Live! Vicenza, la festa per i 116 anni del club: ci sono anche Baggio, Paolo Rossi e Guidolin

Ore 22.15 – Il curatore Nerio De Bortoli dopo essere stato invitato sul palco non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Ampi gesti al palco e un eloquente “no comment”

Ore 22.03 – Francesco Guidolin: “Ho avuto la fortuna di conoscere due persone come Pieraldo Dalle Carbonare e Sergio Gasparin, Vignoni l’ho conosciuto dopo. Il Menti quando giocava il mio Vicenza era veramente una bolgia, era veramente dura venire a giocare qui. Molti ce l’hanno con me per la formazione troppo offensivo del ritorno col Chelsea, ma la verità è che se ci fosse stato il Var avremmo vinto e avremmo passato il turno. Un aneddoto che posso raccontarvi è che il mio vice Galli odiava Sacchi, in realtà io a Sacchi mi ispiravo e gli dissi: “Ma se odi lui allora odi anche me!”

Ore 22.00 – Pieraldo Dalle Carbonare: “Nel nostro piccolo, siamo grandi come Juventus, Inter e Milan. Io e il mio staff credo abbiamo dato il nostro contributo a quei 1000 e passa giocatori che sono finiti su quell’almanacco. Qui davanti ci sono Di Carlo e Viviani e dico sempre loro: “Cosa avreste fatto se non aveste trovato me?”. Il Vicenza non è dei presidenti, degli allenatori, dei direttori, il Vicenza è di tutti noi”

Ore 21.59 – Tocca a Francesco Guidolin, Pieraldo Dalle Carbonare e Sergio Gasparin, che sale sul palco

Ore 21.50 – Parla De Giorgio: “Siamo convinti di potercela fare, col SudTirol abbiamo perso praticamente senza subire un tiro in porta. Abbiamo avuto la fortuna di abbracciarci con i tifosi e di sentire un senso di appartenga con questo meraviglioso pubblico”

Ore 21.48 – Giacomelli: “Abbiamo un campionato da concludere e cercheremo di farlo nel modo migliore possibile. Le difficoltà sono tante, ma tutti insieme possiamo farcela”

Ore 21.46 – Zanini: “Navighiamo in mezzo alle difficoltà consci della responsabilità che abbiamo. Ai tifosi garantiamo che faremo sempre tutto”.

Ore 21.35 – Baggio: “Giocare nella tua città e nella tua squadra è qualcosa di magico. Ho avuto la fortuna di aggregarmi alla prima squadra a 15 anni e mezzo. Poi andavo in curva a tifare la squadra. Da professionista guardavo la squadra in cui giocavo, ma era normale chiedere le squadre in cui avevo militato in precedenza. L’unico rammarico è legato al 2000, quando volevo tornare a Vicenza, ma purtroppo qualcuno non ha pensato di contattarmi. Per me è rimasta una grande amarezza, il Brescia mi contattò e alla fine andai lì. Ma c’è stata una una grande amarezza, avevo espresso questo desiderio e volevo tornare a casa. Non è stato possibile e mi dispiace, perché sarebbe stata la cosa più bella tornare dove avevo iniziato. Dopo l’Inter volevo il Vicenza, non devo giustificarmi di nulla, volevo che si sapesse questo. Perché non ho detto una parola per il Vicenza? Perché credo siano meglio i fatti che le parole….”

Ore 21.34 – Giuseppe Lelj: “Quello che ci manca è il Menti. Io ci ho giocato contro ed è sempre stato fantastico giocarci sia da avversario che da biancorosso. L’augurio che posso farvi è quello di cambiare questo stato di cose, perché questa storia non muore e non morirà mai”

Ore 21.32 – Rossi: “In un quarto d’ora ho scritto quel pezzettino che c’è sull’almanacco, l’ho scritto con il cuore. La prima cosa che chiedevo finita la partita era il risultato del Vicenza, anche quando giocavo in squadre più importanti come ho avuto la fortuna di fare”

Ore 21.30 – Baggio: “Mi ricordo le traversate in bicicletta per andare allo stadio, ho avuto la fortuna di giocare nelle giovanili del Vicenza, Rossi è stato un grande, ma quel Lanerossi è stato fantastico. Il mio percorso era quello di un ragazzino che andava allo stadio e che sperava un giorno di arrivare in prima squadra. 5 giugno 1983, Vicenza-Piacenza 0-1 fu la mia prima partita, fu qualcosa di indimenticabile anche se perdemmo la partita”

