Lazio-Chievo, Maran in emergenza: “Dobbiamo tirare tutti fuori il 15% in più!”
sabato 28 Gennaio 2017 - Ore 13:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Un difesa coi buchi, il centrocampo di cristallo e un attacco scheletrito da partenze e latitanze di varia origine: caro Chievo, come ti sei ridotto! E come si devono fregare le mani i tifosi laziali che oggi pomeriggio, l’occhio al primo anticipo della terza di ritorno di Serie A, già pregustano un’abbondante merenda cucinata sulla tua pelle. Siamo sinceri: chi, dall’alto di un meritato quarto posto in classifica, costruito su 40 punti e un gioco bello ed efficace, non si farebbe la bocca dolce in attesa del testa a testa coi gialloblù? Tra l’altro sul campo alleato? Il ragionamento è semplice, quasi piatto, e gli indizi contro Maran e i suoi ragazzi gravi, precisi e concordanti: cinque pezzi pregiati ai box (Pellissier, Meggiorini, Cesar e Frey, cui si è aggiunto pure Castro), altri tre o quattro in condizioni rivedibili (Rigoni appena rientrato dopo lungo stop, Hetemaj, Inglese e Bastien reduci da settimane complicate), un trend in pesante ribasso viste le quattro sconfitte di fila e il robusto carico di gol incassati. Senza contare il parziale difetto di motivazioni offerto da una lotta salvezza che pare già risolta – visti i guai delle ultime – nonostante davanti ci siano ancora diciannove giornate da disputare.Motivazioni che, al contrario, proprio non mancano ai biancazzurri di Simone Inzaghi, legittimamente proiettati verso l’Europa.
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«Dobbiamo soprattutto guardare avanti, prendere insegnamento da quel che è successo nelle ultime partite per arrivare ancora più forte alle successive», il messaggio lanciato da Veronello un giorno prima di partire alla volta della capitale. E come al solito niente alibi: «Noi andremo comunque in campo decisi a fare risultato», la promessa. «Adesso, al di là della caratura degli avversari, noi vogliamo assolutamente cambiare la tendenza». Il più è capire come farlo. Nel senso che, bloccata la difesa su Cacciatore e Gobbi esterni con Dainelli e Gamberini centrali, tutto il resto assomiglia a una scommessa. Da affrontare magari oggi pomeriggio stesso, tenendo attentamente monitorato lo stato di salute degli incerti. E allora probabile mediana a tre (Rigoni, Radovanovic e Bastien, se tutto andrà bene) con De Guzman trequartista e Inglese – crisi di tosse permettendo – centravanti. Infine Birsa, che potrebbe sistemarsi al fianco dell’uno o dell’altro o magari decidere di andarci a cercare spazi ballando tra le linee, togliendo il maggior numero di riferimenti agli avversari. E poi una bella dose di ottimismo e il solito carico di Primavera che da qualche tempo a questa parte permettono di completare la panchina. Determinati a pungere, con coraggio è un po’ di fantasia, ben sapendo che l’applicazione ordinaria non basterà: «Tutti quanti noi dobbiamo riuscire a tirare fuori quel dieci, quindici per cento in più», l’ultima raccomandazione di Maran. «Anche perché adesso l’episodio ti gira sempre contro. Ma sei tu che devi andarti a cercare l’episodio fortunato, a cercare qualcosa in più del massimo».
(Fonte: Corriere del Veneto. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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