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Hellas Verona in A, Luppi: “Dedico la promozione a chi non ha creduto in me! E mi tatuerò…”
venerdì 19 Maggio 2017 - Ore 10:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
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Davide Luppi è stato uno dei più scatenati al triplice fischio di chiusura. Le foto lo immortalano con la bandiera che recita «Si va, si va, sia va in serie A!». In sala stampa non sta nella pelle e non fa nulla per nascondere la sua gioia: «Aspettavo un momento così. A Verona – sentenzia – è più difficile, perché qui conta solo vincere. Ci siamo riusciti. È una grande soddisfazione. I tifosi sono stati eccezionali. Ci sono sempre stati vicini».
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(Fonte: Corriere del Veneto. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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«Dedico la promozione a tutti quelli che nella mia carriera non hanno creduto in me. Quattro anni fa giocavo tra i dilettanti e, adesso, ho ottenuto la mia rivincita». È un sogno per Davide Luppi. Dal «taglio» ai tempi del Sassuolo alla Serie A conquistata con una maglia prestigiosa giocando per lunghi tratti da titolare. «C’è stato un momento in cui solo io credevo in me stesso. È stata dura ma, col lavoro e l’impegno, ho raggiunto il mio obiettivo». Tra i più scatenati della festa, tra post Instagram, messaggini al cellulare e brindisi con i compagni. «Questo è un gruppo di ragazzi meravigliosi che si merita la massima serie», continua l’attaccante. «Ci sono stati dei momenti difficili, è vero. Ma è normale in un torneo così lungo e difficile. La forza del Verona, però, è stata proprio lì. Ci siamo compattati, uniti. Così ne siamo usciti ed abbiamo raggiunto il traguardo che ci eravamo posti». Si è tolto un peso di dosso, Davide. E si vede. «In questi giorni, per scaramanzia, non ho voluto pensare a come celebrare un momento così bello. Ora, però, credo di aver deciso. Shakespeare scrisse che non c’è mondo fuor dalle mura di Verona… Penso proprio che mi tatuerò quella frase perché, in riva all’Adige, ho trovato amici veri. Una città in cui è bello vivere, che mi ha accolto in modo stupendo». Una città ma anche una maglia. «Me la sento addosso. Avere il sostegno di tifosi come quelli che ha l’Hellas è speciale. Al Manuzzi sembrava di essere al Bentegodi: magnifico festeggiare la Serie A con loro. Se voglio rimanere il prossimo anno? E me lo chiedete?».
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(Fonte: L’Arena. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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