cesena che si disputerà domani sera alle 20.30, con ritorno il 31 maggio, il Vicenza di Thomassen, terzo allenatore della stagione del Lane dopo Modesto e Baldini, sarà impegnato questo pomeriggio in un allenamento a porte chiuse allo stadio Menti, come riferisce “Il Corriere del Veneto”. Ultima sgambata prima del match, a cui non prenderà parte Rolfini, autore di 8 gol in campionato: sconterà la seconda giornata di squalifica dopo l’espulsione con la Pro Sesto. Nel frattempo, sono attesi più di 8000 tifosi allo stadio. Bellissima l’iniziativa dei Fedelissimi Lanerossi Vicenza, che hanno lanciato una raccolta fondi per aiutare l’Emilia Romagna, regione da cui arriva proprio il Cesena e colpita da alluvioni e frane che hanno causato diverse vittime nel corso degli scorsi giorni. Al Menti non saranno presenti tifosi della Curva Mare Cesena, come già annunciato negli scorsi giorni.
Ore 12.20 – Venezia: Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal tecnico del Venezia Paolo Vanoli, alla vigilia del playoff di andata tra gli arancioneroverdi e il Cagliari di Claudio Ranieri, che andrà in scena domani sera all’Unipol Domus in terra sarda: “Ringrazio Ranieri per i complimenti, fa sempre piacere riceverli da un allenatore vincente come lui. Le sue parole sono sagge e penso che quella di domani sarà una partita completamente diversa da tutte quelle che ci sono state. Quando ci siamo incontrati, sia per noi che per loro, ci sono state molto evoluzioni. In casa nostra loro avevano molti infortunati e Ranieri stava costruendo una nuova quadra. Ora hanno giocatori in forma, come Rog, Pavoletti, Nandez e Lapadula. Noi stavamo cambiando qualcosa perché ci era venuto a mancare Jajalo. Per me questa sarà la partita, devo pensarla anche in 120′. Sarà la partita della squadra, di chi subentrerà, perché chi andrà in campo dopo sarà importante. Dobbiamo essere lucidi, sapendo che incontriamo una squadra che in questo momento sta benissimo e che ha tutto: qualità, fisicità, velocità. Di punti deboli ne hanno pochi. Ci dobbiamo provare, siamo consapevoli della nostra forza e che a Cagliari dovremo fare uno sforzo in più, soprattutto di testa. A Parma ho fatto capire ai ragazzi che la voglia di pensare al risultato ci ha portato a perdere. Quando ci sono partite così bisogna stare molto attenti. Penso che ogni playoff abbia le sue storie. Quando sono arrivato ho detto che il campionato di Serie B era di alto livello e se tu vedi le squadre che ci sono ai playoff adesso sono importanti, così come lo sono le squadre che sono retrocesse. Questo fa capire quanta esperienza e qualità. Bello anche che ci siano solo allenatori italiani, ma noi dobbiamo costruire la nostra storia. In queste partite qua ci sono teoricamente delle favorite. Tra noi e il Cagliari ci sono 11 punti di distacco, quindi loro hanno fatto meglio di noi, ma noi dobbiamo costruire e avere una mentalità forte. Dobbiamo andare là sapendo, umilmente, che loro hanno fatto 11 punti in più di noi, ma proveremo a sopperire a tutto questo con l’organizzazione di gioco e la voglia di vincere. Vanno valutati molti aspetti per partite così, ma ci abbiamo lavorato. Penso, però, che l’aspetto più importante sia la testa. Noi, fisicamente, abbiamo una buona condizione e penso che in questi tre giorni abbiamo lavorato benissimo. Conta la partita, dobbiamo essere liberi di testa. Deve essere, però, un percorso di crescita. Il sogno è finito, perché ai playoff ci siamo arrivati: ora iniziano le battaglie e con il Cagliari sarà così. Deve uscire tutto il sudore che abbiamo. Se saranno più forti li stringeremo la mano. Conoscendo Ranieri, io penso, come ha fatto vedere nell’ultima a Cosenza, che loro abbiano una bella mentalità e spinti dal loro pubblico vorranno portarsi a casa un risultato importante. Oltre a questi giocatori avete visto quale entusiasmo c’è a