Chievo-Inter, Meggiorini: “Prestazione di alto livello! E ho visto i nerazzurri in netta difficoltà…”
martedì 23 Agosto 2016 - Ore 11:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Quasi più facile dribblare i difensori dell’Inter. Riccardo Meggiorini ha avuto pochi problemi contro Ranocchia e Miranda a cui è andato via spesso nella prima giornata di campionato con il Chievo grandissimo protagonista, grazie anche alla solita prestazione di sostanza e qualità del suo attaccante: forse ha avuto qualche difficoltà in più con i tanti appassionati che hanno raggiunto il Bottagisio per incontrare il loro beniamino, ospite dell’iniziativa «Ci metto la firma» per condividere autografi e selfie con i supporter gialloblù. INIZIO SUPER. Troppo bello il Chievo dell’esordio, troppo brutta l’Inter. Ne è uscita una splendida vittoria in cui il «Meggio» ha dimostrato di essere già in ottima condizione. «Non c’era modo migliore di iniziare, è stato un risultato netto arrivato dopo una prestazione di alto livello. Una partenza bellissima che ci dà subito grande fiducia». Ancora più emozionante perché quando il bomber di Isola della Scala incontra i nerazzurri non può essere una partita come le altre. AMARCORD. «Il ricordo dell’Inter per me rimarrà indelebile, mi porto sempre dentro quegli anni: ho anche incrociato Zanetti con cui mi sono allenato spesso, e poi il diesse Ausilio, ai tempi della Primavera avevo firmato con lui il primo contratto». In campo però nessuna pietà, anche se qualcuno ha provato a fermarlo con le maniere forti come Ranocchia nel primo tempo. «È stato un bruttissimo intervento, sul momento ho preso molta paura e non volevo nemmeno guardarmi la caviglia, avevo paura di essermi fatto qualcosa di grosso, per fortuna era solo una botta, la caviglia si è un po’ gonfiata ma ora è tutto a posto per fortuna». AVANTI A TUTTA. Più meriti del Chievo o più demeriti della nuova Inter di De Boer? Meggiorini divide il pensiero a metà: «Ho visto i nerazzurri in netta difficoltà. Sulla carta hanno qualità importanti soprattutto davanti ma non sono riusciti ad esprimerle anche grazie ad un ottimo Chievo. Quello solito, quello che non si risparmia mai, che conosciamo dall’anno scorso e che è ripartito sulla stessa strada». Con pochi volti nuovi, soltanto uno nell’undici iniziale: quel Stefano Sorrentino che dopo una prestazione da campione ha chiesto scusa ai tifosi nel dopo gara per aver lasciato la squadra in quel modo tre anni fa. «Le sue cose le chiarisce lui, ma sono sicuro che non c’è nessun problema», va avanti il Meggio mentre i tifosi aspettano per abbracciare uno dei giocatori indispensabili dell’undici di Maran, «sulla sua prestazione, beh non avevo dubbi che in campo facesse vedere quello che vale, in questi anni ho sempre visto un gran portiere. Contro l’Inter ha giocato molto bene e ha dato sicurezza a tutti noi, non possiamo che esserne contenti». IL VETERANO. Poco più avanti c’era Dario Dainelli, un altro veterano che ha dimostrato come l’infortunio della passata stagione sia solo un ricordo lontano. «Ha festeggiato la presenza numero 400 nel migliore dei modi, dando le solite certezze e la sensazione di grandissima affidabilità, tutti si sono accorti ancora una volta che giocatore è Dario». IL PROTAGONISTA. Il protagonista assoluto dell’incontro però rimane Valter Birsa, che ha steso l’Inter con una doppietta partita dal piede destro, quello che di solito non usa quasi mai per calciare. «Già era forte con il sinistro, se ora è buono anche il destro allora siamo a posto» sorride l’attaccante, «manca solo il mio di destro adesso ma la vedo dura. Scherzi a parte vuol dire che ha grande fiducia se prova questi colpi». Fiducia che cresce in tutta la squadra, pronta per provare a ripetersi anche a Firenze. «L’obiettivo è di combattere a viso aperto, con l’umiltà di sempre che ci contraddistingue ma con la voglia di far bene e la convinzione che se facciamo le cose come siamo capaci possiamo giocarcela alla pari con tutti. Chissà, magari domenica toccherà proprio a me».
(Fonte: L’Arena)
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