Vicenza, Magalini: “Il mercato invernale? Ora siamo noi che comandiamo il gioco: tutti vorrebbero venire qui”
martedì 10 Dicembre 2019 - Ore 22:28 - Autore: Giulio Pavan
Alla trasmissione gestita dalla Curva Sud “Fuori Controllo” ha partecipato come ospite d’onore il ds biancorosso Magalini e numerosi sono stati i temi trattati, ad iniziare dal pensiero sul titolo di campioni d’inverno ottenuto domenica contro la Feralpisalò: “Il titolo di campioni d’inverno? Significa che abbiamo un margine sulla seconda con una partita ancora da giocare, e dovremo essere bravi ad aumentare questi punti di vantaggio: questo titolo è giusto goderselo ma lascia il tempo che trova, essere primi è una bellissima cosa e siamo felicissimi, era questo l’obiettivo per cui speravamo di essere in lotta, oggi ci siamo insediati con merito, perchè non rimanerci?.. A cosa puntavamo all’inizio del campionato? Sicuramente rimanere al vertice, ora solo la Triestina non sta tenendo fede alle attese, le altre in testa sono quelle che si pensava a luglio, non fossimo stati nel gruppone non sarebbe stata cosa gradita per quello che speravamo in estate. Il rapporto con la città? Secondo me si sta creando una grande alchimia fra noi e la città e quando uno deve venire a giocare al Fort Menti sente già l’odore del sangue quando arriva al sottopassaggio: ci sta riuscendo bene e dobbiamo insistere. Le scelte estive sui giocatori portati a Vicenza? Io conoscevo bene la squadra dell’anno scorso, delle idee sui giocatori che c’erano le avevo ben presenti e secondo me si doveva lavorare per migliorare quella rosa, oggi siamo felici di quanto poi è emerso, i giocatori portati qui sono stati scelti anche per il loro percorso antecedente e non solo tecnico. Nella chiacchierata con gli esponenti della Curva Sud anche delle battute sul capitano storico del Lane, Giovanni Lopez: Mimmo ha detto che Cappelletti assomiglia a Lopez e Giò mi ha detto che il mister si deve tranquillizzare un po’ (risate ndr). Qualche considerazione anche sull’arrivo di Vandeputte: Lui sapeva che io avrei lavorato in modo importante e ho creduto da subito nel portarlo qui, me l’hanno fatta penare molto e ad un certo punto sembrava potesse saltare tutto, noi avevamo anche l’alternativa 2 però non sarei stato così gratificato come per il suo arrivo. Sul fatto di essere riuscito a portare Di Carlo a Vicenza: Non doveva uscire nulla, non è stato semplice, è stato lui a convincere noi. L’ ultimo giorno di mercato estivo? Complesso, c’era una situazione molto avanzata con Vandeputte ed ero convinto che l’avremmo portato a casa, ma a Milano la cosa cominciava ad ingranarsi male perchè la Viterbese trattava in parallelo con il Frosinone, e alle cinque del pomeriggio la cosa si era complicata in modo forte, comunque giocavo su più tavoli, necessitavamo di un centrocampista con certe caratteristiche ed era difficile da trovare, certi giocatori non mi avrebbero soddisfatto come Jari e volevo rischiare fino all’ultimo per portarlo a casa. Una volta avuto l’ok del ragazzo la situazione è andata in discesa, sinceramente il nostro lavoro nei suoi confronti partiva da lontano, gli avevamo mandato persino un filmato di Vicenza, e ha trovato quello che cercava. Comunque anche Lopez ci ha dato una mano nel dargli le motivazioni giuste e il giocatore ha capito che poteva essere un percorso giusto per la sua carriera. L’arrivo di Rigoni? Non è che questa cosa sia venuta fuori all’ultimo, ci eravamo già visti, nei giorni antecedenti c’erano stati colloqui perchè lui voleva tornare a Vicenza, subito mi sembrava impossibile e lui mi disse di non essere così pessimista, ci ha messo tantissima volontà ed è stato un grande sotto tutti i punti di vista. Anche l’ultimo giorno pensavo fosse difficile ma con il buon senso di tutti siamo riusciti a farlo: lo sapeva solamente la proprietà, ed erano tutti ansiosi di sapere se ce l’avevo fatta o meno. Il mercato invernale? E’ molto più complesso di quello estivo, è facile fare danni e va valutato molto bene, va bene per dei correttivi. Noi cosa faremo? Tutti parlano della punta, ma dobbiamo essere razionali nel giudicare e valutare, sappiamo che il mercato c’è e siamo decisamente molto presenti, ma nel caso in cui potesse capitare, non nella ricerca spasmodica, ed in questo momento non serve. In estate è stato fatto un lavoro enorme, ora non perdiamo risorse. Ora siamo noi che comandiamo il gioco perchè vorrebbero tutti venire a Vicenza.
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