Chievo, Maran al passo d’addio: futuro all’Atalanta?
giovedì 26 Maggio 2016 - Ore 11:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Rolly Maran non sarà più il tecnico del Chievo la prossima stagione. Lo scenario di oggi è questo. Non contano i due anni di contratto ancora in essere. Contano le parole e le sensazioni. Rolly ha fatto capire alla società di via Galvani di voler tentare una nuova avventura altrove. Il nono posto, conquistato al termine di quest’ultimo campionato, rappresenta una specie di capolavoro. Difficile, magari, da ripetere. Anche se al Chievo è successo più volte di mettere a segno vere e proprie imprese sportive.ADDIO. Ma oggi va così. Maran ha consegnato i propri pensieri a Luca Campedelli e Luca Nember. E gli uomini del potere clivense non hanno potuto che prendere consapevolezza di quello che stava cambiando attorno a loro.Può dispiacere ma la realtà dei fatti racconta questo. Il Chievo, anzi, l’ultimo Chievo di Campedelli è stato forgiato su Maran. Messo a segno il colpo, l’allenatore ha deciso di voltare pagina per provare a scrivere una storia tutta nuova. Oggi il suo futuro si chiama Atalanta. Lo vuole con se Giovanni Sartori, che al Chievo è stato a lungo l’uomo che ha tirato le fila del destino del club della Diga.VERSO BERGAMO. Maran pare avere sbaragliato ogni concorrenza. E già nelle prossime ore potrebbero arrivare interessanti novità. Di sicuro, al Chievo non vogliono trattenere con la forza un allenatore che ha manifestato chiaramente la volontà di prendere parte ad un progetto diverso. C’era Prandelli in corsa per la panca della Dea. Ma l’ex cittì della Nazionale andrà alla Lazio. Pure Giampiero Gasperini è stato inserito sul taccuino di Sartori. Bel nome, allenatore di grande esperienza. Ma Maran è sempre rimasto in pole position.TRAMPOLINO. Per Rolly, la stagione appena conclusa, si è rivelata essere ideale trampolino di lancio. Allo stesso tempo, probabilmente, Maran era alla ricerca di una dimensione diversa. Perché Bergamo, non necessariamente, potrà offrirgli sul piano tecnico e degli obiettivi, situazioni migliorative rispetto al Chievo.La parola d’ordine di Nember e Campedelli è sempre stata: consolidamento. Con Maran, nell’immediato dopo Corini, la società era riuscita a creare una situazione di positiva condivisione che ha portato risultati gratificanti sul mercato ma anche sul campo. Maran, del resto, si è rivelato essere perfetto uomo Chievo. Lo era stato in passato, da giocatore. Il tempo e la maturazione professionale dell’allenatore, lo hanno portato ad essere figura centrale del nuovo progetto Chievo.MOTIVI. Ma perché Maran ha deciso di cambiare aria? Difficile entrare nelle pieghe della scelta. La grande chiamata non è arrivata. Sul piano del gioco e dei risultati ha trovato piena gratificazione. Il Chievo ormai è società che fa parte a pieno titolo del salotto della A. Eppure al mister mancava qualcosa. E probabilmente le sue proiezioni mentali verso il futuro lo hanno portato a trovare stimoli e ambizioni diverse considerando solo l’ipotesi di non allenare ancora al Chievo. Per lui si erano mosse Fiorentina e Udinese. Ma non se n’è fatto bulla. Pure la Samp aveva fatto un pensierino a Rolly. A questo punto resta però solo l’Atalanta. Il tempo degli addii è già arrivato.
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