Mestre in Lega Pro, Kabine: “Ci siamo addentrati nella foresta assieme e ne siamo usciti vincitori!”
giovedì 27 Aprile 2017 - Ore 10:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Mehdi Kabine è stato uno dei protagonisti della strepitosa annata del Mestre, portando gol e qualità ad un attacco stellare che al momento è il migliore di tutta la serie D. I due fattori chiave di questa stagione? “Il primo è stato il mister, che ha saputo costruire una squadra fatta di uomini di grande spessore, capaci con intelligenza e maturità di seguirlo ad occhi chiusi. Il secondo è stata la grande empatia creatasi tra il gruppo e lo staff, l’assenza di individualismi e la totale fiducia nel lavoro che abbiamo svolto. Non ci siamo mai risparmiati, ci siamo addentrati nella foresta assieme e ne siamo usciti vincitori”.
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“A due partite dalla fine abbiamo undici punti di vantaggio dalla Triestina, il che la dice lunga sul nostro cammino”. La stessa squadra contro la quale il Mestre percepì di poter portare arrivare fino in fondo guardando tutti dall’alto. La partita del Rocco è stata quella della consapevolezza. Vincere 4-3 in casa della squadra favorita per la promozione ci ha fatto capire che avremmo potuto vincere il campionato. Ce lo siamo sempre ripetuti, fino a quando non è arrivato il successo decisivo”.
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“Il mio obiettivo è quello di finire l’anno nel migliore dei modi cercando di segnare più gol possibili, è fondamentale trovare sempre nuovi stimoli, altrimenti è finita. Poi, si penserà al futuro. Mi piacerebbe restare, a maggior ragione se dovesse rimanere il mister ed il gruppo. Abbiamo creato un legame speciale che vorrei potesse continuare”. Lo stesso creatosi con i tifosi arancioneri. “Sono stati la nostra arma in più – afferma Kabine – anche domenica sono venuti in 400, colorando tutto lo stadio di arancionero. Non hanno mollato mai proprio come noi, alla fine di ogni partita ci ringraziavano ma la cosa era reciproca. Dobbiamo solamente omaggiarli, loro sono stati una componente importante nella nostra stagione”.
(Fonte: Gazzettino. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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