Cagliari. Sicuramente questa è una spinta in più che per noi deve essere un atteggiamento su cui stare attenti. Proveremo a tirare fuori qualcosa di positivo da tutto questo. Ranieri fa la differenza in questa categoria perché sa leggere le partite in corso d’opera. Deiola gli permette di passare dalla difesa a 3 a 4, penso che lui sia un po’ la chiave tra le due difese. Davanti sono una squadra fisica, forte, con gol importanti, ma anche dietro hanno una grandissima struttura, una media di 188/189 cm, tranne Nandez, e hanno una panchina importante. Sicuramente Deiola è il perno di questa situazione, poi il mister è molto bravo a capire pregi e difetti e a cambiare in corso d’opera. Dobbiamo essere elastici e svegli a capire le mosse e a organizzare le contromosse. Ci metteranno in difficoltà, quindi dobbiamo capire i momenti della partita. I preliminari sono le partite più difficili e penso che questa dev’essere per noi la vera finale. Non si può preparare una partita quando non sai cosa succede nella partita. La mossa del cavallo penso sia l’attenzione, l’essere tutti pronti. In queste partite qua, qualsiasi giocatore può diventare l’eroe. Io sono diventato eroe in tutte le finali (ride ndr.), anche con Crespo e tutta sta gente qua… Vorrei che i miei giocatori si immaginassero di essere gli eroi di quella partita quando entrano. Un difensore su palla inattiva, un attaccante su azione… Le palle determinanti le devi gestire come se fosse la tua unica opportunità. I ragazzi stanno tutti bene”.
Ore 12.00 – Udinese: “È stata una stagione strana: nel girone di ritorno una serie di infortuni ha modificato le nostre ambizioni. Comunque da 29 anni siamo in Serie A e come club di provincia dobbiamo essere soddisfatti. Vorrei tornare in Europa, sono contento del lavoro di tutti ma ho qualche rammarico. Sottil? Ha fatto bene e meritava la conferma”, queste le dichiarazioni rilasciate da Gianpaolo Pozzo, patron dell’Udinese, a margine di un evento organizzato dal club con tutti gli sponsor, raccolte da “La Gazzetta dello Sport”.
Ore 11.40 – Trento: Le parole del Presidente Mauro Giacca dopo il rinnovo di Bruno Tedino: “Siamo molto felici di poter proseguire il nostro percorso assieme a mister Tedino, un uomo vero e un tecnico esperto, preparato, che nella scorsa stagione ha saputo condurre la squadra alla salvezza diretta, dimostrando grande equilibrio e capacità di gestione del gruppo anche nei momenti più difficili. Penso soprattutto al girone d’andata quando, complici gli infortuni, l’organico era ridotto ai minimi termini e la situazione di classifica era complicata. Ebbene, il mister ha sempre avuto il controllo della situazione e questo, nel prosieguo, complici anche gli innesti di gennaio, ha fatto la differenza per disputare un ritorno dall’ottimo rendimento. Quando il Direttore Sportivo Giorgio Zamuner ha manifestato la volontà di confermare l’allenatore sulla panchina gialloblù anche per la prossima stagione, tutto il Consiglio d’Amministrazione ha espresso subito parere favorevole, in modo compatto e deciso. Il nostro processo di crescita continua e poterci affidare sin da subito ad un allenatore del calibro di Tedino rappresenta un ulteriore step verso l’alto nel nostro percorso. Nel corso della stagione il tecnico ha mostrato anche grande sintonia con tutte le componenti del Club e con la piazza, aspetto questo tutt’altro che trascurabile”.
Ore 11.25 – Trento: “A.C. Trento 1921 Srl è felice di comunicare il rinnovo di contratto del tecnico Bruno Tedino.
Mister Bruno Tedino si lega al Club sino al 30 giugno 2024, con rinnovo automatico per un’altra stagione al raggiungimento di determinati obiettivi.
Dopo il grande cammino compiuto nella seconda parte del campionato 2022–2023 e culminato con il raggiungimento della salvezza diretta in Serie C, il Club e mister Tedino proseguiranno assieme in un percorso ambizioso.
