Vicenza, Variati e Dalle Carbonare dal Teatro Astra: “Non un bene i tempi rapidi per l’asta, forte pericolo di avventurieri da fuori”

Serata con un appuntamento di cartello per i tifosi biancorossi al teatro Astra di Vicenza. Un incontro dove si è parlato delle sorti del club biancorosso, dichiarato ufficialmente fallito nella giornata di ieri. Tra i presenti alcune storiche bandiere del club vicentino come Mimmo Di Carlo, Fabio Viviani e l’ex presidente Pierpaolo Dalle Carbonare, entrato tra gli applausi del pubblico presente in teatro. L’inizio di serata ha visto la riproduzione di un video con le scene più forti e commoventi di questo oltre secolo di storia del Vicenza calcio, fino a terminare con i protagonisti di quello che è stato il fallimento di questa gloriosa società, da Cassingena, a Cunico, Pastorelli, fino a terminare con l’ultimo presidente, Fabio Sanfilippo. Maurizio Salomoni, presidente del ccbb, ha sottolineato come la tifoseria si è compattata e unita organizzando questa serata, una chiosa poi sul futuro “tutti noi respiriamo un’aria libera da cui ripartire e tutti dovremo vigilare su quello che accadrà. Da soli però non possiamo farcela e avremo bisogno degli imprenditori con passione e potere economico”. Per quanto riguarda il futuro, Andrea Fabris, dirigente del Sassuolo, oltre che tifoso vicentino ha spiegato gli aspetti tecnici della situazione attuale, con le varie ipotesi su quello che potrebbe accadere, dall’esercizio provvisorio all’asta fallimentare. Facendo riferimento agli aspetti tecnico-formali è intervenuto anche Paolo Bedin, della Lega serie B, il quale ha sottolineato come il Vicenza sia entrato in una fase di procedimento fallimentare con esercizio provvisorio, “una fase delicata, nella quale il curatore deve agire a difesa dei creditori, facendolo terminare il prima possibile. L’esercizio provvisorio si finanzia con quanto ricavato dai botteghini e dai crediti della Lega, inoltre c’è un paracadute per le società retrocesse e una fideiussione, ci sono delle provviste, ma l’asta dovrà avvenire in tempi brevi”. Gianni Grazioli dell’aic ha preso poi la parola per illustrare la situazione dei giocatori “Erano 11 I giocatori ad aver chiesto la messa in mora, ma 7 di loro l’hanno ritirata. Gli altri hanno la chiara volontà di dare fiducia e nonostante 3/4 giocatori abbiano offerte importanti, potranno rimanere. Da qui in avanti ci saranno 4 punti di penalizzazione che arriveranno, mentre per quanto riguarda la fideiussione, ieri è già stata escussa dalla Lega per pagare due mensilità, ma i giocatori hanno il timore che vengano pagate anche le mensilità di novembre e dicembre, altrimenti potrebbero arrivare altre penalità. L’auspicio è che l’imprenditoria vicentina si faccia avanti per ripartire quasi senza debiti dalla serie C e non da categorie inferiori.” Una curiosità anche per quanto riguarda il mercato invernale: È possibile fare mercato in entrata? Questa la risposta di Grazioli e Fabris” Il curatore insieme al ds, rispondendo al tribunale potrà farlo.” È stato quindi chiamato in causa il sindaco Variati “Io non sono un grande tifoso e vengo poco allo stadio, ma quando ho capito che stava venendo calpestato un pezzo di storia, e quando gente che parla troppo, forse avventurieri, si era avvicinato al Vicenza ho cominciato ad interessarmi del Vicenza. Il fallimento è stato richiesto dalla procura e qualcuno pagherà, ma adesso è importante che la tifoseria sia unita perché, tra la data del fallimento e quella dell’asta, è più la data dell’asta si avvicinerà c’è il rischio che la situazione sfugga di mano per il rischio di avventurieri. Io non vorrei un’asta vicina per mettere insieme una cordata sana, ma il curatore per andare avanti a lungo avrà bisogno di risorse che saranno a titolo di generosità perché poi non si potrà pretendere nulla in corso d’asta. Mi chiedo se non è possibile che nessuno possa mettere ad esempio 10000 euro ad esempio sottoforma di sponsorizzazione, oppure questo territorio se ne fotte del Vicenza? Potremmo diventare forti e non dare spazio a nessun avventuriero di avvicinarsi al Vicenza. Inoltre io faccio l’appello ai genitori di stringere i denti e lasciare qui o ragazzini per mantenere il settore giovanile. Io eserciterò la funzione di tutelare tutto questo e sarò ferreo nella ricerca delle intese e sul fatto che gli avventurieri non arrivino, anzi, darei un daspo perché certa gente non metta più piede al Menti. Il Vicenza non solo dovrà rimanere in c, ma andare su.” Nella serata dedicata al Vicenza non potevano mancare i protagonisti dell’ultimo grande ciclo in serie A del Lane, Gasparin ” Questo Vicenza è stato maltrattato e sono molto arrabbiato, faccio un esempio, qui sul palco abbiamo dei professionisti, e più è forte una società, più è forte la squadra, abbiamo fatto degli errori ma c’ era umiltà e quella società ha avuto modo di crescere fino alla Coppa Italia, ma aveva anche una grande ricchezza nell’aspetto economico e finanziario. Dopodiché all’umiltà si è sostituita l’arroganza e la familiarità. A Vicenza c’è la necessità di un’imprenditoria con risorse economiche ma anche con capacità di essere in grado di gestire la società.” Applausi scroscianti che sembrano non voler terminare ma l’ emozione continua anche con “il Presidente’ Pieraldo Dalle Carbonare:”Vorrei tirare le orecchie a Sergio perché si è dimenticato dei vent’anni di serie A precedenti, ma quando sono stato invitato ho detto che sarebbe stato inutile parlare del passato, perché bisogna invece far fronte al futuro. Io non sono così sicuro perché si farà un’asta e c’è il pericolo che qualcuno da fuori si faccia avanti e prenda il Vicenza. Io credo che serva il tifoso vicentino, a chi viene da fuori non do’ fiducia perché c’è il pericolo dei faccendieri. Non so se ce la facciamo ma bisogna farlo tutti insieme.” Una serata dalla quale il Vicenza dovrà ripartire contando soprattutto sull’unità ritrovata dei tifosi, che dovrà necessariamente essere tenuta in considerazione da chi rileverà le sorti e la gestione di questo club ultracentenario.

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