Chievo-Torino, in sei alzano bandiera bianca: le scelte di Maran
domenica 23 Aprile 2017 - Ore 12:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Ammaccato. Il serbatoio prossimo alla riserva. E per sovrapprezzo, il Toro sull’uscio di casa. Il Chievo dell’ultimo mese ha una cera bruttina, è in odore di appagamento e niente, va detto, gli viene in aiuto. Anche stavolta, 33esima giornata, la cornice sono gli infortuni: per inquadrare Chievo-Torino bisogna partire da lì. Cioè da un’emergenza che, pesato l’impeto del Toro in fascia con Iago Falque e Boyè, potrebbe indurre Rolly Maran alla virata di modulo. Il 5-3-2, oggi, al Bentegodi, è un’eventualità da tenere in conto. Contro il quarto attacco di A, trainato dal capocannoniere Belotti, 25 gol sui 60 granata, la difesa clivense potrebbe infoltirsi di centrali, i tre disponibili Spolli, Dainelli, Cesar, e garantirsi un po’ più di copertura esterna con due presidi: Frey e Izco, comunque adattati, perché il francese giocherebbe a sinistra e l’argentino, centrocampista, in un ruolo non esattamente suo. In porta, il dubbio: Seculin è sfebbrato, forse non al meglio, nel caso ritorna Sorrentino. Non verrebbe intaccato il centrocampo, rispetto al 4-3-1-2. Semmai, scatterebbe il sacrificio di una punta, presumibilmente Inglese, rientrato mercoledì a pieno regime dopo il problema al polpaccio. Tutto questo (anche) perché sono out 6 giocatori di cui almeno tre fondamentali: i terzini titolari Gobbi e Cacciatore, Gamberini, quindi Rigoni, Sardo e, come noto, lo sfortunato Meggiorini.
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Per Maran, gli infortuni non sono mai un alibi. Però una riflessione, sulla benzina in serbatoio, se la concede: «È stato un campionato in cui abbiamo corso tanto, per arrivare agli attuali 38 punti, questo possiamo ricordarlo». Tornare a correre oggi, chiaramente, è tutt’altro che facile. Di là, Mihajlovic rinuncia solo a Benassi, e dice che «pur avendo il quarto attacco di A, abbiamo concretizzato meno di quanto avremmo potuto e gli avversari a volte ci hanno puniti alla prima occasione».
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(Fonte: Corriere del Veneto. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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