La scheda di mister Bruno Tedino:
Nato a Treviso il 13 agosto 1964, dopo una breve carriera calcistica interrotta da un serio infortunio, a 22 anni inizia il proprio percorso d’allenatore nel settore giovanile del San Donà. Seguono le esperienze, sempre in ambito giovanile, con Treviso, Conegliano e Montebelluna. Dopo due stagioni nel vivaio del Venezia, nel 1997 fa ritorno al San Donà, questa volta da tecnico della prima squadra, con cui raggiunge il decimo posto nel campionato di serie C2.
Seguono una stagione al Novara (serie C2) e un biennio al Pordenone in serie D. Nel 2001 torna ad operare in ambito giovanile, nuovamente al Treviso, mentre nella stagione 2003–2004 siede sulla panchina del Südtirol, con cui conquista il terzo posto al termine della regular season nel girone A di serie C2. Dal 2004 al 2007 è l’allenatore della Pistoiese in serie C1: chiude la prima stagione al sesto posto, sfiorando l’approdo ai playoff promozione, nella seconda viene prima esonerato e poi richiamato, conducendo la squadra alla salvezza e chiude la terza annata alla guida della compagine toscana raggiungendo il nono posto. Dopo un’altra stagione in serie C1 con la Sangiovannese, nella stagione 2008–2009 subentra sulla panchina del Città di Jesolo in serie D, conquistando prima una tranquilla salvezza e, nell’annata successiva, un lusinghiero quarto posto. Nel 2010 Jesolo e San Donà si fondono, dando vita al SanDonàJesolo, dove Tedino resterà per tre stagioni, sfiorando per due volte la promozione in serie C e conquistando un’agevole salvezza. Nell’estate 2015 il tecnico friulano, che nel 2008 aveva conseguito il patentino “Master Uefa Pro”, entra nei ranghi della Figc, diventando prima Commissario Tecnico della Nazionale Under 16 e poi Ct dell’Under 17. Terminata l’esperienza in azzurro, nel 2015 torna al Pordenone, in serie C, dove resterà per due stagioni, conquistando un secondo e un terzo posto e raggiungendo, in entrambe le annate, le semifinali playoff. Nel 2017 approda in serie B, segnatamente al Palermo: con i rosanero si laurea campione d’inverno, prima di essere sollevato dall’incarico a quattro giornate dalla fine con la squadra seconda in classifica e virtualmente promossa in serie A. Viene richiamato sulla panchina siciliana all’inizio della stagione successiva e, nonostante un inizio di campionato positivo, la sua esperienza termina anzitempo. Dopo l’esperienza in serie C con il Teramo, torna a calcare i campi della serie B con la Virtus Entella nell’annata 2020–2021. A ottobre 2021 torna per la terza volta al Pordenone, in serie B, ultima esperienza prima dell’approdo a Trento, l’11 ottobre 2022. Con la compagine gialloblù conquista la salvezza diretta grazie ad un super girone di ritorno, durante il quale la squadra conquista 32 punti. Ad oggi sono 697 le panchine collezionate in carriera da mister Tedino, tra serie B, serie C e serie D e 61 nelle Coppe Nazionali”.
Ore 11.00 – Udinese: Mancano “solo” 4 punti per arrivare a toccare quota 50. Una cifra che manca all’Udinese in campionato dalla lontana stagione 2011/2012. Raggiungerli sarebbe un motivo di grande orgoglio per Sottil, che ha di recente rinnovato il proprio contratto, per coronare una stagione fatta di molti alti e bassi. Un avvio sprint in campionato, un calo drastico verso gennaio e febbraio, una ripresa voluta e decisa negli ultimi mesi. Si poteva fare di più, ma piangersi addosso non serve a nulla. Testa alla prossima partita contro la Salernitana all’Arechi. Se i bianconeri dovessero vincere a Salerno e strappare almeno un punto contro la Juventus all’ultima giornata, allora la tanto agognata quota dei 50 punti sarebbe raggiunta. Non impossibile, ma neanche così semplice. Forse potrebbe davvero accadere, grazie anche ai piedi educati di un certo Thauvin, mai realmente decisivo fin qui, ma dato in grande forma. Il francese, stando a “Il Gazzettino”, potrebbe trovare spazio dall’inizio al fianco di Beto. Sottil nutre diversi dubbi anche sulla fascia sinistra: si giocano una maglia Zeegelar e Masina, per sostituire lo squalificato Udogie. Out anche Deulofeu, Ebosse, Ebosele, Ehizibue, Success e Pafundi, impegnato nel Mondiale U20 con l’Italia.
