Udinese, dall’Inghilterra: “Watford sotto inchiesta”. Pozzo: “Una non notizia”. I dettagli
mercoledì 26 Ottobre 2016 - Ore 10:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
L’ultima grana di casa Pozzo rimbalza dall’Inghilterra, confezionata da The Telegraph, non esattamente un giornale di bufale: un mese fa, dopo una serie di articoli investigativi (con tanto di intercettazioni e filmati) ha scoperchiato lo scandalo – fatto di mazzette – che è costato il posto al commissario tecnico dell’Inghilterra Sam Allardyce, pronto alle dimissioni. Adesso nel mirino del quotidiano londinese c’è il Watford che «è sotto inchiesta dopo aver fornito informazioni finanziarie falsificate alle autorità calcistiche», scrive Ben Rumsby. «Una non notizia», commenta dalla capitale inglese Gino Pozzo, proprietario unico del club inglese, poco prima che dalla “casa madre”, l’Udinese Calcio Spa, arrivi una nota chiarificatrice: «In ordine a una indagine della English Football League avente ad oggetto la veridicità di un documento bancario prodotto dal Watford, il club, di proprietà della famiglia Pozzo, contesta il fondamento di qualsivoglia censura mossa al proprio operato. Si ricorda che la famiglia Pozzo, solo in tale occasione, ha investito 20 milioni di sterline per il potenziamento della squadra e lo sviluppo della società, con risultati noti a tutti. Si è immediatamente manifestata, e viene in questa sede confermata, la piena disponibilità della società a fornire alle competenti autorità investigative ogni elemento e documento utile ad accertare in tempi rapidi la verità dei fatti». Un comunicato che fa il paio con quello diffuso oltre la Manica e subito ripreso dai portali web degli altri tabloid, come il Daily Mail: «Il Watford ha confermato di aver avviato un’indagine interna su un presunto documento finanziario finito nei carteggi della EFL (la lega della Premier League, ndr). Il club ha incaricato dei legali di indagare sul presunto disguido assicurando che stanno prendendo la questione molto sul serio». È difficile entrare nei dettagli dell’inchiesta senza diventare soporiferi: a livello pratico bisogna subito chiarire che si tratta di un “inghippo” che riguarda la sfera sportiva, tanto che lo stesso Telegraph abbozza la possibile sanzione: si va da una multa a una penalizzazione, anche se in Inghilterra non ci sono dei veri e propri precedenti a riguardo nel massimo campionato.
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(Fonte: Messaggero Veneto. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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