Triestina, De Falco: “Vorrei vedere almeno 7.000 abbonati, sulla fiducia!”
venerdì 23 Giugno 2017 - Ore 13:30 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Totò De Falco ritorna a Trieste e per lui sarà un week-end tutto alabardato: stasera infatti sarà presente al Triestina Club a lui intitolato, al Bar Destino di via Fabio Severo 49 (dalle 19 per i soci, dalle 20 evento aperto a tutti), poi domani sarà uno dei grandi ospiti alla sesta edizione di Grido Libero, la festa della Curva Furlan. «Sarà una bella occasione per salutare tutti, Trieste è sempre nel cuore e ci vengo volentieri – dice De Falco – ma sono 800 km da Cesena andata e ritorno, così quando lo faccio almeno sto due o tre giorni. Così approfitto per andare al Club che mi hanno intitolato, e poi anche alla festa della Curva Furlan». De Falco, assieme ad Ascagni, Costantini e Mascheroni che saranno domani alla festa, celebrerà anche i 35 anni dall’ultima volta che la Triestina arrivò prima in un campionato, ovvero la famosa promozione del 1982/83. Un’occasione per lasciarsi andare ai ricordi: «Credo che proprio per quel motivo resti la squadra più amata e ricordata. Erano altri tempi, la città era più ricca, era un’altra Trieste, mentre la squadra arrivava da anni di delusioni. Raccontare ai giovani cosa successe nel 1982 è abbastanza difficile, perché il rischio è che non ti credano: il Grezar con 20mila persone, ogni amichevole 3mila spettatori. A raccontarle oggi sembrano cose fuori dal tempo. Ma a chi le ha vissute sono rimaste dentro, emozioni indistruttibili e irripetibili». E proprio a Trieste De Falco vuole lanciare un preciso messaggio per il presente: è ora di muoversi e di aiutare la nuova società, dimostrandole fiducia e attaccamento: «Io vivo la realtà di Cesena, dove la passione unisce davvero tutti: con 90mila abitanti si riescono a fare 10mila abbonamenti a prescindere dalla categoria, senza aspettare che squadra si farà, perché si vuole aiutare la società. La mia speranza è che a Trieste finalmente succeda la stessa cosa: di solito ci sono tante chiacchiere sui social ma poi il solito zoccolo duro di abbonati. Ebbene è ora che si aiuti concretamente la società che sta facendo le cose nel migliori dei modi: per Trieste 7-8mila abbonati sono alla portata, senza aspettare cosa sarà e che squadra si costruirà. Questo è il modo per far sentire il proprio appoggio alla Triestina, che fra ripescaggio e costruzione di una squadra da serie C dovrà tirare fuori tanti soldi. Sarebbe una bella cosa far sentire che la città c’è, a prescindere».
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(Fonte: Il Piccolo. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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