Ore 10.30 – Trento: Tedino rimarrà il tecnico del Trento anche per la prossima stagione. Secondo “Il Corriere del Trentino” l’allenatore ex Pordenone e Palermo rinnoverà il proprio contratto con i gialloblu, oggi è atteso l’annuncio della società di Mauro Giacca. Il presidente del club ha deciso di confermare il proprio tecnico, subentrato a D’Anna a stagione in corso. Centrata la salvezza senza i playout: l’obiettivo per il futuro sarà quello di rientrare nei playoff per provare a tentare il colpaccio Serie B. Nel frattempo, però, Tedino resterà a Trento almeno fino al 2024, con un’opzione per un possibile prolungamento di un anno.
Ore 10.00 – Cittadella: “Gorini era più a rischio tempo fa, che non adesso. Lo staff ha lavorato con lui sempre molto bene, i giocatori lo hanno sempre seguito e ascoltato. Non c’è mai stato nessun tipo di disaffezione verso l’allenatore, quindi direi che che in questo momento e in quest’anno non ci sono i presupposti per un cambiamento. Insieme a Marchetti faremo le nostre deduzioni sempre con la stessa lucidità”, queste le dichiarazioni di Andrea Gabrielli, presidente del Cittadella, raccolte da “Il Corriere del Veneto”.
Ore 08.00 – Südtirol: Il fattore che ha reso più affascinante il campionato di Serie B a quello della massima serie potrebbe essere che mai come in questa stagione, risultati scontati alla vigilia non si sono mai verificati nell’arco di tutte e trentotto le giornate. Squadre come , Pisa, Venezia, che durante il campionato erano in tempi diversi all’ultimo posto, sono risalite come i biancorossi ed i lagunari fino a conquistare la possibilità di disputare i playoff ed il Pisa non ha centrato il traguardo per pochissimo, perdendo in casa contro una Spal già retrocessa. Il pubblico ha apprezzato questo tipo di emozioni e di sorprese a tal punto che in questa stagione la media degli spettatori è stata vicino alle 10.000 unità, risultando di gran lunga il migliore degli ultimi dieci anni, quando raramente la media si è avvicinata a 7.000 presenze, ma il più delle volte di poco superiore alle 5.000 unità. Ora iniziano i playoff e considerando il poco intervallo di giorni che separa un evento da quello successivo si può azzardare un paragone con mondiali e gli europei di calcio. Nel senso che oltre all’aspetto tecnico ed al blasone delle squadre saranno importantissimi la condizione fisica, mentale e psicologica di coloro che scenderanno in campo. A partire da oggi per Cagliari, Venezia, e Reggina saranno 5 le partite da affrontare per arrivare all’undici di giugno, giornata prevista per la gara di ritorno della finale che fornirà alla squadra vittoriosa di conquistare la promozione. Un piccolo sconto per Bari e Parma che entreranno in scena da lunedì 29 maggio. La compagina di Bolzano perdendo in modo sorprendente venerdì scorso al Braglia di Modena, ha consentito a Parma e Cagliari di beneficiare di un piazzamento migliore sulla griglia. Bisoli ha dichiarato durante la conferenza stampa della vigilia che tutta la squadra ha superato la delusione per la sconfitta contro i canarini, sono concentrati e carichi di entusiasmo per la partita di stasera contro gli amaranto. Partita secca allo stadio Druso con biglietti esauriti. In caso di parità al novantesimo, due tempi supplementari di 15 minuti ciascuno ed in caso di ulteriore parità sarà il che si è piazzato meglio dei calabresi in campionato ad affrontare il Bari il 29 maggio ed il 2 giugno. Supplementari che sarebbe auspicabile evitare considerando la vicinanza di sole 72 ore dall’impegno contro la formazione pugliese.
Inzaghi dovrà rinunciare a Menez, Rivas e Camporese. Bisoli avrà ancora il problema del difensore esterno di sinistra non potendo disporre di Davi e Celli. Dopo aver fatto questa scelta, gli altri dieci iniziali dovrebbero essere: Poluzzi, Curto, Masiello, De Col, Tait, Belardinelli, Casiraghi, Curto, Mazzocchi e Odogwu.
