Chievo ed Udinese, cenerentole dei rigori: Roma padrona
mercoledì 22 Febbraio 2017 - Ore 13:41 - Autore: Dimitri Canello
Statistiche pessime per clivensi e friulani dagli 11 metri: sorridono le romane
Una lotteria che spesso ci vede bene, altro che dea bendata. I rigori rappresentano da sempre l’elemento più affascinante ed al tempo stesso più temuto dagli appassionati dello sport più seguito al mondo. Che si tratti di un match qualunque di campionato o di una finale dei Mondiali l’adrenalina per una rincorsa dal dischetto è sempre la stessa. Il campionato italiano in questa stagione mette in risalto statistiche piuttosto eloquenti per quanto concerne le squadre che hanno beneficiato maggiormente di penalty, rispetto a chi invece non ne ha intravisto l’ombra nemmeno col binocolo. Discorso diverso per chi invece non ha saputo quasi mai approfittare della massima occasione per realizzare un gol.
Con il ritiro dello specialista Di Natale sembra siano andati in pensione anche i rigori per l’Udinese. Nemmeno lo sbarco di Zico al Friuli domenica scorsa ha fatto in modo che si materializzasse il miracolo. Ma a stupire ancor di più nel rapporto rigori-Udinese sono quelli subiti e nel 90% dei casi, realizzati. Se le due battute dal dischetto, con 100% di realizzazione, vede gli uomini di Del Neri in buona compagnia (Inter, Juve e Napoli fra le altre) nessuna squadra ha un bilancio così negativo per quanto concerne quelli subiti. Sono ben 7, a fronte di 6 marcature andate a buon fine per gli avversari. Un dato che deve far riflettere una squadra a metà classifica, con numeri difensivi da parte sinistra della graduatoria ma che evidentemente risulta troppo avventata e disattenta negli interventi nell’area di rigore.
In buona parte proprio i rigori hanno invece permesso alla bandiera del Chievo, Sergio Pellissier, di raggiungere i 100 gol in Serie A. I clivensi non hanno però un buon rapporto con essi, quando non è l’attaccante alto-atesino ad andare dal dischetto: su 4 volte infatti solo in due casi la palla è entrata in rete. Tre su tre invece per quanto concerne i penalty subiti. Dati che risultano in linea sia per quanto riguarda la presenza della squadra di Maran nell’area di rigore avversaria che nella propria. Curioso che un para-rigori storico come Sorrentino abbia uno zero su tre alla voce rigori neutralizzati.
Nella classifica dei rigori assegnati svetta la Roma con un impressionante 11, dove sono state sei le realizzazioni di fila da parte dell’argentino Perotti: a rovinare la media ci ha poi pensato Dzeko con due rigori mal eseguiti. Straordinario il bilancio della Lazio: 5 su 6 quelli realizzati, mentre è clamoroso il dato che riguarda quelli subiti. Su 6 rigori assegnati contro appena 2 sono stati realizzati. Le big storiche invece piangono, nonostante l’asfissiante presenza nell’area avversaria. La Juventus e l’Inter, squadra principe per cross in area, hanno avuto solamente due rigori a favore, così come il Napoli che certo non manca per presenza negli ultimi 16 metri.
Bandiera nera dagli 11 metri indiscutibilmente assegnata al Torino: su 8 rigori recapitati ai granata appena 4 gol, figli degli errori in serie di Belotti, Ljajic e Iago. Peccato che dalla panchina non possa provvedere il magico mancino di Sinisa…
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