Venezia, Cernuto: “E’ la mia prima volta in serie B! E spero possa rinnovare anche Soligo…”
giovedì 1 Giugno 2017 - Ore 12:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
“Ancora 2 anni insieme a voi… con la speranza di condividere nuovi successi!!! Avanti Unione”: così Francesco Cernuto ha salutato i tifosi del Venezia annunciando su Instagram la sua permanenza in arancioneroverde per altre due stagioni. Venticinque anni, siciliano di Milazzo, Francesco Cernuto ha già 4 campionati alle spalle con il Venezia, essendo arrivato nell’estate del 2013 dal Treviso. Ha vissuto la parabola di decadenza della presidenza russa, la ripartenza dai dilettanti con la gestione statunitense, fino al doppio salto dalla Serie D alla Serie B. Quattro stagioni nel Venezia consentiranno a “Ciccio” di essere un “giocatore bandiera” anche nel campionato cadetto, quindi non farà parte della lista dei 18 giocatori senior che il club arancioneroverde dovrà presentare al termine del mercato estivo. «Il primo a firmare? Sì, tra quelli che erano in scadenza», ha osservato Cernuto appena rientrato in Sicilia, «Ma quasi tutti i miei compagni hanno il contratto anche per la prossima stagione. Mi auguro che nei prossimi giorni possa trovare l’accordo anche Soligo». In Serie B, oltre alla lista dei 18 senior, ogni club può tesserare due “giocatori bandiera” con almeno 4 anni di militanza e un numero illimitato di under 21, quindi dal 1996 in poi. «C’era la volontà di entrambe le parti di proseguire il rapporto», ha aggiunto Cernuto, 83 presenze tra campionato e coppe con il Venezia, «Giocatore bandiera? Quattro anni e altri due non sono pochi, ma le bandiere sono altre. Ho vissuto gli anni più bui e adesso la risalita velocissima. Due anni fa non avrei mai pensato di ritrovarmi in Serie B, categoria che non ho mai disputato. Se siamo in B, il merito va anche ai miei compagni dell’anno scorso nei dilettanti. In questi due anni sono stati allestiti organici forti e competitivi per il campionato da affrontare, ma soprattutto sono state scelte persone eccezionali con le quali si è formato un gruppo compatto, e questo è stato uno dei segreti dei nostri successi».
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(Fonte: La Nuova Venezia. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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