UDINESE 2022-2023 (Calciomercato invernale new!)Acquisti: Matheus Martins a (Fluminense), Diawara a (Genk), Thauvin a (svincolato)
Cessioni: Nuytinck d (Sampdoria), Jajalo c (Venezia), Matheus Martins a (Watford), Makengo c (Llorient)
Oggi così (3-5-2): Silvestri; Becao, Bijol, Perez; Ehizibue, Lovric, Walace, Arslan, Udogie; Beto, THAUVIN. All. Sottil
VERONA 2022-2023 (Calciomercato invernale, new!)Acquisti: Zeefuik d (Hertha), Ngonge a (Groningen), Braaf a (Borussia Dortmund 2), Gaich a (CSKA Mosca), Duda c (Colonia)
Cessioni: Celik d (Adana Demirspor), Ilic c (Torino), Praszelik c (Cosenza), Gunter d (Sampdoria), Piccoli a (Atalanta), Hongla c (Real Valladolid)
Oggi così (3-4-2-1): Montipò; Dawidowicz, Hien, Ceccherini; Faraoni, Tameze, Sulemana, Doig; DUDA, Lazovic; GAICH. All. Zaffaroni
VENEZIA 2022-2023 (calciomercato invernale, new!)Acquisti: Babacar Diop a (Novara), Neri p (Feralpisalò), Jajalo c (Udinese), Ellertson a (Spezia), Hristov d (Spezia), Beghetto d (Pisa), Ciervo a (Frosinone), Fiorani c (Vis Pesaro), Redan a (Utrecht), Sverko d (Groningen), Carboni d (Monza), Milanese c (Cremonese)
Cessioni: Zabala d (Club Olimpia), Connolly a (Brighton), Fiordilino c (Sudtirol), Wisniewski d (Spezia), Crnigoj c (Salernitana), Ullmann d (Magdeburg), Cuisance c (Sampdoria), St Clair c (Vis Pesaro), Ceccaroni d (Lecce); Haps d (Genoa), Ceccaroni d (Lecce), Makadji d (Torino), Enem a (Vis Pesaro), Karlsson a (Virtus Francavilla)
Oggi così (3-5-2): Joronen; HRISTOV, Ceppitelli, CARBONI; Zampano, Andersen, JAJALO, Busio, BEGHETTO; Pohjanpalo, Cheryshev All. Vanoli
CITTADELLA 2022-2023 (calciomercato estivo, new!)Acquisti: Salvi d (Ascoli), Maistrello a (Renate), Ambrosino a (Como), Crociata c (Südtirol), Giraudo d (Reggina)
Cessioni: Tounkara a (Avellino), Mazzocco c (Avellino), Cassandro d (Lecce), Beretta a (Foggia)
Oggi così (4-3-1-2): Kastrati; SALVI, Visentin, Frare, GIRAUDO; Vita, Danzi, Branca; Antonucci; AMBROSINO, Asencio. All. Gorini
SÜDTIROL 2022-2023 (calciomercato invernale, new!)Acquisti: Fiordilino c (Venezia), Giorgini d (Latina), Minelli p (Cesena), Celli d (Ternana), Lunetta c (Rjieka), M. Cissé a (Pisa), Larrivey a (svincolato)
Cessioni: Crociata c (Cittadella), Barison d (Trento), Voltan a (Feralpisaldò), Iacobucci p (Vicenza), Capone a (Reggiana), D'Orazio d (Cosenza), Marconi a (Avellino)
Oggi così (4-3-3): Poluzzi; Curto, Zaro, Masiello, CELLI; Tait, Fiordilino, Belardinelli; Rover, Mazzocchi, Odogwu. All. Bisoli
PORDENONE 2022-2023 (calciomercato invernale, new!)Acquisti: Gucher c (Pisa), Edera a (Torino)
Cessioni: Biondi c (Rimini), Dubickas a (Pisa, resta fino al 30/6)
Oggi così (4-3-1-2): Festa; Bruscagin, Ajeti, Pirrello, Benedetti; Zammarini, Burrai, Pinato; GUCHER; Dubickas, Palombi. All. Di Carlo
VICENZA 2022-2023 (calciomercato invernale, new!)Acquisti: Ndiaye d (Cremonese), Iacobucci p (Südtirol), Della Morte a (Pro Vercelli)
