Udinese-Sampdoria, Scuffet: “Se Delneri vuole io sono pronto! Ma è giusto che sia lui a scegliere…”
giovedì 28 Settembre 2017 - Ore 13:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Scuffet dov’è? La domanda volteggia tra le chiacchiere da bar, alimentate dall’avvicendamento della scorsa giornata, con Bizzarri titolare e il portiere di Remanzacco in panchina: «Sono pronto. Pronto se il mister deciderà di schierarmi contro la Sampdoria», garantisce Simone uscendo dal campo dopo l’allenamento. Non è propenso ai comizi, per carattere e cultura, nei momenti di difficoltà da queste parti ci si rimbocca le maniche e Scuffet ha imboccato decisamente questa strada una settimana fa, dopo aver raccolto i cocci di una serata terribile, contro il Toro, con un errore amplificato da una prestazione balbettante di tutta l’Udinese.
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Meglio metterci una pietra sopra, per questo Scuffet è pronto a giocare: «Io vorrei essere sempre in campo dal primo minuto è questo l’obiettivo dei nostri allenamenti – racconta ancora -, ma è giusto che sia il tecnico a scegliere, a stimolarmi: il mio compito è farmi trovare sempre pronto per il bene mio e dell’Udinese. Vogliamo superare questo momento difficile e penso che l’unità di intenti sia importante adesso».
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«Ma non usate la parola “caso” – commenta il ds Manuel Gerolin dopo aver ascoltato le parole del portiere -, Scuffet sa che queste scelte fanno parte del suo percorso di crescita. Sì, di crescita perché sono convinto sempre più che il ragazzo diventerà un ottimo portiere». Gerolin ha un tono deciso. Non “ciurla”. Altrimenti non si metterebbe a parlare volentieri di un singolo in un momento delicato come questo: con la classifica che piange, con la Samp all’orizzonte e un calendario spietato da affrontare dopo, con Fiorentina e Juventus avversarie dopo la sosta riservata alle nazionali. «Ma le avete visti gli interventi nel secondo tempo contro il Torino? – aggiunge il diesse – Ha già dato una prima risposta, spero che la gente, che i suoi tifosi capiscano l’impegno che ci mette e apprezzino i miglioramenti. È un giocatore di 21 anni, è nel giro della Nazionale, gioca costantemente con la Under 21, e noi come società vogliamo solo preservarlo affinché poi negli anni possa esprimere le sue qualità. E quello che mi è piaciuto di Scuffet negli ultimi giorni è stato proprio l’atteggiamento di fronte alle decisioni di Delneri. Ha accettato, ma si è messo a lavorare sodo per creare l’imbarazzo della scelta al mister. Un segnale di maturità».
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(Fonte: Messaggero Veneto. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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