Ore 21.25 – Paolo Rossi: “Per farvi capire quanto Vicenza mi sia nel cuore, vi dico che quando nel 1976 ricevetti la convocazione per il ritiro non sapevo dove fosse via Schio. Ero uscito a Padova e chiesi a 12 persone dov’era quella via e nessuno sapeva che stavo chiedendo dello stadio. Vicenza è sempre stata chiamata la nobile provinciale per eccellenza, l’aria che si respira qui non l’ho trovata da nessun’altra parte. Era un calcio un po’ più romantico. Ho segnato 60 gol in 94 gare, adesso è un calcio molto diverso, quella maglia ce l’ho cucita addosso anche dopo tanti anni. G.B. Fabbri era il mio allenatore e oggi non c’è più. Vorrei ricordare Giancarlo Salvi che oggi non c’è più”

Ore 21.21 – Scatto d’autore per Pietro De Giorgio, che posa accanto a Roberto Baggio

Ore 21.19 – Adriano Bardin, vicentino doc: “In questo momento guardando Roberto Baggio, mi viene in mente che al tempo Bruno Giorgi mi faceva fare l’arbitro quando Roby giocava. Io pensavo che avrebbe fatto qualcosa è lui lo aveva già fatto anticipandomi”

Ore 21.15 – Nevio Scala: “Ho vissuto per due anni l’onore di vestire la maglia del Lanerossi Vicenza, non dobbiamo avere paura. Io vengo da un’esperienza molto recente a Parma, dove la società è rinata, è tornata in Serie B e adesso lotta per i playoff promozione. C’è una grande emozione per me nel salire su questo palco e per prendere la parola. Trovare le parole non è semplice. Ho allenato nel settore giovanile e ho avuto la fortuna di allenare Roberto Baggio per due settimane, abbiamo costruito passo dopo passo senza che nessuno pretendesse da me il risultato”

Ore 21,12 – Parla Roberto Baggio: “Mi fa tanto piacere rivedere la signora Ines, ci eravamo conosciuti ai Mondiali del 1990, Vicini è stato un grande ct che ha dato tanto a tutti noi”

Ore 21.10 – Parla la moglie di Azeglio Vicini, ex ct della Nazionale ed ex giocatore biancorosso: “Azeglio domani compirà gli anni, non c’è più ma è come se fosse qui con noi. Aveva il Vicenza nel cuore e, quando è andato alla Sampdoria, ha detto che si era portato un pezzo di Vicenza ed ero io….”

Ore 21.05 – Abbracci durante la pubblicità per Roberto Baggio con tutti gli ex giocatori, Giovanni Lopez, Stefan Schwoch.

Ore 21.00 – Grazioli: “Due dei tre palloni d’oro che l’Italia ha portato sono qui con noi stasera: Paolo Rossi e Roberto Baggio esprimono quello che è Vicenza”

Ore 20.55 – Prende la parola Sergio Vignoni: “L’idea era quella di mettere sulla scena la storia di questo grande club. Mano mano che riuscivo ad avere queste immagini, mi è venuta l’idea e l’unico che mi ha ascoltato è Gianni Grazioli. Quest’opera è dedicata a Piermario Morosini, a cui sono sempre stato particolarmente legato. Ho voluto inserire la squadra di quest’anno per valorizzare quello che sta facendo in un momento di grande difficoltà”

Ore 20.50 – Dopo la trasmissione di un video storico, prende la parola Achille Variati: “Qui davanti a noi c’è il presidente del Tribunale e posso dire che questi colori andranno avanti. Se siamo qui in tanti e tutti con il Vicenza nel cuore. E posso dire che questa squadra non morirà”

Ore 20.40 – Comincia la serata. Entrano sul palco gli ospiti Achille Variati, Roberto Baggio, Paolo Rossi, Francesco Guidolin, Pieraldo Dalle Carbonare, Sergio Vignoni e Nevio Scala

Ore 20.35 – Sta per cominciare la serata celebrativa dedicata ai 116 anni del Vicenza Calcio con la presentazione dell’almanacco illustrato del Vicenza Calcio curato dall’ex direttore sportivo biancorosso Sergio Vignoni. Ci sono anche Paolo Rossi, Roberto Baggio e Francesco Guidolin. Ma pure Stefan Schwoch, Fabio Viviani, Domenico Di Carlo, Stefano Pioli, Stefano Marchetti, Moreno Zocchi, Sergio Vignoni, Sergio Gasparin e a Nevio Scala. La serata è stata organizzata su TVA Vicenza

Commenti

commenti