Cessioni: Desplanches p (Trento), Padella d (Mantova), Proia c (Ascoli), Lattanzio d (Arzignano), Alessio a (Empoli), Busatto a (Fermana), Grandi p (Sangiuliano City)
Oggi così (3-4-2-1): Confente; Ierardi, Pasini, Sandon; Dalmonte, Cavion, Ronaldo, Greco; Stoppa, DELLA MORTE; Ferrari. All. Modesto
PADOVA 2022-2023 (Calciomercato invernale, new!)Acquisti: Crivello d (Palermo), Delli Carri d (Como), Bortolussi a (Novara), Cannavò a (Vis Pesaro)
Cessioni: Germano c (Triestina), Bifulco a (Taranto), Calabrese d (Latina), Terrani c (Trento)
Oggi così (4-3-3): Donnarumma; Belli, Valentini, DELLI CARRI, CRIVELLO; Vasic, Dezi, Jelenic; Liguori, BORTOLUSSI, Russini. All. Torrente
TRIESTINA 2022-2023 (calciomercato invernale, new!)Acquisti: Germano c (Padova), Celeghin c (Renate), Malomo d (Foggia), Tavernelli a (Novara), Matosevic p (Cosenza), Masi d (Pro Vercelli), Mbakogu a (Gubbio), Piacentini d (Modena), Tessiore c (Latina)
Cessioni: Rocchi d (Potenza), Petrelli a (Siena), Sabbione d (Alessandria), Ala-Myllymaki c (Ilves Tampere), Furlan c (Latina), Ganz a (Latina), Di Gennaro d (Feralpisalò), Sottini d (Avellino), Pisseri p (Monopoli)
Oggi così (4-3-1-2): MATOSEVIC; Ciofani, MALOMO, PIACENTINI, Rocchetti; GERMANO, Gori, CELEGHIN; Minesso; Felici, MBAKOGU. All. Gentilini
TRENTO 2022-2023 (calciomercato invernale, new!)Acquisti: Desplanches p (Vicenza), Barison d (Südtirol), Sangalli c (Inter), Suciu c (Torres), Attys c (Imolese), Di Cosmo c (Virtus Entella), Carletti a (Latina), Sipos a (Fidelis Andria), Petrovic a (Pontedera), Terrani c (Padova), Garofalo c (Brescia)
Cessioni: Cittadino c (Gubbio), Belcastro c (Arzignano), Saporetti a (Renate), Bocalon a (Mantova), Bertaso c (Imolese), Carini d (rescissione contratto), Ruffo Luci c (Turris)
Oggi così (4-3-1-2): Marchegiani; Vitturini, BARISON, Ferri, Fabbri; GAROFALO, SUCIU, Damian; Pasquato; SIPOS, CARLETTI. All. Tedino
ARZIGNANO (calciomercato estivo 2022-2023, New!)Acquisti: Belcastro c (Trento), Lattanzio d (Vicenza), Morello p (Vicenza), Fantacci c (Empoli), Milillo d (Fidelis Andria)
Cessioni: Volpe p (Feralpisalò), Grosso d (Fidelis Andria), Gning c (Union Clodiense), Zanella d (Montecchio Maggiore), Bontempi c (Fiorenzuola)
Oggi così (4-3-1-2): Saio, LATTANZIO, Molnar, Piana, Gemignani; Nchama, Bordo, Antoniazzi; Barba; Grandolfo, BELCASTRO. All. Bianchini.
LEGNAGO 2021-2022 (calciomercato invernale, new!)Acquisti: Bruno d (Virtus Entella), Paulinho c (Triestina), Maggioni d (Modena), Pellizzari d (Vis Pesaro), Lollo c (Bari), Alberti a (Pisa)
Cessioni: Gasparini p (Udinese), Milani d (Atalanta), Laurenti c (Luparense), Calamai c (rescissione), Ambrosini d (rescissione), Muteba d (Prato)
Oggi così (4-3-2-1): Enzo; MAGGIONI, Gasparetto, Bondioli, Ricciardi; PAULINHO, Yabre, LOLLO; Gomez, Lazarevic; Buric. All. Serena