CareniPievigina-Triestina, i tifosi dell’Alabarda ci credono: pronti due pullman
mercoledì 4 Gennaio 2017 - Ore 14:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
I tifosi alabardati sono pronti a ripartire. Mister Andreucci ha detto che al primo posto deve crederci non solo la squadra, ma anche tutta la tifoseria, e con la ripresa del campionato i supporter alabardati sono pronti a ricominciare a sostenere la Triestina, come del resto hanno sempre fatto finora. E per la trasferta di domenica a Pieve di Soligo, dove l’Unione affronterà la Carenipievigina per la prima giornata del girone di ritorno, vengono organizzati due pullman. Il primo dal Centro di coordinamento (costo di 14 euro per i soci e di 16 euro per i non soci, adesioni nella sede di via dei Macelli oggi e domani con orario 16-19, tel. 040382600), il secondo dalla Curva Furlan (costo 15 euro e adesioni al numero telefonico 3423597141). E che la tifoseria alabardata crede ancora nella rincorsa al Mestre, lo conferma anche Sergio Marassi, presidente del Centro di coordinamento: «Mi sembra chiaro che bisogna crederci fino all’ultimo, finché la matematica lo permette. Il calcio è strano, dall’andata al ritorno sono possibili delle metamorfosi, è successo già varie volte in passato. Perché dunque non crederci e sperare?». Ma non solo: Marassi garantisce anche a nome della tifoseria che la gente sarà sempre a fianco della squadra in questa rincorsa: «Noi tifosi faremo la nostra parte, è l’impegno che abbiamo preso: quest’anno lo scopo è di sostenere la squadra in qualsiasi maniera vada, per noi l’importante era davvero ricominciare questo percorso. Le presenze allo stadio? Buone, considerando che ci sono stati troppi anni bui, la gente in pratica ha un po’ perso la strada dello stadio perché hanno prevalso negli anni altri interessi. Andare allo stadio è quasi una routine e ritornarci non è sempre facile, bisogna riconquistare la gente pian pianino».
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Quanto al mercato, Marassi è speranzoso ma preferisce restare prudente: «È chiaro che il tifoso spera sempre che l’ossatura e l’assetto della squadra vengano migliorati, soprattutto se si deve fare una grande rincorsa. Ma deve essere qualcuno di veramente valido, se è nella media oppure ha le stesse caratteristiche e la stessa qualità di chi già c’è e ha meritato di giocare finora, non ha senso. Se qualcuno arriva, deve essere per dare davvero una svolta e un salto di qualità alla squadra».
(Fonte: Il Piccolo. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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